Imprenditoria Femminile, Comitati Imprenditoria Femminile

Donne in attivo, un percorso gratuito di educazione finanziaria

Si rivolge alle donne a partire dai 18 anni e tra i temi dei webinar del 2023 ci saranno anche quelli legati all’avvio e allo sviluppo dell’imprenditorialità femminile.

La nuova edizione del progetto "Donne in attivo - La tua guida all'educazione finanziaria" 2023, in continuità con le edizioni precedenti, è finanziata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e da Unioncamere con il supporto del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. 

Il progetto è aperto alle donne a partire dai 18 anni e la partecipazione è totalmente gratuita.

Quest'anno "Donne in attivo", oltre ai nuovi 4 webinar, presenta la novità del laboratorio pratico, in cui saranno costituiti dei gruppi di lavoro, per sviluppare idee progettuali con, alla base, i concetti di educazione finanziaria.

Tra i temi dei webinar del 2023 ci saranno anche quelli legati all’avvio e allo sviluppo dell’imprenditorialità femminile.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.donneinattivo.it 

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Lun 16 Ott, 2023

B-FACTOR 2023: LA TERZA EDIZIONE

La Fondazione Marisa Bellisario organizza il contest “B-Factor” per premiare lo spirito indomabile di innovazione e la tenace determinazione delle donne nel fare impresa al servizio della società, riprendendo i valori di riferimento che costituiscono l’eredità lasciata da Marisa Bellisario.

La sfida della “twin transition”: la leadership femminile diventa digital&green
In occasione della 22ª edizione di Donna Economia & Potere – in calendario a Palermo il 6 e 7 ottobre 2023 – la Fondazione Marisa Bellisario organizza il contest “B-Factor” per stimolare e dare visibilità alle esperienze di imprenditorialità femminile che riprendono i valori di riferimento della Fondazione.
Il “B-Factor” che sarà valutato nelle candidate è il “Fattore Bellisario”, ovvero lo spirito indomabile di innovazione e la tenace determinazione nel fare impresa al servizio della società che costituiscono l’eredità di valori lasciata da Marisa Bellisario.
Il tema dell’edizione di quest’anno è dedicato alla sfida della cosiddetta “twin transition” lanciata dall’Unione Europea per la transizione energetica verso la sostenibilità e per la trasformazione digitale.
In un contesto sociale che le vede troppo spesso svantaggiate, le donne oggi possono affrontare la sfida dell’imprenditorialità femminile con un importante vantaggio: per una volta, non devono chiedere favori o negoziare posti, ma semplicemente e naturalmente creano. L’essenza dell’imprenditorialità, e il segreto del “B-Factor” ricercato dalla Fondazione Bellisario, non è il mero atto di ereditare un’impresa o la scelta di fondarla, bensì l’impegno costante alla cura, alla crescita e all’innovazione.
La selezione
La Fondazione Bellisario chiama a presentarsi davanti a una giuria di esperti le donne che hanno avviato o intendono fondare un’azienda o far partire un’iniziativa innovativa. Le candidate dovranno dimostrare, oltre a un convincente modello d’impresa o di organizzazione, anche di avere il “B-Factor”, quel particolare mix di leadership e di tenacia, di passione e di attenzione, che può essere associato ai caratteri distintivi dell’imprenditorialità femminile.
B-Factor è aperto a qualsiasi donna che abbia fondato o intenda fondare o far nascere una nuova realtà organizzativa, sia essa azienda o entità non-profit. La preferenza per la selezione delle candidature verrà data ai progetti che includono contenuti coerenti con il tema di fondo del contest, ovvero la twin transition relativa alla transizione energetica e alla trasformazione digitale
Il processo di selezione verrà condotto da una Giuria composta da personalità scelte dalla Presidenza.
Le candidature sono personali, e non aziendali, e verranno valutate in base a:
a) Leadership
b) Determinazione ad affrontare sfide di innovazione
c) Responsabilità
La selezione avverrà tramite l’espressione di un voto da 0 a 10 da parte di ciascun membro della Giuria, che decreterà i 5 profili da premiare sulla base del totale dei voti espressi. Il giudizio viene espresso sulla candidatura personale, non sull’organizzazione che essa presenta o propone.
Le partecipanti sono informate che la partecipazione all’evento non determina, di per sé, alcun diritto a ricevere compensi, a qualunque titolo.
B-Factor viene inteso come evento etico e la partecipazione allo stesso deve essere ispirata a principi di fair play. Ciascun partecipante si obbliga a rispettare questi principi ed espressamente riconosce che ogni azione volta a scopi diversi da quelli indicati è da considerarsi non ammissibile. Le partecipanti, inoltre, si impegnano ad osservare le seguenti regole di comportamento:
1. Rispettare le altre partecipanti;
2. Non usare espressioni che incitino alla discriminazione o alla diffamazione;
3. Non violare copyright, marchi o altri diritti riservati;
4. Rispettare le norme sulla privacy
Le candidature potranno essere inviate entro il 30 agosto a info@fondazionebellisario.org


