Sicilia

Cosa succede a debiti e crediti pendenti dell’azienda dopo la cancellazione dal registro delle imprese?

Alla cancellazione dal registro delle imprese i creditori sociali insoddisfatti possono far valere i propri diritti, ecco come.

In base a quanto stabilito dalla Cassazione, la società di capitali e/o di persone si estingue nel momento in cui avviene l’iscrizione della cancellazione nel registro delle imprese.
La cancellazione di una società dal registro delle imprese porta quindi all’estinzione della stessa. Ci sono tuttavia due eccezioni.
Si tratta delle ipotesi in cui la società possa essere dichiarata fallita entro un anno dalla cancellazione oppure possano essere contestati alla società debiti di natura tributaria entro 5 anni dalla cancellazione. 

I residui passivi successivi alla cancellazione sono regolamentati dall’art. 2495, comma 2, cc, in base al quale i creditori sociali possono far valere le proprie pretese nei confronti di altri soggetti (soci e/o liquidatori) a determinate condizioni. L’estinzione delle obbligazioni in capo alla società non è automatica, per assicurare la tutela dei creditori sociali ed evitare che la cancellazione dal registro delle imprese possa diventare un mezzo per eludere il pagamento dei debiti contratti nei confronti dei terzi. Questi ultimi possono vantare un’azione civile per il recupero dei loro crediti verso i soci e i liquidatori. 

Se in seguito alla cancellazione risultano crediti o i beni residui, questi possono non essere ricompresi nel bilancio finale di liquidazione. In tali casi potrebbero trasferirsi agli ex soci, in base alla quota/partecipazione che ciascun socio deteneva prima dell’estinzione e di conseguenza i creditori sociali, per poter trarre soddisfazione, potranno dunque rivalersi contro questi ultimi pro quota

Qualora invece risultassero non presenti a bilancio dei debiti sociali (sopravvenienze passive), i creditori sociali potranno agire nei confronti degli ex soci, ciascuno per la propria quota di liquidazione, o verso i liquidatori in colpa ex art. 2495, comma 2, cc.

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Lun 22 Lug, 2024

Quanto è importante il lavoro per i giovani? Una risposta sorprendente

Uno studio 2024 di Area Studi Legacoop e Ipsos fotografa cosa pensa la Gen Z (ovvero quella dei  giovani da 18 e 34 anni) del lavoro.

Il lavoro, dovrebbe essere uno strumento per rendersi indipendenti e avere un reddito, che permetta di costruirsi una propria vita e farsi una famiglia.
Ma le percentuali e i dati che emergono da una recente indagine realizzata da Area Studi Legacoop e Ipsos forse appaiono, in qualche modo, inaspettati.



Il lavoro è, nella lista dei "valori" della Gen Z, in fondo al resto:
- rispetto: 50%
- onestà:44%
- libertà: 42%
- amicizia: 41%
- sincerità: 37%
- senso della famiglia: 36%
- lavoro e fedeltà: 32%

In particolare i giovani manifestano esigenze o vicinanza ai seguenti temi di rilievo sociale:
- sicurezza (30%)
- uguaglianza (29%)
- stabilità (26%)
- ecologia (23%)

- innovazione e giustizia sociale (21%)

Ma soprattutto essi indicano i maggiori problemi della società moderna nell’assenza di prospettive professionali e di stabilità nel lavoro: il 32% degli intervistati ha la sensazione che l'”ascensore sociale” rappresentato dalla formazione, dallo studio e dall’impegno nel lavoro, non funzioni
Infatti nell’indagine il 26% – quindi più di una persona su quattro – afferma che in Italia oggi il merito non è sufficientemente riconosciuto o valorizzato

