Emilia-Romagna

Economia Circolare e Innovazione Aziendale: a Rimini il convegno su possibili modelli di business sostenibili

Il Convengo ha l'obiettivo di riflettere sullo stato dell'arte, nella teoria e nella pratica, della transizione verso l'economia circolare in una prospettiva di innovazione del modello di business

, presso il Campus di Rimini dell’Università di Bologna (Aula Alberti 7), il convegno dal titolo “Nuovi modelli di business sostenibili e modalità di misurazione dell’economia circolare: il punto di vista economico-aziendale”, un’importante occasione di confronto tra università e mondo imprenditoriale per approfondire come facilitare la transizione verso l’economia circolare.

Il convegno si propone di indagare lo stato dell’arte teorico e pratico dell’economia circolare, con un focus sull’innovazione del modello di business e le sfide manageriali legate alla sostenibilità. Verrà inoltre approfondito la diffusione delle pratiche di economia circolare nei settori del turismo, agro-alimentare, packaging, biochimico e legno-arredo, in particolare nel contesto delle piccole e medie imprese (PMI).

Organizzato con il coordinamento scientifico delle Prof.sse Selena Aureli e Maria-Gabriella Baldarelli dell’Università di Bologna, l’evento si svolgerà in presenza, con registrazione obbligatoria entro il 20 maggio 2025 attraverso il form.

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In allegato la locandina con il programma completo

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Ven 16 Mag, 2025

ECO-LAB, al via il ciclo di incontri per avviare o far crescere imprese in Appennino, in chiave sostenibile

Dal 19 maggio al 19 giugno 2025 ECO-LAB, un ciclo di incontri laboratoriali promosso dagli Sportelli di BIS - Bologna Innovation Square Green per le Imprese e Imprenditoria, pensato per chi vuole avviare o trasformare un’attività in chiave sostenibile.

Il primo incontro sarà lunedì 19 maggio a Lizzano in Belvedere e vedrà la partecipazione di Andrea Zanzini, project leader di Appenninol’Hub, incubatore d'impresa e innovazione per Aree Interne, Comunità ed Economie Sociali.

Nel dialogo tra impresa e ambiente si giocano alcune delle sfide più importanti dello sviluppo economico contemporaneo, soprattutto nei settori produttivi e nelle aree interne del Paese. Da un lato ci sono le imprese già attive, che quotidianamente si confrontano con nuove esigenze legate alla sostenibilità: dall’adeguamento alle direttive nazionali ed europee, alla necessità di investire nel proprio futuro per rispondere a consumatori sempre più attenti. Dall’altro ci sono tanti giovani e aspiranti imprenditrici e imprenditori, che vedono proprio nella sostenibilità la chiave per costruire un progetto di vita e di lavoro, in cui produttività e ambiente non siano in conflitto, ma possano convivere ed evolvere insieme. Ma come si rende davvero sostenibile un’impresa? E come si trasforma un’idea in un’opportunità concreta?

Cinque settori d’impresa al centro del percorso, con il supporto di esperti e casi studio per esplorare soluzioni, strumenti e modelli organizzativi capaci di coniugare sviluppo e responsabilità ambientale.

La partecipazione a ciascun incontro è gratuita e su registrazione.

Per informazioni e dettagli QUI.

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Ven 16 Mag, 2025

Spazio all’Innovazione. Scoprire, creare, connettere

Martedì 20 maggio 2025, Città Metropolitana di Bologna e Comune di Bologna aprono le porte all'innovazione con l'evento: "Spazio all'Innovazione. Scoprire, creare, connettere."

L’obiettivo di “Spazio all’Innovazione” è ambizioso: rafforzare le connessioni tra attori pubblici, privati e del terzo settore, promuovendo una cultura dell’innovazione diffusa, accessibile e orientata al territorio. In un tempo in cui l’innovazione è anche sociale, ambientale e culturale, l’evento – frutto di un percorso di coprogettazione con gli spazi del Forum Metropolitano – si propone come occasione concreta per ascoltare, apprendere e attivare nuove energie attraverso una visione condivisa e partecipata.

L’iniziativa, promossa dalla Città metropolitana di Bologna e dal Comune di Bologna, nasce nell’ambito del Forum metropolitano degli Spazi per l’Innovazione , un progetto di rete e ascolto di più di 50 spazi tra coworking, fab lab, incubatori, acceleratori e tecnopoli, pensato per valorizzare le energie attive sul territorio nei settori dell’innovazione, della sostenibilità e della trasformazione sociale.

L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza e gratuita, previa iscrizione online.

Per informazioni e dettagli QUI.

