Territoriale

I termini del fare impresa #9: capitale proprio, capitale di rischio e patrimonio netto

Tutto il patrimonio netto è soggetto a rischio di impresa, ed è quindi capitale di rischio

Il capitale proprio è costituito dai conferimenti in denaro o in natura che il proprietario (nelle imprese individuali) o i soci (nelle imprese collettive) apportano nelle imprese e rappresenta pertanto quella ricchezza di proprietà dell’azienda da cui si attinge solo in caso di estrema necessità. Nel capitale di rischio, definito anche patrimonio netto, rientrano il conferimento dei soci, le risorse economiche come la liquidità in senso stretto, e qualsiasi bene che sia utile all’azienda, sia esso materiale o immateriale (es. competenze e know-how), insieme all’utile destinato a riserve e all’utile non distribuito. Il capitale di rischio è così definito perché l'imprenditore o i soci possono perdere quanto investito in caso di fallimento.

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Ven 15 Dic, 2023

Puglia: Aperti i primi 2 avvisi del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027, Contratti di Programma e TecnoNidi.

Delli Noci: "Partiamo con due misure che hanno fatto la differenza, sostenendo la competitività della Puglia. Sessantacinque milioni la dotazione iniziale".

Sono attivi dal 23 novembre, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, i primi due avvisi del Programma regionale Fesr-Fse+ 2021-2027. Si tratta di TecnoNidi e dei Contratti di Programma. Rivolto alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative il primo; alle grandi imprese in collaborazione con Pmi e startup il secondo, hanno una dotazione iniziale complessiva di 65 milioni di euro, di cui 45 per i Contratti di Programma e poco meno di 20 per TecnoNidi (per la precisione 19.705.882 euro).
Sono due veri e propri pilastri nel pacchetto di agevolazioni per le imprese che hanno movimentato, insieme, nel ciclo 2014-2020, investimenti per oltre 2,2 miliardi di euro e generato nuova occupazione per circa 5mila unità lavorative.
I Contratti di Programma, in particolare, hanno generato investimenti per circa 2,1 miliardi di euro di cui 1,086 miliardi euro da parte di gruppi esteri, nonché progetti di ricerca e sviluppo per 1,053 miliardi di euro e 4.163 nuovi occupati. Attrattivo anche TecnoNidi considerando che il 29% dei progetti presentati nel ciclo di programmazione 2014 2020 proviene da fuori regione o dall'estero. Inoltre dall'esame sui progetti con investimenti conclusi, si rileva che in media ogni iniziativa genera due nuovi occupati altamente qualificati ed una su cinque consegue il deposito di un nuovo brevetto o l'estensione della tutela in altri Paesi. Rilevante risulta la propensione all'internazionalizzazione, anche grazie agli eventi promossi dalla Regione Puglia. A TecnoNidi si deve l'impulso alla creazione di startup e Pmi innovative in Puglia che oggi raggiungono complessivamente le 759 unità, classificando la Puglia all'ottavo posto per entrambe le categorie.
Voluti dalla Regione Puglia, i due strumenti di agevolazione saranno entrambi gestiti da Puglia Sviluppo, in qualità di organismo finanziario nel caso di TecnoNidi; come organismo intermedio per i Contratti di Programma. Le due misure sono strutturali e pluriennali, quindi non hanno scadenza ma saranno aperte finché ci saranno risorse disponibili.

