Attitudini e Competenze imprenditoriali

I dieci passi (obbligatori) per creare un’impresa

Aprire un'impresa è un'avventura emozionante che sicuramente ha dei vantaggi a livello personale che vanno dalla prospettiva del profitto, alla liberta e all’autonomia nella gestione del proprio tempo fino anche alla possibilità di incidere realmente sul benessere della società.

Tuttavia l’attività di impresa richiede pianificazione, perseveranza, capacità di previsione e coraggio. 

In Italia poi il percorso non è affatto facilitato e anzi spesso può risultare un vero e proprio gioco dell’oca a seconda del settore e dell’attività che s’intente avviare. 

Ecco un vademecum sintetico sui dieci passi più importanti da tenere a mente.

1. Il progetto

Spesso tutto inizia da un’idea
Affinché l’idea non rimanga un sogno ma si concretizzi in un vero e proprio progetto occorre definire con attenzione obiettivi misurabili, sia intermedi che di lungo periodo, e soprattutto assegnare scadenze e rispettarle! In questa fase è bene definire quali possono essere risorse, partner e attività chiave, generando un’idea di chi farà cosa.

2. L'indagine di mercato

L'indagine di mercato è essenziale per comprendere il contesto in cui opererà l’impresa. 
Si devono analizzare i bisogni e le preferenze dei potenziali clienti, valutare la concorrenza esistente e identificare le opportunità di mercato che potrebbero essere sfruttate. In questa fase può essere utile mettere su carta una “matrice” forze, debolezze, rischi, opportunità e per ognuna studiare le azioni più congeniali per attenuare gli aspetti negativi ed esaltare quelli positivi.

3. Il piano d'impresa

Dalla teoria occorre passare alla pratica, o quasi. 
Al di là delle altisonanti sezioni che lo possono comporre, si tratta di fare una previsione delle possibili entrare ed uscite che la nostra impresa potrà generare
Necessità (e preventivi) alla mano potremo definire il piano uscite, molto più difficile sarà prevedere il piano entrate perché nessuno ha la sfera di cristallo; tuttavia è un’operazione necessaria perché ci obbliga a fissare obiettivi intermedi e azioni necessarie per raggiungerli

4. La scelta della società

Si dovrà poi decidere la struttura legale più adatta per l’impresa. 
Questa scelta influenzerà diversi aspetti, tra cui la responsabilità legale, la tassazione, le modalità di gestione ed i costi correlati. È importante valutare attentamente le opzioni disponibili e scegliere quella che meglio si adatta alle nostre esigenze e ai nostri obiettivi. In questa fase sarà importante prevedere anche la tipologia di spese e di azioni prevalenti. 

5. La procedura amministrativa

Avviare un'impresa comporta una serie di adempimenti amministrativi e burocratici. 
L’iscrizione al registro delle imprese competente basterà per dare comunicazione dell’avvio anche a INPS, INAIL e Agenzia dell’Entrate.
A seconda poi della tipologia e della sede di localizzazione sarà necessario interfacciarsi anche con il comune e altri enti quali ad esempio l’ASL
Questo percorso, spesso irto di ostacoli e rimandi nel tempo, può essere frustrante e potrebbe essere opportuno farsi affiancare da figure specializzate, soprattutto per ottenere le autorizzazioni e le licenze necessarie per operare nel rispetto della legge.

6. L'organizzazione produttiva

Si parte! Una volta definito il contesto e poste le basi legali e concettuali, si può davvero iniziare a fare l’imprenditore/imprenditrice ossia ad organizzare i fattori della produzione siano questi macchinari, personale, risorse materiali o finanziarie. 
E’ la fase in cui si decide chi fa cosa e di quali strumenti dotarsi. E’ la fase delle scelte e degli investimenti. Sarà molto importante considerare la variabile finanziaria! Le uscite partiranno immediatamente a fronte di entrate incerte nel tempo della riscossione. E la fase in cui si deve tener duro!