Per maggiori informazioni consultare questo sito

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Lun 16 Ott, 2023

WE Award – Women Excellence 2023

Tenacia e perseveranza, talento e competenza: con questi strumenti, le donne modellano il mondo di domani facendo da protagoniste in vari ambiti: dall’imprenditoria alla ricerca scientifica, dalle arti all’attivismo sociale, firma corale di un nuovo modello di società in grado di influenzare, cambiare, ed esplorare orizzonti sempre più lontani. Le donne di oggi si raccontano in Women at the Top, un grande progetto che celebra la donna e i suoi successi.

Il Premio “WE Award 2023” intende raccontare e valorizzare grandi storie di donne che hanno saputo ottenere, nonostante un contesto non sempre favorevole, risultati straordinari. L’obbiettivo è accogliere ed esaltare i loro racconti di vita, dando voce a donne che hanno contribuito al cambiamento nel proprio ambito di attività e che abbiano prodotto impatti positivi sulla società. Storie che sappiano ispirare le donne del domani.
Ogni impresa potrà candidarsi entro il 17 ottobre, fino a un massimo di una tra le seguenti categorie: Business, International, Open Innovation, No Profit.
Per ciascuna categoria, una Commissione appositamente nominata selezionerà 3 vincitori che verranno premiati il 30 Novembre 2023 a Milano, in occasione del Women at the Top-Gala. Scarica il regolamento:  “Premio we Award 2023”. Per maggiori informazioni: WEaward@ilsole24ore.com 

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Lun 07 Ago, 2023

Nuove imprese - Caratteristiche e fabbisogni professionali delle nuove imprese, Indagine 2022

Unioncamere e ANPAL pubblicano l’indagine 2022 NUOVE IMPRESE - CARATTERISTICHE E FABBISOGNI PROFESSIONALI DELLE NUOVE IMPRESE. I dati italiani e abruzzesi.

Il quadro generale del 2022 segnala un assestamento, rispetto al piccolo rimbalzo tecnico del 2021: si è passati dalle 143.880 nuove imprese del 2019 alle 129.300 del 2020 per poi risalire alle 151.890 del 2021 e assestarsi nel 2022 a 144.550 (-7.340, -4,83% sul 2021; +670, +0,44% sul 2019). 

Di queste circa due terzi fanno parte dei servizi, confermando che i tassi di natalità delle imprese sono più elevati laddove primeggiano le attività terziarie; rispetto a quelle industriali risultano meno capital intensive e con minori barriere all’ingresso.

La crescita di nuove imprese si concentra soprattutto nel settore “costruzioni ed attività immobiliari” per effetto delle massicce politiche di incentivo fiscale per la riqualificazione energetica che sono entrate nel 2021 e nel 2022 nella fase realizzativa. 

