Toscana

Fringe benefit: cosa sono e come possono essere utilizzati dai datori di lavoro

Sei un neo imprenditore e stai cercando di capire cosa sono esattamente i fringe benefits e come possono influenzare la tua strategia aziendale, sei nel posto giusto!

I fringe benefits sono una forma di compensazione non monetaria offerta ai lavoratori, che può includere beni e/o servizi senza un obbligo specifico derivante dalla legge. Il termine "fringe benefits" deriva dall'inglese fringe (frangia o bordo) e benefit (vantaggio), indicando una sorta di "vantaggi marginali" o "benefici indiretti".

Questi benefici vanno considerati come parte integrante delle forme di retribuzione incentivante, in quanto possono essere strumenti essenziali per valorizzare le prestazioni dei lavoratori e collaboratori.

Una caratteristica importante dei fringe benefits è che possono essere offerti anche individualmente, diversamente dal welfare aziendale, il quale spesso è subordinato al riconoscimento alla generalità o categorie di dipendenti. Pertanto, possono essere concessi singolarmente in accordo tra datore di lavoro e lavoratore.

Ma chi può fruire di questi vantaggi? Sebbene siano comunemente associati ai dirigenti, ai quadri e al personale direttivo, i fringe benefits potrebbero essere estesi a lavoratori di qualsiasi livello.

Quali sono le finalità dei fringe benefits? Oltre a ridurre il carico contributivo e fiscale rispetto ai compensi monetari, questi vantaggi possono anche essere utilizzati come strumento motivazionale e di fidelizzazione per i dipendenti.

Un punto importante da considerare è che i compensi in natura hanno natura retributiva, quindi vengono considerati come parte della retribuzione per la prestazione lavorativa. Ciò significa che devono essere considerati nei calcoli retributivi indiretti o differiti e il datore di lavoro non può eliminarli senza il consenso del lavoratore, salvo il principio dell'irriducibilità.

In breve, i fringe benefits possono essere un elemento fondamentale per attrarre e trattenere talenti nella tua azienda, offrendo loro vantaggi che vanno oltre il salario monetario. Esplora le diverse opzioni disponibili e valuta come poter integrare i fringe benefits nella tua strategia di compensazione per ottenere il massimo vantaggio per te e i tuoi dipendenti.

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Mer 20 Mar, 2024

Pmi e default della banca: c/c «salvo» fino a 100mila €

Garanzia dei conti correnti bancari in caso di default della banca

Garanzia dei conti correnti bancari in caso di default della banca, con particolare attenzione alla distinzione tra conti intestati a persone fisiche e a società, in questo caso una Società a Responsabilità Limitata (Srl).

Un conto corrente bancario intestato a una società, nello specifico una Srl, gode della garanzia di 100.000 euro sulla somma depositata, in caso di default della banca, al pari di un conto corrente intestato a una persona fisica?

La normativa (i decreti legislativi 180 e 181 del 16 novembre 2015, di recepimento della direttiva 2014/59/Ue, nota come Brrd - Banking recovery and resolution directive) esclude dalla procedura di salvataggio (bail-in) i depositi fino a 100.000 euro delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese (Pmi). 

E' necessario comprendere chi rientri nella definizione di Pmi.

Per individuare le Pmi si fa riferimento al decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 18 aprile 2005, che adatta i criteri di individuazione delle Pmi alla disciplina comunitaria. Secondo questo decreto, le Pmi sono imprese che rispettano determinati requisiti, tra cui il numero di occupati e il fatturato annuo.

In particolare, si definisce "piccola impresa" un'impresa con meno di 50 occupati e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. Una "microimpresa" è un'impresa con meno di 10 occupati e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

Si precisa che i due requisiti citati sono cumulativi, il che significa che entrambi devono essere rispettati per essere considerati una Pmi.

In conclusione, il testo indica che sarà necessario verificare se la Srl in questione soddisfi i requisiti per essere considerata una Pmi al fine di determinare se il suo deposito sia escluso dalla procedura di bail-in, fino al limite massimo di 100.000 euro.

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Mer 20 Mar, 2024

Vuoi inserire nella tua nuova attività un tirocinante? ecco le opportunità

Iniziativa promossa dalla Regione Toscana chiamata "Giovanisì", che prevede la promozione di tirocini curriculari retribuiti per l'anno accademico 2023/24

Questo progetto è gestito dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (DSU Toscana).

Il bando consente agli enti e alle aziende, sia pubbliche che private, di richiedere un cofinanziamento regionale di 300 euro se decidono di pagare agli studenti tra i 18 e i 32 anni almeno 500 euro lordi mensili per svolgere tirocini curriculari nell'anno accademico 2023/24. Questi tirocini devono avere una durata di almeno 12 crediti formativi universitari (CFU) o almeno 300 ore e devono coinvolgere studenti iscritti a università o istituti AFAM toscani.

Inoltre, se il tirocinio è rivolto a soggetti disabili o svantaggiati, il contributo regionale può essere aumentato fino a 500 euro, senza limiti di età per i partecipanti.

