Il Fondo Cresci al Sud acquisisce partecipazioni, prevalentemente di minoranza, nel capitale di rischio delle Piccole e Medie Imprese aventi sede legale e operativa nelle 8 regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Link Invitalia Fondo cresci al Sud: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/cresci-al-sud/cose
INVITALIA, con le risorse del Fondo, effettua investimenti diretti aventi ad oggetto i seguenti strumenti finanziari:
azioni, quote e, in generale, titoli rappresentativi del capitale di rischio;
obbligazioni emesse dalle medesime società e/o altre forme di supporto finanziario, alle quali sono di norma associati diritti di conversione, totale, in azioni o quote del capitale della società finanziata, a condizioni prefissate;
altri strumenti finanziari partecipativi ai quali sono di norma associati diritti di conversione totale in azioni o quote del capitale della società emittente e/o diritti di acquisto o di sottoscrizione di azioni o quote del capitale (warrants) della società finanziata o delle società da questa partecipate o a questa partecipanti;
qualsiasi altro strumento o titolo che permetta di acquisire gli strumenti finanziari indicati nei punti precedenti;
contratti di opzione per l’acquisto e/o la sottoscrizione degli strumenti finanziari indicati nei punti precedenti.
Il ticket delle operazioni di investimento è indicativamente compreso in un range di 1 e 10 milioni di euro, fermo restando che l’importo di ciascun investimento sarà non superiore al 15% della dotazione del fondo.
Per maggiori informazioni, rivolgersi allo Sportello SNI - Orientamento della Camera di commercio di Taranto:
Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.
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Mar 23 Gen, 2024
Lun 22 Gen, 2024
PMI, perché è importante puntare sull’internazionalizzazione
Con la globalizzazione prima e la rivoluzione digitale poi, diventare “internazionali” è diventato di fondamentale importanza per le aziende italiane, soprattutto per le piccole e medie imprese. Con una domanda interna stagnate e un’economia che stenta a decollare, per le aziende è importante trovare nuovi mercati dove vendere i propri prodotti e trovare materie prime a costi più accessibili. Iniziare un processo d’internazionalizzazione, però, non è facile come può sembrare. Non si tratta esclusivamente di iniziare a vendere all’estero oppure spostare la sede operativa, ma vuol dire mettere a punto una serie di strategie e attività che abbracciano un tema più ampio e articolato. L’internazionalizzazione delle PMI è quindi un processo complesso, che prevede varie fasi da rispettare e dei requisiti da avere.
Occorre innanzitutto cambiare il punto di vista e l’approccio produttivo: invece che focalizzare il proprio sguardo su un ristretto territorio geografico, si espande la visuale e si analizza il mercato nel suo complesso. In questo modo ci si può accorgere che le opportunità di crescita all’estero sono enormi, ma anche i rischi. Ecco perché prima della pratica, ogni imprenditore deve mettere a punto una strategia dettagliata. Solo tramite un’attenta fase preparatoria è possibile sfruttare i vantaggi dell’internazionalizzazione. Per esempio, bisogna scegliere dove dirigere lo sguardo, quindi conoscere perfettamente il contesto in cui si vuole operare. Ogni Paese ha le sue leggi, un sistema fiscale proprio, così come target e fornitori differiscono da zona a zona. Senza valutare attentamente tutti questi elementi, il rischio è quello di fallire al primo problema, e non avere le forze per risollevarsi. Ciò è ancora più importante per i piccoli imprenditori che spesso concentrano energie e risorse in un percorso di internazionalizzazione senza però considerarne tutti gli aspetti. Insomma, i vantaggi ci sono ma solo per chi considera, valuta e si prepara al meglio.
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Lun 22 Gen, 2024
Lun 22 Gen, 2024
Vendi nel mondo
Vuoi vendere i tuoi prodotti tipici liguri all'estero? Ti possiamo aiutare.
Le specialità gastronomiche Liguri sono considerate un’eccellenza assoluta e non è un caso se i prodotti nostrani siano estremamente richiesti e apprezzati in tutto il mondo.
Il mercato estero può offrire tante opportunità di crescita economica alle aziende agroalimentari Ligure ed italiane, anche le PMI. Certo, data la natura dei prodotti soggetti a diverse regolamentazioni nazionali e da modalità di trasporto particolari (ad esempio i prodotti freschi), vendere all’estero richiede molte competenze, sia interne all’azienda che esterne.
Di seguito, approfondiamo una delle strategie di export agroalimentare: quella che consiste nel cercare, in un determinato Paese, un importatore per i propri prodotti agroalimentari.
Se hai deciso di lanciarti nell’avventura dell’esportazione dei prodotti Liguri ed italianici sono alcune cose da tenere in considerazione prima di cominciare. La prima è conoscere il mercato in cui si vuole vendere all’estero prodotti italiani. Sono a disposizione tantissimi dati online e offline che mostrano l’andamento delle vendite di un determinato prodotto in un determinato Paese. La verifica della domanda è uno step fondamentale prima di pensare a esportare all’estero, per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze. La stessa iscrizione all’Istituto per il Commercio Estero, ad esempio, può fornire spunti interessanti, poiché consente di conoscere alcuni dati come le tariffe doganali, gli investimenti diretti all’estero e molto altro ancora.