7. La scelta dei collaboratori esterni

Se abbiamo lavorato bene nelle fasi precedenti avremo adesso una visione chiara dei nostri partner chiave, di cosa possiamo fare noi direttamente e di quali attività delegare. 
Saper fare e saper delegare diventano azioni fondamentali. Se decidiamo di gestire in proprio azioni strategiche dovremo quantificare tempi e oneri e soprattutto prevedere quelle azioni che noi non potremmo svolgere direttamente. La delega impone dei rapporti di fiducia e un bagaglio di competenze. 
In ogni caso commercialisti, avvocati, consulenti, digital strategist e collaboratori esterni possono essere una risorsa ma saranno anche sicuramente un costo che va preventivato. 

8. La presenza digitale

Google ergo sum. E’ inutile essere i migliori produttori di qualcosa se nessun sa che esisti. 
La presenza digitale è essenziale non soltanto per farsi trovare ma per costruire una propria riconoscibilità del brand e per condividere informazioni e materiali. Questo implica la scelta degli strumenti, dai social più idonei ai tools di efficienza organizzativa. La comunicazione poi impone di targettizzare i nostri interventi a seconda del pubblico che vogliamo intercettare e soprattutto di scegliere il tono di voce giusto per farlo.

9. Gli investimenti di marketing

Non basterà forse definire i canali on line che si intende presidiare. Sarà necessario assegnare ad ognuno o quasi un relativo budget per azioni di marketing digitale che possono includere il ricorso a figure specializzate e ulteriore budget per campagne a pagamento sulle varie piattaforme. 
Esiste poi ancora la componente off line (fiere, eventi…) che potrebbero richiedere azioni leggermente diverse e oneri in più. 

10. Il monitoraggio dei risultati

Infine, è fondamentale monitorare costantemente le prestazioni e i risultati dell’attività di impresa. Questo permetterà di valutare l'efficacia delle strategie adottate, di identificare eventuali problemi o opportunità di miglioramento e di prendere le decisioni necessarie per garantire il successo a lungo termine della tua impresa.

Seguire questi 10 passi aiuterà a pianificare ed avviare l’impresa in modo efficace e a massimizzare le possibilità di successo nel mercato competitivo di oggi. 

La Camera di Commercio di Pistoia-Prato assiste e accompagna gli aspiranti imprenditori e le aspiranti imprenditrici con servizi di formazione, orientamento e consulenza specialistica. 

Regione
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Mi metto in proprio!

8 aprile 2024, ore 10.00 - Incontro in presenza presso la Camera di Commercio di Sondrio per aspiranti e neo imprenditori organizzato dal Punto Nuova Impresa della CCIAA di Sondrio in collaborazione con la CCIAA di Como-Lecco

Durante l'incontro si parla di: 

  • PROCEDURE (informazioni sulle procedure burocratiche e amministrative per avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo), 
  • SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA (vantaggi e svantaggi delle varie tipologie giuridiche al fine di orientare l’aspirante imprenditore nella scelta della forma giuridica più adatta all’attività che si intende avviare), 
  • BUSINESS PLAN (indicazioni utili per la redazione del proprio piano d’impresa, strumento indispensabile per accedere alle agevolazioni finanziarie, ma soprattutto per pianificare adeguatamente una nuova attività che possa nascere e crescere “sana” e competitiva), e
  • FINANZIAMENTI (informazioni sulle possibilità di finanziamento a livello regionale e nazionale per avviare nuove attività in proprio e sulle modalità di funzionamento dei bandi pubblici).

Info e iscrizioni qui

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Mer 20 Mar, 2024

Arts of the future - Arti, competenze e connessioni per il mondo del lavoro.

Dal 19 Marzo a Dicembre 2024

A chi è rivolta?
L’ iniziativa realizzata nell'ambito di Percorsi d’impresa in collaborazione con Start net Youth porta la cultura d’impresa nelle scuole di Puglia per ispirare studentesse e studenti stimolandoli nello sviluppo delle loro idee d’impresa in sinergia con le reti locali.
 
Quando?
Il programma si svilupperà da marzo a dicembre 2024, prevede un ciclo di 24 incontri nelle scuole secondarie di secondo grado e nei nodi della rete Galattica della Regione Puglia.