 

 

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Ven 16 Mag, 2025

Sei un imprenditore socialmente responsabile?

Se vuoi ospitare in PCTO studenti con disabilità, compila la manifestazione d'interesse

La Camera di Commercio intende favorire l'accesso degli studenti con disabilità al mondo del lavoro dopo l'uscita dal percorso di istruzione.

E' infatti ancora operativo il Protocollo d'intesa sottoscritto nel 2022, che vede la collaborazione tra la Camera di Commercio di Modena, l'Ufficio Scolastico Regionale - Ambito territoriale per la provincia di Modena, il Centro territoriale di supporto di Modena, la Fondazione San Filippo Neri, l'Agenzia regionale per il Lavoro - Ufficio collocamento mirato di Modena e il Comune di Modena - Settore Servizi Sociali e Settore Servizi Educativi, volto a favorire la possibilità per gli studenti con disabilità di poter effettuare in azienda le ore di alternanza curricolari.

Il fine ultimo di tale Protocollo d'intesa è quello di consentire agli studenti con disabilità di entrare in contatto con il mondo del lavoro grazie ad un'efficace esperienza di PCTO (Percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento), a cui potrebbero seguire, al termine del percorso d'istruzione, tirocini formativi e poi l'assunzione vera e propria.

Per approfondire

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Mer 14 Mag, 2025

In dialogo con imprenditori e imprenditrici

Un ciclo di incontri di ispirazione sulle carriere professionali, dove manager e startup founder si confrontano con studentesse, studenti e Alumni sulle sfide e opportunità del mondo del business

29 MAGGIO 2025 

 dalle 17:30 alle 19:00

Campus di Rimini, Aula Alberti 7

In Dialogo con Imprenditori e Imprenditrici è una rassegna di tre incontri, organizzati al giovedì pomeriggio, che si propone di offrire uno spazio di confronto diretto  con  imprenditori di successo e innovatori del futuro. Ogni evento avrà un focus su un settore chiave: pharma, finance e tourism, per creare una connessione tra le esperienze imprenditoriali e gli ambiti formativi offerti dal Campus di Rimini.

Durante questi incontri, imprenditori e imprenditrici del territorio insieme ai founder di startup e spin-off condivideranno con il pubblico il loro percorso, le sfide affrontate, i successi raggiunti e le visioni per il futuro. Sarà un'opportunità per esplorare nuovi trend, scoprire approcci innovativi e favorire le contaminazioni tra esperienze diverse.  

Clicca qui per iscriverti all'evento Finance del 29 maggio.

 

Naviga la pagina per maggiori dettagli sul programma e sui prossimi incontri.

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Mer 14 Mag, 2025

Piacenza, aumentano del 4,7% le imprese guidate da stranieri

E’ risultato in aumento, alla fine del primo trimestre 2025, il numero delle imprese guidate da stranieri presenti in provincia di Piacenza.

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Infocamere, infatti, le imprese guidate da stranieri sono salite a 4.031 unità, con un aumento del 4,7% rispetto ai primi tre mesi del 2024.

Piacenza, con una quota che sale al 15,8%, si conferma così al secondo posto regionale per l’incidenza di queste imprese sul totale delle attività imprenditoriali.

La classifica relativa alla presenza settoriale pone al primo posto l’edilizia, con un numero di imprese guidate da stranieri pari a 1.710 unità (il 42,4% sul totale) e un aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Non dissimile è il trend delle attività afferenti al commercio (775 imprese guidate da stranieri, pari al 19,2% sul totale), che a fine marzo di quest’anno si presentano con 29 unità in più e con una crescita del 3,9%.

Seguono i servizi rivolti alle imprese che, con 513 unità attive contro le 463 del primo trimestre 2024, aumentano del 10,8% (12,7% d’incidenza sul totale).

Sono poi in forte aumento altri tre comparti: quello delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con 380 unità e +6,1% rispetto all’anno scorso (9,4% sul totale); quello del manifatturiero che, con un +8,5%, segna il passaggio da 258 a 280 realtà imprenditoriali guidate da stranieri (incidenza 6,9%) e, infine, quello dei servizi alla persona con 275 imprese attive, in aumento del 7,8% con 20 unità in più rispetto al periodo di riferimento (6,8% sul totale delle aziende attive straniere).

In crescita evidente, anche se più contenuta (+3,2%) anche le imprese a guida straniera presenti in agricoltura, attestate a 97 unità e con un’incidenza del 2,4%.