Un aspetto da tenere in considerazione per l’export prodotti italiani è la legge a cui sono soggetti i prodotti oggetto di commercializzazione. Questo è forse uno degli argomenti più insidiosi, perché le leggi del Paese di partenza e quello di destinazione vanno a sovrapporsi e spesso a generare contrasti, in cui cosa è giusto e cosa è sbagliato diventa sempre meno chiaro. Nel caso in cui si tratti di esportazione di prodotti italiani all’interno dell’Unione Europea, non dovrebbero sorgere criticità particolari. Nell’Unione vige infatti il principio di libera circolazione di merci e persone, per cui non sono previsti dazi doganali. Nel caso di Paesi extra-Ue, invece, le norme possono essere molto più restrittive, sia per l’importo dei dazi doganali, sia per la possibilità stessa di importare merce. Alcuni Paesi hanno infatti delle leggi che proibiscono l’ingresso di determinati prodotti, specialmente in caso di prodotti alimentari. È quindi opportuno documentarsi e verificare che il prodotto sia ammesso nel Paese di destinazione prima di procedere a esportare all’estero.
Se il tuo prodotto può essere esportato in un determinato Paese, molto probabilmente non sarai l’unico a farlo. Una volta verificata la domanda, infatti, è normale aspettarsi che ci sia un bel po’ di concorrenza. Prima di effettuare qualunque operazione, quindi, bisognerebbe procedere a un’analisi della concorrenza. Capire quali sono i prezzi e le modalità di vendita, il numero delle imprese concorrenti, i volumi di produzione, gli accordi commerciali che hanno stretto, è un ottimo metodo per partire con il piede giusto ed evitare di commettere gli errori già fatti dagli altri.
Per l’esportazione prodotti italiani all’estero è fondamentale scegliere il giusto operatore di trasporto. Affidarsi a una società esperta del settore significa infatti risparmiare tempo e denaro, perché molte delle operazioni necessarie verranno svolte direttamente dall’impresa di trasporto. Un buon operatore può infatti occuparsi di molte delle procedure burocratiche, come le assicurazioni, le pratiche doganali e molto altro.
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Lun 22 Gen, 2024
Lun 22 Gen, 2024
Trieste: Olio Capitale 2024
Salone degli oli extravergini tipici e di qualità opportunità di partecipazione per le imprese
L'Azienda Speciale Riviere di Liguria nell'ambito del proprio programma promozionale per il settore Agroalimentare 2024, sta valutando la possibilità di partecipare alla prossima edizione della Fiera "Olio Capitale", Salone degli oli extravergini tipici e di qualità, che si terrà presso il nuovo Trieste Convention Center in Porto Vecchio a Trieste dal 8 al 10 marzo 2024
Le imprese interessate a partecipare, sono pertanto invitate a inviare il modulo di adesione (Scadenza adesioni: 25.01.2024)
Dal 1 gennaio 2024 in vigore le nuove soglie dimensionali delle imprese
Modificati i criteri dimensionali per micro, piccole, medie e grandi imprese
A partire dal 1 gennaio 2024 questi i nuovi parametri dimensionali per le imprese:
MICROIMPRESE Imprese che alla data di chiusura del bilancio non superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri seguenti: a) totale dello stato patrimoniale: 450.000,00 euro; b) ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 900.000,00 euro; c) numero medio dei dipendenti occupati durante l'esercizio: 10
PICCOLE IMPRESE Imprese che alla data di chiusura del bilancio non superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri seguenti: a) totale dello stato patrimoniale: 5.000.000,00 euro; b) ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 10.000.000,00 euro; c) numero medio dei dipendenti occupati durante l'esercizio: 50
MEDIE IMPRESE Imprese che non rientrano nella categoria delle microimprese o delle piccole imprese e che alla data di chiusura del bilancio non superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri seguenti: a) totale dello stato patrimoniale: 25.000.000,00 euro; b) ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50.000.000,00 euro; c) numero medio dei dipendenti occupati durante l'esercizio: 250
GRANDI IMPRESE Imprese che alla data di chiusura del bilancio superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri seguenti: a) totale dello stato patrimoniale: 25.000.000,00 euro; b) ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50.000.000,00 euro; c) numero medio dei dipendenti occupati durante l'esercizio: 250
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Lun 22 Gen, 2024
Lun 22 Gen, 2024
Bando Regione Liguria a sostegno delle imprese della logistica
Domande dal 29 Gennaio 2024
Dal 29 gennaio al 15 febbraio 2024 sarà possibile presentare domanda sul nuovo bando regionale, a valere sui fondi Fesr, a sostegno delle micro, piccole medie della logistica. Previsti contributi a fondo perduto fino al 50% degli investimenti compiuti, che può raggiungere anche i 300 mila euro, per sostenere le azioni volte a innovare e automatizzare il processo logistico e migliorare l'efficienza e la sicurezza della gestione dell'intera filiera. La procedura offline su BandionLine di FILSE SpA - Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico dal 22 gennaio 2024
Lavoro, a gennaio previste 1650 assunzioni nella provincia di Savona
Elaborazione della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Excelsior
Come emerge dalle elaborazioni del Servizio Informazione economica e Orientamento al lavoro della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’analisi Excelsior, sono 1.650 le entrate complessive programmate nel mese di gennaio 2024 in provincia di Savona, in diminuzione di 140 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e 5.510 le entrate previste nel periodo gennaio marzo 2024 (+ 180 unità rispetto allo stesso trimestre del 2023). In Liguria le assunzioni programmate sono 12.200 e complessivamente in Italia 508.000.
