Territoriale

SMART&START ITALIA DI INVITALIA

Smart&Start Italia è l'incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. La domanda si presenta solo online sulla piattaforma di Invitalia: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia.

Smart&Start Italia finanzia le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.

Chi può chiedere un finanziamento:

  • startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi
  • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello "startup Visa”
  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano

I requisiti che qualificano un’impresa come "startup innovativa" sono indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012. Per approfondimenti sui requisiti consultare il sito startup.registroimprese.it.

Per maggiori informazioni, rivolgersi allo Sportello SNI Orientamento della Camera di commercio di Taranto:

Responsabile SNI Orientamento

Contatti:

dr.ssa Barbara Saltalamacchia

barbara.saltalamacchia@ta.camcom.it

Tel. 099 7783030

Orari per il pubblico:

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 13.30

solo martedì e giovedì: ore 15-17.30

Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.

 

 

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Mar 16 Gen, 2024
Young revolution locandina

Ripartono le attività del Laboratorio Aperto di Ferrara

Ripartono, a Ferrara, i corsi di Young Revolution, un ciclo di lezioni rivolto a giovani dai 17 ai 30 anni, desiderosi di integrare il percorso formativo con le competenze che richiede il mondo del lavoro.

Ripartono i corsi di Young Revolution, un ciclo di lezioni rivolto a giovani dai 17 ai 30 anni, desiderosi di integrare il percorso formativo con le competenze maggiormente richieste dal mondo del lavoro.

Durante questo percorso i partecipanti conosceranno e applicheranno nuovi strumenti per ideare e realizzare un’impresa e darle il massimo della visibilità, creando un dialogo tra aspetto teorico e aspetto pratico. Con un occhio di riguardo alle soft skill che prevedono un lavoro individuale sulla persona.

Gli appuntamenti saranno i seguenti: 

  • Lunedì 5 febbraio dalle ore 18.00 alle 20.00 - Comunicazione e marketing: nozioni generali, branding, principali strumenti di comunicazione e digital marketing;
  • Giovedì 8 febbraio dalle 18.00 alle 20.00 - Inbound marketing: differenze tra out-bound e in-bound, strutturazione di una campagna di inbound marketing;
  • Lunedì 12 febbraio dalle 18.00 alle 20.00 - Storytelling marketing: che cos'è e come realizzare uno storytelling per un brand;
  • Giovedì 15 febbraio dalle 18.00 alle 20.00 - Brand journalism e ufficio stampa 2.0:  Caratteristiche del giornalismo d'impresa, strutturazione e compiti di un ufficio stampa per imprese e istituzioni.

Gli incontri si svolgeranno presso il Laboratorio Aperto di Ferrara, via Castelnuovo 10, Ferrara, previa iscrizione al link sottostante

Iscriviti gratuitamente 

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Mer 17 Gen, 2024

Fondo Patrimonializzazione PMI (FPPMI)

Dalla Regione Lazio 10 milioni di euro per le piccole e medie imprese del Lazio a fronte di aumenti di capitale sottoscritti e versati dai soci esistenti o da nuovi soci

Eroga finanziamenti a tasso zero della durata di 7 anni, da 50 a 500 mila euro, in misura pari all’aumento di capitale sottoscritto e versato

PARTECIPA AL BANDO!

Fino a esaurimento delle risorse disponibili

https://www.lazioinnova.it/.../fondo.../

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Mar 16 Gen, 2024

Verso un Futuro Sostenibile: Come le Imprese Possono Ridurre l'Impronta di Carbonio

L'impegno delle imprese verso la sostenibilità ambientale è diventato cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Una delle sfide principali è la riduzione dell'impronta di carbonio, e in questo contesto, le imprese giocano un ruolo centrale nel plasmare un futuro più sostenibile.

Ecco alcune delle principali azioni che le imprese stanno attuando per raggiungere questo obiettivo:
 

  • Transizione Energetica

Una delle prime e più efficaci strategie per ridurre l'impronta di carbonio è l'adozione di fonti energetiche rinnovabili. Le imprese stanno sempre più abbracciando l'energia solare e eolica per alimentare le proprie operazioni. Investire in infrastrutture di energia verde non solo riduce l'impatto ambientale ma può anche portare a significativi risparmi a lungo termine.

  • Efficienza Energetica

Oltre a cambiare la fonte di energia, le imprese possono ridurre l'impronta di carbonio migliorando l'efficienza energetica. L'adozione di tecnologie avanzate, l'implementazione di sistemi di illuminazione a basso consumo energetico e la gestione intelligente degli impianti sono solo alcune delle strategie che le imprese stanno impiegando per ottimizzare il loro utilizzo dell'energia.