L’analisi riguardante la natura giuridica delle imprese guidate da stranieri presenti nel piacentino evidenzia che, per la maggior parte, si tratta di aziende individuali, con 3.255 unità attive che incidono per l’80,7% sul totale. Seguono le società di capitale con 573 unità (14,2%), le società di persone con 179 unità (4,4%) e le cooperative che sommate ad altre forme d’impresa, con 24 unità non raggiungono l’1,0% d’incidenza.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 3.255 imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 571 imprese individuali e una quota del 17,5% sul totale delle realtà imprenditoriali a guida straniera.

Seguono poi gli imprenditori di diversi Paesi, in prevalenza Extra-UE, che contano una presenza rilevante: il Marocco con 379 unità e un’incidenza dell’11,6%; la Romania, che è il primo Paese comunitario, con 311 e incidenza al 9,6%; la Macedonia con 257 (7,9%); la Cina con 207 (6,4%); l’Ucraina con 139 (4,3%); infine al 3,7% circa Bosnia Erzegovina e Tunisia con, rispettivamente, 121 e 119 imprese individuali attive.

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Parma, in aumento del 5,4% le imprese guidate da stranieri

E’ in evidente aumento, alla fine del primo trimestre 2025, il numero delle imprese guidate da stranieri presenti in provincia di Parma.

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Infocamere, infatti, si tratta di 5.433 unità attive, dato in aumento del 5,4% (+280 unità) rispetto ai primi tre mesi del 2024.

Con questi valori, la provincia di Parma si conferma al sesto posto a livello regionale per incidenza delle imprese straniere sul totale di quelle presenti nel territorio, con una quota del 14,1%.

La classifica relativa alla presenza settoriale pone al primo posto l’edilizia, con un numero di imprese guidate da stranieri pari a 1.685 unità (il 31,0% sul totale) ed un aumento del 5,7% (+91 unità rispetto all’anno scorso).

Non dissimile è il trend delle attività afferenti al commercio nelle quali operano, a fine marzo di quest’anno, 1.092 aziende a guida straniera (il 20,1% del totale), in aumento del 5,4%, corrispondente a 56 unità in più.

Seguono i servizi rivolti alle imprese che, con 874 unità attive (il 16,1% del totale) rispetto alle 832 del periodo di riferimento, aumentano del 5,0%.

Altro forte aumento delle imprese a guida straniera attive viene registrato nell’ambito della manifattura, con un +6,3%, che segna il passaggio da 630 a 670 unità (il 12,3% del totale).

In crescita anche il numero delle imprese a guida straniera nei comparti di alloggio e ristorazione (527 unità attive, delle quali 17 in più, in crescita del 3,3%) e dei servizi alle persone, con il numero delle imprese passato da 389 a 430 (+10,5%), assestando così l’incidenza al 7,9%.

In questo generale quadro di aumento il settore primario registra invece un lieve calo (-0,7%) del numero delle imprese guidate da stranieri, attestate a 151 unità e con un’incidenza del 2,8%.

Guardando alla natura giuridica delle imprese oggetto di analisi, si osserva che la maggior parte è rappresentata da aziende individuali, con 3.917 unità che incidono per il 72,1% sul totale delle imprese a guida straniera della provincia parmense. Seguono poi le società di capitale con 1.246 unità che vanno a coprire il 22,9% del totale e le società di persone con 220 unità (il 4,0% del totale). Per quel che riguarda i consorzi, le cooperative e le altre forme d’impresa, seppur sommate tra loro, con 50 unità l’1,0% d’incidenza sul totale.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 3.918 imprese individuali attive, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 653 imprenditori e una quota del 16,7% sul totale. Seguono poi diversi Paesi in maggioranza Extra-Ue che contano numeri rilevanti: Moldavia con 392 imprese (il 10,0% sul totale); Tunisia con 351 imprese (incidenza al 9,0%); Romania (prima fra i Paesi comunitari) con 311 imprenditori attivi ed al 7,9% delle attività individuali a guida straniera; Cina con 289 imprese individuali (incidenza al 7,4%); Marocco con 238 (6,1% sul totale) e, infine, la Nigeria con 236 imprese attive, che incidono per il 6,0%.

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Imprese a guida straniera in calo a Reggio Emilia (-3,6%)

Si conferma in calo il numero delle imprese guidate da stranieri in provincia di Reggio Emilia.

Pur collocandosi ancora saldamente al primo posto della graduatoria regionale per incidenza del numero di imprese a guida straniera sul totale delle realtà produttive attive (17,1%) alla fine del primo trimestre 2025, il nostro territorio evidenzia un calo del 3,6% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, confermando sostanzialmente il dato di saldo di fine 2024 (-3,7%). Le imprese attive guidate da stranieri risultano così 8.011, con 295 unità in meno rispetto al marzo 2024.

Quanto alla presenza nei diversi comparti, al primo posto si conferma l’edilizia (3.846 unità produttive, con un’incidenza del 48,0% sul totale delle imprese a guida straniera) che, rispetto al 2024, perde però il 5,1%, cioè 206 imprese attive in meno.

Non dissimile è il trend in calo delle attività afferenti al commercio, nelle quali operavano nel primo trimestre di quest’anno 1.307 aziende guidate da stranieri (il 16,3% del totale); il saldo, anche in questo caso, è negativo, con un -2,6% e un calo di 35 imprese rispetto allo stesso periodo del 2024.

Segue, sempre per numero di imprese straniere attive, il settore manifatturiero, che ha segnato una flessione del 7,6%, con il passaggio da 1.087 a 1.004 unità e con un’incidenza del 12,5%.

Sono in diminuzione anche le imprese impegnate nei servizi alla persona, che si attestano a 452 unità, segnando così un calo del 2,8% (5,6% sul totale), mentre è più modesta (-0,2%) la riduzione registrata nel comparto dei servizi di alloggio e ristorazione, in cui operano 549 imprese a guida straniera e che registrano un peso sul totale pari al 6,9%.

Andamento opposto, invece, per il comparto dei servizi rivolti alle imprese, nel quale le unità attive guidate da stranieri, passando da 698 a 739, registrano un incremento del 5,9% e rappresentano il 9,2%.

E’ infine in crescita (nonostante la modesta incidenza all’1,3%) anche il settore primario, dove le 101 imprese guidate da stranieri sono il frutto di un aumento del 4,1%.

Guardando alla natura giuridica delle imprese oggetto di analisi, si osserva che per la maggior parte sono aziende individuali, con 5.839 unità e un’incidenza del 72,9% sul totale delle imprese guidate da stranieri nella provincia reggiana. Seguono le società di capitale con 1.704 unità (il 21,3% del totale), le società di persone con 424 unità (5,3% del totale) e infine i consorzi, le cooperative ed altre forme d’impresa che, seppur sommate, con 44 unità non raggiungono l’1,0%.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 5.840 imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è l’Albania, con 793 imprese individuali e una quota del 13,6% sul totale delle unità attive a guida straniera.

Seguono poi Paesi in maggioranza Extra-Ue che contano un numero rilevante di imprese individuali: Cina con 756 unità e incidenza al 12,9%, Tunisia con 619 (10,6%), Marocco con 559 (9,6%), Egitto con 531 (9,1%), Pakistan con 395 imprese (6,8%), Nigeria con 392 (6,7%) e, all’ottavo posto, ma prima tra i Paesi comunitari, la Romania con 268 unità attive straniere ed un’incidenza sul totale del 4,6%.

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Imprese giovanili in calo a Reggio Emilia: -4,1% nel I trimestre 2025

Sono 3.534 le imprese giovanili attive a Reggio Emilia; il dato, riferito al 31 marzo scorso, emerge dalle analisi dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia, che evidenziano anche una tendenza alla flessione, con un -4,1% (-150 unità) rispetto al primo trimestre del 2024.

L’incidenza delle imprese guidate da giovani under 35 è pari al 7,6% sul totale delle imprese attive nella provincia, ovvero un dato superiore a quello regionale (6,9%).

La collocazione all’interno dei diversi comparti produttivi evidenzia una rilevante presenza delle aziende giovanili nel settore delle costruzioni, con 915 unità attive (-10,6% e -108 unità rispetto a marzo 2024), vale a dire il 25,9% del totale imprese giovanili con sede a Reggio Emilia e provincia. Seguono, per importanza, il commercio con 807 unità attive (il 22,8% sul totale delle imprese giovanili, -6 unità e -0,7% rispetto al primo trimestre 2024) e i servizi alle imprese che, con 695 unità, registrano l’unico dato in crescita (+6,9% corrispondente a 45 realtà imprenditoriali giovanili in più), portando così l’incidenza sul totale delle imprese under 35 al 19,7%. Di segno opposto, invece, il comparto dei servizi alla persona che segna un -5,8%, cioè 19 imprese in meno rispetto ad un anno fa su un totale ora attestato a 307 e che costituisce l’8,7% delle attività imprenditoriali under 35.

Dato ancora peggiore è quello mostrato nel settore manifatturiero, che nel primo trimestre del 2025 ha visto ridursi a 301 le imprese giovanili (25 unità in meno e -7,7%), portando così la sua incidenza sul totale delle aziende under 35 all’8,5%.

