Toscana

Fattura elettronica: chi deve emetterla

I soggetti che devono emettere fattura elettronica, le modalità tecniche e le responsabilità connesse.
  1. Obbligo di emissione: A partire dal 1° gennaio 2019, è obbligatorio emettere solo fatture elettroniche per le transazioni riguardanti la cessione di beni e la prestazione di servizi tra soggetti residenti o stabiliti in Italia. Questo significa che non è più consentito emettere fatture cartacee per queste operazioni.
  2. Applicazione dell'obbligo: L'obbligo di emettere fatture elettroniche si applica sia quando la transazione avviene tra due operatori IVA (Business-to-Business, B2B), sia quando la transazione è tra un operatore IVA e un consumatore finale (Business-to-Consumer, B2C).
  3. Regole tecniche: Le modalità tecniche per la preparazione, la trasmissione, la ricezione e la conservazione delle fatture elettroniche emesse tra privati sono definite nel provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018, il quale è stato modificato più recentemente dal provvedimento del 23 dicembre 2021.
  4. Fatture elettroniche verso le Pubbliche Amministrazioni: Per le fatture elettroniche emesse verso le Pubbliche Amministrazioni, si applicano le regole tecniche specificate nel Decreto Ministeriale del 3 aprile 2013, n. 55, consultabili sul sito www.fatturapa.gov.it.
  5. Intermediari per la trasmissione: I contribuenti hanno la possibilità di avvalersi di intermediari per la trasmissione delle fatture elettroniche al Sistema di Interscambio (SdI), ma le responsabilità riguardanti l'operazione rimangono a carico del soggetto che effettua effettivamente l'operazione di vendita o prestazione di servizio.
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Lun 12 Feb, 2024

Fatturazione elettronica: cos’è?

Le principali caratteristiche della fattura elettronica e il suo processo di gestione attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) dell'Agenzia delle Entrate.

 La fattura elettronica

E' un documento fiscale emesso e ricevuto in formato elettronico, come definito dall'articolo 21, comma 1 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 633/1972.

Le principali differenze tra una fattura elettronica e una cartacea sono due:

  1. Modalità di Redazione: Deve essere creata utilizzando dispositivi elettronici come un PC, un tablet o uno smartphone. In altre parole, non viene emessa su carta, ma viene compilata e generata attraverso mezzi digitali.
  2. Modalità di Trasmissione: Deve essere inviata al cliente esclusivamente in formato elettronico tramite il Sistema di Interscambio (SdI) gestito dall'Agenzia delle Entrate. Questo sistema agisce come un intermediario che verifica e trasmette le fatture elettroniche tra fornitori e clienti.

Il Sistema di Interscambio (SdI) svolge due principali funzioni:

a) Verifica dei Dati: Controlla se la fattura contiene almeno i dati obbligatori richiesti dalla legge fiscale, come specificato negli articoli 21 o 21-bis del Decreto del Presidente della Repubblica n. 633/1972. Inoltre, verifica l'indirizzo telematico del cliente, che può essere il "codice destinatario" o un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).

b) Validazione delle Partite IVA: Verifica se la partita IVA del fornitore (cedente/prestatore) e la partita IVA o il codice fiscale del cliente (cessionario/committente) sono validi e corrispondono a entità esistenti.

Se entrambi i controlli hanno esito positivo, il Sistema di Interscambio (SdI) consegna la fattura al destinatario e invia una "ricevuta di recapito" al fornitore, confermando la data e l'ora di consegna del documento. Questo processo aiuta a garantire la validità e l'integrità delle fatture elettroniche trasmesse tra le parti.

 

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Lun 12 Feb, 2024

Fattura elettronica: cos’è e come funziona

Focus sulla fatturazione elettronica: cos’è e come funziona

Dal 2019, è stata introdotta l'obbligatorietà delle fatture elettroniche per le transazioni commerciali tra soggetti residenti o stabiliti in Italia. A partire dal 1° luglio 2022, tale obbligo si estende anche ai contribuenti beneficiari del regime di vantaggio e a coloro che operano nel regime forfettario. Ma quali sono i vantaggi concreti di questo sistema di fatturazione?