Il lavoro quindi è per i giovani intervistati:
- una fonte di reddito (per il 41% degli intervistati e il 49% per gli appartenenti al ceto medio);
- un diritto (per il 39% degli intervistati ma per il 45% nel ceto medio e 47% al Mezzogiorno);
- un modo per affermare la propria indipendenza (38%, 42% nel ceto medio e 43% nel Mezzogiorno);
- uno strumento per dare dignità alla persona (32%, con una punta del 38% al Sud) e per costruirsi una posizione sociale (30%, 38% al Sud);
- uno strumento utile per fare esperienza (per il 29%), imparare un mestiere, operare in un ambiente ben strutturato ed essere apprezzati (per il 25%)

Cosa può attirare i giovani al lavoro?
- il trattamento economico (25%, che sale al 29% tra le donne);
- autonomia e indipendenza (24%);
- disponibilità di tempo libero, orari flessibili e stabilità del posto di lavoro (23%);
- buoni rapporti con i colleghi e i superiori (20%).
 

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Lun 22 Lug, 2024
Allegati

ECXELSIOR INFORMA

Opportunità di lavoro nella provincia di PALERMO

Le analisi del presente bollettino si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di giugno 2024, con uno sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo giugno - agosto 2024.

fonte: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior.

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Mer 17 Lug, 2024

EXCELSIOR INFORMA

Le opportunità di lavoro in provincia di ENNA

Le analisi del presente bollettino si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di giugno 2024, con uno sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo giugno - agosto 2024.

fonte: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior.

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Mer 17 Lug, 2024

Credito d’imposta per incentivare l'installazione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari - Regioni specifiche

FORMA agevolazione
Agevolazione fiscale

SETTORE
Agroalimentare

SPESA AMMESSA
Fino a 1.000.000 €

REGIONI
Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia


Data apertura
31/12/2021

Data chiusura
31/12/2030

Cos'è

Si tratta di un’agevolazione per le spese sostenute negli anni 2022 e 2023 per l’installazione e la messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

A chi si rivolge

A centri agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Cosa prevede

Il contributo è riconosciuto, nel limite massimo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, sotto forma di credito d’imposta, pari al 70% degli importi rimasti a carico del contribuente.

Agevolazione concedibile (min-max)

Fino a 700.000 €

 

Sito di riferimento

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/it/web/guest/credito-d-imposta-impian…

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Ven 12 Lug, 2024

Fondo Sicilia - contributi a fondo perduto alle imprese - Regione Siciliana

FORMA agevolazione
Contributo/Fondo perduto, Prestito/Anticipo rimborsabile

SETTORE
Agricoltura, silvicoltura e pesca, Agroalimentare, Alberghiero, Altri servizi, Artigianato, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Chimica e Farmaceutica, Commercio, Cultura, Edilizia, Elettronica, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, ICT, Meccanica, Metallurgia, Mobili, Legno e Carta, Moda e Tessile, Ristorazione, Salute, Servizi di trasporto, Turismo

SPESA AMMESSA
Fino a 300.000 €

REGIONI
Sicilia

Cos'è

Procedura attuativa in merito agli interventi agevolativi per i contributi a fondo perduto del Fondo Sicilia.
I finanziamenti potranno essere concessi anche in favore di imprese in temporanea difficoltà o che incontrino temporanea difficoltà di accesso al credito.

A chi si rivolge

Alle PMI

Destinatari: Imprese di qualsiasi dimensione, anche aventi sede all’estero, operanti in Sicilia.

Cosa prevede

Contributo a fondo perduto relativamente alle risorse finanziarie a valere sul Fondo Sicilia ex art. 2 della L.R. nr. 1 del 22.02.2019 e s.m. e i. e del D.A. Economia nr. 17 del 17.06.2019.

 

Data apertura

25/10/2023

Data chiusura

31/12/2027

Note

La data di apertura deriva dal D.A. Economia nr. 61/2023 e quella di chiusura è previsionale sulla base degli interventi.

 

Sito di riferimento

http://www.irfis.it/fondo-sicilia/

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Ven 12 Lug, 2024

Agevolazioni IRAP per il Terzo settore (art. 106 LR n. 3 del 31.1.24) - Regione Sicilia

L'incentivo, in attuazione dell'articolo n. 106 della Legge Regionale n. 3 del 31 gennaio 2024, prevede l'esenzione IRAP agli enti del terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117.