Obiettivi!
L’obiettivo del programma è proporre strumenti per lo sviluppo di soft skills, formazione imprenditoriale e community engagement favorendo la generazione di idee progettuali innovative in relazione ai contesti cittadini di riferimento.

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Mer 20 Mar, 2024

Fringe benefit: come si calcola

Sei un neo imprenditore e stai cercando di capire come calcolare il Fringe Benefit, questa è la news giusta!

Come si calcola il Fringe Benefit dell'Auto Aziendale?

Il calcolo del fringe benefit relativo all'auto aziendale dipende dall'uso che se ne fa:

- Uso Personale: Si considera il valore normale del bene.
- Uso Lavorativo: Nessuna valutazione in quanto strumento di lavoro.
- Uso Promiscuo (uso lavorativo e personale): Si calcola una percentuale sulla base di una percorrenza convenzionale di 15.000 km annui, utilizzando il costo chilometrico desumibile dalle tabelle nazionali ACI.

Per le auto aziendali ad uso promiscuo, l'importo imponibile varia in base alle emissioni di CO2 del veicolo e alla percorrenza convenzionale di 15.000 km annui.

Come si calcola il Fringe Benefit dell'Alloggio?

Per calcolare il fringe benefit relativo all'alloggio, si considera la differenza tra la rendita catastale del fabbricato aumentata delle spese inerenti e quanto corrisposto per il godimento dello stesso. Per gli alloggi concessi in connessione all'obbligo di dimora, si assume il 30% di questa differenza.

Esempio:
Se l'azienda affitta un alloggio a un canone annuo di 6.000 euro, con una rendita catastale di 2.500 euro annui e spese aggiuntive di 1.000 euro, e stabilisce una quota a carico del lavoratore di 1.200 euro annui, il fringe benefit annuo sarà di 2.300 euro.

Come si calcola il Fringe Benefit del Prestito?

In caso di concessione di prestiti, si considera il 50% della differenza tra gli interessi calcolati al tasso ufficiale di riferimento e quelli applicati sul prestito.

Gli Amministratori Possono Avere Fringe Benefits?

Sì, gli amministratori possono ricevere fringe benefits, soggetti alle normative fiscali vigenti. Le somme o i valori ricevuti sono assimilati ai redditi da lavoro dipendente, con alcune eccezioni escluse da tassazione.

È importante consultare un esperto fiscale per comprendere appieno gli adempimenti e le implicazioni fiscali relative ai fringe benefits.

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Mer 27 Mar, 2024

Fringe benefit: l'impatto del Fringe Benefit sul TFR

Sei un neo imprenditore e stai cercando di capire come e quanto possono incidere Fringe Benefit sul TFR, è la news giusta!

Secondo quanto stabilito dall'articolo 2120 del Codice Civile italiano, la retribuzione annua utilizzata per calcolare il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) include anche il valore delle prestazioni in natura, noto come fringe benefit.

Secondo l'orientamento della Corte di Cassazione, a meno che la contrattazione collettiva non stabilisca diversamente, tutte le prestazioni in natura regolari sono considerate nel calcolo del TFR.

Ma come si quantifica il fringe benefit? Deve essere valutato al suo valore normale, cioè il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per beni e servizi simili in condizioni di libera concorrenza.

Tuttavia, non tutti i fringe benefit sono soggetti a tassazione. La legge stabilisce un limite di esenzione annuale, che per il 2024 è stato innalzato a 1.000 euro per tutti i lavoratori e a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico, inclusi figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, adottivi o affidati.

Se il limite di esenzione viene superato, il valore del fringe benefit diventa interamente imponibile. Le norme fiscali sono precise: il limite non funziona come una franchigia esente da tassazione, ma come un limite assoluto.

La circolare dell'amministrazione finanziaria fornisce ulteriori dettagli, chiarendo che se il limite viene superato durante l'anno fiscale, l'intero importo del fringe benefit è tassato. È importante tenere conto di tutti i valori percepiti e delle ritenute di acconto devono essere applicate quando viene superato il limite stabilito.