In primo luogo, si registra un notevole risparmio sui costi di stampa, spedizione e conservazione dei documenti. Eliminando la necessità di supporti cartacei, si riducono significativamente i costi associati alla gestione della documentazione.

Inoltre, la fatturazione elettronica agevola il processo di contabilizzazione dei dati, rendendolo più agile ed efficiente. Questo porta a una diminuzione degli errori e dei tempi impiegati nella gestione dei flussi di lavoro contabili.

Infine, la certezza della data di emissione e consegna delle fatture migliora l'efficienza nei rapporti commerciali tra clienti e fornitori. Grazie alla tracciabilità e all'archiviazione digitale, si favorisce una maggiore trasparenza e rapidità nelle transazioni commerciali.

In conclusione, la fatturazione elettronica rappresenta un passo significativo verso una gestione più moderna, efficiente e trasparente delle transazioni commerciali, offrendo vantaggi sia dal punto di vista economico che operativo.

Per ciascuna operazione rientrante nel campo di applicazione dell’IVA (imponibile, non imponibile, esente) il contribuente deve emettere una fattura o, nei casi previsti, ferma restando la sua responsabilità, deve assicurarsi che la stessa sia emessa, per suo conto, dal cessionario o dal committente ovvero da un terzo (art. 21, D.P.R. n. 633/1972). 

La fattura di ammontare complessivo non superiore a 400 euro può essere emessa in modalità semplificata (fattura semplificata, art. 21-bis, D.P.R. n. 633/1972 e D.M. 10 maggio 2019). La fattura non è obbligatoria, se non è richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell'operazione, per le cessioni di beni e prestazioni di servizi “al dettaglio”, che devono essere certificate mediante memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi (art. 22 D.P.R. n. 633/1972). La legge prevede poi altri casi in cui l’emissione della fattura non è obbligatoria.

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Lun 12 Feb, 2024

E-fattura forfetari

Dal 1° gennaio 2024, i contribuenti che utilizzano il regime forfettario devono emettere fatture elettroniche, senza esclusioni.

Quando emettono una fattura elettronica in formato Xml, devono tenere presente che per importi superiori a 77,47 euro devono applicare l'imposta di bollo e indicare il suo pagamento virtuale. Questo importo può essere addebitato ai clienti, ma viene considerato come parte dei loro compensi, contribuendo quindi alla determinazione forfettaria del reddito soggetto a tassazione sostitutiva.

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato per le persone fisiche che svolgono attività di impresa o professionale. Possono accedervi coloro che, nell'anno precedente, hanno contemporaneamente:

  • Ricavi o compensi non superiori a 85.000 euro all'anno (il limite precedente di 65.000 euro è stato modificato dalla legge di Bilancio 2023).
  • Spese complessive non superiori a 20.000 euro per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, inclusi i compensi per le prestazioni di lavoro rese dall'imprenditore o dai suoi familiari.

I soggetti che adottano il regime forfettario calcolano il reddito imponibile applicando un coefficiente di redditività previsto per la loro attività. I contributi previdenziali obbligatori sono dedotti dal reddito determinato forfettariamente, e l'eccedenza, se presente, è deducibile dal reddito complessivo.

L'imposta applicata sul reddito imponibile è unica e ammonta al 15% (con un'aliquota ridotta al 5% per i primi 5 anni per nuove attività), sostituendo le imposte ordinarie previste come imposte sui redditi, addizionali regionali e comunali.

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Lun 12 Feb, 2024

Operativa dal 1° gennaio 2024 la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it

E' operativa dal 1° gennaio 2024 la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it

Per le nuove aziende che intendono collaborare con la pubblica amministrazione si informa che è operativa la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it dal 1° gennaio 2024. Gestita da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e certificata da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), questa piattaforma è un componente vitale dell'ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale.

Con l'avvento delle normative sulla digitalizzazione, come previsto dal nuovo Codice dei contratti entrato in vigore proprio il 1° gennaio, tutte le fasi del ciclo di vita degli appalti pubblici, dalla progettazione all'esecuzione del contratto, possono essere gestite esclusivamente in modalità digitale. Questo si traduce in una maggiore efficienza, trasparenza e conformità normativa nell'assegnazione e nell'esecuzione dei contratti pubblici.