Stabile il settore "turismo", mentre c’è un calo per il settore “commercio” per via della coda lunga della crisi post-pandemica aggravata dai costi immobiliari ed energetici.

Il dato assoluto di 281.450 addetti delle nuove imprese esprime il miglior risultato dal 2017. L'industria vede contrarre a 2,42 addetti per nuova impresa, mentre la maggior parte degli altri comparti il dato cresce, in particolare per il turismo, il commercio e i servizi alle imprese.

Tra le motivazioni che spingono ad aprire nuove imprese, dal 2016 al 2022 crescono soprattutto le dichiarazioni degli imprenditori che motivano l’apertura della loro nuova impresa per “successo personale ed economico” (da 11,40% a 19,51%), “valorizzazione delle competenze” (da 16,30% a 18,82%), “sfruttamento di un’idea innovativa” (da 4,10% a 5,44%, in calo nell’ultimo anno). Mentre sono in discesa tutte le spinte più legate alla necessità di un lavoro: “difficoltà a trovare lavoro dipendente stabile” (da 10,90% a 6,19%), “necessità di trovare primo o nuovo lavoro” (da 17,40% a 8,14%). 

Per l’Abruzzo il 22,2% dei neo-imprenditori sono imprenditori che aprono un'ulteriore attività, dato superiore al 19,5% della media nazionale. Il dato abruzzese è leggermente superiore anche per operai e apprendisti che decidono di aprire un’impresa con il 20,9% contro il 19,1% nazionale ed è inferiore per studenti e soggetti in cerca di prima occupazione, disoccupati e casalinghe

In merito alle motivazioni che hanno spinto alla nascita delle "nuove imprese" nel 2022 il dato dell’Abruzzo è in linea con quello medio nazionale (Conoscenza / opportunità del mercato 54,3%, Necessità di trovare primo o nuovo lavoro 21%, Difficoltà a trovare lavoro dipendente stabile 16,1%, Insoddisfazione verso il precedente lavoro 23,4%, Valorizzazione competenze / esperienze professionali 49,3%, Successo personale ed economico 43,5%, Sfruttamento di un'idea innovativa 14,9%).

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Mer 02 Ago, 2023

La movimentazione anagrafica delle imprese al 1° trimestre 2023

I dati pubblicati da Infocamere-Movimprese aggiornati al 31 marzo 2023 per le province di Chieti e di Pescara
di Renato De Iuliis

Sulla base dei più recenti dati pubblicati da Infocamere-Movimprese aggiornati al 31 marzo 2023 nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio le imprese registrate nella provincia di Chieti sono risultate 43.911 (erano 44.478 al 31 dicembre 2022) e 36.976 in quella di Pescara (erano 36.649 alla fine del 2022), che corrispondono insieme al 54,6% delle complessive 147.414 imprese abruzzesi (erano 148.436 alla fine del 2022).

Il confronto con il 2008 mostra sempre un trend positivo per la provincia di Pescara che da 35.473 ditte è cresciuta del 3,3%, e uno negativo per la provincia di Chieti che da 47.776 unità è diminuita dell’ 8,1%; in calo più modesto l’andamento regionale (-1,5%).

In particolare, nel corso del primo trimestre 2021 la tendenza dello stock complessivo delle imprese abruzzesi rispetto allo stesso periodo del 2022 continua ad essere negativa (- 1,27% con 1.897 imprese in meno) così come gli andamenti delle due province, anche se più marcato il decremento: – 2,54% con – 1.143 imprese a Chieti,  -2,64% con – 994 imprese a Pescara.

Riguardo ai settori di attività economica si conferma il primato delle imprese del settore commercio, che in Abruzzo continuano a rappresentare il comparto più consistente (33.327 unità, 22,6% sul totale, ma erano 33.694 nel 2022), con prevalenza nella provincia di Pescara con 9.857 unità (29,6% del totale regionale, erano 10.010 nel 2022) mentre a Chieti risultano 8.863 unità (26,6% rispetto al totale abruzzese, erano 8.955 nel 2022). 

