Idee Imprenditoriali, Rischio d'impresa, Avvio d'impresa, Franchising

INNOVATION AND CREATIVITY CAMP

Creazione di impresa: valorizza la tua idea!
28 Febbraio, San Giovanni Rotondo (FG)

Le attività dell’Innovation and Creativity Camp permetteranno a tutti i partecipanti di individuare un’idea imprenditoriale: di fronte a una problematica sociale, concreta e reale, elaborando una soluzione innovativa e sostenibile. 

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Mar 27 Feb, 2024
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I contratti di lavoro: come orientarsi nell'avvio d'impresa e start up

Webinar organizzato dalla Camera di commercio di Padova per aspiranti imprenditori

Nel percorso di avvio o acquisizione di un'impresa, una delle prime e più importanti decisioni riguarda la gestione dei rapporti di lavoro, a partire dall'assunzione dei dipendenti. Questo momento cruciale richiede una scelta oculata del tipo di contratto, che deve essere adeguato sia alle esigenze dell'impresa che a quelle del lavoratore. 

Inoltre, il contesto lavorativo sta subendo trasformazioni profonde a causa dell'evoluzione verso criteri ESG (ambientali, sociali e di governance), che richiedono un'integrazione di pratiche di smart working, iniziative per la parità di genere e politiche di sostenibilità. Questi aspetti stanno diventando sempre più centrali nella gestione delle risorse umane, influenzando sia l'attrattività che la competitività delle imprese sul mercato.

Questi temi saranno affrontati durante il webinar organizzato dalla Camera di commercio il 28 marzo dalle 15:00 alle 17:00.

Relatori: Avv. Roberta Saggioro e Dr.ssa Laura Quaranta

L’evento è gratuito.

Per iscrizioni:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd9jA3YjHgQnlGy366ON8nAak8yPTJESPpI0v7PCU6taj1a7A/viewform 

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Mar 27 Feb, 2024
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Introduzione al business plan

Webinar organizzato dalla Camera di commercio di Padova per aspiranti imprenditori

In un panorama imprenditoriale in costante evoluzione, la pianificazione strategica si rivela sempre più fondamentale. 

Al centro di questa pianificazione si colloca il business plan, strumento decisivo per ogni aspirante imprenditore. Questo documento non solo riassume l'essenza del progetto imprenditoriale, ma funge anche da guida imprescindibile nel lancio di nuovi prodotti o nell'avvio di nuove iniziative commerciali.

La Camera di commercio, per supportare gli aspiranti imprenditori, organizza un webinar di 2 ore con focus sul business plan il 14 marzo dalle 15:00 alle 17:00.

Relatore: dr. Matteo Merlin

L’evento è gratuito.

Per iscrizioni:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc6cThUvtU9T377pGT9hj7zE8wUr2C6UguJFeC-6QjejtG7dw/viewform

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Mar 27 Feb, 2024

Autoimprenditorialità... e internazionalizzazione

Quando si avvia un’impresa è sempre utile cercare un confronto operativo sulla propria proposta di valore per testare, almeno in teoria, le proprie potenzialità i propri limiti ed ipotizzare costi ed oneri dell’attività futura.

Attraverso un semplice colloquio, è possibile individuare le azioni, le risorse e i partner chiave che caratterizzano la nostra idea d’impresa e per ogni fase ricavare imput specifici di approfondimento, siano essi informazioni e/o riferimenti di soggetti esterni qualificati.

Sebbene la fase di avvio d’impresa risulti molto delicata e spesso sia meglio ipotizzare di fare poco ma bene, è pur vero che già in questa fase sarebbe opportuno avere una prospettiva internazionale. Questo significa che il modello di business dovrebbe già essere pensato in quest’ottica o quanto meno non chiudersi alla sola prospettiva nazionale. In futuro l’aspirante imprenditore potrebbe decidere di elaborare una proposta di valore specifica, addirittura per uno specifico mercato estero e aver già pensato ed elaborato la sua idea di impresa in un’ottica export faciliterà sicuramente le fasi successive. 