A chi si rivolge

L'incentivo è rivolto agli Enti del terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117.

Cosa prevede

L'agevolazione prevede l'esenzione IRAP in "de minimis" di cui:
a) al Regolamento (UE) 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis";
oppure
b) al Regolamento (UE) 2019/316 della Commissione del 21 febbraio 2019 che modifica il Regolamento (UE) 2013/1408 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo e ai sensi della normativa europea in materia di aiuti "de minimis" di cui ai successivi regolamenti comunitari di modifica dei medesimi.".

 

Obiettivo - Finalità

Inclusione sociale

Forma agevolazione

Agevolazione fiscale

Costi ammessi

Non individuabili secondo le definizioni di cui ai Regolamenti Comunitari

Agevolazione concedibile (min-max)

Fino a 300.000 €

Tipologia soggetto

Cooperative/Associazioni Non Profit, Impresa

Dimensione

Grande Impresa , Media Impresa , Microimpresa , Non classificabile/classificato , Piccola Impresa

Data apertura

01/01/2024

Data chiusura

31/12/2030

Settore attività

Altri servizi

ATECO

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti;

Regioni

Sicilia

 

Sito di riferimento

http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g24-07/g24-07.pdf

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Ven 12 Lug, 2024

Agevolazioni fiscali imposta regionale attività produttive - IRAP - Regione Siciliana

Agevolazioni IRAP previste dall'articolo 7, comma 2, 4 e 5 della LR 26.3.2002, n. 2 e s.m.i. e dall'art. 43 della LR 16.4.2003, n. 4 e s.m.i.

L'articolo 7, comma 2, 4, 5 e 5 bis della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e s.m.i. e l'articolo art. 43 della LR 16.4.2003, n. 4 e s.m.i. rispettivamente prevedono
Art. 7 - LR 2/2002
2. Per le piccole e medie imprese operanti in Sicilia nei settori dell'artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi, nonché per le cooperative, salvo quanto previsto dal comma 5, a decorrere dal 1° gennaio 2003 l'aliquota dell'IRAP è ridotta dello 0,25 per cento.
4. Alle aziende i cui titolari abbiano sporto denunzia circostanziata nei confronti di atti estorsivi compiuti ai loro danni, come definiti dalla vigente legislazione nazionale e regionale, è applicata per il pagamento dell'IRAP, per tre anni consecutivi dalla data di effettuazione della denunzia, l'aliquota del 3,25 per cento.
5. Le organizzazioni non lucrative di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, le associazioni di promozione sociale di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383 e le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 sono esenti dall'imposta sulle attività produttive.
5-bis. A decorrere dal periodo di imposta in corso all'I gennaio 2024, le agevolazioni previste dai commi 2, 4 e 5 del presente articolo nonché quelle di cui all'articolo 43 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 sono concesse ai sensi della normativa europea in materia di aiuti "de minimis" di cui:
a) al Regolamento (UE) 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis";
oppure
b) al Regolamento (UE) 2019/316 della Commissione del 21 febbraio 2019 che modifica il Regolamento (UE) 2013/1408 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo e ai sensi della normativa europea in materia di aiuti "de minimis" di cui ai successivi regolamenti comunitari di modifica dei medesimi.
Art. 43 -LR 4/2003
L'esenzione di cui al comma 5 dell'articolo 7 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, si applica anche alle IPAB operanti in Sicilia.