I datori di lavoro devono essere consapevoli di queste disposizioni fiscali quando offrono fringe benefit ai propri dipendenti. La trasparenza e la conformità sono fondamentali per evitare rischi fiscali e garantire un trattamento equo per tutti i dipendenti.

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Mar 26 Mar, 2024

Fringe benefit: cosa sono e come possono essere utilizzati dai datori di lavoro

Sei un neo imprenditore e stai cercando di capire cosa sono esattamente i fringe benefits e come possono influenzare la tua strategia aziendale, sei nel posto giusto!

I fringe benefits sono una forma di compensazione non monetaria offerta ai lavoratori, che può includere beni e/o servizi senza un obbligo specifico derivante dalla legge. Il termine "fringe benefits" deriva dall'inglese fringe (frangia o bordo) e benefit (vantaggio), indicando una sorta di "vantaggi marginali" o "benefici indiretti".

Questi benefici vanno considerati come parte integrante delle forme di retribuzione incentivante, in quanto possono essere strumenti essenziali per valorizzare le prestazioni dei lavoratori e collaboratori.

Una caratteristica importante dei fringe benefits è che possono essere offerti anche individualmente, diversamente dal welfare aziendale, il quale spesso è subordinato al riconoscimento alla generalità o categorie di dipendenti. Pertanto, possono essere concessi singolarmente in accordo tra datore di lavoro e lavoratore.

Ma chi può fruire di questi vantaggi? Sebbene siano comunemente associati ai dirigenti, ai quadri e al personale direttivo, i fringe benefits potrebbero essere estesi a lavoratori di qualsiasi livello.

Quali sono le finalità dei fringe benefits? Oltre a ridurre il carico contributivo e fiscale rispetto ai compensi monetari, questi vantaggi possono anche essere utilizzati come strumento motivazionale e di fidelizzazione per i dipendenti.

Un punto importante da considerare è che i compensi in natura hanno natura retributiva, quindi vengono considerati come parte della retribuzione per la prestazione lavorativa. Ciò significa che devono essere considerati nei calcoli retributivi indiretti o differiti e il datore di lavoro non può eliminarli senza il consenso del lavoratore, salvo il principio dell'irriducibilità.

In breve, i fringe benefits possono essere un elemento fondamentale per attrarre e trattenere talenti nella tua azienda, offrendo loro vantaggi che vanno oltre il salario monetario. Esplora le diverse opzioni disponibili e valuta come poter integrare i fringe benefits nella tua strategia di compensazione per ottenere il massimo vantaggio per te e i tuoi dipendenti.

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Mer 20 Mar, 2024

Pmi e default della banca: c/c «salvo» fino a 100mila €

Garanzia dei conti correnti bancari in caso di default della banca

Garanzia dei conti correnti bancari in caso di default della banca, con particolare attenzione alla distinzione tra conti intestati a persone fisiche e a società, in questo caso una Società a Responsabilità Limitata (Srl).

Un conto corrente bancario intestato a una società, nello specifico una Srl, gode della garanzia di 100.000 euro sulla somma depositata, in caso di default della banca, al pari di un conto corrente intestato a una persona fisica?

La normativa (i decreti legislativi 180 e 181 del 16 novembre 2015, di recepimento della direttiva 2014/59/Ue, nota come Brrd - Banking recovery and resolution directive) esclude dalla procedura di salvataggio (bail-in) i depositi fino a 100.000 euro delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese (Pmi). 

E' necessario comprendere chi rientri nella definizione di Pmi.

Per individuare le Pmi si fa riferimento al decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 18 aprile 2005, che adatta i criteri di individuazione delle Pmi alla disciplina comunitaria. Secondo questo decreto, le Pmi sono imprese che rispettano determinati requisiti, tra cui il numero di occupati e il fatturato annuo.

In particolare, si definisce "piccola impresa" un'impresa con meno di 50 occupati e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. Una "microimpresa" è un'impresa con meno di 10 occupati e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

Si precisa che i due requisiti citati sono cumulativi, il che significa che entrambi devono essere rispettati per essere considerati una Pmi.