Oggi si parla sempre più di “Digit Export” ad indicare che i canali di vendita all’estero diventano sempre più digitali, i tempi si restringono, le relazioni si ampliano in progressione geometrica e quella che è un ‘attività locale, potrebbe improvvisamente divenire internazionale o, se anche così non fosse, i clienti locali ragionano e adottano comportamenti standardizzati dai social, dai dispositivi e dalle applicazioni che sottostanno a tendenze di origine internazionale.

In fase di avvio d’impresa non occorre padroneggiare tutte le tematiche export ma basterà sapere che, nel caso, potrebbe essere necessario gestire una spedizione all’estero, generare una documentazione appropriata, proteggersi su rischi e costi associati ad un’attività di export. 

La Camera di Commercio può essere un punto di riferimento per l’impresa che vuole aprirsi all’estero attraverso iniziative promozionali, servizi di assistenza tecnica e formazione specialistica.

Regione

Autoimprenditorialità.. e INTERNAZIONALIZZAZIONE

Quando si apre può essere strategico pensare già in ottica internazionale

Quando si avvia un’impresa è sempre utile cercare un confronto operativo sulla propria proposta di valore per testare, almeno in teoria, le proprie potenzialità i propri limiti ed ipotizzare costi ed oneri dell’attività futura.

Attraverso un semplice colloquio, è possibile individuare le azioni, le risorse e i partner chiave che caratterizzano la nostra idea d’impresa e per ogni fase ricavare imput specifici di approfondimento, siano essi informazioni e/o riferimenti di soggetti esterni qualificati.

Sebbene la fase di avvio d’impresa risulti molto delicata e spesso sia meglio ipotizzare di fare poco ma bene, è pur vero che già in questa fase sarebbe opportuno avere una prospettiva internazionale. Questo significa che il modello di business dovrebbe già essere pensato in quest’ottica o quanto meno non chiudersi alla sola prospettiva nazionale. In futuro l’aspirante imprenditore potrebbe decidere di elaborare una proposta di valore specifica, addirittura per uno specifico mercato estero e aver già pensato ed elaborato la sua idea di impresa in un’ottica export faciliterà sicuramente le fasi successive. 

Oggi si parla sempre più di “Digit Export” ad indicare che i canali di vendita all’estero diventano sempre più digitali, i tempi si restringono, le relazioni si ampliano in progressione geometrica e quella che è un ‘attività locale, potrebbe improvvisamente divenire internazionale o, se anche così non fosse, i clienti locali ragionano e adottano comportamenti standardizzati dai social, dai dispositivi e dalle applicazioni che sottostanno a tendenze di origine internazionale.

In fase di avvio d’impresa non occorre padroneggiare tutte le tematiche export ma basterà sapere che, nel caso, potrebbe essere necessario gestire una spedizione all’estero, generare una documentazione appropriata, proteggersi su rischi e costi associati ad un’attività di export. 

La Camera di Commercio può essere un punto di riferimento per l’impresa che vuole aprirsi all’estero attraverso iniziative promozionali, servizi di assistenza tecnica e formazione specialistica.

Per approfondimenti ACCEDI ai servizi di Internazionalizzazione della Camera di Commercio di Pistoia-Prato

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Gio 29 Feb, 2024

People value proposition, il valore del team.

IL 13 Marzo dalle 14:00 alle 16:00.
Dalla costruzione del team all'organizzazione e l’ingaggio per creare un’azienda di successo!

L’obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti idonei per creare un team che condivida il progetto ed i valori dell’impresa e che abbia un’organizzazione efficace.

I partecipanti si alleneranno attraverso l’utilizzo del Cultural design canvas.

Per iscrizioni:https://www.eventbrite.com/e/780631217987

 

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Lun 26 Feb, 2024

Green jobs: le professioni del futuro per salvare il pianeta

14 professioni verdi che offrono nuove opportunità nel mercato del lavoro, sempre più rivolto allo sviluppo sostenibile.

Se sei alla ricerca di una nuova opportunità di lavoro o vuoi specializzarti in un settore in crescita, dovresti conoscere i green jobs, ovvero i lavori che contribuiscono alla protezione dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni di gas serra. Si tratta di professioni che richiedono competenze specifiche e trasversali, capaci di adattarsi alle esigenze di una società sempre più attenta alla sostenibilità.

