Storie d'imprenditori

LINEA MODA "SS DI SILVIA SERAFINI" (MACERATA)

Nell’anno 2020, passione e coraggio, mi permettono di dar vita alla linea di abbigliamento SS di Serafini Silvia, una linea moda tutta al femminile nata appunto da una passione. La vendita dei capi è avvenuta con modalità online, in modalità virtuale sul sito www.silviaserafini.eu tramite piattaforma di e-commerce.

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ALTA MODA SPOSA SRL (MONTEGRANARO - FM)

Sposa Curvy, guidata da Cinzia Pizzichini e Francesca Salvatorelli, è un'azienda femminile di Alta Moda Sposa situata a Montegranaro. Specializzata nel metodo sartoriale SENZATAGLIA, l'azienda crea abiti su misura utilizzando tecniche tradizionali delle grandi maison d’alta moda.

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PERLA D'aAMARE DI ROTTOLI CINZIA FRANCESCA (ACQUAVIVA PICENA - AP)

Perla d'aMare è un'azienda impegnata attivamente per migliorare l’esperienza turistica nel nostro territorio. A partire dagli alloggi, in cui viene data massima importanza alla pulizia e al comfort, all'organizzazione di esperienze uniche come tour enogastronomici e visite guidate, ci dedichiamo a valorizzare l'offerta turistica sfruttando appieno le potenzialità del mondo online.

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EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. - SERVIZI AMBIENTALI (FALCONARA MARITTIMA - AN)

La Eredi Raimondo Bufarini srl opera da oltre 40 anni nel settore ambientale e svolge i servizi di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi e non pericolosi; deposito preliminare e smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi con trattamento chimico fisico e biologico; spurgo e pulizia delle fosse biologiche e bonifiche industriali. Dispone di un moderno parco mezzi adatto per ogni evenienza e di una piattaforma di trattamento all’avanguardia nella sede operativa di Castelferretti, dove vengono conferiti rifiuti da tutta Italia.

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GRUPPO TOM S.R.L.S. (COLLI AL METAURO - PU)

Gruppo TOM, fondato da Giulia Tombari, è un'azienda specializzata nello sviluppo di strumenti innovativi per la riabilitazione logopedica. Uno dei loro principali prodotti è il dispositivo Daddy, un dispositivo medico di classe I, brevettato, usato per la riabilitazione delle competenze miofunzionali, oromotorie e linguistiche. Il Daddy, utilizzato da logopedisti formati nell'approccio TOM, facilita la stabilità mandibolare, la propriocezione e il controllo motorio, supportando il trattamento dei disturbi del linguaggio e delle funzioni orali.

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WALLOVELY DI FRANCESCA DI GIORGIO (ANCONA)

Wallovely home decor design è una startup fondata da Francesca Di Giorgio con l’obiettivo di rilanciare la carta da parati attraverso un design Made in Italy -Made in Marche ricercato e personalizzato, per poter rivestire così abitazioni, uffici o varie attività commerciali, come farebbe un sarto artigiano che personalizza l’abito su misura, con tessuti di altissima qualità, ottenendo effetti sorprendenti ed esperienziali.

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AZIENDA AGRICOLA CARBONETTI DI MARINA CARBONETTI (MAIOLATI SPONTINI - AN)

L’Azienda Agricola CARBONETTI, avviata nel 2009 produce olio extra vergine di oliva biologico e gestisce la Casa dell’olio e biodiversità di Maiolati Spontini, nata da un progetto comunale avviato in collaborazione con Amap (ex Assam) e facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche. La Casa dell’Olio valorizza la biodiversità olivicola marchigiana dell'Olio e rappresenta un punto di coordinamento di imprese agricole per divulgare ed offrire, sia alla comunità locale che al turista, il frutto dell’impegno, della passione e del lavoro di ognuno, riconoscibile nella cura e nella bellezza del territorio, nella qualità delle produzioni agroalimentari tipiche e nelle tradizioni culturali di cui le società rurali sono custodi.

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10 DICEMBRE 2024 - Evento alla Camera di Commercio di Bari : La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra percezione dei rischi e strategie di innovazione

Le medie imprese del Mezzogiorno

Nel 2024 migliorano fatturato e esportazioni
Per oltre l’80%, la mancanza di personale specializzato è un forte limite allo sviluppo, con il 33% che punta ad inserire lavoratori stranieri
4 imprese su 10 investiranno in IA nel prossimo triennio
La burocrazia ostacola la metà delle aziende nell’uso del PNRR

Miglioramento del fatturato e dell’export al Sud, peggioramento per entrambi i fattori al Centro Nord. Questa la fotografia scattata nel rapporto “La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra percezione dei rischi e strategie di innovazione” dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere presentato oggi alla Camera di Commercio di Bari.
Una realtà produttiva che nel Meridione conta 431 società manifatturiere di capitali a controllo familiare, ciascuna con una forza lavoro compresa tra 50 e 499 unità e un volume di vendite tra i 17 e i 370 milioni di euro.
Nel 2023 il loro fatturato è aumentato del 2,7%, contro un calo del 3,6% di quelle del Centro-Nord, mentre l’export è salito del 4,4%, a fronte di una diminuzione del 2,1% delle altre. Anche per l’anno in corso le medie imprese del Sud prevedono di raggiungere un incremento intorno al 2% del proprio giro d’affari e delle esportazioni, in contrapposizione ad un calo atteso da quelle del resto d’Italia rispettivamente dell’1,5% e del 4%.

