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Piacenza, aumentano del 4,7% le imprese guidate da stranieri

E’ risultato in aumento, alla fine del primo trimestre 2025, il numero delle imprese guidate da stranieri presenti in provincia di Piacenza.

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Infocamere, infatti, le imprese guidate da stranieri sono salite a 4.031 unità, con un aumento del 4,7% rispetto ai primi tre mesi del 2024.

Piacenza, con una quota che sale al 15,8%, si conferma così al secondo posto regionale per l’incidenza di queste imprese sul totale delle attività imprenditoriali.

La classifica relativa alla presenza settoriale pone al primo posto l’edilizia, con un numero di imprese guidate da stranieri pari a 1.710 unità (il 42,4% sul totale) e un aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Non dissimile è il trend delle attività afferenti al commercio (775 imprese guidate da stranieri, pari al 19,2% sul totale), che a fine marzo di quest’anno si presentano con 29 unità in più e con una crescita del 3,9%.

Seguono i servizi rivolti alle imprese che, con 513 unità attive contro le 463 del primo trimestre 2024, aumentano del 10,8% (12,7% d’incidenza sul totale).

Sono poi in forte aumento altri tre comparti: quello delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con 380 unità e +6,1% rispetto all’anno scorso (9,4% sul totale); quello del manifatturiero che, con un +8,5%, segna il passaggio da 258 a 280 realtà imprenditoriali guidate da stranieri (incidenza 6,9%) e, infine, quello dei servizi alla persona con 275 imprese attive, in aumento del 7,8% con 20 unità in più rispetto al periodo di riferimento (6,8% sul totale delle aziende attive straniere).

In crescita evidente, anche se più contenuta (+3,2%) anche le imprese a guida straniera presenti in agricoltura, attestate a 97 unità e con un’incidenza del 2,4%.

L’analisi riguardante la natura giuridica delle imprese guidate da stranieri presenti nel piacentino evidenzia che, per la maggior parte, si tratta di aziende individuali, con 3.255 unità attive che incidono per l’80,7% sul totale. Seguono le società di capitale con 573 unità (14,2%), le società di persone con 179 unità (4,4%) e le cooperative che sommate ad altre forme d’impresa, con 24 unità non raggiungono l’1,0% d’incidenza.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 3.255 imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 571 imprese individuali e una quota del 17,5% sul totale delle realtà imprenditoriali a guida straniera.

Seguono poi gli imprenditori di diversi Paesi, in prevalenza Extra-UE, che contano una presenza rilevante: il Marocco con 379 unità e un’incidenza dell’11,6%; la Romania, che è il primo Paese comunitario, con 311 e incidenza al 9,6%; la Macedonia con 257 (7,9%); la Cina con 207 (6,4%); l’Ucraina con 139 (4,3%); infine al 3,7% circa Bosnia Erzegovina e Tunisia con, rispettivamente, 121 e 119 imprese individuali attive.

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Parma, in aumento del 5,4% le imprese guidate da stranieri

E’ in evidente aumento, alla fine del primo trimestre 2025, il numero delle imprese guidate da stranieri presenti in provincia di Parma.

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Infocamere, infatti, si tratta di 5.433 unità attive, dato in aumento del 5,4% (+280 unità) rispetto ai primi tre mesi del 2024.

Con questi valori, la provincia di Parma si conferma al sesto posto a livello regionale per incidenza delle imprese straniere sul totale di quelle presenti nel territorio, con una quota del 14,1%.

La classifica relativa alla presenza settoriale pone al primo posto l’edilizia, con un numero di imprese guidate da stranieri pari a 1.685 unità (il 31,0% sul totale) ed un aumento del 5,7% (+91 unità rispetto all’anno scorso).

Non dissimile è il trend delle attività afferenti al commercio nelle quali operano, a fine marzo di quest’anno, 1.092 aziende a guida straniera (il 20,1% del totale), in aumento del 5,4%, corrispondente a 56 unità in più.

Seguono i servizi rivolti alle imprese che, con 874 unità attive (il 16,1% del totale) rispetto alle 832 del periodo di riferimento, aumentano del 5,0%.

Altro forte aumento delle imprese a guida straniera attive viene registrato nell’ambito della manifattura, con un +6,3%, che segna il passaggio da 630 a 670 unità (il 12,3% del totale).

In crescita anche il numero delle imprese a guida straniera nei comparti di alloggio e ristorazione (527 unità attive, delle quali 17 in più, in crescita del 3,3%) e dei servizi alle persone, con il numero delle imprese passato da 389 a 430 (+10,5%), assestando così l’incidenza al 7,9%.

