Imprenditoria Femminile, Comitati Imprenditoria Femminile

Varese - Impresa al femminile & Intelligenza Artificiale. Sfide, opportunità e modelli di crescita

Evento in presenza

Camera di commercio di Varese con il suo Comitato Imprenditoria Femminile organizza la tappa di Varese del Giro d'Italia delle donne che fanno impresa 2024, il roadshow promosso da Unioncamere con il diretto coinvolgimento dei Comitati per l’imprenditoria femminile, ora inserito nel “Piano Nazionale dell’Imprenditoria femminile”, progetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e finanziato dall’Unione europea con le risorse del Next Generation EU che Invitalia – soggetto gestore – realizza in collaborazione con Unioncamere.

L'incontro si concentrerà in particolare sulle tematiche dell'innovazione e delle nuove tecnologie, cercando di analizzare nello specifico il tema dell'intelligenza artificiale in chiave socio-economica e con riferimento alle opportunità e alle sfide presenti e future per le attività imprenditoriali e professionali al femminile.

La partecipazione è gratuita. CLICCA QUI Per info e iscrizioni

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Gio 13 Giu, 2024

WEBINAR: Donne in attivo - La tua guida all’educazione finanziaria

È partita la quarta edizione del progetto "Donne in attivo - La tua guida all’educazione finanziaria", la cui partecipazione alle attività è totalmente gratuita

Importanti sono i risultati raggiunti in questi 3 anni: oltre 4.000 partecipanti! Nella passata edizione, i gruppi di lavoro che hanno partecipato volontariamente alla prima edizione del Laboratorio pratico hanno progettato iniziative interessanti, sfruttando le competenze finanziarie acquisite e instaurando vere amicizie.


Anche quest'anno il progetto proseguirà con un percorso formativo composto da quattro nuovi webinar, che si aggiungeranno a quelli già realizzati nelle scorse edizioni e disponibili sul sito.
Durante i webinar, discuteremo l'importanza delle competenze economico-finanziarie per ridurre il gender gap nel mondo imprenditoriale e lavorativo. Approfondiremo come una solida formazione in questo ambito possa aiutare i consumatori a prevenire le frodi finanziarie. Grazie all'aiuto di esperti, forniremo strumenti utili per la pianificazione a medio-lungo termine, fondamentali sia a livello professionale che personale. Esploreremo il tema della sostenibilità d'impresa e delle organizzazioni del Terzo settore da una prospettiva economica, finanziaria ed ESG, scoprendo come la sostenibilità possa creare valore duraturo. Infine, affronteremo i principali rischi che le donne possono incontrare nel corso della loro vita, fornendo strumenti e strategie per gestirli al meglio.
Il primo appuntamento, il 26 giugno alle ore 14.30, dal titolo “Le competenze economico-finanziarie. Focus sulle frodi finanziarie

 

 

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Gio 13 Giu, 2024

DonneInAttivo: La tua guida all'educazione finanziaria

È partita la quarta edizione del progetto "Donne in attivo - La tua guida all’educazione finanziaria", la cui partecipazione alle attività è totalmente gratuita.
Donne in Attivo - la tua guida all’educazione finanziaria - Edizione 2024

Un percorso di educazione finanziaria, agile e gratuito, per imparare a gestire (meglio) le tue finanze e guadagnare autonomia e serenità nelle piccole e grandi decisioni economiche della vita, che si tratti di acquisti, risparmi o investimenti: il progetto Donne in Attivo è arrivato quest’anno alla sua quarta edizione!
Lo scorso anno, più di 2000 partecipanti di ogni età e provenienza hanno partecipato al corso… e tu, che aspetti a iscriverti?

Attività e incontri

Con Donne in Attivo esplorerai la teoria e la pratica dell’educazione finanziaria attraverso incontri interattivi guidati da esperti della materia.

Quest’anno il Progetto propone quattro appuntamenti formativi e un laboratorio per lavorare in gruppo, tutti online. Continueremo a esplorare i temi legati alla gestione del denaro, con un focus su pianificazione e gestione di progetti nel terzo settore e imprenditoriali, sempre tenendo conto dei principi di gender equality. Ogni webinar dura circa 2 ore e chi completa il ciclo di incontri formativi può richiedere un attestato di partecipazione.