  • Carbon Offsetting 

Alcune imprese stanno anche esplorando l'opzione di compensare le proprie emissioni attraverso progetti di carbon offset. Questo può includere la partecipazione a programmi di riforestazione o la sottoscrizione di crediti di carbonio

  • Gestione Circolare delle Risorse

L'adozione di un modello di economia circolare è un passo cruciale verso la riduzione dell'impronta di carbonio. Le imprese stanno riconsiderando il ciclo di vita dei loro prodotti, cercando modi per ridurre gli sprechi e massimizzare il riutilizzo e il riciclo. Questo approccio non solo riduce i rifiuti ma contribuisce anche a una gestione più responsabile delle risorse.

  • Coinvolgimento dei Dipendenti e Consapevolezza Ambientale

Un aspetto spesso trascurato nella riduzione dell'impronta di carbonio è l'importanza del coinvolgimento dei dipendenti. Le imprese stanno sempre più incoraggiando la consapevolezza ambientale tra il personale, educandoli sui modi per ridurre gli sprechi e promuovere comportamenti sostenibili all'interno e al di fuori del luogo di lavoro.

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Mar 16 Gen, 2024

Carbon Offsetting: Compensare per un Futuro Sostenibile

La consapevolezza ambientale ha spinto molte imprese a esplorare modalità innovative per compensare le proprie emissioni di carbonio. Analizziamo il concetto di carbon offsetting e le modalità con le quali le imprese stanno riducendo il proprio impatto sull'ambiente.

Il Concetto di Carbon Offsetting
Il carbon offsetting è diventato una pratica sempre più diffusa tra le imprese desiderose di bilanciare le loro emissioni di carbonio. Questo processo coinvolge la partecipazione a progetti che mirano a rimuovere o ridurre le emissioni di gas serra equivalenti a quelle generate dall'attività dell'azienda. Un esempio comune è la partecipazione a programmi di riforestazione che assorbono anidride carbonica dall'atmosfera. La riforestazione non solo assorbe CO2, ma contribuisce anche a ripristinare e preservare gli ecosistemi. Alcune aziende vanno oltre, sostenendo progetti di conservazione ambientale che preservano ecosistemi vitali, come le foreste pluviali, contribuendo così a mantenere l'equilibrio ambientale.

Crediti di Carbonio
Un altro approccio al carbon offsetting coinvolge l'acquisto di crediti di carbonio. Le imprese possono acquistare crediti che rappresentano una riduzione verificata delle emissioni di gas serra altrove. Questi crediti possono provenire da progetti di energia rinnovabile, efficienza energetica o altre iniziative sostenibili. L'acquisto di crediti di carbonio è un modo flessibile per compensare le emissioni, finanziando allo stesso tempo progetti sostenibili in tutto il mondo.

Investimenti Responsabili
Oltre al carbon offsetting, molte aziende stanno adottando un approccio più olistico attraverso gli investimenti responsabili. Ciò implica l'allocazione di risorse finanziarie a progetti e iniziative che promuovono la sostenibilità. Questi investimenti possono riguardare settori come le energie rinnovabili, la tecnologia verde, o progetti sociali che migliorano le condizioni di vita delle comunità locali. Gli investimenti responsabili sono un modo tangibile per le imprese contribuire alla sostenibilità a lungo termine e creare valore non solo per l'azienda ma anche per la società nel suo complesso. In questo senso, molte imprese stanno considerando la creazione di partnership con organizzazioni e ONG che operano nell'ambito della sostenibilità. Queste collaborazioni possono comprendere progetti di riforestazione, iniziative di sensibilizzazione ambientale o programmi di sviluppo sostenibile.

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Mar 16 Gen, 2024

Gestione Circolare delle Risorse: Trasformare il Ciclo di Vita dei Prodotti

Nel percorso verso la sostenibilità, la gestione circolare delle risorse emerge come un tassello di primaria importanza. Esploriamo in che modo le imprese stanno adottando un modello di economia circolare per trasformare il ciclo di vita dei loro prodotti, riducendo gli sprechi e promuovendo una gestione più responsabile delle risorse.

Progettazione per il Riciclo
Un elemento chiave della gestione circolare delle risorse è la progettazione di prodotti orientata al riciclo. Le imprese stanno riconsiderando la progettazione dei loro beni, cercando di utilizzare materiali riciclabili e di semplificare il processo di smontaggio per agevolare il riciclo. L'obiettivo è creare prodotti che, al termine del loro ciclo di vita, possano essere facilmente smantellati e i materiali riutilizzati, riducendo così la quantità di rifiuti generati.

