Campania

Occupazione più florida dell’economia: cresce soprattutto in agricoltura

I dati coldiretti lo indicano come settore strategico di impiego per i giovani

Aumentano del 2,1% le ore lavorate in agricoltura che, in base ad una analisi di Coldiretti sui dati ufficiali Istat, fa segnare una crescita di cinque volte superiore alla media dell’insieme delle attività economiche. Un dato che – sottolinea l’associazione rappresentativa del settore – conferma la vitalità del settore con quasi 568 milioni di ore lavorate nel trimestre, nonostante le difficoltà determinate dall’andamento climatico sfavorevole.

 

L’agricoltura offre opportunità di lavoro sia come dipendenti che per chi vuole intraprendere ed ha bisogno anche di figure altamente specializzate come i trattoristi, serricoltori, potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici.

 

Lo scorso anno, infatti, in agricoltura hanno trovato opportunità di lavoro dipendente oltre 1 milione di persone, di cui quasi uno su tre (32%) con meno di 35 anni, ma la presenza di giovani è rilevante anche alla guida delle imprese. In Italia in controtendenza solo in agricoltura cresce il numero di giovani imprenditori under 30 che negli ultimi dieci anni sono aumentati dell’12,8% contro un crollo medio del 25,2% dell’insieme dei settori economici.

Fonte: Coldiretti.

Ultima modifica
Mer 27 Dic, 2023

Bando per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli per le micro iniziative agroindustriali

La scadenza è il 15 gennaio 2024

Obiettivo.

La tipologia d’intervento 4.2.2, che contribuisce al perseguimento della Priorità 3 e Focus Area 3A del PSR Campania 2014-2022, è rivolta alle imprese più giovani e con fatturati di modesta entità e mira a favorire processi di digitalizzazione aziendale, mediante l’utilizzo delle tecnologie afferenti al piano di Transizione 4.0 e lo sviluppo di canali commerciali come l’e-commerce nonché tecnologie utili a favorire la tracciabilità dei prodotti agricoli trasformati.

Tali strumenti intendono accorciare le distanze tra le imprese, i fornitori e i clienti, garantendo la resilienza delle piccole realtà imprenditoriali e consentendo il mantenimento in vita di tessuti economico-sociali dei singoli territori.

Descrizione degli interventi.

La tipologia di intervento, nell’ambito dei processi di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, incentiva investimenti diretti:

            a) miglioramento di beni immobili;

            b) acquisto di impianti, macchinari, attrezzature;

            c) programmi informatici, brevetti e licenze.

 

Ambito territoriale.

La tipologia d’intervento trova applicazione su tutto il territorio regionale.

 

Beneficiari.

Imprese iscritte alla Camera di Commercio che operano nel settore della lavorazione e/o trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Dotazione finanziaria.

La dotazione finanziaria messa a bando (bando ottobre 2023) è pari ad € 11.744.347,87.

Ultima modifica
Mer 27 Dic, 2023

Bando pubblico per il finanziamento degli interventi nel settore apistico - Anno apistico 2024

Scadenza 27 dicembre 2023

Il Decreto di approvazione del Bando è stato pubblicato sul BURC n. 83 del 27 novembre 2023 e, quindi, da tale data decorrono i 30 gg per la presentazione delle domande di aiuto sul portale SIAN. Pertanto, l’ultimo giorno utile è il 27 dicembre 2023.

Si avvisano gli apicoltori della Campania che con Decreto Dirigenziale Regionale (50.07.15) n. 84 del 22 novembre 2023, in corso di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, è stato approvato il Bando pubblico per il finanziamento degli interventi nel settore apistico previsti dal PSP 2023-2027, cofinanziati con il FEAGA - , Fondo Europeo Agricolo di Garanzia - realizzati dagli apicoltori (Anno apistico 2024).

Gli apicoltori interessati possono presentare domanda di finanziamento per beneficiare dei previsti contributi, in conformità a quanto previsto dall'art. 10 del bando ed a pena di esclusione, entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando stesso sul BURC.