A fare la differenza sono anche gli investimenti nelle tecnologie 4.0 avviati o programmati entro il 2026 dall’87,3% delle medie imprese del Mezzogiorno (contro l’82,1% delle altre). Inoltre, il 41,3% inizierà ad investire nell’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni (contro il 37,5%), non solo per migliorare le attività, ma anche per realizzarne di nuove e più innovative. E lo farà anche grazie alle risorse previste dal PNRR: quasi il 50% delle medie imprese del Sud ritiene che possano contribuire alla crescita economica del Paese (contro il 43% delle altre), il 42,9% che siano utili per la transizione digitale (vs 41,1%) e il 37,5% per quella green (vs 33,7%). Tuttavia, a causa dell’eccessiva burocrazia e delle difficoltà nell’eseguire i progetti, la metà delle medie imprese meridionali valuta che il Piano Nazionale non apporterà nessun vantaggio.

 “I dati confermano un interessante dinamismo del Sud che va sostenuto, anche incoraggiando il cammino intrapreso dalle medie imprese che si stanno rivelando un importante motore di sviluppo economico”. Lo ha detto il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, che ha aggiunto “tuttavia, preoccupano l’eccesso di burocrazia che rischia di ostacolare il percorso di crescita del Mezzogiorno e le difficoltà di trovare i profili adeguati a cavalcare la complessità delle sfide dei nostri tempi, a partire dall’intelligenza artificiale”.

 “La vitalità del nostro Mezzogiorno è testimoniata dal raddoppio, in 27 anni, del numero di medie imprese che vi operano. Un dato che mette in luce il connubio virtuoso tra una parte del nostro Paese che vuole realizzare il proprio riscatto economico e quella forma di imprenditoria che ha già contribuito alla fortuna del resto d’Italia” ha dichiarato Gabriele Barbaresco, direttore dell’Area Studi Mediobanca.
 

“Il dinamismo delle medie imprese mostra, in estrema sintesi, che è finita l’epoca di ‘piccolo è bello’ e quella di oggi è probabilmente l’epoca di ‘cresci o esci’. Soprattutto per le medie imprese non ci sono ricette univoche ma certamente non si può, né si potrà, prescindere da un ruolo centrale delle medie imprese (quasi sempre piccole diventate grandi), affrontando con chiarezza e con un impegno forte delle istituzioni le sfide del mismatch occupazionale con adeguati investimenti, innovazione e capacità di fare sistema, coordinando la capacità di cooperare in un’ottica di sviluppo generale del Mezzogiorno”. Lo ha sottolineato la presidente della Camera di commercio di Bari, Luciana Di Bisceglie.
 

Alla presentazione rapporto è seguito l’intervento di Gianfranco Viesti - Professore Ordinario di Economia Applicata, Università degli Studi di Bari – Aldo Moro su “Medie imprese e sviluppo territoriale” e la tavola rotonda, moderata dal segretario generale di Unioncamere Puglia, Luigi Triggiani, con la partecipazione di tre medie imprese pugliesi: Lucia Forte - Amministratore Delegato Oropan S.p.A.; Daniela Vinci - Amministratore Delegato Masmec S.p.A.; Vincenzo Cesareo - Presidente e Amministratore Delegato Comes S.p.A.

A chiudere i lavori Alessandro Delli Noci - Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.

Per approfondire, in allegato, il comunicato completo.

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Mar 10 Dic, 2024

La rinascita della lana italiana: l’impresa sostenibile di Valeria Gallese

AquiLANA è la storia di un’imprenditrice che, nel piccolo borgo di Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo, ha trovato la sua missione: ridare vita e dignità al mercato della lana.

 

di Gianluca De Santis

 

Nella suggestiva cornice di Santo Stefano di Sessanio, piccolo e caratteristico borgo abruzzese nel cuore del Gran Sasso, Valeria Gallese ha trovato la sua missione: ridare vita e dignità al mercato della lana.

Veterinaria di formazione e imprenditrice per passione, Valeria ha trasformato un antico mestiere in un progetto innovativo e sostenibile, fondando AquiLANA, con un’attività artigiana e una bottega punto di riferimento nazionale e internazionale per questo particolare prodotto.

La sua attività non è solo una scelta professionale, ma un vero e proprio stile di vita, che unisce tradizione, rispetto per gli animali e amore per il territorio. In questa intervista, Valeria ci racconta il suo percorso, le sfide affrontate e le soddisfazioni che rendono unico il suo lavoro.