 

A chi si rivolge

- piccole e medie imprese operanti in Sicilia nei settori dell'artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi, nonché per le cooperative
- aziende i cui titolari abbiano sporto denunzia circostanziata nei confronti di atti estorsivi compiuti ai loro danni
- organizzazioni non lucrative di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, le associazioni di promozione sociale di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383 e le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381
-IPAB

 

Cosa prevede

Agevolazioni IRAP

Agevolazione concedibile (min-max)

Fino a 300.000 €

Tipologia soggetto

Impresa

Dimensione

Grande Impresa , Media Impresa , Microimpresa , Non classificabile/classificato , Piccola Impresa

Settore attività

Agricoltura, silvicoltura e pesca, Agroalimentare, Alberghiero, Altri servizi, Artigianato, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Chimica e Farmaceutica, Commercio, Cultura, Edilizia, Elettronica, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, ICT, Meccanica, Metallurgia, Mobili, Legno e Carta, Moda e Tessile, Ristorazione, Salute, Servizi di trasporto, Turismo

ATECO

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti;

Regioni

Sicilia

 

 

Sito di riferimento

http://www.gurs.regione.sicilia.it/

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Ven 12 Lug, 2024

CANDIDA LA TUA IMPRESA ALLA VI EDIZIONE DEL “PREMIO TOP OF THE PID 2024”!

L’iniziativa, quest’anno, ha l'obiettivo di dare visibilità ai progetti che promuovono la “Doppia Transizione” e il nuovo paradigma “Transizione 5.0”.

Potrai presentare il tuo progetto al più grande evento europeo dedicato all’innovazione: la Maker Faire Rome 2024, che si terrà dal 25 al 27 ottobre 2024.
Ecco alcune novità per l’edizione 2024:

  • Aggiornamento degli ambiti di intervento, inclusi nuovi ambiti come “Artificial Intelligence per la digital trasformation” e “Education”.
  • Semplificazione del processo di candidatura con un form online.
  • Votazione delle candidature finaliste da parte del pubblico.

Per maggiori dettagli, consulta il regolamento alla pagina del portale dedicata al Premio: 
https://www.puntoimpresadigitale.camcom.it/premio-top-of-the-pid


Le candidature devono essere inviate entro il 2 Settembre 2024 all’email premiopid@unioncamere.it
Non perdere questa straordinaria opportunità di crescita e visibilità per la tua impresa.

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Mar 09 Lug, 2024

"Superbonus lavoro”, arriva maxi-deduzione del 120% per chi assume a tempo indeterminato

La nuova agevolazione spetta nel caso in cui il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato risulta in aumento rispetto al periodo d’imposta precedente.

Il decreto attuativo del Ministero dell'Economia e del Ministero del Lavoro, del 26 giugno scorso, in attuazione della riforma dell'Irpef prevede per quest'anno una maggiorazione fino al 120% della deduzione ammessa in caso di incremento del numero di dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Prevede anche un'ulteriore aumento del 10% (che porta la deduzione al 130%) delle agevolazioni fiscali per imprese e professionisti nel caso in cui si assumano lavoratori provenienti da categorie svantaggiate: giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in determinati territori; donne vittime di violenza; lavoratori o lavoratrici con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale; ex percettori del reddito di cittadinanza senza i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.

Il decreto contiene le modalità di attuazione dell'articolo 4 del decreto legislativo sull'Irpef (30 dicembre 2023, n. 216), che "dispone per i titolari di reddito d'impresa e gli esercenti arti e professioni, per il periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, ai fini della determinazione del reddito, la maggiorazione del costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nonché una ulteriore deduzione in presenza di nuove assunzioni di dipendenti, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, rientranti nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela” e in caso di incremento occupazionale relativo al periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023.

Tale bonus bonus per le assunzioni spetta a: società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative e società di mutua assicurazione, società europee e società cooperative europee residenti nel territorio dello Stato; enti pubblici e privati diversi dalle società, trust, residenti nel territorio dello Stato, che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali; enti pubblici e privati diversi dalle società, trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti nel territorio dello Stato; società ed enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato; imprese individuali, società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del citato TUIR titolari di reddito d’impresa; esercenti arti e professioni, anche in forma associata, che determinano il reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 54 del suddetto TUIR.

Link ufficiale del Decreto: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-12-30&atto.codiceRedazionale=23G00228&tipoSerie=serie_generale&tipoVigenza=originario

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Lun 08 Lug, 2024