Riduzione degli Sprechi nella Produzione
La gestione circolare delle risorse si estende anche alla produzione, dove le imprese stanno adottando pratiche che riducono gli sprechi. L'implementazione di processi di produzione più efficienti e sostenibili riduce la quantità di materiale scartato, contribuendo non solo a un uso più efficiente delle risorse ma anche a una diminuzione dell'impatto ambientale complessivo.

Riutilizzo e Riciclo Avanzato
Alcune imprese stanno esplorando il riutilizzo e il riciclo avanzato come parte integrante della loro strategia di gestione circolare delle risorse. Ciò può implicare la creazione di programmi di riutilizzo per i propri prodotti, incoraggiando i clienti a restituire e riparare gli articoli anziché sostituirli. Inoltre, il riciclo avanzato utilizza tecnologie all'avanguardia per riciclare materiali complessi che non possono essere facilmente trattati con i tradizionali processi di riciclo.

Collaborazioni per la Circolarità
La gestione circolare delle risorse spesso richiede una mentalità di collaborazione. Molte imprese stanno stringendo collaborazioni con fornitori, partner e altre organizzazioni al fine di creare circuiti di approvvigionamento e smaltimento più circolari. Queste collaborazioni possono portare a una condivisione più efficace delle risorse, dal riciclo di materiali all'adozione di pratiche sostenibili in tutta la catena del valore.

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Mar 16 Gen, 2024

La Corporate Sustainability Reporting Directive e le conseguenze per le imprese dal 2024

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in vigore dal 5 gennaio 2023, si rivolge alle imprese dell'UE e alle filiali UE di società non UE, imponendo la rendicontazione dell'impatto ambientale e sociale, nonché degli sforzi ESG.

L'obiettivo primario è garantire maggiore trasparenza e coerenza nella rendicontazione sostenibile, facilitando la valutazione accurata delle prestazioni di sostenibilità delle imprese dell'UE e dei rischi correlati per investitori, analisti, consumatori e altri stakeholder. A partire dall'anno finanziario 2024, le imprese interessate dovranno rendicontare le proprie performance di sostenibilità.

Introdotta come parte del Pacchetto Finanza Sostenibile della Commissione Europea, la CSRD rappresenta un'evoluzione della precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD). A differenza della NFRD, la CSRD amplia significativamente l'ambito di applicazione, la divulgazione in materia di sostenibilità e i requisiti di rendicontazione. Al centro della CSRD si trova il concetto di doppia materialità, che richiede alle organizzazioni di divulgare come le attività influenzano pianeta e persone, e come gli obiettivi e i rischi di sostenibilità incidono sulla salute finanziaria aziendale. Questo approccio bilanciato riconosce che la sostenibilità non riguarda solo l'impatto ambientale e sociale, ma anche il suo impatto sulla performance finanziaria a lungo termine.

Il reporting CSRD comprende elementi chiave come metriche sulle emissioni e obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale. Tutte le informazioni divulgate devono essere accessibili al pubblico e sottoposte a verifica da terzi per garantirne l'accuratezza e la completezza. La CSRD si applica a diverse categorie di imprese, tra cui grandi imprese quotate, grandi imprese con sede nell'UE (quotate o meno) e imprese di "paesi terzi" (società madri extra UE di società controllate nell'UE con un fatturato annuo nell'UE di almeno 150 milioni di euro).

La conformità alla CSRD sarà implementata gradualmente dal 2024 al 2029, principalmente basandosi sulla conformità precedente alla NFRD o sulle dimensioni dell'azienda. Ad esempio, dal 2024, la conformità sarà obbligatoria per le organizzazioni già soggette alla NFRD, comprese le organizzazioni quotate in un mercato regolamentato dall'UE con 500 o più dipendenti. Dal 2025, si estenderà alle grandi imprese quotate in borsa e così via. La CSRD rappresenta un passo significativo verso una rendicontazione sostenibile più approfondita e uniforme nell'UE, contribuendo a un futuro aziendale più trasparente e sostenibile.

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Mar 16 Gen, 2024

Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) per la rendicontazione di sostenibilità delle imprese

La Commissione sta adottando gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) per affrontare le lacune nel reporting di sostenibilità delle imprese, un passo fondamentale nell'ambito del Green Deal europeo.