Per info: www.agricoltura.regione.campania.it

Ultima modifica
Mer 27 Dic, 2023

WORKSHOP ON-LINE: “EXPLORING THE ICT, IOT AND DIGITALIZATION MARKET IN JAPAN” 24 GENNAIO 2024 ORE 10:00 – 12:00

Il workshop è co-organizzato dall’EU-Japan Centre e da SPIN-Ricerca Innovazione e Trasferimento Tecnologico, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network

Il Giappone è uno dei paesi leader al mondo in termini di tecnologia e digitalizzazione. L’attenzione del paese all’innovazione e alla tecnologia ha portato al mercato ICT/IoT/digitalizzazione in forte espansione. Questo mercato offre opportunità per le imprese e imprenditori che desiderano espandere la propria portata in Giappone. Questo workshop fornirà un’analisi approfondita del mercato giapponese ICT/IoT/digitalizzazione, esplorando le ultime novità, tendenze e opportunità.
Obiettivo del workshop è quello di fornire ai partecipanti una migliore comprensione del mercato ICT/IoT/digitalizzazione del Giappone. Il workshop aiuterà i partecipanti ad acquisire approfondimenti sulle ultime tendenze del mercato, sulle opportunità di business e sulle potenziali sfide relative al panorama digitale del Giappone.


Il workshop è co-organizzato dall’EU-Japan Centre e da SPIN-Ricerca Innovazione e Trasferimento Tecnologico, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network.

Per saperne di più:

https://een.spin.srl/digitalization-market-in-japan/

 

 

Ultima modifica
Mer 27 Dic, 2023

CDP Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione.

CDP Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione nasce per accelerare la crescita dell’ecosistema del Venture Capital italiano e renderlo un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese.

 

CDP Venture Capital SGR ha l’obiettivo di: 

  • Investire in modo efficace e rapidamente la dotazione iniziale di 1 miliardo di euro.

  • Creare i presupposti per una crescita complessiva e sostenibile dell’ecosistema Venture Capital italiano.

  • Sviluppare la Community coinvolgendo aziende, investitori e startup per creare momenti di condivisione e nuove opportunità tramite piattaforme di connessione fisica e digitale.

  • Far evolvere il Sistema lavorando in sinergia con agenzie ed istituzioni nazionali che supportano le startup ed attivando collaborazioni con gli attori di riferimento a livello internazionale.

  •  Far crescere il Mercato attirando nuovi investitori, sia nazionali che internazionali, promuovendo una nuova cultura del Venture Capital e dell’imprenditorialità in Italia.

    Per saperne di più:
    http://www.cdpventurecapital.it.
Ultima modifica
Mer 27 Dic, 2023

1) Vuoi prendere parte alle tappe SMAU - Salone Macchine e Attrezzature per l'Ufficio - all’estero?

Le tappe estere del circuito SMAU 2024 si svolgono secondo un format consolidato

SMAU e ICE offrono la possibilità ad una selezione di 30 startup innovative italiane di partecipare alle seguenti tappe del circuito SMAU 2024:

Smau London 25-26-27 marzo;

Smau Paris 22-23-24 aprile;

Smau San Francisco 20-21-22-23 maggio.

 

La tua azienda è alla ricerca di uno sviluppo internazionale?

Sei interessato ad avviare nuove partnership?

Vorresti espandere il tuo business sui mercati esteri?

Stai lanciando sul mercato un nuovo prodotto o servizio e ne vuoi accelerare l’affermazione commerciale?

Le tappe estere del circuito SMAU 2024 si svolgono secondo un format che si è consolidato negli ultimi otto anni e che prevede in ciascun appuntamento il seguente programma di attività:

 

  • giorno 1: ricevimento serale presso l’Ambasciata italiana, alla presenza dei rappresentanti istituzionali, delle startup selezionate, degli investitori, delle corporates e degli abilitatori complessivamente coinvolti nell’iniziativa, tra italiani e internazionali (nell’ultima edizione realizzata hanno preso parte a questo momento 300 partecipanti delle categorie indicate);

  • giorno 2: evento della durata di tutta la giornata (presso The Old Truman Brewery a Londra, presso StationF a Parigi e presso Innovit a San Francisco), con incontri di matching e sessioni di speed pitching finalizzate alla presentazione delle startup italiane al pubblico di corporates, abilitatori e investitori internazionali interessati a conoscerle;

  • giorno 3 (e giorno 4 per la tappa di San Francisco): tour dei luoghi dell’innovazione mediante visita ad alcuni incubatori e acceleratori della città, per stimolare la nascita di partnership tra gli stessi e l’ecosistema italiano partecipante all’iniziativa.

 

Per maggiori informazioni e per scoprire come presentare la propria candidatura: www.smau.it.

 

Ultima modifica
Mer 27 Dic, 2023

Più finanza agevolata per le sfide del futuro

Articolo interessante su Milano-Finanza a cura di Fabio Leoni, ceo di Golden Group

La crescente competizione internazionale e le continue trasformazioni dello scenario economico richiedono la capacità di saper utilizzare le risorse pubbliche come una leva strategica per la crescita del Paese. La finanza agevolata si rivela un contributo fondamentale per facilitare lo sviluppo sostenibile, promuovere l’innovazione e incentivare il mercato. Orientarsi verso la transizione ecologica e industriale sarà la prossima sfida da affrontare : il supporto alle imprese passa attraverso l’istituzione di un fondo sovrano europeo e un approccio che guardi al sistema finanziario come a uno strumento con cui raggiungere obiettivi condivisi.

