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MIMIT: 250 milioni per i Contratti di sviluppo ZES: definite le modalità di utilizzo

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Emanata direttiva che individua aree tematiche e indirizzi operativi per l'utilizzo delle risorse FSC 2021-2027.

Il Mimit ha emanato una direttiva che definisce le aree tematiche e gli indirizzi operativi per l'utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, programmazione 2021-2027, destinate alla sottoscrizione di Contratti di sviluppo nella Zona Economica Speciale (ZES Unica).

La direttiva definisce la modalità di utilizzo della dotazione finanziaria aggiuntiva, risorse che ammontano a 250 milioni di euro: di questi, 200 milioni di euro sono destinati al finanziamento di programmi di sviluppo industriale e di programmi per la tutela ambientale.

Le domande dovranno riguardare la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di programmi di sviluppo che richiedano uno o più progetti di investimento e, eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra loro.

Invitalia, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.

Responsabile SNI Orientamento Taranto

dr.ssa Barbara Saltalamacchia

mail: sni@brta.camcom.it

Tel. 099 7783030

Orari per il pubblico:

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 13.30

solo martedì e giovedì: ore 15-17.30

Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.

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Legge 16 dicembre 2024 n. 193 : Start-up e Pmi innovative, in vigore la legge mercato e concorrenza

SNI TARANTO

Arriva in Gazzetta Ufficiale la Legge 16 dicembre 2024 n. 193 per il mercato e la concorrenza 2023. Tra le varie misure messe in atto il provvedimento fornisce un nuovo corpo di norme sulle start-up e Pmi innovative, idonee, in generale, a favorire l’accesso ai finanziamenti, e, in particolare, a beneficiare di ulteriori incentivi fiscali che si affiancano a quelli già presenti definiti dalla recente Legge 28 ottobre 2024 n. 162.

L’articolo 28 della Legge  aggiunge ulteriori requisiti che qualificano il concetto di start-up innovativa: in particolare, introduce il requisito secondo cui la start-up innovativa deve essere una micro, piccola o media impresa (Mpmi) come definita dalla raccomandazione 2003/361/Ce (articolo 28, comma 1, lettera a)) e, nell'ambito del requisito per cui tale tipologia di impresa debba avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico (articolo 25, comma 2, lettera f) del Dl n. 179/2012), specifica che la stessa non deve svolgere attività prevalente di agenzia e consulenza (articolo 28, comma 1, lettera b)).

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Mercato del lavoro a Piacenza

L'analisi dell'ufficio studi della Camera di commercio dell'Emilia sui dati Excelsior

 

Si mostra in calo il mercato del lavoro in provincia di Piacenza.

Sono 2.490, infatti, i nuovi contratti previsti per il mese di novembre e 6.590 quelli per il trimestre novembre-gennaio; sia su base mensile che trimestrale, i valori appaiono in flessione rispetto a quelli dello scorso anno (rispettivamente -6,0% e -7,4%).

I dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, evidenziano che le attivazioni previste per novembre 2023 si concentreranno per il 75,1% nel settore dei servizi, con 1.870 nuovi contratti e un -7,9% rispetto al novembre 2023 e, per il 55 %, saranno in capo ad aziende con 50 o più dipendenti.

Nell’ambito del comparto il più elevato numero di nuovi contratti è previsto per il commercio con 870 nuovi contratti (dato quasi triplicato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), i servizi alle imprese con 550 nuovi contratti (-56,0% sul novembre 2023), i servizi di alloggio e ristorazione con 250 nuovi contratti (+8,7%) ed i servizi alle persone con 200 nuovi contratti (-13,0%).

Stabile, invece, il numero di nuovi contratti previsti nell’industria, con 620 attivazioni che risultano il frutto di una crescita dell’industria in senso stretto (490 nuovi contratti, +2,1%) e di un calo delle costruzioni (130 nuovi contratti in meno, con un -7,1% ).

Nel 20% dei casi – rileva la Camera di commercio – i nuovi contratti previsti saranno stabili, cioè a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’80% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altre forme con durata predefinita).

I nuovi contratti interesseranno per una quota del 38% giovani con meno di trent’anni; nel 55% dei nuovi contratti è comunque richiesto il possesso di esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Anche a novembre le aziende incontreranno difficoltà nel reperimento di alcune figure professionali, complessivamente in 50 casi su 100.

Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, tra le figure di più difficile reperimento vi sono gli specialisti in discipline artistico-espressive ( nell’86,1% dei casi), i tecnici della salute (nell’84,6% dei casi) ed i tecnici dei rapporti con i mercati ( nel 64,2% dei casi, di difficile reperimento).

