Adempimenti amministrativi

Start: l'impresa al punto di partenza

Avvio d’impresa: la scelta della forma giuridica ed il regime fiscale

E' disponibile la registrazione del webinar "Avvio d’impresa: la scelta della forma giuridica ed il regime fiscale" che si è tenuto Martedì 21 novembre 2023

Dedicato a chi ha deciso di aprire un'impresa e non sa come muoversi nella scelta della forma giuridica e del regime fiscale, in questo webinar si è parlato di procedure, adempimenti, carico fiscale e oneri burocratici.

PROGRAMMA:
Attività professionale a attività di impresa: analisi delle principali differenze;
Scelta della Forma Giuridica e del Regime Fiscale: analisi dei rischi e delle opportunità;
Principali adempimenti per l'avvio dell'attività;
Le attività regolamentate: i requisiti;
Regimi fiscali: analisi ed esempi di carico fiscale e previdenziale;
Adempimenti fiscali e previdenziali: i costi fissi dell'attività di impresa.

Relatori: professionisti iscritti all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Pistoia.

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Lun 11 Dic, 2023
Fattura Elettronica

La fattura elettronica: uno strumento fondamentale per il nuovi imprenditori

Cos’è la fattura elettronica, come funziona e a chi si applica, illustrando le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e le sue novità in Italia e in Europa.

La fattura elettronica è un documento digitale che viene inviato per via telematica al Sistema di Interscambio (SdI), l’ente pubblico che si occupa di ricevere, controllare e inoltrare le fatture elettroniche tra i soggetti coinvolti; questo file sostituisce la fattura cartacea e ha lo stesso valore legale e fiscale.

Cosa deve contenere la fattura elettronica?

La fattura elettronica deve essere emessa in un formato strutturato, che permette di rappresentare in modo standardizzato i dati e le informazioni della fattura, e deve essere firmata digitalmente con una firma elettronica qualificata o avanzata, che garantisce l’autenticità e l’integrità del documento.

Deve inoltre contenere tutti gli elementi previsti dalla normativa fiscale, tra cui:

  • i dati identificativi del cedente/prestatore e del cessionario/committente, compresi il codice fiscale e il codice destinatario o l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
  • la data e il numero della fattura;
  • la natura, la qualità e la quantità dei beni o dei servizi oggetto dell’operazione;
  • il prezzo unitario e il prezzo totale, con l’indicazione dell’aliquota e dell’imposta applicata;
  • le eventuali operazioni esenti, non imponibili o soggette a regimi particolari;
  • le eventuali spese accessorie, gli sconti, le maggiorazioni e le altre variazioni;
  • il riferimento al documento di trasporto, se esistente;
  • il riferimento al pagamento, se effettuato.

Tempi e scadenze di invio della fattura elettronica

La fattura elettronica deve essere inviata al SdI entro il termine di emissione previsto dalla normativa fiscale, che varia a seconda del tipo di operazione. Il SdI verifica la correttezza formale della fattura e la inoltra al destinatario, che può riceverla in diversi modi, tra cui:

  • tramite il portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile consultare, scaricare e conservare le fatture elettroniche;
  • mediante un servizio di conservazione offerto da un intermediario abilitato, che si occupa di ricevere, gestire e archiviare le fatture elettroniche per conto del cliente;
  • via software di gestione contabile o fiscale, che consente di integrare le fatture elettroniche con la propria contabilità.

La fattura elettronica deve essere conservata in formato digitale per 10 anni, secondo le modalità previste dalla normativa sulla conservazione sostitutiva, che garantisce la validità legale e fiscale del documento.

La fattura elettronica è obbligatoria per tutte le operazioni tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, a prescindere dal regime fiscale o dalla forma giuridica. Sono esclusi dall’obbligo i soggetti che effettuano operazioni rilevanti ai fini IVA nei confronti di consumatori finali, che possono continuare a emettere scontrini o ricevute fiscali, salvo che non optino per la fattura elettronica.

 

I vantaggi della fattura elettronica

La fattura elettronica ha numerosi vantaggi, tra cui:

  • la riduzione dei costi di stampa, spedizione e conservazione delle fatture cartacee;
  • la semplificazione e l’automazione dei processi di emissione, trasmissione, ricezione e registrazione delle fatture;
  • la maggiore sicurezza e tracciabilità delle operazioni;
  • la prevenzione dell’evasione e dell’elusione fiscale;
  • la possibilità di accedere a servizi e incentivi pubblici, come il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, la cessione del credito IVA, la lotteria degli scontrini e il cashback.

La fattura elettronica è una realtà consolidata in Italia dal 1° gennaio 2019, data in cui è diventata obbligatoria per tutte le operazioni tra operatori economici. Dal 1° luglio 2020, è diventata obbligatoria anche per le operazioni tra operatori economici e pubbliche amministrazioni. Inoltre, dal 1° gennaio 2021, è entrata in vigore la fatturazione elettronica europea, che consente di emettere e ricevere fatture elettroniche tra soggetti residenti in diversi paesi dell’Unione Europea, secondo uno standard comune.

A partire dal 1° gennaio 2024, la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria anche per le partite iva a regime forfettario, che fino ad ora erano state escluse da quest'obbligo. 

Si tratta quindi uno strumento innovativo e vantaggioso per le imprese e per il fisco, che richiede però una adeguata conoscenza e preparazione da parte dei soggetti coinvolti.

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Gio 07 Dic, 2023
Crowdfunding EU

Il crowdfunding in Europa: cosa cambia con il nuovo regolamento

Emesso il Nuovo regolamento europeo sul crowdfunding: novità, vantaggi e limitazioni.