Il commercio si conferma come una delle attività più diffuse anche nelle province considerate essendo svolto dal 26,9% di quelle pescaresi e dal 20,2% di quelle chietine, dove però prevale sempre il settore dell’agricoltura con 11.724 (il 46,1% rispetto al totale regionale e il 26,7% di tutte le ditte della provincia) anche se pure in calo rispetto alle 12.121 ditte del 2022. Il commercio durante il primo trimestre 2023 ha dovuto registrare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un deciso decremento sia a livello regionale (-3% con – 1.023 imprese) ancor più marcato sia nella provincia di Chieti (-3,8% con 347 ditte in meno), che in quella di Pescara  (-5,3% con 551 ditte in meno).

L’agricoltura si conferma il secondo settore numericamente rilevante, svolta in Abruzzo da 25.456 imprese (il 17,3% sul totale) con maggior peso a Chieti (11.724 imprese pari al 46,1% del totale regionale) mentre le 3.990 unità di Pescara ne rappresentano il 15,7%.

L’agricoltura continua a rappresentare un ruolo fondamentale nella provincia di Chieti, dove viene svolta dal 26,7% delle imprese, valore di molto superiore a quello regionale (17,3%) e ancor di più a quello pescarese (10,9%), anche se pure nel corso del primo trimestre 2023, rispetto al allo stesso periodo del 2022, è continuato il calo delle imprese sia a Chieti (-4,6% con – 564 ditte, che a Pescara (-5% con – 209 unità), entrambi in misura maggiore del calo a livello regionale (-3,1% con – 821 imprese).

L’industria delle costruzioni continua a rappresentare un settore trainante con 19.451 imprese in Abruzzo (- 1,8% con 188 ditte in meno rispetto al primo trimestre 22), delle quali il 25,4% (pari a 4.934 unità con 194 unità in meno rispetto al 1° trimestre 22) a Chieti, e il 22,5% (pari a 4.378 ditte e 124 imprese in meno rispetto al 1° trimestre 22) a Pescara.

Nelle due province considerate la quota di imprese operanti nell’edilizia (Chieti: 11,2%; Pescara: 11,9%) è comunque appena inferiore al valore regionale (13,2%).

Le attività manifatturiere sono svolte, a livello regionale, da 13.053 imprese (delle quali 3.751 a Chieti e 2.855 a Pescara) pari all’ 8,85% del totale abruzzese (Chieti: 8,5% con –77 ditte rispetto al 1° trimestre 22; Pescara: 7,8% con – 121 imprese rispetto al 1° trimestre 22), dovendosi registrare ancora un decremento percentuale dell’ordine del -1,8% a livello regionale, del -2,0% per la provincia di Chieti e del -4,1% per la provincia di Pescara.

Nel primo trimestre 2023 anche l’industria in senso stretto ha dovuto registrare, rispetto allo stesso periodo del 2022, un calo delle imprese a livello regionale (-1,7% con – 239 ditte) con un andamento simile a Chieti (-1,9% con – 78 ditte) ed ancora più evidente  a Pescara (-3,8% con -121 ditte). Continua a svolgere un ruolo strategico il comparto delle imprese che si occupano dell’alloggio e ristorazione (in Abruzzo 11.673 di cui 2.661 a Pescara e 2.966 a Chieti) che costituiscono circa l’8% del totale ( 7,3% a Pescara e 6,8% a Chieti) anche se pure esse devono soffrire un lieve calo in consistenza (-0,5% con -62 ditte) in Abruzzo, (-0,8% con -25 imprese) a Chieti , (-2,7% con – 74 ditte)  a Pescara.

Sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dal gennaio al marzo 2023 è continuata la contrazione del numero delle imprese registrate sia a livello regionale che provinciale, che non si è bilanciata neppure dall’incremento nell’ambito dei servizi, tanto che a livello complessivo si deve segnalare un decremento percentuale sia a livello regionale (-1,3% con 1.897 unità in meno), sia in provincia di Chieti -2,5% con 1.143 unità in meno), sia in provincia di Pescara (-2,6% con 994 ditte in meno).

Sempre con riferimento al primo trimestre 2023 osservando la nati mortalità delle imprese il saldo tra iscrizioni e cancellazioni ha messo in risalto ancora un preoccupante segno negativo (pur se inferiori ai saldi negativi del 2022) pari a – 1.033 imprese nella regione e – 474 a Chieti e – 328 a Pescara, con andamento del tasso di sviluppo (considerato come differenza tra tasso di attività e tasso di mortalità) mediamente negativo (con valori in regione a -0,7, in provincia di Chieti a – 1,1 e in provincia di Pescara a – 0,9); tale fenomeno ha riguardato pressoché indistintamente tutti i settori di attività, dovendosi registrare  valori sensibilmente negativi nel settore dell’agricoltura  (Abruzzo: -2,7; Chieti: -3,5; Pescara: -3,3), del trasporto (Abruzzo: -1,5; Chieti: -1,2; Pescara: -2,3), nel commercio (Abruzzo: – 1,4;Chieti:-1,4; Pescara:-1,7), nelle Costruzioni (-0,6 in regione, -0,7 a Chieti, e -1,1 a Pescara) nelle attività di servizi di alloggio e ristorazione (con un – 1,4 in Abruzzo – 1,3 Chieti – 2,1 a Pescara), nelle attività manifatturiere (con un – 1,1 in Abruzzo – 0,7 Chieti – 2,2 a Pescara), mentre tra le imprese non classificate il dato è fortemente positivo tanto da compensare in parte quello degli altri comparti (Abruzzo: +6,8; Chieti:  +7; Pescara: +6,8).

Con riguardo alle tipologie di forma giuridica, la distribuzione osservata a livello regionale (società di capitale: 29,4%, società di persone: 13,2%, imprese individuali: 54,7%, altre forme giuridiche: 2,7%) non si replica identicamente nelle due province, in quanto a Chieti le imprese individuali continuano a mostrare un peso percentuale (61,0%) sensibilmente più alto di quello regionale al contrario delle altre tipologie (società di capitali: 25,7%, società di persone: 10,7%), e a Pescara hanno un peso specifico maggiore della media regionale le società di capitale (32,8%) e le società di persone (14,7%) mentre le imprese individuali sono poco meno rappresentate, ma comunque sempre con valore superiore alla metà del totale (50,4%).

L’artigianato in Abruzzo con  28.063 ditte registrate conferma di rappresentare il 19,0% del sistema imprenditoriale, sebbene a Chieti (con 7.665 ditte) e a Pescara (con 6.396 ditte) continua a contare lievemente meno (entrambe 17,5%).  

Approfondendo l’analisi settoriale la maggioranza delle imprese artigiane si occupa di edilizia (34,9% in Abruzzo, 30,1% a Pescara e 34,2% a Chieti). A seguire per numerosità quelle che svolgono attività manifatturiere (21,8% nella regione, 21,6 a Chieti e 21,8% a Pescara). Tra le più rappresentate sono anche le altre attività di servizi (18,6% in Abruzzo, 19,2% a Chieti e 21% a Pescara). Gli altri settori di attività economica costituiscono quote limitate che non arrivano alle due cifre decimali, tra cui spicca il commercio (7,5% in Abruzzo, 8,3% a Chieti e 7,4% a Pescara).