Che cos’è la Green Economy?

La green economy è un modello di sviluppo economico che mira a salvaguardare la Terra e il suo benessere, cercando di sostenere lo sviluppo umano senza però impattare in modo negativo sull’ambiente circostante. Si tratta di un approccio che si inserisce nel più ampio contesto dello sviluppo sostenibile, ovvero quello che soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dalle Nazioni Unite nel 2015, ha individuato 17 obiettivi e 169 traguardi da raggiungere entro il 2030 per garantire una crescita equa, inclusiva e rispettosa dell’ambiente.

 

Quali sono i settori dei green jobs?

I green jobs si possono trovare in diversi settori, sia pubblici che privati, che hanno come obiettivo la riconversione ecologica dell’economia. Alcuni esempi sono:

  • l’energia rinnovabile, che comprende la produzione, la distribuzione e l’installazione di fonti alternative come il solare, l’eolico, l’idroelettrico e il geotermico;
  • l’efficienza energetica, che riguarda la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di edifici, impianti e apparecchiature che riducono i consumi e le perdite di energia;
  • la mobilità sostenibile, che include la pianificazione, la gestione e il miglioramento dei trasporti pubblici e privati, con l’uso di veicoli elettrici, ibridi o a basso impatto ambientale;
  • la gestione dei rifiuti, che si occupa della raccolta, del riciclaggio, del recupero e dello smaltimento dei materiali in modo ecocompatibile;
  • l’agricoltura biologica, che promuove la coltivazione e l’allevamento di prodotti naturali, senza l’uso di pesticidi, fertilizzanti chimici o OGM;
  • il turismo responsabile, che favorisce lo sviluppo di attività ricreative e culturali che rispettano l’ambiente e le comunità locali.

Quali sono le professioni verdi più richieste?

La green economy offre numerose opportunità di lavoro in diversi settori, sia pubblici che privati, che richiedono competenze specifiche legate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Secondo le analisi di ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, nel 2021 sono state richieste oltre 300 mila competenze green, con una crescita del 18% rispetto al 2020. Tra le figure professionali più richieste e innovative nel campo della green economy, possiamo citare:

  1. ingegnere ambientale, che progetta e realizza soluzioni tecniche per prevenire e risolvere i problemi ambientali, come l’inquinamento, il risparmio energetico e le fonti rinnovabili;
  2. esperto di efficienza energetica, che analizza e ottimizza i consumi e le prestazioni energetiche di edifici, impianti e apparecchiature, proponendo interventi di miglioramento e di risparmio;
  3. installatore di impianti fotovoltaici e eolici, che monta e collega i pannelli solari e le turbine eoliche, garantendo il funzionamento e la manutenzione degli stessi;
  4. educatore ambientale, che sensibilizza e forma i cittadini, le scuole e le aziende sulle tematiche ambientali, promuovendo comportamenti ecosostenibili e buone pratiche;
  5. operatore ecologico, si occupa della raccolta differenziata, del riciclaggio e del recupero dei rifiuti, seguendo le normative e i protocolli di sicurezza;
  6. agronomo biologico, che segue e controlla le attività agricole e zootecniche, verificando il rispetto dei requisiti biologici e delle certificazioni di qualità;
  7. consulente del turismo sostenibile, organizza e propone viaggi e soggiorni che valorizzano le risorse naturali e culturali dei territori, minimizzando l’impatto ambientale e sociale;
  8. mobility manager, si occupa di organizzare, gestire e promuovere la mobilità sostenibile nelle aree urbane e metropolitane, favorendo soluzioni alternative all’uso dell’auto privata, come il car pooling, il car sharing, il bike sharing, il trasporto pubblico, le navette aziendali, i veicoli elettrici e autonomi;
  9. manager della sostenibilità, responsabile della definizione e dell’attuazione della strategia di sostenibilità di un’azienda o di un’organizzazione, monitorando e valutando gli impatti ambientali, sociali ed economici delle attività produttive, dei processi e dei prodotti, e proponendo azioni di miglioramento e innovazione;
  10. ingegnere dei materiali green, un esperto di materiali innovativi, a elevate prestazioni, economicamente competitivi e sostenibili, che sa progettarli, produrli e trasformarli con le più recenti tecnologie manifatturiere, tenendo conto del ciclo di vita, del riciclo e della riduzione dei rifiuti;
  11. esperto in Smart City, un professionista che supporta i comuni e le amministrazioni pubbliche nella definizione e nell’implementazione di politiche e progetti di mobilità sostenibile, integrazione delle tecnologie digitali, efficienza energetica, gestione dei servizi, partecipazione dei cittadini, per migliorare la qualità della vita e la competitività delle città;
  12. green marketing manager, è un professionista del marketing che si occupa di promuovere prodotti e servizi ecologici, etici e socialmente responsabili, studiando le esigenze e le preferenze dei consumatori green, creando campagne pubblicitarie e strategie di comunicazione efficaci e persuasive, e valorizzando la reputazione e l’immagine dell’azienda;
  13. giurista ambientale, un laureato in giurisprudenza che si occupa di fornire consulenza legale in materia ambientale a privati, aziende e pubbliche amministrazioni, aiutandoli a comprendere e a conformarsi alle normative vigenti, a prevenire e a risolvere eventuali controversie, a tutelare i diritti e gli interessi ambientali.
  14. specialista in contabilità verde, un esperto di questioni contabili, fiscali e finanziarie legate alla sostenibilità e all’efficienza energetica, che formula pareri e proposte per le aziende interessate a investire in innovazioni sostenibili, a beneficiare di incentivi e agevolazioni, a ridurre i costi e le emissioni, a migliorare la performance economica e ambientale.