"La nuova programmazione - ha sottolineato l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci - parte con due Avvisi che pur con obiettivi differenti e rivolgendosi ad una platea di imprese diverse per dimensione, hanno fatto la differenza negli anni passati e la faranno ancora di più per il futuro.
Hanno attratto investimenti da altre regioni e dall'estero e sostenuto la competitività del sistema produttivo pugliese nelle grandi crisi di questi anni attraverso gli incentivi allo sviluppo e all'autoimprenditorialità. Hanno in comune la grande attenzione per l'innovazione e per i progetti di ricerca e sviluppo. Un'attenzione che nella precedente programmazione ha stimolato, complessivamente per entrambi, investimenti dedicati per oltre 1,092 miliardi di euro, ma farà molto di più nella nuova che nei Contratti di Programma focalizza l'attenzione sugli investimenti in ricerca, innovazione e formazione e in TecnoNidi sulla valorizzazione economica delle attività della ricerca.
Quanto alle risorse, quelle attuali rappresentano solo le dotazioni iniziali che saranno aumentate in relazione alle richieste delle imprese e non appena sarà possibile utilizzare anche i fondi Fsc".

La pubblicazione degli avvisi è sul Burp del 23 novembre 2023: TecnoNidi sull'edizione ordinaria del Bollettino, i Contratti di Programma nel supplemento.

Ecco in breve come funzionano le misure.

I Contratti di Programma agevolano le grandi imprese a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. Gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo e, per le Pmi aderenti, anche investimenti in attivi materiali. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da un minimo di 5 milioni di euro.
Le domande potranno essere inoltrate, a partire dall’11 dicembre 2023, attraverso la procedura online “Contratti di Programma”, mediante la registrazione e la compilazione di quanto previsto sulla piattaforma PugliaSemplice, disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it

TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica dei risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata.
L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, nonché un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività.
L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica, attraverso la procedura online all’indirizzo https://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/tecnonidi, a partire dal 23 novembre 2023.

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Gio 14 Dic, 2023

CCIAA di Foggia: 1° premio nazionale nella categoria "progetti per l'imprenditorialità".

il progetto Grow for Tomorrow dell’ITET Vittorio Emanuele III di Lucera è risultato essere il vincitore del primo premio a livello nazionale nella categoria “Progetti dedicata all’educazione finanziaria e/o all’imprenditorialità” davanti ad un Istituto di Bergamo e ad uno di Bologna.

Durante la premiazione, il Presidente ha sottolineato: “i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sono uno strumento formativo fondamentale per preparare gli studenti alle sfide del futuro. Elogio lo sforzo di studenti e docenti e sottolineo il contributo positivo che le imprese forniscono per affiancare gli studenti e far conoscere il tessuto sociale ed economico della nostra comunità”.

il progetto Grow for Tomorrow dell’ITET Vittorio Emanuele III di Lucera è risultato essere il vincitore del primo premio a livello nazionale nella categoria “Progetti dedicata all’educazione finanziaria e/o all’imprenditorialità” davanti ad un Istituto di Bergamo e ad uno di Bologna.

Durante la premiazione, il Presidente ha sottolineato: “i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sono uno strumento formativo fondamentale per preparare gli studenti alle sfide del futuro. Elogio lo sforzo di studenti e docenti e sottolineo il contributo positivo che le imprese forniscono per affiancare gli studenti e far conoscere il tessuto sociale ed economico della nostra comunità”.

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Gio 14 Dic, 2023

CCIAA Foggia: “L’impresa fa Scuola”.

Un colloquio possibile tra imprenditori e giovani del territorio.

Il Cesan, Azienda speciale della Camera di commercio di Foggia, nell’ambito degli indirizzi programmatici della Camera di Commercio di Foggia, intende istituire un elenco di imprese/imprenditori che si rendono disponibili a favorire un colloquio con i giovani del territorio e il mondo della scuola mediante:

visite aziendali per far conoscere da vicino la realtà aziendale;
testimonianze dell’imprenditore, con l’obiettivo di dialogare con gli studenti e dare una preziosa testimonianza sulle attitudini, competenze, capacità e motivazioni a fare impresa (incontri in Camera o presso gli Istituti);
incontri con giovani del territorio in cerca di occupazione;
sperimentazione di percorsi di alternanza “università-imprese”.
L’avviso è diretto a individuare imprenditori, rappresentanti delle realtà produttive del territorio di competenza della Camera di commercio di Foggia interessati a partecipare alle iniziative “L’Impresa fa Scuola”.
L’adesione a tale iniziativa, pur non prevedendo compensi economici di alcuna natura, presenta numerosi vantaggi per le imprese, che certamente avranno l’opportunità di promuovere i loro valori e la cultura aziendale, consolidando il loro ruolo come parte attiva della comunità nel contesto della formazione della futura forza lavoro, ricevendo al contempo dai giovani studenti spunti per effettuare studi e/o affrontare specifiche esigenze lavorative.