Il crowdfunding è una forma di finanziamento collettivo che permette a chi ha un progetto o un’idea imprenditoriale di raccogliere fondi online da una comunità di sostenitori. Esistono diverse tipologie di crowdfunding, tra cui il donation-based, il reward-based, il lending-based e l’equity-based.

  • il donation-based crowdfunding consiste nel donare denaro a un progetto senza ricevere nulla in cambio, se non la soddisfazione di aver contribuito a una causa sociale, culturale o ambientale; 
  • il reward-based crowdfunding prevede invece una ricompensa per i donatori, che può essere un prodotto, un servizio o un’esperienza legata al progetto finanziato; 
  • il lending-based crowdfunding è una forma di prestito tra privati, in cui i finanziatori prestano denaro a un progetto e ricevono in cambio degli interessi;
  • l’equity-based crowdfunding è invece una modalità di investimento in capitale di rischio, in cui i finanziatori acquistano quote o azioni di una società e partecipano ai suoi utili e alle sue perdite.

Il crowdfunding è una pratica in forte crescita in Europa, ma fino ad ora era regolata da normative nazionali diverse e spesso frammentarie. Per favorire lo sviluppo di questo settore e creare un mercato unico europeo, il 10 novembre 2020 è stato approvato il Regolamento (UE) 2020/1503 sul crowdfunding. Il regolamento entrerà in vigore il 10 novembre 2021 e si applicherà a partire dal 10 maggio 2022.

Il regolamento introduce una serie di novità e vantaggi per i soggetti coinvolti nel crowdfunding, tra cui:

  • la possibilità per le piattaforme di crowdfunding di operare in tutta l’Unione Europea con una sola autorizzazione, senza dover richiedere licenze nazionali in ogni paese;

  • la definizione di requisiti armonizzati per le piattaforme di crowdfunding in termini di governance, trasparenza, gestione dei conflitti di interesse, protezione dei dati e dei fondi dei clienti;
  • la definizione di regole comuni per la tutela degli investitori, tra cui il diritto di recesso entro quattro giorni dalla sottoscrizione di un’offerta, l’obbligo di fornire informazioni chiare e complete sui rischi e le opportunità del crowdfunding, e la possibilità di sottoporre i reclami a un meccanismo di risoluzione extragiudiziale;
  • la possibilità per le imprese di raccogliere fino a 5 milioni di euro in 12 mesi tramite il crowdfunding, senza dover pubblicare un prospetto informativo.

Il regolamento si applica solo al lending-based e all’equity-based crowdfunding, mentre il donation-based e il reward-based crowdfunding restano soggetti alle normative nazionali. Inoltre, il regolamento non si applica al crowdfunding immobiliare, al crowdfunding basato su strumenti finanziari diversi dalle quote o dalle obbligazioni, e al crowdfunding rivolto esclusivamente a investitori professionali.

Il regolamento rappresenta un passo importante per lo sviluppo del crowdfunding in Europa, che potrà beneficiare di un quadro normativo più chiaro, uniforme e competitivo. Il crowdfunding potrà così diventare uno strumento sempre più efficace e accessibile per sostenere l’innovazione, la crescita e l’occupazione nel continente.

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Gio 07 Dic, 2023

Fissa il tuo appuntamento con noi - Sportello SNI CCIAA Messina

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Mer 06 Dic, 2023

CCIAA PORDENONE UDINE SI RACCONTA

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Mer 06 Dic, 2023

COME AVVIARE UNA AGENZIA DI DISBRIGO PRATICHE E RICHIESTA DI CERTIFICATI

Vediamo cosa occorre fare per svolgere una attività di disbrigo di pratiche e richiesta di certificati

Per maggiori informazioni contatta lo Sportello Genesi Nuove Imprese alla mail genesi@emilia.camcom.it
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Mar 05 Dic, 2023

COME APRIRE UN'AFFITTACAMERE

Vediamo i passi da compiere per aprire una attività di affittacamere

Per maggiori informazioni contatta lo Sportello Genesi Nuove Imprese alla mail genesi@emilia.camcom.it
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Mar 05 Dic, 2023

APERTURA DI UNO STUDIO DI ARCHITETTURA

Vuoi aprire uno studio di architettura in forma professionale o societaria?
vedi i passi da compiere nella scheda

Per maggiori informazioni contatta lo Sportello Genesi Nuove Imprese alla mail genesi@emilia.camcom.it
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Mar 05 Dic, 2023
Bando per la “Certificazione della parità di Genere”
Allegati

Bando per la “Certificazione della parità di Genere”

Con questo Bando, la tua azienda può ottenere contributi per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento per ridurre il divario di genere in azienda e arrivare a ottenere la Certificazione di Parità di Genere

Si apre mercoledì 6 dicembre il bandi destinato alle imprese che intendono ottenere la certificazione della parità di genere. La misura fa parre del PNRR. 

Verifica che la tua azienda abbia i requisiti minimi per presentare la domanda, inizia il tuo percorso verso la certificazione con il test di pre-screening da compilare accedendo all'area protetta, scarica il Kit di documenti utili, richiedi un preventivo a un Organismo di certificazione aderente all'iniziativa e partecipa al bando per la concessione dei contributi.

Presenta la domanda di partecipazione all’Avviso pubblico. 
Hai tempo dalle 10:00 del 6 dicembre 2023 fino alle ore 16:00 del 28 marzo 2024 attraverso il sito restart.infocamere.it (è necessario accedere alla piattaforma con SPID/CIE/CNS). E' a tua disposizione la Guida per l'utilizzo di Restart.

 

Per maggiori inso vai al link https://certificazioneparitadigenere.unioncamere.gov.it/

 

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Mar 05 Dic, 2023