Tutte le edizioni - contenuti extra

Dal 2021, abbiamo organizzato 3 webinar su educazione finanziaria di base, gender equality e ruolo del consumatore, 5 incontri nel 2022 e 4 incontri nel 2023 su previdenza, finanza etica, risparmi, investimenti, innovazione digitale e tecniche di negoziazione.

I contenuti dei webinar e degli incontri sono disponibili nella sezione Tutti i video e sul nostro canale YouTube.

Come partecipare

Iscriviti gratuitamente ai webinar (clicca su PARTECIPA/ISCRIVITI) e riceverai una mail con tutte le informazioni per prendere parte agli incontri. I webinar in diretta sono aperti a tutte e la partecipazione, previa registrazione, è totalmente gratuita.

Chi ci supporta

Le Camere di Commercio, la rete dei Comitati per Imprenditorialità Femminile e diverse associazioni ci sostengono in tutte le attività del progetto.

Partner e contatti

Il progetto è finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e realizzato da Unioncamere con la collaborazione del Comitato per l’ educazione finanziaria

Partner tecnici: Innexta e Si.Camera

Per richieste o informazioni: info@donneinattivo.it

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Mer 12 Giu, 2024

Se sei un produttore agroalimentare abruzzese, Mediterranea 2024 è la mostra che fa per te

Dal 5 al 7 luglio 2024, torna a Pescara la fiera più longeva d'Abruzzo dedicata alle eccellenze agroalimentari del territorio.

Sta per partire la 38esima edizione di Mediterranea, un’occasione unica per giovani imprenditori agricoli, per diventare ambasciatore delle eccellenze d’Abruzzo.

L’obiettivo della manifestazione è dare massima visibilità agli espositori, rendendoli i veri protagonisti della mostra, attraverso una campagna di comunicazione che coinvolgerà i produttori stessi con interviste che verranno diffuse online per promuovere il loro marchio.

Presenta ora la tua domanda di partecipazione sul sito ufficiale www.mostramediterranea.it 

Contatta lo SNI territoriale Chieti Pescara per ulteriori informazioni.

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Mar 11 Giu, 2024

webinar - la gestione dei conflitti

ciclo di webinar gratuiti

Il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia, organizza un ciclo di webinar gratuiti su diverse tematiche, rivolti a donne professioniste, aspiranti imprenditrici e giovani. Il prossimo incontro, previsto per il 19 giugno, sarà sulla gestione dei conflitti.

per maggiori informazioni e per l'iscrizione: https://www.vg.camcom.gov.it/dettaglio-news/id=6564

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Lun 10 Giu, 2024

Imprenditoria Femminile, attivato lo “Sportello Donna” La Camera di Commercio al fianco delle imprese “rosa”

Nell’ambito delle attività realizzate per promuovere e sostenere la nascita e il consolidamento delle imprese femminili, il Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Frosinone Latina ha attivato il servizio online “Sportello Donna”.

Lo Sportello è uno strumento gratuito, di pari opportunità tra generi, dedicato alle imprenditrici e aspiranti tali, le quali troveranno nelle referenti del servizio un supporto alle loro richieste di primo orientamento e una prima assistenza in materia contabile, fiscale e legale.

Le referenti nominate in seno al Comitato sono, rispettivamente:

- rag. Alessandra Fanti, delegata del Comitato per la “consulenza contabile e fiscale” in rappresentanza dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Latina;

- avv. Maria Chiara Valleriani, specializzata in diritto tributario, delegata del Comitato per la “consulenza legale” in rappresentanza di Federalberghi Latina.

“Da anni il sistema camerale è impegnato con la rete dei Comitati per l’Imprenditoria Femminile (CIF) per promuovere la cultura imprenditoriale delle donne e per il supporto nelle fasi di avvio dell’impresa e nel suo consolidamento. In ragione di questa lunga esperienza a Unioncamere è stato riconosciuto il ruolo di soggetto attuatore per la certificazione della parità di genere. Si tratta di una progettualità, a valere sul PNRR, che il sistema camerale sta portando avanti con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. Con il CIF della Camera di Commercio Frosinone Latina abbiamo messo in campo attività formative rivolte alle donne che fanno impresa e alle aspiranti imprenditrici, con il ciclo di webinar “Formiamoci” ed ora diamo vita a questo Sportello a loro dedicato. Riconoscere il giusto ruolo economico e sociale alle donne è un fattore chiave per la crescita del Paese e non possiamo che mettere in campo tutte le risorse necessarie a perseguire questa sfida culturale”. – Ha commentato il Presidente della Camera di Commercio, Giovanni Acampora.