La manifestazione di interesse si rivolge agli imprenditori rappresentanti delle realtà produttive la cui impresa:

sia iscritta nel Registro delle imprese della Camera di commercio di Foggia;
sia attiva e non in stato di liquidazione o abbia in corso procedure fallimentari;
sia in regola con il pagamento del diritto annuale della Camera di commercio di Foggia;
sia iscritta al Registro nazionale alternanza scuola lavoro (RASL) o si iscriva allo stesso (https://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home) prima dell’avvio degli eventi “L’Impresa fa Scuola”.

I soggetti interessati possono richiedere l’iscrizione all’elenco compilando l’apposito form.

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Gio 14 Dic, 2023

CCIAA di Foggia al CPI per un seminario sulla creazione di impresa.

Al Centro per l’impiego di Foggia un incontro dedicato ai disoccupati e agli inoccupati in cerca di lavoro autonomo.

Giovedì 14 Dicembre, dalle ore 10 alle 12, presso il Centro per l’impiego di Foggia in via San Severo 73 Foggia, si terrà un seminario sulla creazione d’impresa e sui finanziamenti destinati allo sviluppo dell’autoimprenditorialità.

L’iniziativa ha lo scopo di fornire ai partecipanti le informazioni e gli strumenti necessari per comprendere le opportunità di finanziamento disponibili per le nuove imprese, nonché le procedure e i requisiti da rispettare per accedere a tali finanziamenti.

All’evento, oltre agli operatori del Centro per l’Impiego di Foggia, prenderanno parte i rappresentanti di diversi soggetti del mondo istituzionale: il dott. Erasmo Di Giorgio della Camera di Commercio di Foggia, Confcommercio, dott.ssa Angiola Cialone dell’Ordine dei Consulenti del lavoro e la dott.ssa Di Donna di “Fare impresa”. 

ARPAL Puglia offre un servizio gratuito di autoimpiego che consente a cittadini disoccupati o inoccupati di intraprendere un percorso imprenditoriale. Il servizio si articola in diverse fasi e prevede l’accompagnamento e il sostegno personalizzato, che mira a offrire le competenze e le conoscenze necessarie e in linea con le proprie aspirazioni e capacità.

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Gio 14 Dic, 2023

Grani Digitali dell’ITET B. Pascal e Camera di Commercio di Foggia insieme per la crescita del territorio

La collaborazione con le aziende è infatti una fonte di arricchimento per l’offerta formativa.

Quella tra la scuola e le imprese è una partnership strategica ormai consolidata, che impatta in maniera positiva sulle opportunità formative offerte agli studenti e contribuisce a creare quel ponte urgente e necessario tra il contesto scolastico e il mondo lavorativo.

La collaborazione con le aziende è infatti una fonte di arricchimento per l’offerta formativa delle scuole: gli Istituti ricevono materiali educativi e didattici gratuiti, partecipano a concorsi, incontrano role model e ambassador provenienti dalle imprese e interagiscono con le aziende attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Dall’altro lato, le aziende considerano fondamentale il rapporto con il mondo scuola e le iniziative pensate per alimentare questa relazione sono ormai elemento integrante e qualificante delle loro strategie di Sostenibilità.

Questa relazione, per quanto ormai consolidata, è però in continua e costante evoluzione: sulla spinta delle riforme scolastiche – fra le più recenti e interessanti, le Linee guida per l’orientamento del D.M. 328/22 – ogni anno il rapporto scuola-impresa si apre a nuove opportunità di collaborazione.

