Storie d'imprenditori

La storia di Loredana Alagia, che trasforma la sua passione per il make up in un’attività imprenditoriale: dopo aver  iniziato come truccatrice itinerante, apre nel 2025 il suo studio dove svolge anche lezioni di self-make up alle clienti che imparano così a volersi bene e vende prodotti skin care che seleziona e prova lei stessa. 

Per Loredana fare impresa significa lavorare alacremente e pensare sempre a nuove proposte da offrire ai clienti ma se il lavoro appassiona davvero si riesce a superare ogni ostacolo. Lo testimonia il fatto che, nel territorio in cui lavora, il mestiere di truccatrice era poco noto ma i social e il passaparola stanno facendo del suo studio un punto di riferimento per il mercato.

Giovanni Telesca, amministratore della società Grinlux S.r.l., racconta la nascita della start up innovativa operante nel campo degli integratori alimentari, formata da 4 soci accomunati da grande passione per il mondo della nutrizione. Dopo aver sperimentato nel 2016 in un piccolo laboratorio una nuova tecnologia di estrazione delle proteine del latte, nel 2022 lanciano il marchio NUAP NUTRITION per sportivi, appassionati di fitness e chi vuole stare bene. Sempre attenti all’innovazione, hanno da poco lanciato sul mercato una compressa proteica masticabile, formata per ben il 50% di proteine.

La chef Enza Crucinio spiega come è nata l’idea di Lucanino Fast Good: dal ricordo di quando nei campi a mezzogiorno, per pranzo, sua mamma tirava fuori il pane scavato con dentro le minestre tipiche della zona. Diventata chef, ha voluto riprendere la tradizione della cucina tipica lucana, in particolare del pane scavato riempito di tanti buoni prodotti locali, innovandola per adeguarla ai gusti dei nostri giorni e con l’ambizione di far conoscere l’enogastronomia della Basilicata in tutta Italia.

Paolo e Giuseppe Fedele, che si definiscono artigiani digitali, hanno iniziato occupandosi di fotografia in alta definizione gigapixel e virtual tour ed estendendo poi il campo di attività al linguaggio audiovisivo, alla realtà virtuale e all’interazione fisico-digitale multimediale in generale come nel caso del simulatore della slittovia di Castelmezzano. Supportati da Resto al Sud e “incubati” presso l’incubatore SEREA, fanno parte di un circuito di creativi con i quali sperimentano nuovi linguaggi e sono convinti che nel fare impresa a Sud si possano avere le stesse possibilità che a Milano o a Londra.

Luca Colacicco racconta la storia della sua impresa, fondata dal nonno nel 1937 come piccola bottega di falegnameria nei Sassi di Matera per produrre barili in legno per il vino e poi mobili e arredi. L’innovazione è sempre stata al centro delle strategie dell’impresa: l’introduzione di macchine a controllo numerico, stampante 3d e tecnologia laser CAD ha consentito di ridurre i tempi di produzione, di lavorare in sicurezza e controllare la qualità del prodotto. Gli artigiani moderni sono sempre più tecnologici e le giovani generazioni che vogliano seguire questa strada saranno sempre più attratti dal connubio di tecnologia e tradizione manuale. 

il maestro pastaio Pietro Labanca produce nella sua azienda pasta trafilata in bronzo ed essiccata lentamente a bassissima temperatura e lavorata in maniera artigianale secondo l’antica tradizione delle pastaie lucane. Ne ottiene quella ruvidità tanto apprezzata dai consumatori a cui vende le proprie tipologie di pasta anche online. Pur trovandosi al “Sud del Sud”, in mezzo a due parchi nazionali, e nonostante le difficoltà che ciò comporta, esporta i suoi prodotti in Europa, USA e Giappone e sta per lanciare un secondo brand per il canale horeca.

Quella di Ruralis è una storia di ritorni, radici e innovazione. Un modello di impatto positivo che vuole rigenerare i territori e costruire futuro dove molti vedevano solo passato.