Sulla stessa linea le parole della Presidente del CIF Carolina Cascella: “Si aggiungono importanti tasselli all’operatività del Comitato per l’Imprenditoria Femminile. Avevamo assunto un impegno e lo stiamo portando avanti con azioni importanti. Voglio ringraziare le due referenti, Fanti e Valleriani, perché con la loro professionalità sapranno fornire una prima assistenza alle imprese. Lo Sportello non andrà in alcun modo a sostituire le figure professionali di riferimento ma fornirà un primo orientamento per le esponenti delle varie associazioni di categoria che abbiano dubbi o necessità. Non posso che dirmi orgogliosa per questo obiettivo raggiunto. Un traguardo che arriva a conclusione dei webinar “Formiamoci” che hanno avuto riscontri positivi al di sopra di ogni aspettativa. Abbiamo registrato una grande presenza e un’indiscussa soddisfazione, anche per l’elevato livello dei docenti che li hanno tenuti. Grazie all’Azienda Speciale Informare abbiamo offerto un percorso di formazione pratico e teorico basato sulle reali necessità delle imprese. Abbiamo già in programma di replicare questo format per approfondire altre tematiche. Le aziende hanno partecipato durante i loro orari liberi dal lavoro e questo testimonia la grande necessità di appuntamenti formativi. Anche per questo continueremo a perseguire la nostra mission”.

Per le richieste di prima assistenza, le imprenditrici e aspiranti tali potranno compilare il modulo online disponibile sul sito camerale nella pagina dedicata all’Imprenditoria femminile.

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Gio 06 Giu, 2024

INDAGINE IMPRENDITORIA FEMMINILE - Gap di genere

Secondo il Global Gender Gap report, ci vorranno almeno 131 anni per colmare il divario globale di genere, una prospettiva che diventa ancora più drammatica rispetto alla parità economica, proiettata a 169 anni nel futuro. Il gap di genere nell'imprenditoria è un fenomeno complesso che riflette disparità nelle opportunità, nelle risorse e nelle aspettative tra uomini e donne nel mondo degli affari. Questo divario si manifesta in diversi modi: dalla rappresentanza femminile nei ruoli di leadership e nel lancio di nuove imprese, alla disponibilità di finanziamenti e risorse necessarie per avviare e far crescere un'azienda. Le cause del gap di genere imprenditoriale sono molteplici e comprendono fattori culturali, sociali ed economici. Le donne spesso affrontano maggiori sfide nel garantire accesso a finanziamenti e 17 reti di supporto, oltre a dover conciliare responsabilità familiari e professionali in modo più intenso rispetto agli uomini. Inoltre, esistono ancora stereotipi di genere radicati che influenzano le percezioni sulle capacità imprenditoriali delle donne. Queste considerazioni generali trovano pieno riscontro dalle risposte delle imprenditrici. Infatti nel 75% confermano che vi sia un gap di genere nell'accesso alle opportunità imprenditoriali e alla rappresentanza nei settori chiave dell'economia genovese, come ad esempio disparità nell'accesso ai finanziamenti per le imprese gestite da donne rispetto a quelle gestite da uomini, e una sottorappresentazione delle donne in settori chiave come il commercio marittimo o l'industria manifatturiera. Inoltre il 65% ha riscontrato disparità di trattamento tra imprenditrici e imprenditori nel contesto lavorativo o negli ambienti imprenditoriali nello specifico: il 28,3% riscontra stereotipi di genere che influenzano le opportunità imprenditoriali; 17,5% disparità nell’avanzamento di carriera; 11,7% differenze nelle opportunità di networking e di accesso alle reti professionali; 7,5% disparità nell’accesso ai finanziamenti. Il resto delle imprenditrici dichiara di non avere riscontrato disparità di trattamento. Nell’ultima parte di questa sezione si è lasciata libertà alle imprenditrici di fornire alcune proposte o suggerimenti sulle politiche ed i servizi che vorrebbero venissero offerti loro in futuro. Per il 30% auspicano politiche di sostegno finanziario mirato alle imprenditrici, un 27,5% sostiene necessario mantenere incentivi fiscali per le imprese a conduzione femminile, mentre il 20% richiede programmi di mentorship e formazione specifici per donne che fanno impresa, infine un 15% auspica campagne di sensibilizzazione per promuovere l’uguaglianza di genere nel mondo degli affari. Tra gli altri suggerimenti ricevuti, le imprenditrici richiedono che siano sviluppati servizi di base come asili nido e scuole materne.