 

Puoi raccontarci come è nata l’idea di AquiLANA e quali sono state le principali sfide che ha dovuto affrontare per avviare questa attività?

 

AquiLANA è nata grazie agli studi in Medicina Veterinaria che mi hanno consentito di conoscere la produzione di lana da parte di questi generosi animali. Volevo tornare a parlare di lana filata e non del problema della lana sucida in Italia. Per me era fondamentale restituire valore economico e morale alla nostra lana italiana.

 

Quali sono i principi etici e le pratiche sostenibili che segui nella gestione della tua azienda, soprattutto per quanto riguarda il benessere degli animali e il rispetto per l’ambiente?

 

La produzione di lana inizia prima della tosatura. Scelgo sempre animali allevati con sistemi estensivi, ben ricoverati e ben alimentati.

Parto solo dalla raccolta di lana proveniente da razze italiane, non raccolgo lane di razze estere; per me è fondamentale la tutela del patrimonio zootecnico autoctono. La lana sucida viene raccolta rispettando il benessere degli animali.

Durante la tosatura, l’animale è libero tra le gambe del tosatore, non è più legato agli arti come in passato. La tosatura avviene con macchinette elettriche, ma preferisco un tempo medio di tosatura di 3 minuti invece di 1,5 perché per fare un ottimo lavoro bisogna essere innanzitutto precisi, non veloci!

Pago la lana sucida al pastore con un prezzo migliore. Imballo bene queste lane che vengono trasportate a Biella, dove vengono lavate rispettando le normative comunitarie europee. Ho scelto di tingere solo con prodotti naturali e di lavorare poi a mano queste lane.

 

In che modo la collaborazione con gli allevatori locali e con i produttori di zafferano influenza l’espansione della tua attività?

 

Gli allevatori per me sono il principio fondamentale, il primo e il più importante. Instaurare un rapporto di fiducia con loro è stato essenziale. Essere affidabile nei loro confronti mi ha consentito di crescere non solo dal punto di vista dei chili di lana sucida raccolta (da 50 a 20.000 nel giro di poco più di 10 anni), ma anche professionalmente. 

Sono altrettanto grata al settore tessile biellese che ha trasferito su di me preziose competenze, innanzitutto per il riconoscimento delle varie tipologie di lana e poi per la trasformazione di un prodotto animale, sporco e spesso di poco valore, in un prodotto tessile di qualità. 

La tintura con gli scarti dello zafferano occupa 10 chili di lana tinta all’anno, è una cosa bella e utile per recuperare gli scarti. 

Sicuramente però è stata la tintura col Montepulciano d’Abruzzo il volano per la mia attività. Quando nel 2012 iniziai a tingere, ero incinta del mio secondo figlio e il vino era l’unica sostanza che potevo usare perché innocua e con un buon odore. Grazie anche al legame della lana con il Montepulciano d’Abruzzo sono finita su tutte le principali TV, giornali e riviste nazionali e questo ha potuto amplificare i miei contatti.

 

Come vedi il futuro del mercato della lana in Italia e quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine per AquiLANA?

 

Il mercato della lana è in crisi da 70 anni. Non vedo sviluppi immediati per il problema nazionale. Personalmente mi sto impegnando a fornire contatti tra allevatori e tessili interessati all’uso di lana italiana

Ne conosco pro e contro, sono in grado di avviare altre produzioni, non solo per AquiLANA, ma anche per altri marchi che volessero iniziare. Per AquiLANA sono continuamente impegnata nella raccolta, trasformazione e vendita. Sicuramente la partecipazione ad altre fiere nazionali e internazionali è fondamentale, ma a lungo termine ho sogni che devo ancora inseguire.

 

Sei Ambasciatrice del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga nel mondo. Cosa rappresenta per te questo riconoscimento?

 

Sono avezzanese e per approfondire le mie conoscenze sono arrivata sul Gran Sasso dove ho incontrato tantissimi allevatori di pecore, tanti da spingermi, ripercorrendo la storia di questo territorio fino in Puglia. Ho partecipato alla prima tosatura nel 2006 e da quell’anno non mi sono più fermata. 

Il mio impegno è sempre stato grande e importante. Ho scelto di vivere su queste montagne, ho avuto due figli che hanno frequentato le scuole di Barisciano, quelle di paese, veri presidi di territorio. 

Ho aperto una partita IVA con una bottega a Santo Stefano di Sessanio e ogni giorno lancio post sui social che raccontano questo territorio, uno dei tanti belli in Italia.

Riesco a capire i suoi punti di forza perché ne sono innamorata e ho la capacità di trasferirli, convincendo le persone anche a raggiungermi con una contagiosità naturale di chi fa le cose semplicemente e sinceramente. 

Quando mi hanno nominata Ambasciatrice ho pensato “che bello, finalmente qualcuno si è accorto di quanto mi impegno!” 

È stato Tommaso Navarra, il Presidente del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, a darmi questo prestigioso riconoscimento ed io oggi continuo ad impegnarmi con più amore e responsabilità che in passato.

 

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Mar 10 Dic, 2024