Anche durante il primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 è proseguito il ciclo emorragico delle imprese artigiane sia a livello regionale, superiore a quello rilevato nel 2022, (-2,6%) sia nelle province di Chieti e Pescara (rispettivamente -4,7% e -4,5%). Tale riscontro conferma il trend in flessione riscontrato già da anni che ha visto le imprese artigiane diminuire rispetto al 2007 del 23,2% in Abruzzo (erano 36.524), del 26,2% nella provincia di Chieti (erano 10.389) e del 23,0% in quella di Pescara (8.309).

Le imprese giovanili, che in Abruzzo contano 12.687 imprese attive, si distribuiscono con 3.504 unità a Chieti (27,6% del totale regionale) e 3.199 a Pescara (25,2%). Nel 1° trimestre del 2023 in Abruzzo sono diminuite del 3,4% (-449 unità) rispetto allo stesso trimestre del 2022 e hanno rilevato flessioni sia a Chieti (- 4,9% con -173 unità) sia a Pescara (- 4,4% con -141 unità).

Le imprese femminili attive in regione si attestano a 33.032 (confermando di rappresentare il 26% di tutte le imprese attive) e risultano maggiormente presenti a Chieti (11.173, costituenti il 29% di tutte le imprese attive nella provincia) rispetto a Pescara (7.409 costituenti il 24% di tutte le imprese attive nella provincia). Con riferimento allo stesso periodo del 2022 hanno registrato una decrescita a livello regionale (-2,1%) più sensibile a a Pescara (-4,1%),Chieti (-2,9%), e come evidenziato anche dall’analisi del trend decennale.

Le imprese individuali straniere attive in Abruzzo al 31 marzo 2023 risultano 10.335 e si distribuiscono per il 22,2% a Chieti (2.291 ditte) e per il 26,3% a Pescara (2.723 ditte). Rispetto al 1° trimestre 2022 si è registrata in Abruzzo una costante contrazione (nella misura del -3,3%), di ancora maggiore consistenza nella provincia di Chieti (-7,2%) ed addirittura più marcata in quella di Pescara (- 8,7%).

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Mer 02 Ago, 2023

Cresci nel mondo grazie ai finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione di SIMEST – Domande dal 27 luglio

Quali sono le nuove misure? È stata aggiornata ed ampliata la gamma dei finanziamenti agevolati SIMEST a sostegno degli investimenti in sostenibilità e digitalizzazione per una maggiore competitività delle imprese e delle filiere produttive sui mercati esteri.

A partire dalle ore 9:00 del 27 luglio è ripartita l’operatività del Fondo rotativo 394/81, lo strumento gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per finanziare gli investimenti volti a sostenere la crescita estera delle imprese italiane.

Il Fondo ha una dotazione di 4 miliardi di euro attraverso sei diverse linee di intervento

  1. Inserimento mercati internazionali
  2. Transizione digitale o ecologica
  3. Fiere ed eventi
  4. E-commerce 
  5. Certificazioni e competenze
  6. Temporary manager

Ne possono beneficiare PMI con sede operativa al Sud (Abruzzo incluso) costituite da almeno 6 mesi, PMI giovanili, femminili ed altre tipologie.

Per informazioni ulteriori vai al sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Il nostro Servizio Nuove Imprese è a disposizione per informazioni e un primo orientamento servizionuoveimprese@chpe.camcom.it 

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Ven 01 Set, 2023

CONSISTENZA IMPRESE TARANTO PER SETTORE ATTIVITA'

Nati-mortalità delle imprese a Taranto per settore attività economica
(dati aggiornati al 2° trimestre 2023 - fonte Infocamere)
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Gio 07 Set, 2023

Donne in attivo

La guida all’educazione finanziaria

Donne in attivo è un percorso di educazione finanziaria agile e gratuito, per imparare a gestire (meglio) le proprie finanze e guadagnare autonomia e serenità nelle piccole e grandi decisioni economiche della vita (acquisti, risparmi, investimenti, ecc.): per questo motivo il percorso è particolarmente indicato anche per chi intende avviare una nuova attività imprenditoriale, per acquisire i primi elementi utili ad una corretta gestione finanziaria della futura impresa.