Perché scegliere i green jobs?

Scegliere i green jobs significa puntare su un settore in forte espansione, che offre opportunità di lavoro qualificato e ben retribuito, in linea con le esigenze e le sfide del presente e del futuro. I green jobs sono anche una scelta etica e responsabile, che contribuisce alla salvaguardia del pianeta e al benessere delle generazioni future

Se vuoi entrare a far parte di questo mondo, devi formarti e aggiornarti costantemente, acquisire competenze tecniche e trasversali, e dimostrare passione e motivazione. I green jobs sono i lavori del domani, e tu puoi essere protagonista di questo cambiamento.

 

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Lun 26 Feb, 2024

Imprese sociali in ambito turistico: 545 mila euro per 11 progetti al Sud

Fondazione Finanza Etica e Fondazione CON IL SUD sostengono la valorizzazione del territorio e l’innovazione sociale

Il turismo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia, ma anche uno dei più importanti per la ripresa economica e sociale del Paese. Per questo, sostenere le imprese sociali che operano in ambito turistico, valorizzando le risorse e le potenzialità del territorio, è una sfida strategica per il futuro.

È con questa visione che Fondazione Finanza Etica e Fondazione CON IL SUD hanno promosso, con il supporto di Etica Sgr., un bando per il sostegno alle imprese sociali in ambito turistico al Sud, con l’obiettivo di favorire la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali innovative, sostenibili e partecipative, in grado di generare impatto sociale e ambientale positivo.

Il bando, lanciato nel novembre 2023, ha ricevuto 65 candidature da 7 regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia), dimostrando l’interesse e la vitalità del settore. Dopo una selezione basata su criteri di qualità, coerenza, fattibilità e sostenibilità, sono state individuate 11 imprese sociali vincitrici, che riceveranno complessivamente 545 mila euro di contributo a fondo perduto, pari al 50% del costo totale dei progetti.

Le 11 imprese sociali vincitrici

Le 11 imprese sociali selezionate rappresentano una varietà di proposte e modelli di business, che spaziano dal turismo esperienziale al turismo accessibile, dal turismo culturale al turismo rurale, dal turismo di comunità al turismo creativo. Tutte condividono la volontà di valorizzare le risorse locali, coinvolgere le comunità, promuovere la sostenibilità e l’inclusione sociale.