Riguardo l’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, sono di più difficile reperimento i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (nel 92,3% dei casi), gli operatori della cura estetica (nel 57,1% dei casi) e gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (52,0% dei casi).

Nel segmento degli operai specializzati le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di fonditori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (89,0% dei casi), di operai specializzati nell’installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (85,0% dei casi) e di operai per macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (83,3%)

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Mercato del lavoro a Parma

I dati sul mercato del lavoro a Parma, rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia

Si presenta in calo il mercato del lavoro in provincia di Parma.

Sono 3.860, infatti, i nuovi contratti previsti per il mese di novembre e 11.450 quelli per il trimestre novembre-gennaio; sia su base mensile che trimestrale, i dati appaiono in flessione rispetto a quelli dello scorso anno (-6,1% e -5,5%).

I dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior ed analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano che i nuovi contratti previsti per novembre 2024 si concentreranno per il 61,9% nel settore dei servizi, con un totale di 2.390 e un -9,1% rispetto al novembre 2023, e per il 50% saranno in capo ad aziende con meno di 50 dipendenti.

Nell’ambito del comparto dei servizi, il più elevato numero di nuovi contratti è previsto per i servizi alle imprese (920, -17,9% rispetto al novembre 2023), seguito dal commercio, con 640 nuovi contratti (+3,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), dal comparto dei servizi di alloggio e ristorazione (440 nuovi contratti, stabili rispetto al novembre del 2023) e da quello dei servizi alle persone, anch’esso in calo, dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Diminuisce anche il numero di nuovi contratti previsti nell’industria, che arriva a 1.470 unità (-1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno); in particolare, nell’industria in senso stretto i nuovi contratti saranno 1.180 (-2,5%) e nelle costruzioni 290 (+3,6%).

Nel 23% dei casi – rileva la Camera di Commercio – i nuovi contratti previsti saranno stabili, cioè a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

I nuovi contratti previsti a novembre interesseranno per una quota del 33% giovani con meno di trent’anni; nel 60% dei nuovi contratti viene richiesto il possesso di esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Anche nel mese corrente si registreranno difficoltà, da parte delle imprese, nel reperimento di alcune figure professionali, complessivamente in 48 casi su 100.

Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, tra le figure di difficile reperimento vediamo le figure professionali relative a tecnici della salute (nel 76,6% dei casi), ingegneri (nel 75,0% dei casi) e tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (di difficile reperimento nel 66,7% dei casi). Riguardo l’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, tra quelle di difficile reperimento vi sono le figure professionali qualificate nelle attività commerciali (nel 90,6% dei casi), gli operatori della cura estetica (54,7% dei casi) e gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (54,4% dei casi).

Nel segmento degli operai specializzati le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili (83,5%), di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (79,4%) e di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (75,3% dei casi).

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Mercato del lavoro a Reggio Emilia

I dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia

 

 

Prosegue la contrazione del mercato del lavoro a Reggio Emilia, iniziata già nei mesi scorsi. Sono 3.720, infatti, i nuovi contratti previsti per il mese di novembre, con un calo del 10,4% rispetto al novembre 2023, e sono 11.380 quelli relativi al trimestre novembre 2024 - gennaio 2025, un valore inferiore del 12,7% rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente.

I dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, evidenziano che i nuovi contratti previsti per novembre 2024 si concentreranno per il 62,4% nel settore dei servizi, con 2.320 attivazioni e un -4,9% rispetto al novembre 2023, e per il 52% saranno in capo ad aziende con meno di 50 dipendenti.

Nell’ambito dello stesso comparto, il più elevato numero di nuovi contratti è previsto per i servizi alle imprese (810 in totale e -10,0% rispetto al dato di novembre 2023), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione con 730 nuovi contratti ed un aumento del 15,9% in un anno; in calo, invece, il comparto delle costruzioni con 220 nuovi contratti (-31,3%), il commercio con 500 (-12,3%) e, infine, i servizi alle persone (-20,6%). Pesante calo anche per i nuovi contratti nell’industria manifatturiera e public utilities, che scendono di un 14,5% rispetto al novembre 2023, fermandosi a 1.180 unità.

Nel 25% dei casi – rileva la Camera di Commercio - le entrate previste saranno stabili, cioè con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o con altri contratti con durata predefinita).

I nuovi contratti interesseranno per una quota del 40% giovani con meno di trent’anni; in tutti i casi, al 60% di tutti i nuovi assunti è richiesto il possesso di esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Anche a novembre si riproporranno, comunque, le difficoltà delle imprese nel reperimento di alcune figure professionali, complessivamente in 51 casi su 100. Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, tra le figure di difficile reperimento vi sono gli ingegneri (nell’88,6% dei casi), nel 76,6% lo sono i tecnici della salute e nel 71,4% dei casi i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi. Riguardo l’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, tra quelli di difficile reperimento vi sono gli operatori della cura estetica (67,6% dei casi), gli addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria (52,4% dei casi) e gli addetti all’accoglienza ed all’informazione della clientela (49,2% dei casi). Nel segmento degli operai specializzati le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione di edifici (93,2%), di operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche (85,4% dei casi) e di operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (76,9% dei casi).


 

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Credito d'Imposta ZES unica SUD fruibile al 100%

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Con provvedimento del 12 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che le percentuali del credito d’imposta effettivamente fruibile per gli investimenti nella ZES unica, quantificate sulla base delle comunicazioni integrative, sono entrambe pari al 100%

Per maggiori informazioni: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/credito-imposta-per-investimenti-in-zes-unica/infogen-credito-imposta-per-investimenti-in-zes-unica-imprese.

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Start up e pmi innovative: in arrivo nuove agevolazioni per le start up e pmi

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Pubblicata sulla G.U. del 7.11.2024  la Legge del 162/2024 contenente disposizioni per la promozione e sviluppo delle start up e delle pmi: https://www.mimit.gov.it/it/notizie-stampa/notizia-decreto-concorrenza.

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Bonus ZES Unica: online il modello di domanda per il credito extra

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L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il modello di domanda per chiedere il credito d’imposta sugli investimenti nella ZES unica del Mezzogiorno. L’update consente alle imprese di indicare nella comunicazione integrativa ulteriori investimenti (realizzati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024) rispetto a quelli iniziali o a segnalarne altri di importo superiore.

Il nuovo modello con le relative istruzioni (clicca qui per scaricarli) è stato approvato con apposito provvedimento  del 6 novembre in vista dell’imminente scadenza a cui sono chiamati i beneficiari del tax credit.

Per utilizzare il credito d’imposta sugli investimenti nella ZES Unica Sud, bisogna attestare l’avvenuta realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre 2024.


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Bonus Transizione 5.0 anche per i beni agricoli e in leasing

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Il MIMIT ha pubblicato delle precisazioni sulle FAQ relative all’applicazione del credito d’imposta per le imprese agricole, e fornisce chiarimenti anche su questioni procedurali di utilizzo della piattaforma  e sui criteri per misurare il risparmio energetico.

Le nuove Faq chiariscono che il beneficio può essere applicato anche all’acquisto di veicoli agricoli e forestali, nel rispetto delle regole previste, ovvero: l’uso di combustibili deve essere temporaneo e tecnicamente necessario, oppure bisogna utilizzare combustibili sostenibili, il nuovo mezzo deve sostituirne uno precedente con il passaggio da un motore Stage I a Stage V. Il veicolo che viene sostituito deve essere contestualmente dismesso. Sono agevolabili anche le macchine agricole semoventi, come le mietitrebbie, le falcia-condizionatrici, le raccoglitrici, le vendemmiatrici, anche se tecnicamente non sono veicoli agricoli e forestali.

Per maggiori informazioni: https://www.mimit.gov.it/it/incentivi/piano-transizione-5-0.

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ZES SUD: credito d'imposta per nuovi investimenti

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Incentivi ai nuovi investimenti realizzati fino al 15 novembre 2024 nella ZES Unica Sud, tramite comunicazione integrativa per il credito d’imposta.

Nella comunicazione integrativa necessaria per ottenere il credito d’imposta relativo alla ZES Unica Sud è possibile inserire anche l’aumento degli investimenti effettuati, al fine di ottenere un incentivo di importo più elevato. A prevedere questa nuova possibilità nell’ambito del Bonus ZES è il decreto collegato alla Legge di Bilancio 2025, in vigore dal 20 ottobre.

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Si precisa, considerando la mole di richieste che riceviamo in materia di ZES UNICA, che la competenza in materia è della Struttura di Missione ZES UNICA:

https://www.strutturazes.gov.it/it/comunicazione/notizie/la-nuova-zes-unica-per-il-mezzogiorno/

https://strutturazes.gov.it/it/sportello-unico/sud-zes/

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