Articolo 

Ultima modifica
Ven 22 Dic, 2023
Sharing economy

Cos’è la sharing economy e come sta cambiando il mondo

La sharing economy, o economia della condivisione, è un fenomeno economico e sociale che si basa sullo scambio, il prestito e l’uso di beni e servizi tra privati, spesso attraverso piattaforme online o app per smartphone. Si tratta di un modello alternativo al tradizionale sistema di vendita e acquisto, che punta a sfruttare le risorse in modo più efficiente ed ecologico, creando valore e opportunità per i consumatori e i fornitori.

La sharing economy ha avuto una forte crescita negli ultimi anni, grazie all’evoluzione delle tecnologie digitali, che hanno facilitato la connessione tra domanda e offerta, e alla crisi economica, che ha spinto le persone a cercare soluzioni più convenienti e flessibili. Secondo alcune stime, il valore globale della sharing economy potrebbe raggiungere i 335 miliardi di dollari entro il 2025, coinvolgendo milioni di utenti in tutto il mondo.

La sharing economy si applica a diversi settori e ambiti, tra cui:

  • la mobilità, servizi che permettono di condividere mezzi di trasporto, come auto, moto, bici o scooter, oppure di organizzare viaggi con altri passeggeri, risparmiando sui costi e riducendo le emissioni. Alcuni esempi sono Uber, BlaBlaCar, Car2Go, Mobike e Lime;
  • l’alloggio, servizi che mettono a disposizione case o stanze per affitti o scambi brevi, sfruttando gli spazi inutilizzati e offrendo un’alternativa più economica e autentica agli alberghi. Alcuni esempi sono Airbnb, HomeExchange, Couchsurfing e BeWelcome;
  • il lavoro, servizi che consentono di offrire o richiedere prestazioni lavorative di vario tipo, da quelle professionali a quelle occasionali, sfruttando le competenze e le disponibilità di ciascuno. Alcuni esempi sono Upwork, Fiverr, TaskRabbit e Deliveroo;
  • il consumo, servizi che permettono di condividere o scambiare oggetti, abiti, libri, film, musica e altro, evitando gli sprechi e promuovendo la circolarità. Alcuni esempi sono eBay, Vestiaire Collective, BookMooch, Spotify e Netflix.

La sharing economy presenta dei vantaggi e degli svantaggi, sia per i consumatori che per i fornitori. Tra i vantaggi, ci sono:

  • il risparmio, la sharing economy permette di accedere a beni e servizi a prezzi più bassi rispetto al mercato tradizionale, o addirittura gratuitamente, sfruttando le risorse esistenti e ottimizzando l’utilizzo;
  • la flessibilità, questo modello di business permette di scegliere tra diverse opzioni, in base alle proprie esigenze e preferenze, senza vincoli di tempo o di luogo, e di modificare le proprie scelte in qualsiasi momento;
  • l’innovazione, la sharing economy stimola la creatività e la sperimentazione di nuove soluzioni, che si adattano ai cambiamenti della società e del mercato, e che offrono nuove esperienze e opportunità;
  • la sostenibilità, è un modello che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, diminuendo la produzione e il consumo di beni, e favorendo la riduzione dei rifiuti, il riciclo e il riutilizzo.

Tra gli svantaggi, ci sono:

  • la regolazione, poiché sfida le norme e le regole esistenti, che spesso non sono adeguate o aggiornate al nuovo scenario, e che possono creare conflitti o disparità con il sistema tradizionale, sia a livello fiscale che legale;
  • la qualità, si basa sulla fiducia e sulla reputazione tra gli utenti, che possono essere difficili da verificare o garantire, e che possono esporre a rischi o frodi, sia in termini di sicurezza che di soddisfazione;
  • la protezione, la sharing economy si fonda su una relazione diretta tra i privati, che spesso non prevede garanzie o coperture in caso di problemi o controversie, e che può mettere in discussione i diritti e i doveri dei consumatori e dei fornitori;
  • la responsabilità, il sistema fa conto sulla condivisione e sulla collaborazione tra gli utenti, che richiedono un senso di appartenenza e di rispetto, e che possono comportare delle implicazioni etiche e sociali.

In conclusione, la sharing economy è un fenomeno in continua evoluzione, che sta cambiando il modo di produrre, consumare e vivere, offrendo nuove possibilità e sfide.