Ecco l’elenco delle imprese sociali vincitrici, con il titolo, il soggetto responsabile, la localizzazione e il contributo assegnato:

  • Tavuliata, a participatory gastronomic experience, un progetto gestito da Variabile K S.r.l. Impresa Sociale, azienda campana, che propone esperienze gastronomiche partecipative, basate sulla condivisione di cibo, storie e culture, in luoghi insoliti e suggestivi. Finanziamento destinato: € 48.110;
  • Wonder WOW, presentato dall’azienda Wonder Grottole Srl Impresa Sociale, in Basilicata, è un progetto che offre soggiorni immersivi in un borgo abbandonato, dove i visitatori possono vivere e contribuire alla rigenerazione del territorio, attraverso attività di agricoltura, artigianato e volontariato. Finanziamento destinato: € 50.000;
  • Prodotti atipici, di Tram Travel For Action And Memory Cooperativa Sociale, Campania. Un progetto che organizza viaggi tematici alla scoperta dei prodotti tipici e atipici del territorio, valorizzando le storie, le tradizioni e le innovazioni delle comunità locali. Finanziamento destinato: € 49.648;
  • Questa terra sarà bellissima, proposto da Nsitu Società Cooperativa Sociale, azienda sicula, è un progetto che promuove il turismo rurale e sociale, offrendo percorsi di formazione, accoglienza e animazione in un’azienda agricola biologica e solidale. Finanziamento destinato: € 49.440
  • Pollino-Sybaris: Alle radici dell’esperienza, Catasta Pollino Società Cooperativa Impresa Sociale, Calabria. Si tratta di un programma che offre itinerari turistici e culturali tra il Parco Nazionale del Pollino e la Sibaritide, valorizzando il patrimonio naturale, storico e archeologico della zona. Finanziamento destinato: € 50.000;
  • TourAbility: turismo enogastronomico accessibile è il progetto presentato da Bmore Eccellenze per il Sociale Società Cooperativa Sociale, azienda con sede in Campania. Un progetto che realizza tour enogastronomici accessibili a tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità, offrendo servizi di trasporto, assistenza e mediazione culturale. Finanziamento destinato: € 49.920
  • Costruire Legámi - Per un turismo di Comunità, proposto dalla Cooperativa di Comunità di Leverano, in Puglia. Un progetto che coinvolge la comunità locale nella gestione di un ostello diffuso, che offre servizi di ospitalità, ristorazione, animazione e valorizzazione del territorio. Finanziamento destinato: € 50.000;
  • Network creativi, una rete di spazi e attività creative, che offrono ai visitatori esperienze di turismo artistico, culturale e sociale, in collaborazione con artisti, artigiani e associazioni locali. Questo progetto è ad opera di Incastri creativi Impresa Sociale Società Cooperativa Sociale, in Sicilia. Finanziamento destinato: € 49.280. 
  • Seminativo, di Radici Srl Impresa Sociale, in Campania. Un progetto che propone un modello di agriturismo sociale e sostenibile, che offre servizi di ospitalità, ristorazione, educazione ambientale e agricoltura sociale, in un’area di pregio naturalistico e paesaggistico. Finanziamento destinato: € 49.980
  • Poderi Forti è il progetto proposto da Jazzile Cooperativa Impresa Sociale, azienda pugliese. Un progetto che valorizza il patrimonio rurale e culturale del territorio, offrendo servizi di ospitalità, ristorazione, animazione e formazione in due poderi storici, con un’attenzione particolare alla musica jazz e alla biodiversità. Finanziamento destinato: € 48.820;
  • Smart Living Smart Working, della Cooperativa di comunità Identità e bellezza Società Cooperativa Impresa sociale, in Sicilia. Un progetto che offre soluzioni di smart living e smart working in un borgo rurale, con servizi di coworking, coliving, connettività, mobilità elettrica e turismo esperienziale. Finanziamento destinato: , € 50.000.

Un’opportunità per il Sud e per il Paese

Questi 11 progetti dimostrano come il turismo possa essere un motore di sviluppo e innovazione sociale per il Sud e per il Paese, se basato su principi di sostenibilità, partecipazione, inclusione e valorizzazione del territorio

Il contributo di Fondazione Finanza Etica e Fondazione CON IL SUD, oltre a sostenere le imprese sociali vincitrici, vuole anche stimolare la creazione di una rete tra gli attori del settore, per favorire lo scambio di buone pratiche, la cooperazione e la diffusione di un modello di turismo sociale e responsabile. Un modello che possa contribuire alla ripresa economica e sociale del Paese, nel rispetto dell’ambiente e delle persone.