In conclusione, il testo indica che sarà necessario verificare se la Srl in questione soddisfi i requisiti per essere considerata una Pmi al fine di determinare se il suo deposito sia escluso dalla procedura di bail-in, fino al limite massimo di 100.000 euro.

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Mer 20 Mar, 2024

Vuoi inserire nella tua nuova attività un tirocinante? ecco le opportunità

Iniziativa promossa dalla Regione Toscana chiamata "Giovanisì", che prevede la promozione di tirocini curriculari retribuiti per l'anno accademico 2023/24

Questo progetto è gestito dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (DSU Toscana).

Il bando consente agli enti e alle aziende, sia pubbliche che private, di richiedere un cofinanziamento regionale di 300 euro se decidono di pagare agli studenti tra i 18 e i 32 anni almeno 500 euro lordi mensili per svolgere tirocini curriculari nell'anno accademico 2023/24. Questi tirocini devono avere una durata di almeno 12 crediti formativi universitari (CFU) o almeno 300 ore e devono coinvolgere studenti iscritti a università o istituti AFAM toscani.

Inoltre, se il tirocinio è rivolto a soggetti disabili o svantaggiati, il contributo regionale può essere aumentato fino a 500 euro, senza limiti di età per i partecipanti.

In sintesi, l'iniziativa offre un incentivo finanziario alle aziende e agli enti che offrono tirocini retribuiti agli studenti toscani, incoraggiando in particolare l'inclusione di soggetti disabili o svantaggiati.

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Mer 20 Mar, 2024

Al via il premio "Woman Greening Food Systems" dedicato all’eccellenza femminile nell'innovazione sostenibile

Il premio intende riconoscere il ruolo delle donne nell'innovare e trasformare i sistemi alimentari sostenibili nella regione mediterranea

Sono aperte fino al 7 maggio le candidature per il "PRIMA Woman Greening Food Systems Award", un riconoscimento che celebra il contributo delle donne nell’area del Mediterraneo.
In particolare, saranno premiate le realtà con a capo una donna che si sono distinte nella promozione di sistemi alimentari sostenibili e resilienti, aumentandone la visibilità e dando maggiore potere alle donne in tutta la regione mediterranea.
 

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Mar 19 Mar, 2024

THD – Hub Digitale del Turismo

La Camera di Commercio di Frosinone Latina, tramite la propria Azienda Speciale INFORMARE – collabora con ISNART e Ministero del Turismo per contribuire alla promozione dell’HUB del turismo italiano (TDH – Tourism digital hub): un ecosistema digitale che coinvolgerà tutti gli operatori del settore con l’obiettivo di fornire servizi diversificati per le imprese e i turisti italiani e stranieri.

CHE COS’È:

Italia.it è la porta d’accesso privilegiata tra la domanda e l’offerta turistica in Italia che, grazie ai servizi resi disponibili dall’Hub digitale del turismo italiano (TDH), avviato in ambito PNRR, rende possibile la risposta degli operatori italiani alle continue sfide del mercato. Ambisce a diventare un aggregatore di contenuti e servizi a favore della domanda (turisti italiani e stranieri) e dell’offerta (supporto a imprese e operatori turistici che li offrono). Destinazioni, attività, itinerari ed eventi racconteranno le meraviglie del nostro Paese, offrendo al contempo servizi utili al turista e al sistema imprenditoriale. L’Hub è uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato con 114 milioni di euro attraverso i fondi previsti dall’Investimento 4.1, Missione 1, Componente 3.

BENEFICI PER GLI OPERATORI CHE ADERISCONO:

  • maggiore visibilità online della propria offerta in un’area dedicata sul portale italia.it» https://www.italia.it/it (link esterno), beneficiando della forza promozionale della campagne di comunicazione domestiche e internazionali di prossimo avvio
  • dashboard e dati statistici aggiornati per l’elaborazione di una strategia di offerta ottimale che permetta di adeguare la proposta in base al proprio target
  • servizi per il supporto alla digitalizzazione e al miglioramento continuo della propria offerta, nonché accesso a corsi di formazione e aggiornamento professionale
  • titolo preferenziale nei prossimi bandi ministeriali per gli operatori accreditati