Ultima modifica
Ven 22 Dic, 2023
Co-working

Come aprire un coworking: tutto quello che devi sapere

Vuoi aprire un coworking? Scopri i requisiti, i costi, i guadagni e la partita IVA da scegliere per avviare la tua attività di lavoro condiviso.

Il coworking è una forma di lavoro condiviso che offre vantaggi economici e relazionali ai professionisti autonomi, freelance e smart workers. Si tratta di uno spazio in cui si possono affittare postazioni di lavoro, usufruire di servizi comuni e creare una rete di contatti. In questo articolo ti spieghiamo come aprire un coworking, quali sono i requisiti, i costi, i guadagni e la partita IVA da scegliere.

Come aprire un coworking: i passi da seguire

Per aprire un coworking devi seguire questi passi:

  • scegliere il locale, deve essere abbastanza ampio (almeno 200 mq), in una zona di interesse e a norma di sicurezza;
  • aprire la partita IVA, devi scegliere il codice Ateco 82.11.02: “Gestione di uffici temporanei, uffici residence” e iscriverti al registro delle imprese della camera di commercio;
  • presentare la SCIA, devi inviare al Comune la Segnalazione Certificata di Inizio Attività per comunicare l’avvio dei lavori;
  • arredare lo spazio, devi dotarti di attrezzature e dispositivi elettronici, come pc, stampanti, scanner, proiettori, e garantire una connessione internet veloce e stabile;
  • promuovere il coworking, devi creare un sito web, una pagina social, una newsletter e organizzare eventi per farti conoscere e attrarre i potenziali clienti.

Quanto costa aprire un coworking

Il costo per aprire un coworking dipende da diversi fattori, come la dimensione, la posizione, l’arredamento e la promozione del locale. In generale, si stima che per avviare un coworking servano almeno 25mila euro, ma il costo può variare molto a seconda delle scelte imprenditoriali. Per ridurre il rischio e il capitale iniziale, si può optare per il franchising, ovvero affiliarsi a una catena di coworking già esistente e usufruire del suo know-how e della sua visibilità.

Quanto si guadagna con un coworking

I guadagni di un coworking dipendono dal numero di clienti, dal prezzo delle postazioni, dai servizi aggiuntivi e dalle spese fisse. Il prezzo medio di una postazione di lavoro in Italia è di circa 200 euro al mese, ma può variare a seconda della città, della zona e della qualità dello spazio. I servizi aggiuntivi, come la sala riunioni, il bar, la stampa, possono incrementare il fatturato. Le spese fisse, invece, comprendono l’affitto, le utenze, il personale, la manutenzione, la tassazione. Per avere un’idea dei possibili guadagni, si può fare una simulazione con un business plan, tenendo conto di tutti i ricavi e le spese previsti.

Aprire un coworking: la partita IVA

Per aprire un coworking devi aprire una partita IVA, che è il codice fiscale che identifica la tua attività economica. La partita IVA ti permette di emettere fatture, registrare le operazioni contabili, versare le imposte e accedere agli incentivi fiscali. Esistono diverse forme di partita IVA, tra cui:

  • partita IVA ordinaria, è la forma più comune, che prevede la tenuta della contabilità ordinaria o semplificata, l’emissione delle fatture elettroniche, il versamento dell’IVA trimestrale o mensile e l’applicazione delle aliquote ordinarie (22%, 10%, 4%);
  • partita IVA forfettaria: è il regime agevolato, che prevede una tassazione sostitutiva del 15% sul reddito, senza versamento dell’IVA e senza obbligo di contabilità. È riservata ai soggetti con ricavi inferiori a 65mila euro annui e con determinati requisiti;
  • partita IVA in regime di vantaggio, è la formula più vantaggiosa, che prevede una tassazione sostitutiva del 5% sul reddito, senza versamento dell’IVA e senza obbligo di contabilità. È riservata ai soggetti con ricavi inferiori a 30mila euro annui e con determinati requisiti.

Per scegliere la partita IVA più adatta alle tue esigenze, ti consigliamo di rivolgerti a un commercialista, che saprà valutare la tua situazione e darti i migliori consigli.

 

Ultima modifica
Ven 22 Dic, 2023

SNI – Storie d’Impresa Caserta - Lasco' Srls di Gianluca Abbruzzese

Ricerca e sviluppo, conoscenza, formazione continua, valore dell'impresa, progetti europei, relazioni, best practices

Testimonianza dell'imprenditore di Lasco' Srls di Gianluca Abbruzzese

Ultima modifica
Gio 21 Dic, 2023