Per questo motivo giovedì 7 dicembre alle ore 9.00, presso il consiglio della Camera di Commercio di Foggia, Grani Digitali dell’ITET B. Pascal e la Camera di Commercio annunceranno un Accordo di collaborazione per il raggiungimento delle finalità comuni per uno sviluppo armonico del territorio e della formazione dei giovani

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Gio 14 Dic, 2023
Locandina seminario “La sottile linea tra arte e artigianato”

Seminario “La sottile linea tra arte e artigianato”

Il consolato provinciale di Crotone della federazione nazionale maestri del lavoro con il patrocinio, tra gli altri, della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, organizza un seminario dal titolo “La sottile linea tra arte e artigianato”

Il seminario sarà incentrato sulla ricerca e lo sviluppo di idee nell’ambito del disegno del gioiello e su come da ciò possa prendere vita una bottega artigiana che trasforma l’idea in manufatto. 

Il seminario si svolgerà a Crotone venerdì 15 dicembre alle ore 17:00 presso la sala Margherita in via Santa Margherita secondo il programma allegato.

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Gio 14 Dic, 2023

ZES UNICA

Dal 1° gennaio 2024 istituita la Zona Economica Speciale per otto Regioni.

Con la legge di conversione del Decreto-legge 124/2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 novembre 2023, è stata istituita la Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno, che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La ZES unica è un'area delimitata del territorio dello Stato, nella quale l'esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d'impresa.

I principali benefici previsti per le imprese che operano nella ZES unica sono:

  • Credito d'imposta per investimenti
  • Sgravi fiscali e contributivi
  • Semplificazione amministrativa

La ZES unica rappresenta una grande opportunità per l'economia del Sud Italia, che può beneficiare di un impulso significativo in termini di investimenti, crescita e occupazione. La ZES unica ha l'obiettivo di:

  • Rilanciare l'economia del Sud Italia: la ZES unica si propone di favorire l'insediamento di nuove imprese e l'ampliamento di quelle già esistenti, con un conseguente aumento degli investimenti e dell'occupazione.
  • Promuovere la competitività delle imprese del Sud Italia: la ZES unica intende favorire la competitività delle imprese del Sud Italia, attraverso la riduzione dei costi e la semplificazione amministrativa.
  • Attrare investimenti esteri: la ZES unica punta a attirare investimenti esteri, in particolare da parte di imprese che operano nei settori strategici per l'economia del Sud Italia.
Documento
Regione

Le diverse forme di assunzione: Il contratto a tempo indeterminato

Introduzione alle diverse forme di assunzione in particolare il contratto indeterminato: specifiche caratteristiche, il campo di applicazione nonché i rispettivi riferimenti normativi.

 

Regione
Fai da te

Trasformare la ditta individuale in Srls unipersonale: cosa cambia e come fare

La ditta individuale una forma giuridica molto diffusa in Italia, ma non sempre è la più adatta sul lungo periodo alle esigenze di chi vuole avviare o ampliare un’attività imprenditoriale. Spesso, infatti, si può optare per convertire la propria partita IVA, ad attività ben avviata, in una società come la Srls unipersonale, che offre maggiori vantaggi in termini di responsabilità limitata, tassazione agevolata e flessibilità organizzativa.

Da ditta individuale a Srl: quando e come conviene

Trasformare la propria ditta individuale in una Società a Responsabilità Limitata (Srl) o in una Srl semplificata unipersonale (Srls) può portare diversi vantaggi, soprattutto se:

  • si supera la soglia di fatturato di 85.000 euro, che impedisce di usufruire del regime forfettario e obbliga a pagare più tasse e contributi; 
  • si vogliono attrarre nuovi investitori o partner per espandere l’attività; 
  • si vuole evitare di rischiare il proprio patrimonio personale in caso di fallimento o di debiti;
  • si vuole separare il proprio patrimonio personale da quello dell’attività.