In questo generale quadro di aumento il settore primario registra invece un lieve calo (-0,7%) del numero delle imprese guidate da stranieri, attestate a 151 unità e con un’incidenza del 2,8%.

Guardando alla natura giuridica delle imprese oggetto di analisi, si osserva che la maggior parte è rappresentata da aziende individuali, con 3.917 unità che incidono per il 72,1% sul totale delle imprese a guida straniera della provincia parmense. Seguono poi le società di capitale con 1.246 unità che vanno a coprire il 22,9% del totale e le società di persone con 220 unità (il 4,0% del totale). Per quel che riguarda i consorzi, le cooperative e le altre forme d’impresa, seppur sommate tra loro, con 50 unità l’1,0% d’incidenza sul totale.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 3.918 imprese individuali attive, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 653 imprenditori e una quota del 16,7% sul totale. Seguono poi diversi Paesi in maggioranza Extra-Ue che contano numeri rilevanti: Moldavia con 392 imprese (il 10,0% sul totale); Tunisia con 351 imprese (incidenza al 9,0%); Romania (prima fra i Paesi comunitari) con 311 imprenditori attivi ed al 7,9% delle attività individuali a guida straniera; Cina con 289 imprese individuali (incidenza al 7,4%); Marocco con 238 (6,1% sul totale) e, infine, la Nigeria con 236 imprese attive, che incidono per il 6,0%.

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Imprese a guida straniera in calo a Reggio Emilia (-3,6%)

Si conferma in calo il numero delle imprese guidate da stranieri in provincia di Reggio Emilia.

Pur collocandosi ancora saldamente al primo posto della graduatoria regionale per incidenza del numero di imprese a guida straniera sul totale delle realtà produttive attive (17,1%) alla fine del primo trimestre 2025, il nostro territorio evidenzia un calo del 3,6% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, confermando sostanzialmente il dato di saldo di fine 2024 (-3,7%). Le imprese attive guidate da stranieri risultano così 8.011, con 295 unità in meno rispetto al marzo 2024.

Quanto alla presenza nei diversi comparti, al primo posto si conferma l’edilizia (3.846 unità produttive, con un’incidenza del 48,0% sul totale delle imprese a guida straniera) che, rispetto al 2024, perde però il 5,1%, cioè 206 imprese attive in meno.

Non dissimile è il trend in calo delle attività afferenti al commercio, nelle quali operavano nel primo trimestre di quest’anno 1.307 aziende guidate da stranieri (il 16,3% del totale); il saldo, anche in questo caso, è negativo, con un -2,6% e un calo di 35 imprese rispetto allo stesso periodo del 2024.

Segue, sempre per numero di imprese straniere attive, il settore manifatturiero, che ha segnato una flessione del 7,6%, con il passaggio da 1.087 a 1.004 unità e con un’incidenza del 12,5%.

Sono in diminuzione anche le imprese impegnate nei servizi alla persona, che si attestano a 452 unità, segnando così un calo del 2,8% (5,6% sul totale), mentre è più modesta (-0,2%) la riduzione registrata nel comparto dei servizi di alloggio e ristorazione, in cui operano 549 imprese a guida straniera e che registrano un peso sul totale pari al 6,9%.

Andamento opposto, invece, per il comparto dei servizi rivolti alle imprese, nel quale le unità attive guidate da stranieri, passando da 698 a 739, registrano un incremento del 5,9% e rappresentano il 9,2%.

E’ infine in crescita (nonostante la modesta incidenza all’1,3%) anche il settore primario, dove le 101 imprese guidate da stranieri sono il frutto di un aumento del 4,1%.

Guardando alla natura giuridica delle imprese oggetto di analisi, si osserva che per la maggior parte sono aziende individuali, con 5.839 unità e un’incidenza del 72,9% sul totale delle imprese guidate da stranieri nella provincia reggiana. Seguono le società di capitale con 1.704 unità (il 21,3% del totale), le società di persone con 424 unità (5,3% del totale) e infine i consorzi, le cooperative ed altre forme d’impresa che, seppur sommate, con 44 unità non raggiungono l’1,0%.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 5.840 imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 793 imprese individuali e una quota del 13,6% sul totale delle unità attive a guida straniera.

Seguono poi Paesi in maggioranza Extra-Ue che contano un numero rilevante di imprese individuali: Cina con 756 unità e incidenza al 12,9%, Tunisia con 619 (10,6%), Marocco con 559 (9,6%), Egitto con 531 (9,1%), Pakistan con 395 imprese (6,8%), Nigeria con 392 (6,7%) e, all’ottavo posto, ma prima tra i Paesi comunitari, la Romania con 268 unità attive straniere ed un’incidenza sul totale del 4,6%.

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