La normativa dell'UE richiede alle grandi e quotate aziende di rendere conto degli impatti sociali e ambientali delle loro attività, ma l'attuale reporting è insufficiente e spesso non comparabile. La Commissione, in linea con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), sta introducendo standard comuni obbligatori, mirando a migliorare l'efficienza del reporting e l'accesso al finanziamento sostenibile.

Gli ESRS saranno obbligatori per le aziende soggette alla direttiva della CSRD, assicurando coerenza e comparabilità a livello UE. Questi standard comuni ridurranno i costi di reporting nel medio e lungo termine, sostituendo gli attuali standard volontari. La Commissione ha introdotto fasi di adozione per alcune richieste di reporting, fornendo flessibilità alle aziende sulla rilevanza delle informazioni. Inoltre, ha reso alcuni requisiti di reporting volontari per ridurre l'onere sulle imprese, concentrandosi su tematiche complesse o costose.

Il principio di "doppia materialità" guida gli ESRS, richiedendo alle aziende di riferire sia sugli impatti su persone e ambiente che su come le questioni sociali e ambientali influenzano rischi e opportunità finanziarie. L'obiettivo è fornire un quadro affidabile e comparabile, affrontando le carenze nel reporting corrente. La Commissione ha lavorato per allineare gli ESRS agli standard globali, collaborando con l'International Sustainability Standards Board (ISSB) e il Global Reporting Initiative (GRI).

Le aziende saranno tenute a reportare secondo gli ESRS a partire dai bilanci del 2024 (con pubblicazione nel 2025) per grandi società quotate, banche e assicurazioni. Le aziende di minori dimensioni seguiranno un calendario graduale, con l'obbligo per tutte le grandi aziende a partire dai bilanci del 2025 (pubblicazione nel 2026) e per le PMI quotate a partire dai bilanci del 2026 (pubblicazione nel 2027), con la possibilità di un'ulteriore esenzione di due anni. 

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Mar 16 Gen, 2024
DIGICHAMPS è un progetto di Ifoa, insieme a Unioncamere, South Working, CISCO, AICA, ed EPICODE, per formare gratuitamente giovani diplomati disoccupati tra i 18 e i 34 anni nei profili IT tra i più richiesti dalle aziende.

Iscrizioni aperte per i corsi gratuiti e online di DIGICHAMPS

Iscrizioni aperte per i corsi gratuiti al progetto DIGICHAMPS, selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, che offre un'opportunità unica alle imprese italiane e i giovani

Il progetto, che si rivolge a giovani disoccupati tra i 18 e i 34 anni, forma 330 professionisti IT nei profili più richiesti dal mercato:

  • Web Front End Developer
  • Full Stack Developer
  • Data Analyst
  • Cyber Security Specialist
  • IT Specialist

I corsi, della durata variabile da 2 a 6 mesi, sono completamente gratuiti e fruibili a distanza. Al termine dei corsi, gli allievi avranno la possibilità di essere inseriti in un percorso di orientamento e accompagnamento al lavoro, che li aiuterà a trovare un'occupazione nel settore IT.

A Epicode, startup tra le più importanti Tech Career Accelerator a livello europeo, è affidato l’impianto formativo.  La presenza di South Working assicurerà poi un più diretto collegamento con le aziende e realtà nazionali di recruiting e assunzione, con un’attenzione particolare alle aree del Mezzogiorno, dove si rafforza ulteriormente il legame col tessuto produttivo.

 AICA e Cisco completano il quadro delle eccellenze di partenariato, i primi in qualità di promotori e certificatori delle competenze digitali e i secondi quali leader mondiali nella costruzione dei sistemi di networking aziendali e IT.

L'obiettivo è collocare sul lavoro 330 ragazzi e ragazze e per questo motivo Ifoa e i suoi partner attiveranno concrete opportunità di placement presso le aziende del settore IT che soffrono proprio la carenza di risorse da assumere.

 

 

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Mer 17 Gen, 2024

Storie d'Impresa - Gianluca Di Fazio, Fotografo Nautico libero professionista

Fotografo Nautico con decennale esperienza nel settore delle regate nazionali ed internazionali:

"Un buono scatto può diventare una brutta fotografia con un pessimo editing. Il segreto è nei programmi, nelle competenze e nel tempo..."

Esperienza Decennale
America's Cup, Ocean Race e Campionati Mondiali sono alcune delle esperienze maturate nel settore. Passione e amore per il mare fanno il resto...

Segui la storia di impresa su:

https://youtu.be/IHb1Zs0Z_2Y

 

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Mar 16 Gen, 2024