La prevalenza delle entrate programmate nel Savonese si concentrerà per il 68% nel settore dei servizi e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 16% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (26%); in 47 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; per una quota pari al 29% interesseranno giovani con meno di 30 anni; per una quota pari al 29% le imprese prevedono di assumere personale immigrato; l’11% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato; le tre figure professionali più richieste concentreranno il 33% delle entrate complessive previste; per una quota pari al 66% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 14% del totale.
A gennaio le entrate previste nei principali settori di attività sono: Servizi di alloggio, ristorazione e turistici (360), Commercio (250), Servizi alle persone (240), Costruzioni (230), Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (90).
Lavoro, a gennaio previste 1510 assunzioni nella provincia della Spezia
Elaborazione della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Excelsior
Come emerge dalle elaborazioni del Servizio Informazione economica e Orientamento al lavoro della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’analisi Excelsior, sono 1.510 le entrate complessive programmate nel mese di gennaio 2024 in provincia della Spezia, in diminuzione di 120 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e 5.310 le entrate previste nel periodo gennaio-marzo 2024 (+ 300 unità rispetto allo stesso trimestre del 2023). In Liguria le assunzioni programmate sono 12.200 e complessivamente in Italia 508.000.
La prevalenza delle entrate programmate nello Spezzino si concentrerà per il 61% nel settore dei servizi e per il 65% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (26%); in 48 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; per una quota pari al 30% interesseranno giovani con meno di 30 anni; per una quota pari al 26% le imprese prevedono di assumere personale immigrato; il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato; le tre figure professionali più richieste concentreranno il 28% delle entrate complessive previste; per una quota pari al 69% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 15% del totale.
A gennaio le entrate previste nei principali settori di attività sono: Servizi di alloggio, ristorazione e turistici (290), Industrie meccaniche ed elettroniche (230), Commercio (180), Costruzioni (170), Servizi alle persone (170).
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Lun 22 Gen, 2024
Lun 22 Gen, 2024
NUOVA SABATINI MISE
La Nuova Sabatini 2024 è una misura di finanza agevolata nazionale per facilitare l’accesso al credito delle imprese. L’obiettivo è quello di migliorare la competitività del tessuto produttivo del Paese. La misura ha ricevuto con la Legge di Bilancio 2024 un rifinanziamento di 100 milioni di euro.
La Nuova Sabatini 2024 è volta all’aiuto di piccole e medie imprese (PMI) che vogliono acquistare macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali. I contributi sono concessi sotto forma di finanziamenti bancari o leasing.
Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.
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Lun 22 Gen, 2024
Lun 22 Gen, 2024
P.N.R.R. Basilicata Bando Ammodernamento delle macchine agricole
Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 17 del 16 gennaio 2024, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 3 speciale del 18 gennaio 2024, è approvato ilbando PNRRAmmodernamento delle macchine agricole, nell’ambito della Missione 2, componente 1, Investimento 2.3 Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare
Il bando definisce le modalità ed i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni previste per l’ammodernamento dell’aziende agricole ed agromeccaniche. Sono considerati ammissibili, in conformità alle previsioni del PNRR, le seguenti spese, come meglio dettagliate nella Sezione I “Interventi e spese ammissibili” del Decreto MASAF 413219/2023:
a. Supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione b. Sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia c. Supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque
La dotazione finanziaria pubblica attivabile per la Regione Basilicata è pari a 13.277.381,52 euro. Il sostegno sarà erogato sotto forma di contributo in conto capitale con una percentuale di sostegno del 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili, elevato all’80% dell’importo dei costi di investimento ammissibili nel caso di giovani agricoltori
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA a. RILASCIO DELLA DOMANDA SUL PORTALE SIAN La domanda di sostegno dovrà essere rilasciata sulla piattaforma SIAN entro e non oltre le ore 17:00 del sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione sul BURB del presente bando di adesione
b. PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURE SULLA PIATTAFORMA SIA-RB Entro il sessantacinquesimo giorno successivo alla pubblicazione sul BURB del presente bando di adesione la predetta domanda di sostegno unitamente alla documentazione andrà carica entro le ore 17:00 sulla piattaforma SIARB
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ing. Paolo De Nictolis – Funzionario dell’Ufficio Autorità di Gestione PSR Basilicata e politiche di sviluppo agricolo e rurale
tel.: 0971668699 mail: paolo.denictolis@regione.basilicata.it Link alla notizia: