Sicilia

Incontri One to one con Ie Imprese: Agevolazioni per le imprese del settore turistico alberghiero ed extralberghiero

Venerdì 28 Febbraio 2025 alle ore 11:00 presso la CCIAA di Messina, Salone della Borsa, Piazza Felice Cavallotti, si terrà l'incontro in presenza "one to one" rivolto alle imprese alberghiere ed extralberghiere per la presentazione dei contributi in regime  di esenzione e/o de minimis.

Clicca qui per saperne di più!

Ultima modifica
Mer 26 Feb, 2025

Avviso pubblico Sicilia opportunità per la ricerca e le infrastrutture

Agevolazioni per la realizzazione di nuove infrastrutture di ricerca (Ir) e il loro ammodernamento (dagli ampliamenti strutturali ai nuovi allestimenti tecnologici), e la creazione o il potenziamento di infrastrutture di prova e sperimentazione (Ips), ossia laboratori dove le imprese possano testare e sviluppare innovazioni.

La dotazione finanziaria attuale è di 68,2 milioni di euro, con possibilità di incrementare le risorse di oltre 3,7 milioni, fino a raggiungere un importo complessivo di 72 milioni di euro.

Sarà possibile presentare le istanze dal 31 marzo al 30 aprile 2025 attraverso una piattaforma informatica dedicata, il cui indirizzo sarà comunicato (prima dell’apertura della finestra temporale per la trasmissione delle istanze) sia sul portale della Regione (sezione dipartimento Attività produttive) che sul sito del Por Fesr Sicilia 2021/2027

Maggiori informazioni al link www.euroinfosicilia.it

Ultima modifica
Mar 25 Feb, 2025

Fondo politiche giovanili: investire sui ragazzi

Promuovere la partecipazione attiva e lo sviluppo delle competenze dei giovani per facilitare l'istruzione e l'ingresso nel mondo del lavoro e offrire loro spazi e opportunità per renderli protagonisti, garantendo maggiore sostegno e coinvolgimento nella società.

Il progetto  si concentra sull'analisi del contesto socio-demografico con particolare attenzione alla fascia di popolazione residente tra i 14 e i 35 anni.

La Sicilia possiede un potenziale straordinario che può essere valorizzato attraverso iniziative mirate. Investire sulle competenze dei giovani è fondamentale per creare una forza lavoro qualificata e preparata ad affrontare le sfide del mercato globale. Il piano triennale, mirato a potenziare le competenze, a sostenere l'imprenditorialità e a favorire la permanenza dei giovani nell'Isola, in un contesto innovativo e inclusivo, rappresenta una risposta efficace ai problemi strutturali della regione.

Investire sul futuro delle nuove generazioni di siciliani significa non solo affrontare le sfide attuali, ma anche costruire una Sicilia più forte, resiliente e pronta a cogliere le opportunità del domani. Il Piano prevede anche azioni di contrasto alla dispersione scolastica, di promozione dell’educazione civica e dell’impegno sociale e dell'orientamento personale e professionale. Prevede, inoltre, un rafforzamento della rete fra enti e università, puntando su discipline innovative come l’intelligenza artificiale, per favorire l’occupazione e l’accesso al mercato del lavoro. Attraverso la pubblicazione di appositi bandi, saranno finanziati progetti realizzati da enti e associazioni giovanili, soggetti del terzo settore, anche con il coinvolgimento di enti locali, che dovranno prioritariamente intercettare i giovani nei territori decentrati con modalità innovative, creative e originali.

Maggiori informazioni al link https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/fondo-politiche-giovanili-si-al-piano-5-milioni-albano-investire-sui-ragazzi

 

Ultima modifica
Mar 25 Feb, 2025

INTERVENTO AGEVOLATIVO E-COMMERCE - SVILUPPO DI SOLUZIONI DIGITALI PER LA COMPETITIVITÀ INTERNAZIONALE

Il bando E-commerce sostiene la competitività delle imprese italiane nel mercato internazionale, incentivando lo sviluppo di soluzioni di vendita online attraverso piattaforme proprietarie o marketplace di terzi. Sono previste condizioni agevolate specifiche per i progetti con focus sul continente africano, tra cui quote a fondo perduto maggiorate per le imprese con sede operativa nel Sud Italia.

Regione

ATECO 2025: la nuova classificazione delle attività economiche

Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione ATECO delle attività economiche, che verrà adottata operativamente a partire dal 1° aprile 2025.

 

In allegato la guida completa

Documento
Regione

TESTIMONIANZE DI IMPRENDITORI CCIAA PALERMO ENNA - Bookingbility

Conosciamo oggi Aurelio Buglino Fondatore di "Bookingbility", il primo portale Siciliano, per la prenotazione in tempo reale di strutture ricettive adatte a persone disabili e con esigenze speciali. 

Bookingbility Srl, nata come startup innovativa, è oggi una società ordinaria iscritta negli elenchi del registro delle imprese di Palermo-Enna. L'obiettivo della azienda attraverso questo portale web è quello di offrire a tutti gli utenti la possilibità di prenotare in tempo reale e quindi di alloggiare in strutture ricettive accessibili e in grado di accogliere persone disabili o con esigenze speciali. 

Se le strutture ricettive mantengono aggiornati i propri calendari di disponibilità, Bookingbility è in grado di ridurre i tempi per la ricerca e la prenotazione di un alloggio, in quanto propone tutte le informazioni relative all'accessibilità dei luoghi presenti all'interno di ogni struttura ricettiva registrata, fornendo inoltre per ogni scheda relativa alla struttura ricettiva, immagini fotografiche e dettagli tecnici a supporto dei clienti che possono effettuare una scelta consapevole sul grado di accessibilità offerto dalla singola struttura. 
 

Suggerisci in evidenza
Off

Fondo per il sostegno alla transizione industriale – PNRR

In un’azione sinergica promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) verranno promossi nuovi contributi a fondo perduto per favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee sui cambiamenti climatici. 
E le domande potranno essere presentate fino all‘8 aprile 2025. Le politiche europee sui cambiamenti climatici si muovono, senza dubbio, in una sfera green. Non soltanto in questo ambito si colloca invece la Transizione Industriale.

Il Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale, difatti, costituirà un’importantissima opportunità per tutte quelle imprese che vorranno investire in:

a) Efficienza energetica;
b) Sostenibilità ed uso efficiente delle risorse;
c) Economia circolare e riduzione delle emissioni.

Per maggiori informazioni consulta il sito del Ministero delle Imprese e del Made In Italy!

Ultima modifica
Ven 21 Feb, 2025

Il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica 2025

Il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica è disciplinato dall’articolo 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124,  convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162 (decreto-legge Sud).

La legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di bilancio per il 2025), all’art. 1, commi 485 e ss., ha confermato il finanziamento del credito d’imposta, stanziando 2.200 milioni di euro per il 2025.

PROCEDURA DI ACCESSO AL CREDITO D’IMPOSTA PER IL 2025

Per l’anno 2025, ai fini della fruizione del credito d’imposta, la Legge di bilancio per il 2025, all’art. 1, comma 486, ha previsto che “gli operatori economici comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 16 novembre 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025”.

A pena di decadenza dall’agevolazione, gli operatori economici che hanno presentato la comunicazione di cui sopra “inviano dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025 all’Agenzia delle entrate una comunicazione integrativa attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2025 degli investimenti indicati nella comunicazione”.

La comunicazione integrativa, a pena del rigetto della comunicazione stessa, indica, altresì, l’ammontare del credito d’imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente realizzati e delle relative fatture elettroniche e degli estremi della certificazione prevista dal decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR 17 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 117 del 21 maggio 2024. La comunicazione integrativa indica un ammontare di investimenti effettivamente realizzati non superiore a quello riportato nella comunicazione inviata dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025.

Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 31 gennaio 2025 sono stati approvati i modelli di comunicazione e di comunicazione integrativa, con le relative istruzioni, e definite le relative modalità di trasmissione telematica.

Normativa e prassi - Provvedimento del 31 gennaio 2025 - Agenzia delle Entrate

SOGGETTI BENEFICIARI

Il decreto attuativo del 17 maggio 2024 recante le disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica, stabilisce che possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nella ZES unica, in relazione all’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle zone assistite della regione Abruzzo, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite di spesa complessivo previsto all’art. 16, comma 6, del decreto-legge n. 124 del 2023.

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. Sono escluse dall’applicazione del beneficio anche le imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento nonché le imprese in difficoltà, come definite all’art. 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014 della Commissione europea.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale come definito all’art. 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651 del 2014, realizzati, secondo quanto previsto dall’art. 16, comma 4, del decreto-legge Sud, “dal 1° gennaio 2015 al 15 novembre 2025, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che verranno impiantate nella ZES unica, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva. Nel caso di beni immobili strumentali, sono agevolabili gli investimenti anche se riguardano beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un’attività economica.

Sono esclusi dall’agevolazione i beni autonomamente destinati alla vendita, come pure quelli trasformati o assemblati per l’ottenimento di prodotti destinati alla vendita, nonché i materiali di consumo.

Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Inoltre, sono escluse le acquisizioni effettuate tra soggetti tra i quali sussistano i rapporti di controllo o di collegamento di cui all’art. 2359 del Codice civile.

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni indicati, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni al netto delle spese di manutenzione. Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200.000 euro.

Il credito è differenziato per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento.

In particolare, il credito di imposta è determinato:

  • nella misura del 40% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
  • nella misura del 30% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Basilicata, Molise e Sardegna;
  • nella misura massima, rispettivamente del 50% e del 40%, come indicato nella vigente Carta degli aiuti a finalità regionale, per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione giusta nelle regioni Puglia e Sardegna;
  • nella misura del 15% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle zone assistite della regione Abruzzo indicate dalla vigente Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Per i progetti di investimento con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro, i massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese.

Per i grandi progetti di investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro, come definiti al punto 19 (18) degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, le intensità massime di aiuto per le grandi imprese si applicano anche alle piccole-medie imprese e sono calcolate secondo la metodologia dell’«importo di aiuto corretto» di cui all’art. 2, punto 20, del regolamento (UE) n. 651 del 2014.

*******

MODALITÀ DI FRUIZIONE

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate e, comunque, non prima della data di realizzazione dell’investimento.

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale lo stesso è riconosciuto e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.

È cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle discipline europee di riferimento.

Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione. Se i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti.

Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo, pena la decadenza dai benefici goduti.

Ai fini del riconoscimento del credito, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili dev’essere certificato da un revisore legale dei conti o da una società abilitata.

 

Per maggiori info Clicca qui!

Ultima modifica
Gio 20 Feb, 2025
Allegati

Movimprese: i dati della provincia di Messina del IV trimestre del 2024

Nati mortalità delle imprese nel IV trimestre

Dai dati di Movimprese, relativi al IV trimestre del 2024, si evince che la provincia di Messina ha registrato 543 iscrizioni di nuove imprese e 493 cessazioni. 

Con +90 nuove imprese il saldo è positivo.

In allegato la Dashboard

Ultima modifica
Gio 20 Feb, 2025

Mini contratti di sviluppo

Sostegno agli investimenti in tecnologie critiche (STEP)

Domande:
I termini per la presentazione delle domande si aprono il 5 febbraio e si chiudono l'8 aprile 2025.

Cos'è

I mini contratti di sviluppo sono uno strumento agevolativo, introdotto dal decreto 12 agosto 2024, volto a sostenere la realizzazione di investimenti nell'ambito della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP).

 

A chi si rivolge

L’intervento è volto a promuovere programmi di investimento di importo non inferiore a 5 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro, realizzati dalle imprese, anche di grandi dimensioni, sulle aree territoriali previste dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale (PN RIC) 2021-2027 e rispondenti alle finalità e agli ambiti tecnologici STEP.

 

Risorse disponibili

Le risorse destinate all’attuazione dell’intervento sono pari a 300 milioni di euro, articolati come segue:

  • 100 milioni di euro a valere sulle risorse dell’OP 1 del PN RIC 2021–2027, destinate a sostenere la realizzazione dei piani di investimento presentati da PMI;

  • 200 milioni di euro a valere sulle risorse dell’OP STEP del PN RIC 2021–2027, destinati a sostenere la realizzazione dei piani di investimento presentati da PMI e da imprese di grandi dimensioni.

L'importo potrà essere incrementato da successive ulteriori assegnazioni di risorse finanziarie, anche di provenienza regionale.

  

Cosa finanzia

I piani di investimento ammissibili alle agevolazioni sono quelli che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, dovranno essere in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema.

In particolare, i piani di investimento dovranno riguardare i seguenti settori:

  • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;

  • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;

  • biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.

Nello specifico, i piani di investimento suddetti dovranno avere ad oggetto i seguenti ambiti produttivi:

  • a1)  tecnologie riportate in allegato I al decreto 12 agosto 2024;

  •  a2) medicinali riportati in allegato II al decreto  12 agosto 2024:

  • a3) materie prime critiche riportate in allegato III al decreto 12 agosto 2024;

  • a4) componenti e i macchinari specifici utilizzati primariamente per la produzione delle tecnologie di cui alla lettera a.1) o delle biotecnologie, compresi i medicinali critici, di cui alla lettera a2). Ai fini del decreto in argomento, i componenti e i macchinari specifici si intendono utilizzati primariamente per la produzione dei predetti beni qualora almeno il 50% (cinquanta percento) del fatturato generato dal programma sarà realizzato con imprese che producono le richiamate tecnologie o le richiamate biotecnologie, compresi i medicinali critici;

  • a5) servizi essenziali e specifici per la fabbricazione dei prodotti di cui alle lettere a1) e a2), come individuati in allegato IV al decreto 12 agosto 2024;.

I piani di investimento devono contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione e/o garantire l’apporto di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.

 

Caratteristiche dei programmi di investimento

  • dimensione finanziaria degli investimenti ammissibili: può variare da un minimo di 5 milioni di euro ad un massimo di 20 milioni di euro,

  • oggetto del piano di investimento: deve riguardare un’unica unità produttiva, che deve essere ubicata nelle Regioni meno sviluppate, ammissibili all’intervento del PN RIC 2021 – 2027 (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna);

  • durata dei programmi di investimento: dovranno essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, termine prorogabile per un periodo massimo di dodici mesi, ferma restando la compatibilità con i termini connessi all’utilizzo delle risorse del PN RIC 2021-2027;

  • piano occupazionale connesso alla realizzazione dell’investimento: dovrà prevedere un incremento del numero degli occupati, che comprenda anche l’assunzione di occupati qualificati.

Ulteriori requisiti devono essere rispettati dai predetti piani ai fini dell’osservanza della disciplina unionale in materia di aiuti di Stato applicabile e di quanto specificatamente previsto per l’utilizzo dei fondi del PN RIC 2021-2027; in merito a tale ultimo aspetto si evidenzia in particolare il rispetto del principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) e la conformità alla normativa ambientale nazionale e unionale applicabile. Inoltre, i piani di investimento non devono riguardare i settori esclusi dall’ambito di intervento del FESR e dall’applicabilità del Regolamento GBER, come riportati nell’allegato V.

 

Piani ammissibili

  • la creazione di una nuova unità produttiva;

  • l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente;

  • la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;

  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.

 

Spese ammissibili

Le spese ammissibili debbono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, nella misura necessaria alle finalità del programma di investimento oggetto della richiesta di agevolazioni.

Dette spese riguardano:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;

  • opere murarie e assimilate, nei limiti del 40 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;

  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima;

  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.

 

Agevolazioni

Le agevolazioni concedibili possono assumere la sola forma del contributo a fondo perduto. In termini di intensità massime riconoscibili si applica quanto previsto dall’art. 14 del Regolamento GBER, nel rispetto dei limiti delle intensità previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, e dall’art. 18 del medesimo Regolamento GBER per le sole spese relative a consulenze.

Le percentuali sono le seguenti:

  • piccole imprese: 55%;

  • medie imprese: 45%;

  • imprese di grandi dimensioni: 35%.

 

Graduatoria

Le agevolazioni, che saranno concesse sulla base di una procedura valutativa a graduatoria, finalizzata a stabilire l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie.

Nell’ambito della formazione della graduatoria, l'articolo 8 (comma 6) del decreto fornisce gli elementi utili per l’attribuzione del punteggio a ciascun piano di investimento, considerando i seguenti criteri:

  • il grado di indipendenza finanziaria dell’impresa richiedente;

  • l’incidenza della gestione caratteristica sul fatturato;

  • la sostenibilità ambientale del piano di investimenti. A tal fine, l’allegato VI al decreto in esame riporta una lista di misure atte a migliorare la sostenibilità ambientale ed energetica;

  • l’innovatività del piano di investimenti;

  • il piano occupazionale.

È, inoltre, prevista l’attribuzione di maggiorazioni premiali legate al rating di legalità e alle certificazioni della parità di genere nonché al possesso di certificazioni o all’adozione di metodologie che attestino l’impatto ambientale.

La graduatoria finale sarà pubblicata nella sezione dedicata sul sito internet del Soggetto gestore e del Ministero.

 

Verifiche istruttorie

Dopo la pubblicazione della graduatoria, il Soggetto gestore avvia l’attività di verifica istruttoria delle domande.

 

Erogazione delle agevolazioni

Le erogazioni delle agevolazioni, saranno effettuate a fronte di massimo quattro stati avanzamento lavori; è prevista la possibilità di erogare la prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione per un importo non superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria a prima richiesta.

 

Cumulo delle agevolazioni

E’ prevista la non cumulabilità, con riferimento alle medesime spese, delle agevolazioni di cui al decreto con altri aiuti, ad eccezione delle agevolazioni ottenute nella forma di benefici fiscali e di garanzia e comunque entro i limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER.

 

Gestione della misura

Per la gestione della misura, il Ministero si avvale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia.

 

Modalità e termini per la presentazione della domanda

Le modalità di presentazione delle domande sono state definite con il decreto 20 dicembre 2024.

Le domande vanno presentate in modalità elettronica utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione sul sito internet di Invitalia, a partire dalle ore 12 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12 dell'8 aprile 2025.

 

Normativa

Ultima modifica
Gio 20 Feb, 2025