Dal 1° gennaio 2024, le stazioni appaltanti possono sfruttare pienamente la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it per svolgere una serie di attività chiave, tra cui:

  • Redigere o acquisire tutti gli atti relativi alle procedure di pubblicazione e affidamento.
  • Trasmettere dati e documenti alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) e ottenere il Codice Identificativo Gara (CIG).
  • Richiedere la pubblicazione delle procedure indette sulle Gazzette Ufficiali.
  • Aprire, gestire e conservare il Fascicolo di Gara.
  • Accedere al Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) per i controlli sui requisiti di partecipazione delle imprese.

Con il raggiungimento della piena operatività e la certificazione da parte di AgID, Consip conferma il suo ruolo centrale nel sistema nazionale di e-procurement. Nel 2023, attraverso questa piattaforma, sono stati gestiti acquisti per circa 26 miliardi di euro, equivalente all'1,3% del PIL italiano. Oltre 500mila contratti sono stati stipulati tra 140mila imprese (di cui oltre il 95% PMI) e 13.500 amministrazioni abilitate, evidenziando l'ampia portata e l'importanza di questa piattaforma per il settore pubblico e privato.

 

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Lun 12 Feb, 2024

Sviluppo rurale, contributi per la promozione dei prodotti di qualità

Lo scopo del bando è sostenere la realizzazione di iniziative di informazione e promozione da parte di associazioni di produttori sui regimi di qualità dell’Unione europea e sui sistemi di qualità nazionali e regionali.

I soggetti ammessi a presentare la domanda di aiuto sono

  • Gruppi di produttori, anche temporanei, o le loro associazioni di qualsiasi natura giuridica, incluse le Organizzazioni di produttori e le loro associazioni, riconosciute ai sensi della normativa regionale, nazionale e unionale;
  • Organizzazioni interprofessionali;
  • Consorzio di tutela;
  • associazioni di produttori che promuovono vini riferiti a specifiche sottozone di denominazione;
  • Forme giuridiche stabili, costituite nel rispetto della normativa nazionale, che associano esclusivamente produttori iscritti nell’elenco pubblico degli operatori biologici dell’agricoltura e dell’acquacoltura biologiche, con almeno 20 produttori;
  • Forme giuridiche stabili, costituite nel rispetto della normativa nazionale, che associano esclusivamente produttori in possesso dei requisiti di cui al Regolamento approvato con DGR 1190/2020 e aventi sede operative in Toscana; il numero minimo previsto è di almeno 10 imprese fornitrici e 1 concessionario del marchio Agriqualità;
  • Cooperative agricole e loro Consorzi;
  • Reti d’impresa fra produttori dei regimi ammessi al sostegno (sono escluse le Reti – Contratto).

L’intensità del sostegno è pari al 70%.

L’importo minimo del contributo pubblico richiesto/concesso, per singola domanda di aiuto, è pari a 21.000 euro.
L’importo del contributo massimo concedibile per singola domanda d’aiuto è pari a 420.000 euro.

Le spese ammissibili sono:

A. Organizzazione e partecipazione a fiere di settore;

B. Attività informativa e di comunicazione;

C. Attività di comunicazione presso punti vendita al dettaglio (GDO, discount, ecc.) e presso esercizi di ristorazione;

D. Spese generali, ammissibili nel limite del 6% calcolato sull’importo complessivo degli investimenti effettivamente realizzati di cui alle precedenti lettere A, B, C.  Nella suddetta percentuale sono inclusi gli studi di fattibilità inerenti esclusivamente alle ricerche e  analisi di mercato collegate all’investimento, tali spese devono essere supportate da giustificativi di spesa.

La domanda deve essere presentata entro le ore 13 del 8 marzo 2024.

Rif.: https://www.regione.toscana.it/-/sviluppo-rurale-contributi-per-la-promozione-dei-prodotti-di-qualit%C3%A0?inheritRedirect=true&redirect=%2Fbandi-aperti%3FsortBy%3Ddesc%26orderBy%3DmodifiedDate

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Lun 12 Feb, 2024

Obiettivo «burocrazia zero»

In Cdm arrivano 45 semplificazioni per gli artigiani.