In sintesi, l'iniziativa offre un incentivo finanziario alle aziende e agli enti che offrono tirocini retribuiti agli studenti toscani, incoraggiando in particolare l'inclusione di soggetti disabili o svantaggiati.

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Mer 20 Mar, 2024

Sostegno all'imprenditoria giovanile nel settore agricolo

Il D.D.L. 931 è stato finalmente approvato, con l'obiettivo di sostenere l'imprenditoria giovanile nel settore agricolo, affrontando la difficile situazione di ricambio generazionale e il sottodimensionamento delle aziende agricole italiane rispetto alla dimensione comunitaria.

Il testo delinea il perimetro soggettivo di applicazione, considerando giovane imprenditore agricolo chi ha un'età massima di 40 anni e definendo le caratteristiche delle imprese giovanili agricole.

Tra le misure introdotte, vi è la modifica del regime di favore per la prelazione agraria, estendendo i benefici ai giovani imprenditori anche in altre situazioni di diritto di prelazione.

Inoltre, si prevede uno sconto del 40% sull'imposta di registro, ipotecaria e catastale per gli acquisti e permute di terreni agricoli effettuati da giovani imprenditori agricoli, agevolando così l'accesso alla proprietà dei terreni agricoli.

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Mer 20 Mar, 2024

LiFE per l'imprenditoria femminile

E' on line la call di LiFE, un percorso di accelerazione realizzato dalla Fondazione Emblema, in partnership con Invitalia, nell'ambito del programma Imprenditoria Femminile.

Possono partecipare start up, anche costituende, con una compagine composta almeno per il 50% da donne che sviluppano o intendono sviluppare soluzioni applicabili nei settori STEM.

I team selezionati parteciperanno ad un percorso di accelerazione che prevederà quattro tappe della durata di due giornate a Bari, realizzate tra maggio e settembre, oltre a webinar di approfondimento e sessioni di mentorship online per lo sviluppo delle idee imprenditoriali.

LiFE coprirà le spese di viaggio e soggiorno per un membro di ciascun team.

I tre progetti migliori riceveranno un grant di 10.000 ciascuno.

La call è aperta fino al 12 aprile!

Per tutti i dettagli consulta il sito: https://life.fondazioneemblema.it/

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Mer 20 Mar, 2024

Agevolazioni per l’acquisto dei terreni da parte dei giovani agricoltori

Ricambio generazionale e sottodimensionamento delle aziende agricole italiane

Il disegno di legge 931, recentemente approvato, si concentra sull'assistenza all'imprenditoria giovanile nel settore agricolo, affrontando le sfide legate al ricambio generazionale e al sottodimensionamento delle aziende agricole italiane rispetto alla media europea.

Per definire il perimetro di applicazione delle misure, il disegno di legge stabilisce che un giovane imprenditore agricolo, ai fini della normativa statale, sia una persona sotto i 40 anni che esercita un'attività agricola, con criteri specifici per le diverse forme giuridiche di impresa.

Tra le misure adottate per incentivare l'imprenditoria giovanile agricola, il disegno di legge modifica il regime di favore per la prelazione agraria, estendendo il beneficio anche ad altre situazioni, come il diritto di prelazione nelle alienazioni di terreni agricoli di proprietà statale.

Inoltre, il disegno di legge introduce sconti significativi sulle imposte di registro, ipotecaria e catastale per gli acquisti e le permutazioni di terreni agricoli effettuati da giovani imprenditori agricoli iscritti alla previdenza agricola, al fine di agevolare l'accesso alla proprietà fondiaria e sostenere la crescita delle imprese giovanili nel settore agricolo.

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Mer 20 Mar, 2024

Società Agricola Tre Querce - Michele Tonissi

Il sapore intenso e naturale dei prodotti - pasta, olio, miele, paté, sughi e conserve - rivela la qualità e l'origine delle materie prime e la loro accurata lavorazione.

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Europa Digitale: domande per contributi su tecnologie digitali e IA

Europa Digitale: entro il 29 maggio domande per contributi su tecnologie digitali e IA

Il programma Europa Digitale ha lanciato una nuova serie di inviti a presentare proposte per promuovere il lavoro nei settori chiave dell'IA, dei dati, del cloud, delle competenze digitali e dei servizi pubblici digitali. Gli interventi finanziati mirano a potenziare l'intelligenza artificiale, i dati, le infrastrutture cloud, i servizi pubblici digitali e le competenze digitali. Il termine per presentare le proposte è il 29 maggio e le domande devono essere presentate tramite il portale Funding & Tenders.