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INDAGINE IMPRENDITORIA FEMMINILE - Sviluppo sostenibile

In base al CRIF ESG Score le imprese femminili con un elevato grado di sostenibilità superano dell’8% quelle maschili, con una sensibilità spiccato soprattutto per quel che riguarda la componente ambientale. Partendo da questa considerazione nazionale, abbiamo ritenuto interessante capire quanto nel nostro territorio, le imprenditrici avessero questa propensione allo sviluppo sostenibile. I risultati portano ad una prevalenza di imprenditrici che sono portate verso lo sviluppo sostenibile (44%) in modo moderato, evidenziando che l'impresa ha alcune iniziative o politiche orientate allo sviluppo sostenibile, ma potrebbe migliorare o implementare ulteriori strategie per aumentare il suo impatto positivo sull'ambiente e sulla comunità. Il 34,7% dichiara di avere la propria impresa improntata su una gestione di sviluppo sostenibile molto forte infatti dichiarano di avere una forte impronta di sviluppo sostenibile, con pratiche e politiche integrate che mirano a minimizzare l'impatto ambientale, promuovere la responsabilità sociale e sostenere l'economia locale. Il 20 % sostiene di avere poca propensione allo Sviluppo Sostenibile: avendo ben poche o iniziative orientate allo sviluppo sostenibile, ma sono ben consapevoli che potrebbero in futuro adottare pratiche più responsabili e orientate al lungo termine. Un’impresa dichiara di non aver nessuna considerazione per lo sviluppo sostenibile nelle sue operazioni o strategie in azienda.

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INDAGINE IMPRENDITORIA FEMMINILE - Risorse e supporto

Al fine di valutare il capitale sociale delle nostre intervistate sono state loro sottoposte alcune domande inerenti diversi aspetti, tra cui anche il rapporto con le istituzioni locali, con le associazioni, per comprendere il grado di supporto che le imprese possono ricevere da questi soggetti. E’ stato chiesto, ad esempio, se erano iscritte ad associazioni imprenditoriali di categoria o se avessero sviluppato una rete di relazioni con altre imprenditrici, che permettesse loro di collaborare ad iniziative comuni, oppure di avere scambi di informazioni o consulenza tecnica. Per quanto riguarda invece la valutazione complessiva del contesto genovese, alle intervistate è stato chiesto di commentare quali siano - a parere loro - le opportunità e le difficoltà legate al territorio in cui vivono e lavorano, quali le politiche rivolte alle imprese, e in particolare, se avessero usufruito di supporti specifici. Per quanto riguarda invece le difficoltà connesse al territorio, sono emerse alcune considerazioni non direttamente riferibili alla specificità di genere, ma applicabili alla generalità degli operatori economici e riconducibili alla struttura produttiva, alla conformazione del territorio ma anche alla cultura locale. Il 35% delle imprenditrici ha dichiarato che la principale difficoltà incontrata è stata ottenere i finanziamenti, interessante notare che dai commenti delle intervistate emergevano due difficoltà: una relativa ad ottenere il finanziamento bancario, dall’altro la mancata conoscenza delle possibilità di partecipare a Bandi specifici per l’imprenditoria. Quindi se da un lato si regista la difficoltà di ottenere risorse economiche, dall’altra si evidenzia che la comunicazione delle opportunità per finanziare la creazione d’impresa non arriva e/o non viene veicolata. Il 31% evidenzia la problematica principale di conciliare la vita lavorativa e la vita privata (come abbiamo già trattato nella sezione di Conciliazione Vita Lavoro). Il 25% ha riscontrato la difficoltà di accesso al mercato, sia per via di difficoltà e “lungaggini” burocratiche, sia per una questione di stereotipo di genere. La maggior parte delle imprenditrici infatti ha testimoniato la difficoltà di accedere ad un mercato in settori che per anni hanno visto lo stereotipo di “lavoro da uomo”. Il 5% ha evidenziato una problematica nella gestione delle risorse umane, cioè la difficoltà di organizzare i tempi di lavoro dei dipendenti, ma soprattutto il reperimento di figure professionali adatte al loro ambito.