La settimana prossima arriverà in Consiglio dei ministri un decreto nell’ambito Pnrr con 45 semplificazioni per le attività artigiane. 

L’annuncio è stato dato dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo in occasione dell’Osservatorio Cna sulla burocrazia per le piccole e medie imprese. «Per le falegnamerie - ha detto Zangrillo - ci sono 78 adempimenti, 72 per le gelaterie che fanno riferimento a 21 enti diversi. Stiamo lavorando su questo. Il decreto che porterò consentirà di ridurre in maniera significativa questi adempimenti».

 

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Ven 09 Feb, 2024

INPS

Importanti novità sul calcolo dei contributi dalle ultime circolari INPS.

Con la circolare INPS 29 gennaio 2024, n. 24, l’Istituto comunica le aliquote e il valore minimale e massimale del reddito erogato per il calcolo dei contributi dovuti nel 2024 dagli iscritti alla Gestione Separata.

La circolare fissa le aliquote contributive, previdenziali e assicurative, dovute da parasubordinati e committenti (collaboratori e figure assimilate, magistrati onorari a esaurimento, lavoratori nel settore dello sport dilettantistico) e liberi professionisti (compresi i professionisti del settore sportivo dilettantistico). 

La circolare, inoltre, specifica le percentuali di ripartizione dell’onere contributivo.

Con la circolare INPS 7 febbraio 2024, n. 33, l’Istituto comunica le aliquote contributive di artigiani e commercianti per il 2024 illustrando: 

  • la contribuzione sul minimale di reddito;
  • la contribuzione sul reddito eccedente il minimale;
  • il massimale imponibile di reddito annuo;
  • la contribuzione a saldo.
     

Per saperne di più contatta il Servizio Nuove Imprese

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Ven 09 Feb, 2024

Italian Lifestyle

Prorogata al 18 febbraio la call per i settori turismo, moda e food.

Italian Lifestyle, il programma di accelerazione dedicato alla ricerca di startup e PMI innovative nel settore digitale, è pronto ad accogliere le candidature fino al 18 febbraio! 
Realizzato da Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo Innovation Center insieme a Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze, il programma ha l’obiettivo di rafforzare l’ecosistema dell’innovazione fiorentino, portando nuovi posti di lavoro e attraendo capitali d’investimento.
L’edizione 2024 inizierà l’11 aprile con la presentazione dei team selezionati che verranno accompagnati per 12 settimane in un percorso di mentorship, networking e formazione. Le startup riceveranno un supporto economico di 20 mila euro per lo sviluppo dei prodotti e la crescita.
Avranno priorità le startup che offrono tecnologie abilitanti nei più innovativi campi di applicazione: intelligenza artificiale, analisi dei big data, blockchain, cloud computing, cyber security, mobile app, realtà aumentata e realtà virtuale, 5G e Internet of Things.
Per maggiori informazioni clicca qui
 

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Ven 09 Feb, 2024

WIPO GLOBAL AWARDS 2024

Aperte le candidature da parte di PMI e Startup.

WIPO Global Awards premiano iniziative di commercializzazione della proprietà intellettuale (PI) con un impatto economico e sociale. I premi sono dedicati alle piccole e medie imprese e, da quest'anno, anche alle startup.

Le imprese possono inviare la propria auto-candidatura fino al 31 marzo 2024 al seguente indirizzo: https://www.wipo.int/global-awards/en/how-to-apply.html. Le iniziative possono riguardare qualsiasi settore industriale e qualsiasi forma di PI.

Una giuria indipendente selezionerà fino ad un massimo di 7 vincitori, destinatari di un programma di tutoraggio che consentirà loro di rafforzare ulteriormente l’uso della proprietà intellettuale, perseguire nuovi obiettivi di business e creare un impatto ancora maggiore.

La cerimonia di premiazione si terrà durante l'Assemblea Generale WIPO, prevista a luglio 2024 presso la sede WIPO a Ginevra.

Per maggiori informazioni sui premi e sui vincitori delle passate edizioni: https://www.wipo.int/global-awards/en/

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Ven 09 Feb, 2024