Il programma Europa Digitale è stato avviato il 29 febbraio 2024 dalla Commissione Europea con un budget di 7,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, con l'obiettivo di accelerare la trasformazione digitale in Europa per garantire i benefici delle tecnologie digitali a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

I cinque pilastri del programma per la trasformazione digitale sono:
1. Supercomputing: investimenti in infrastrutture di supercalcolo, promozione dell'accesso aperto ai supercomputer e sviluppo di applicazioni per settori come la medicina e la meteorologia.
2. Intelligenza Artificiale: creazione di un ecosistema europeo per un'IA affidabile, sviluppo di competenze in AI e promozione dell'adozione di tecnologie AI in vari settori.
3. Cybersecurity: miglioramento della resilienza dell'UE contro le minacce informatiche, sviluppo di tecnologie e promozione della cultura della sicurezza informatica.
4. Competenze digitali avanzate: miglioramento delle competenze digitali di cittadini e lavoratori, promozione dell'alfabetizzazione digitale e supporto per lo sviluppo di percorsi formativi.
5. Adozione diffusa delle tecnologie digitali: promozione della digitalizzazione delle imprese e del settore pubblico, sviluppo di infrastrutture digitali gigabit e 5G in tutta Europa.

Possono partecipare al programma università, imprese (incluse PMI), pubbliche amministrazioni, ONG e organizzazioni senza scopo di lucro. I progetti ammessi devono essere in linea con gli obiettivi del programma, ben strutturati e realizzabili entro il periodo di finanziamento. Il cofinanziamento si basa sui costi effettivamente sostenuti, con un tasso di finanziamento UE del 50%. Le domande devono essere presentate entro il 29 maggio tramite il portale Funding & Tenders.

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Mer 20 Mar, 2024

Europa Digitale: domande per contributi su tecnologie digitali e IA

Europa Digitale: entro il 29 maggio domande per contributi su tecnologie digitali e IA

Il programma Europa Digitale ha lanciato una nuova serie di inviti a presentare proposte per promuovere il lavoro nei settori chiave dell'IA, dei dati, del cloud, delle competenze digitali e dei servizi pubblici digitali. Gli interventi finanziati mirano a potenziare l'intelligenza artificiale, i dati, le infrastrutture cloud, i servizi pubblici digitali e le competenze digitali. Il termine per presentare le proposte è il 29 maggio e le domande devono essere presentate tramite il portale Funding & Tenders.

Il programma Europa Digitale è stato avviato il 29 febbraio 2024 dalla Commissione Europea con un budget di 7,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, con l'obiettivo di accelerare la trasformazione digitale in Europa per garantire i benefici delle tecnologie digitali a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

I cinque pilastri del programma per la trasformazione digitale sono:
1. Supercomputing: investimenti in infrastrutture di supercalcolo, promozione dell'accesso aperto ai supercomputer e sviluppo di applicazioni per settori come la medicina e la meteorologia.
2. Intelligenza Artificiale: creazione di un ecosistema europeo per un'IA affidabile, sviluppo di competenze in AI e promozione dell'adozione di tecnologie AI in vari settori.
3. Cybersecurity: miglioramento della resilienza dell'UE contro le minacce informatiche, sviluppo di tecnologie e promozione della cultura della sicurezza informatica.
4. Competenze digitali avanzate: miglioramento delle competenze digitali di cittadini e lavoratori, promozione dell'alfabetizzazione digitale e supporto per lo sviluppo di percorsi formativi.
5. Adozione diffusa delle tecnologie digitali: promozione della digitalizzazione delle imprese e del settore pubblico, sviluppo di infrastrutture digitali gigabit e 5G in tutta Europa.

Possono partecipare al programma università, imprese (incluse PMI), pubbliche amministrazioni, ONG e organizzazioni senza scopo di lucro. I progetti ammessi devono essere in linea con gli obiettivi del programma, ben strutturati e realizzabili entro il periodo di finanziamento. Il cofinanziamento si basa sui costi effettivamente sostenuti, con un tasso di finanziamento UE del 50%. Le domande devono essere presentate entro il 29 maggio tramite il portale Funding & Tenders.

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Mer 20 Mar, 2024

Piattaforme digitali: entro due anni più garanzie per i riders

Raggiunto un nuovo accordo provvisorio per introdurre tutele aggiuntive per i lavoratori delle piattaforme digitali.

L'obiettivo è migliorare le condizioni lavorative dei rider e garantire la trasparenza nell'uso degli algoritmi nella gestione delle risorse umane. L'accordo, confermato dai ministri dell'Occupazione e degli Affari Sociali dell'UE il 11 marzo 2024, riguarda una direttiva volta a regolamentare il lavoro su piattaforma.

La direttiva renderà più trasparente l'uso degli algoritmi, assicurando che siano monitorati da personale qualificato e che i lavoratori possano contestare le decisioni automatizzate. Un punto chiave è la presunzione giuridica che aiuterà a determinare lo status occupazionale delle persone che lavorano per piattaforme digitali, con l'onere della prova a carico delle piattaforme.

Gli Stati membri forniranno orientamenti alle piattaforme e alle autorità nazionali nell'attuazione delle nuove misure. L'accordo regolamenta anche l'uso degli algoritmi, vietando il trattamento di certi tipi di dati personali e garantendo il controllo e la revisione umana delle decisioni automatizzate.

Una volta adottate formalmente, gli Stati membri avranno due anni per incorporare le disposizioni della direttiva nella loro legislazione nazionale.

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Mer 20 Mar, 2024