DESTINATARI:

Imprese iscritte al Registro delle Imprese (RI) che esercitano:

  • attività prevalente e/o primaria dichiarata con codice ateco 55 (alloggio), 56 (attività dei servizi di ristorazione) e 79 (attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse) e relative sottocategorie
  • oppure attività prevalente e/o primaria con codice ateco 01 (coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi), 02 (silvicoltura ed utilizzo di aree forestali), 03 pesca e acquacoltura e relative sottocategorie e, congiuntamente, attività secondaria con codice ateco 55, 56, 79 e relative sottocategorie.

COME ADERIRE:

La Camera di Commercio di Frosinone Latina, tramite la propria Azienda Speciale INFORMARE – collabora con ISNART e Ministero del Turismo per contribuire alla promozione dell’HUB del turismo italiano (TDH – Tourism digital hub): un ecosistema digitale che coinvolgerà tutti gli operatori del settore con l’obiettivo di fornire servizi diversificati per le imprese e i turisti italiani e stranieri.

CHE COS’È:
Italia.it è la porta d’accesso privilegiata tra la domanda e l’offerta turistica in Italia che, grazie ai servizi resi disponibili dall’Hub digitale del turismo italiano (TDH), avviato in ambito PNRR, rende possibile la risposta degli operatori italiani alle continue sfide del mercato. Ambisce a diventare un aggregatore di contenuti e servizi a favore della domanda (turisti italiani e stranieri) e dell’offerta (supporto a imprese e operatori turistici che li offrono). Destinazioni, attività, itinerari ed eventi racconteranno le meraviglie del nostro Paese, offrendo al contempo servizi utili al turista e al sistema imprenditoriale. L’Hub è uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato con 114 milioni di euro attraverso i fondi previsti dall’Investimento 4.1, Missione 1, Componente 3.

BENEFICI PER GLI OPERATORI CHE ADERISCONO:
• maggiore visibilità online della propria offerta in un’area dedicata sul portale italia.it» https://www.italia.it/it (link esterno), beneficiando della forza promozionale della campagne di comunicazione domestiche e internazionali di prossimo avvio
• dashboard e dati statistici aggiornati per l’elaborazione di una strategia di offerta ottimale che permetta di adeguare la proposta in base al proprio target
• servizi per il supporto alla digitalizzazione e al miglioramento continuo della propria offerta, nonché accesso a corsi di formazione e aggiornamento professionale
• titolo preferenziale nei prossimi bandi ministeriali per gli operatori accreditati

DESTINATARI:
Imprese iscritte al Registro delle Imprese (RI) che esercitano:
• attività prevalente e/o primaria dichiarata con codice ateco 55 (alloggio), 56 (attività dei servizi di ristorazione) e 79 (attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse) e relative sottocategorie
• oppure attività prevalente e/o primaria con codice ateco 01 (coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi), 02 (silvicoltura ed utilizzo di aree forestali), 03 pesca e acquacoltura e relative sottocategorie e, congiuntamente, attività secondaria con codice ateco 55, 56, 79 e relative sottocategorie.

COME ADERIRE:
Accreditarsi su Italia.it è gratuito, semplice e veloce tramite la pagina dedicata sul portale al seguente link:

https://accreditamentotdh.ministeroturismo.gov.it/

L’accreditamento in piattaforma è totalmente a titolo gratuito e potete scegliere di accreditarvi sia in autonomia sia con il supporto delle referenti.
Sarà sufficiente collegarsi con lo spid del rappresentante legale, cliccare su informazioni, accredita la tua impresa ed inserire i dati dell’attività come Ragione Sociale, Partita Iva, indirizzo, orari, testo descrittivo e un max di 10 foto o se preferite potete contattare le referenti regionali di progetto:

Dott.ssa Mariapia Gentile
E-Mail: mariapiagentile22@gmail.com
Tel.:366.3869517

Dott.ssa Maria Teresa Fasano
E-Mail: mariateresa@laurenziconsulting.it
Tel.: 3495557693

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Gio 21 Mar, 2024