 

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Lun 26 Feb, 2024

Greenwashing: cos’è, come riconoscerlo e come evitarlo

Un fenomeno in crescita che minaccia la credibilità e la sostenibilità delle aziende e dei consumatori

Il greenwashing è una pratica scorretta che consiste nel presentare un’azienda, un prodotto o un servizio come ecologico, etico o sostenibile, quando in realtà non lo è. Si tratta di una forma di pubblicità ingannevole che sfrutta l’interesse e la sensibilità dei consumatori verso le tematiche ambientali e sociali.

Il termine greenwashing è nato negli anni '80, quando l’ambientalista statunitense Jay Westerveld denunciò le campagne di alcuni alberghi che invitavano i clienti a riutilizzare gli asciugamani per risparmiare acqua ed energia, mentre in realtà non adottavano alcuna misura concreta per ridurre il loro impatto ambientale.

Da allora, il fenomeno del greenwashing si è diffuso e amplificato, soprattutto con l’avvento dei social media e della comunicazione digitale, che hanno reso più facile e veloce diffondere messaggi e immagini a favore dell’ambiente, spesso senza alcuna verifica o certificazione.

Quali sono i rischi del greenwashing?

Il greenwashing non solo danneggia la fiducia dei consumatori, ma anche la reputazione e la competitività delle aziende che lo praticano. Infatti, il greenwashing può essere sanzionato dalle autorità competenti, come l’Antitrust, che possono infliggere multe salate o vietare la diffusione di messaggi pubblicitari falsi o ingannevoli.

Inoltre, il greenwashing può avere effetti negativi sul piano ambientale e sociale, in quanto distorce la percezione della realtà e impedisce di affrontare i veri problemi e le vere soluzioni. Il greenwashing può anche scoraggiare i consumatori a compiere scelte consapevoli e responsabili, facendoli cadere in una sorta di “falsa tranquillità” o di “illusione verde”.

Come difendersi dal greenwashing?

Per difendersi dal greenwashing, è necessario sviluppare un’attitudine critica e informata verso i messaggi e le informazioni che riceviamo dalle aziende e dai media. Alcuni consigli utili sono:

  • verificare la fonte e la credibilità delle informazioni, cercando di capire chi le ha prodotte e con quali scopi e interessi;
  • controllare la presenza e la validità di certificazioni, etichette, sigle o marchi che attestino la sostenibilità di un’azienda, di un prodotto o di un servizio, evitando di fidarsi di semplici slogan o immagini;
  • confrontare le informazioni con altre fonti indipendenti e affidabili, come associazioni di consumatori, organizzazioni ambientaliste, istituzioni pubbliche o accademiche, che possano fornire dati, analisi e opinioni oggettive e trasparenti;
  • approfondire le informazioni, cercando di capire quali sono gli impatti reali e le conseguenze di un’azienda, di un prodotto o di un servizio sul piano ambientale, sociale ed economico, sia a livello locale che globale.

Come riconoscere il greenwashing?

Il greenwashing si riconosce da alcuni segnali tipici della comunicazione ingannevole:

  • mancanza di prove o dati specifici che dimostrino quanto affermato;
  • presenza di informazioni e dati che si dichiarano certificati ma che non hanno il riconoscimento di enti autorizzati;
  • messa in evidenza di alcune caratteristiche isolate di quanto comunicato;
  • uso di informazioni vaghe o ambigue che generano confusione nei consumatori;
  • impiego di etichette false o alterate;
  • formulazione di dichiarazioni ambientali non veritiere.

 

Aziende virtuose e buone pratiche

Ci sono anche esempi di aziende che hanno dimostrato un reale impegno e una coerenza nella sostenibilità, adottando pratiche e strategie volte a ridurre il loro impatto ambientale e sociale, a creare valore per i propri stakeholder e a comunicare in modo trasparente e responsabile. Alcuni esempi sono:

  • la cooperativa agricola Alce Nero, che dal 1978 produce e distribuisce prodotti biologici e di qualità, rispettando i principi dell’agricoltura biologica, del commercio equo e solidale, della biodiversità e della filiera corta, e che si avvale di certificazioni e controlli indipendenti e rigorosi;
  • la società di energia elettrica Enel, che dal 2015 ha avviato un piano strategico per la decarbonizzazione, puntando sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, sull’efficienza energetica, sull’innovazione tecnologica e sulla mobilità elettrica, e che ha aderito agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e all’Accordo di Parigi sul clima;
  • la marca di cosmetici Lush, che dal 1995 produce e vende prodotti naturali, freschi, fatti a mano, cruelty-free e senza imballaggi, seguendo i valori dell’etica, della trasparenza, della solidarietà e dell’attivismo, e che coinvolge i propri clienti e dipendenti in campagne e iniziative a favore dell’ambiente e dei diritti umani.

La Tassonomia UE, uno strumento europeo contro il greenwashing

L’Europa è molto attenta alla questione e sta elaborando una normativa rigorosa su cosa si possa considerare green. La Tassonomia UE, votata dal Parlamento europeo nel 2020, ha aiutato a stabilire i criteri per determinare cosa sia realmente “un’attività economica ambientalmente sostenibile”.

La direttiva EU NFDR (Non Finance Reporting Directive) richiede poi che un numero sempre maggiore di aziende renda conto delle proprie attività sostenibili e dei risultati effettivi ottenuti mediante la dichiarazione non finanziaria delle imprese, mentre la SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) impone che i fondi comuni di investimento indichino il livello di conformità dei propri asset alla Tassonomia, come previsto dalla SFDR.

Tuttavia, secondo gli esperti, questo non è sufficiente, perché è essenziale che i sistemi di standardizzazione siano chiari e obbligatori il più possibile. Così come è fondamentale che i consumatori o gli investitori si documentino bene prima di acquistare un prodotto o uno strumento di investimento per le sue caratteristiche green. L’unico modo possibile è affidarsi solo a certificazioni oggettive e valide, evitando di credere a termini generici come “naturale” o “zero emissioni” (obiettivo peraltro praticamente irraggiungibile per qualsiasi tipo di prodotto o servizio).

Conclusioni

Il greenwashing è un fenomeno in crescita che rappresenta una sfida e una minaccia per la sostenibilità delle aziende e dei consumatori. Per contrastarlo, è necessario sviluppare una cultura e una consapevolezza critica e informata, che ci permetta di riconoscere e di scegliere le aziende, i prodotti e i servizi che siano veramente ecologici, etici e sostenibili. Solo così potremo contribuire a creare un futuro migliore per noi e per il pianeta.

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Lun 26 Feb, 2024

Webinar "Mi metto in proprio!" - 15 marzo 2024

Webinar di orientamento per aspiranti imprenditori - venerdì 15 marzo alle ore 9.30

L'incontro è riservato a persone residenti/domiciliate nelle province di Como, Lecco e Sondrio o a persone che intendono avviare nuove attività imprenditoriali sulle stesse province.

L’incontro di gruppo con un esperto del Punto Nuova Impresa ha la durata di 3 ore e si terrà in modalità online, via Google Meet.

Nell'incontro di gruppo si parlerà di: 

  • PROCEDURE - Informazioni sulle procedure burocratiche e amministrative per avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo.
  • SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA - Vantaggi e svantaggi delle varie tipologie giuridiche al fine di orientare l’aspirante imprenditore nella scelta della forma giuridica più adatta all’attività che si intende avviare.
  • PIANO D’IMPRESA (BUSINESS PLAN) - Indicazioni utili per la redazione del proprio piano d’impresa, strumento indispensabile per accedere alle agevolazioni finanziarie, ma soprattutto per pianificare adeguatamente una nuova attività che possa nascere e crescere “sana” e competitiva.
  • FINANZIAMENTI - Informazioni sulle possibilità di finanziamento a livello regionale e nazionale per avviare nuove attività in proprio e sulle modalità di funzionamento dei bandi pubblici.

La partecipazione è gratuita previa registrazione al link https://servizionline.comolecco.camcom.it/eventi/incontri-di-orientamento-per-aspiranti-imprenditori/mi-metto-in-proprio/3756

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a: pni@comolecco.camcom.it


 

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Lun 26 Feb, 2024