Le attività previste da Donne in attivo esplorano la teoria e la pratica dell’educazione finanziaria, con momenti di interazione e di condivisione di esperienze personali, con il supporto di docenti, esperti e testimonial.

Quest’anno il progetto propone quattro webinar e un laboratorio liberamente fruibile dalle partecipanti chiamate a cimentarsi in un lavoro di gruppo. 

Il prossimo webinar "Ben-essere: quanto conta saper negoziare?"  si terrà il 27 settembre dalle ore 14:30 alle ore 16:30. Iscriviti gratuitamente utilizzando l’apposito form on line: riceverai una mail con tutte le informazioni per partecipare al webinar.

Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sulla pagina web  “Donne in attivo: la tua guida all’educazione finanziaria” . 

Dal sito internet del progetto è possibile recuperare i webinar già realizzati dell’edizione in corso e scaricare i relativi materiali; sono fruibili anche gli incontri formativi della passata edizione 2022.

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Gio 27 Lug, 2023

Sportello camerale per il Sostegno alla Competitività delle Imprese

L’obiettivo che il CLP - Centro Ligure per la Produttività si è prefissato negli anni attraverso il Servizio Nuove Imprese è stato quello di fornire un adeguato supporto formativo ed informativo per tutti coloro che avessero un’idea d’impresa ma che non avessero gli strumenti necessari per sviluppare il loro progetto imprenditoriale sotto ogni punto di vista (iter burocratico, analisi di mercato, analisi economico-finanziaria, reperimento di fondi). Il principale punto di forza del Servizio Nuove Imprese è sempre stato rappresentato dalla capacità di individuare all’interno del patrimonio di informazioni disponibili presso la Camera di Commercio di Genova quelle davvero utili e necessarie al richiedente: non tanto la “quantità” ma la “qualità” e la personalizzazione delle informazioni.

Lo Sportello camerale per il Sostegno alla Competitività delle Imprese si può senza dubbio definire l’evoluzione del Servizio Nuove Imprese.

E’ un servizio di assistenza pre e post avvio d’impresa o di attività autonoma maggiormente strutturato e sviluppato che agisce più nello specifico delle singole esigenze dell’utenza.

Lo Sportello mette in atto una serie di attività e progetti con gli obiettivi di:

  • Sensibilizzazione il territorio e orientarlo al “mettersi in proprio” come reale opportunità occupazionale, con particolare attenzione alle realtà giovanili;

  • Favorire una migliore conoscenza delle proprie attitudini, capacità e motivazioni del “mettersi in proprio”;

  • Fornire strumenti operativi per consentire agli aspiranti imprenditori di valutare con oggettività la sostenibilità economica della propria idea d’impresa.

Lo Sportello ha quindi lo scopo di fornire agli aspiranti imprenditori e a chi ha già un’impresa tutte le informazioni idonee e qualificate necessarie per sviluppare il proprio progetto imprenditoriale o di lavoro autonomo sotto ogni aspetto (iter burocratico, analisi di mercato, analisi economico- finanziaria, reperimento fondi e risorse, reti d’imprese, creazione di un marchio, web marketing, processo di internazionalizzazione).

Il supporto prevede tutta una serie di servizi mirati allo sviluppo dell’attività imprenditoriale, dall’orientamento generale alle consulenze specialistiche, dai seminari e webinar tematici all’affiancamento alla stesura del Business Plan.

Regione

CCIAA Riviere di Liguria - Congiuntura provinciale 1° trimestre 2023

Sei un aspirante imprenditore e desideri avere un quadro generale del tessuto economico nel quale intendi realizzare la tua idea di impresa? Può esserti utile consultare la congiuntura pubblicata dalla Camera di Commercio per le province di Imperia, La Spezia e Savona.

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