Infatti, con la ditta individuale, il titolare è responsabile illimitatamente delle obbligazioni assunte, mentre con la Srl o la Srls, la responsabilità è limitata al capitale sociale versato.

 

Differenza tra Srl e Srls

Trasformare la ditta individuale in Srl o in Srls è una decisione importante che va valutata attentamente, considerando i pro e i contro di ogni forma giuridica e le proprie esigenze specifiche:

  • la Srl richiede un capitale sociale minimo di 10.000 euro, mentre la Srls può avere un capitale sociale da un euro a 9.999,99 euro; 
  • la Srl può avere uno statuto personalizzato, mentre la Srls deve seguire uno statuto standard; 
  • la Srl può essere creata trasferendo il patrimonio della ditta individuale nella società, mentre la Srls può essere creata solo versando denaro.

La scelta tra le due forme giuridica dipende da diversi fattori. Se si vuole creare una società da zero (eventualmente chiudendo una p.IVA preesistente), si può optare per la Srls, che ha un costo inferiore. Se invece si vuole trasformare una ditta individuale in società, si può preferire la Srl. Questo perché una ditta individuale con regime forfettario che perde questo beneficio, invece di passare a una ditta individuale ordinaria (con un alto onere fiscale e amministrativo), può diventare una Srl unipersonale, che conserva i vantaggi dell’autonomia e riduce le tasse.

 

Da ditta individuale a Srl: quali sono gli obblighi da rispettare

La Srl deve tenere dei libri contabili, che registrano la contabilità e i movimenti della società, e sono responsabilità dell’amministratore. I libri contabili obbligatori per la Srl sono:

  • libro giornale;
  • inventario;
  • libro delle scritture ausiliari;
  • registro dei beni ammortizzabili;
  • registri Iva;
  • libri delle assemblee dei soci;
  • libri degli amministratori.

Inoltre, la Srl deve seguire degli obblighi e degli adempimenti fiscali più complessi rispetto alla ditta individuale. Infatti, la Srl non può scegliere il regime forfettario, che prevede meno tasse e contributi. La tassazione prevista per la Srl prevede il pagamento di:

  • IRES: 24% sull’utile lordo;
  • IRAP: 3,9% sul reddito d’impresa;
  • INAIL;
  • IRPEF: dal 23% al 43%.

 

Come trasformare la ditta individuale in Srl

Per trasformare la ditta individuale in Srl bisogna seguire una procedura che prevede il conferimento del patrimonio della ditta individuale nella nuova società. In pratica, si scambia il valore della ditta individuale con le quote della Srl.

Il conferimento può essere fatto tramite atto notarile o tramite procedura amministrativa. In entrambi i casi, occorre redigere lo statuto della società, registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate e pubblicarlo sulla Gazzetta Ufficiale. Inoltre, occorre aprire nuovi conti bancari per la società e iscriverla alla Camera di Commercio.

Il conferimento comporta anche il pagamento di alcune spese, tra cui:

  • spese notarili, spese relative alla stesura dell’atto costitutivo e dello statuto, alla registrazione e alla pubblicazione. Variano in base al valore della partita Iva e al numero dei soci;
  • spese amministrative, inerenti all’apertura dei conti bancari e all’iscrizione alla Camera di Commercio. Dipendono dal tipo di conto e dal fornitore scelto;
  • spese fiscali, dovute all’imposta sul reddito delle società (IRPEF) che il socio deve pagare sulla quota ricevuta dalla società. Variano in base al regime fiscale e al reddito imponibile.

Per avere una stima più precisa delle spese, è consigliabile consultare un commercialista o un esperto del settore.

Trasformare la ditta individuale in Srl è una scelta strategica che può portare numerosi vantaggi per i lavoratori autonomi che vogliono crescere e innovare il proprio business. 

 

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Gio 14 Dic, 2023