Percentualmente ancora più consistente (-9,3%) è il calo delle imprese giovanili nel settore primario, scese a 205 unità, con 21 aziende under 35 in meno e l’incidenza che si attesta al 5,8%.

Quanto alla forma giuridica, le imprese giovanili reggiane sono per lo più società individuali (2.843 unità, pari all’80,4% delle realtà imprenditoriali under 35 attive); seguono le società di capitali (546 unità, pari al 15,4%) e le società di persone (125 unità, pari al 3,5% del totale). Le forme giuridiche rappresentate dalle cooperative, i consorzi e le altre forme, che in totale sono 20 imprese attive, seppur sommate non raggiungono l’1,0% di incidenza.

L’impresa giovanile è valutata dall’indagine camerale anche in base al grado di presenza di giovani, vale a dire secondo la percentuale di quote possedute da under 35, identificando tre gradi di presenza crescenti: maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. Sul totale delle imprese della provincia individuate come “giovanili”, il 91,6% delle imprese attive è a presenza “esclusiva” under 35 (3.237 unità), il 6,3% delle imprese giovanili attive è a presenza “forte” (224 unità) e il 2,1% delle attive è a presenza “maggioritaria” (73 unità).

La distribuzione territoriale delle imprese giovanili (per comune e per aggregato) evidenzia la forte concentrazione numerica nel capoluogo con 1.445 imprese under 35, che corrispondono al 40,9% di tutte le realtà imprenditoriali under 35 della provincia reggiana.

Sempre nell’ambito comunale succitato, le imprese giovanili incidono per l’8,2% sul totale delle imprese attive.

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imprese giovanili a Piacenza: -2,6% nel primo trimestre 2025

Sono 1.728 le imprese giovanili attive a Piacenza; il dato, riferito al 31 marzo scorso, emerge dalle analisi dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia, che evidenziano una calo del 2,6% (-47 unità), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’incidenza delle imprese guidate da giovani under 35 è pari al 6,8% sul totale delle imprese attive in provincia, un dato quasi in linea con quello regionale (6,9%).

La collocazione all’interno dei diversi comparti produttivi evidenza una rilevante presenza delle aziende giovanili nel settore del commercio che, con 366 imprese attive (pari al 21,2% delle attività under 35), cresce di 2 unità rispetto al primo trimestre 2024 (+0,5%). Seguono i servizi alle imprese con 364 realtà imprenditoriali (incidenza al 21,1%), in calo di 4 unità (-1,1%).

Anche le costruzioni (327 imprese attive con incidenza al 18,9% sulle imprese giovanili) vedono diminuire la loro presenza nel territorio piacentino rispetto a un anno fa, con 34 imprese giovanili in meno (-9,4%). Sono invece in lievissimo aumento le attività di servizi di alloggio e ristorazione (202 imprese attive, che incidono sul totale dell’11,7%), che crescono di una sola impresa rispetto al 2024 (+0,5%). A seguire il comparto dell’agricoltura, in cui lo scorso trimestre hanno operato 16 imprese in meno (-7,8%), portando così le realtà imprenditoriali giovanili a 190 (incidenza sul totale dell’11,0%).

Di segno opposto l’andamento nel comparto dei servizi alla persona (169 unità attive e 9,8% di incidenza sul totale), che nei primi tre mesi del 2025 ha visto aumentare di 12 unità le imprese giovanili, mostrando così un +7,6%. Da ultimo il settore manifatturiero, nel quale sono presenti 105 realtà under 35 (6,1% del totale delle attive), che segna una diminuzione del 4,5% (-5 attività).

Quanto alla forma giuridica, le imprese giovanili sono per lo più società individuali (1.397 unità, pari all’80,8% delle imprese under 35 attive); seguono con 247 unità attive le società di capitali (14,3%), le società di persone (4,3% e 75 imprese), le cooperative (0,2% e 4 unità) ed altre forme (0,3% e 5 unità).

L’impresa giovanile è valutata dall’indagine camerale anche in base al grado di presenza di giovani, vale a dire secondo la percentuale di quote possedute da under 35, identificando tre gradi di presenza crescenti: “maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. Sul totale delle imprese della provincia individuate come “giovanili”, il 91,7% (1.585) delle imprese attive è a presenza “esclusiva” di giovani, il 6,5% delle imprese giovanili attive è a presenza “forte” (113 unità) e l’1,7% delle attive è a presenza “maggioritaria” (30 imprese).

Con riferimento alla distribuzione territoriale delle imprese giovanili (per comune e per aggregato), il 39,4% ha sede nel capoluogo (681 unità), con incidenza sul totale delle imprese attive a Piacenza pari al 7,2%.

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