Sempre nell’ambito del supporto del territorio, le imprenditrici che si sono avvalse del supporto specifico messo in campo da vari soggetti, sono limitate numericamente, il 43,3% ha avuto supporto. Di queste imprenditrici, nello specifico emerge per un 53,7% il CLP, le Associazioni di Categoria con il 19,5%, seguite da Filse con il 17,1%. Una piccola percentuale ha avuto supporto dalla Rete al Femminile, altre imprenditrici sono state seguite dal PID e dallo Sportello EEN della Camera di Commercio e infine da Fondimpresa. Per quanto riguarda una mentorship o consulenza imprenditoriale nella fase iniziale della propria esperienza, solo il 28,3% ha fruito di questa opportunità, evidenziando quanto questo abbia influito positivamente nel proprio percorso imprenditoriale mettendo in evidenza i vari aspetti del fare impresa e aumentando la consapevolezza di quali competenze mettere in atto e quali era necessario rinforzare. Interessante notare che il 63,3% delle imprenditrici intervistate non fa parte di Associazioni o reti professionali dedicate alle imprenditrici nel territorio di Genova, il restante ha menzionato le Associazioni di Categoria e la Rete al Femminile.

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INDAGINE IMPRENDITORIA FEMMINILE - Ambito finanziario

Analizzando il Report Gender Diversity Index 2021 (GDI) uno degli aspetti più interessanti riguarda la solidità delle imprese femminili che risultano essere meno rischiose rispetto alla media italiana: più della metà (52,73%) presenta, infatti, un rischio di fallimento minimo o inferiore alla media, contro un dato nazionale del 48% con rischio minimo o inferiore alla media. Quanto ripreso prima, si può forse correlare con la rilevazione di quale gestione finanziaria hanno le imprenditrici nei confronti della propria impresa. Le imprenditrici intervistate rivelano di avere una gestione finanziaria della propria impresa tendenzialmente conservativa per il 40,8% e nella stessa percentuale abbiamo una gestione moderatamente conservativa. Per una imprenditrice la sua gestione è basica, cioè limitata all’essenziale. Mentre per un’altra imprenditrice la gestione è dinamica e ambiziosa (impresa che si occupa di gestione appartamenti per affitti brevi). Da notare una percentuale del 16,7% ha una gestione finanziaria intraprendente. Questa affermazione la troviamo in tutti gli ambiti in cui operano le imprenditrici intervistate, a conferma che ciò è dettato dalla caratteristica personale dell’imprenditrice. Per quanto riguarda l’ottenimento di finanziamenti, ben il 57,5% dichiara di aver avuto problemi e dichiarano queste principali difficoltà: la necessità di affidarsi a qualcuno che facesse da garante, la 12 poca informazione delle possibilità dei bandi e finanziamenti pubblici, le tempistiche difficili da mantenere per accedere ai bandi, il rifiuto delle banche, il non sapere come strutturare un piano d’impresa, difficoltà nel trovare finanziatori privati. Se poi guardiamo a quali risorse finanziarie sono state utili per lo sviluppo della propria attività, rileviamo che 68,3% - quindi una grande percentuale – ha fatto ricorso alle sole risorse proprie. Questo si lega a doppio filo alla domanda precedente. Le imprenditrici hanno difficoltà nell’ottenere finanziamenti e si ritrovano ad utilizzare i propri risparmi per concretizzare la propria voglia di mettersi in proprio. Troviamo un 21,7% che ha fruito di finanziamenti bancari e un 4,2% che ha unito finanziamenti pubblici ai propri risparmi, ottenendo anche un finanziamento bancario. Un 3,3% ha potuto fruire di finanziamenti pubblici, mentre le restanti imprenditrici hanno fatto ricorso ad “altre risorse finanziarie” non specificate. Alle imprenditrici che hanno fruito di finanziamenti pubblici abbiamo chiesto di specificare quali fossero, qui riportiamo quelli citati: Cassa commercio liguria, Bando Filse, PNRR Imprenditoria Femminile, Bonus Caruggi, Impresa 4.0, Fondazione San Paolo.

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