Studi e ricerche

Quanto vale la bioeconomia in Italia

Nel 2023 ha generato 437,5 miliardi di euro

La bioeconomia italiana ha registrato nel 2023 un valore della produzione di 437,5 miliardi di euro, con un aumento di 9,3 miliardi rispetto al 2022. Questo settore impiega circa due milioni di persone e rappresenta il 10% dell'economia nazionale: l’Italia si posiziona così al secondo posto dopo la Spagna (11%) in termini di incidenza percentuale sul PIL. Nel 2023 sono state censite 808 startup innovative nel settore bioeconomico, pari al 6,6% delle imprese registrate nel relativo registro. La maggior parte di queste startup opera nella ricerca e sviluppo (45%) e nel settore agri-food (25%). La filiera agro-alimentare gioca un ruolo centrale nella bioeconomia italiana, rappresentando circa il 63% del settore. Le imprese italiane del settore agroalimentare si distinguono per l'alto tasso di innovazione di prodotto (20%) e di processo (36%), superando la media dell'UE27 rispettivamente di 8 e 15 punti percentuali.

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Mar 23 Lug, 2024

Cosa succede a debiti e crediti pendenti dell’azienda dopo la cancellazione dal registro delle imprese?

Alla cancellazione dal registro delle imprese i creditori sociali insoddisfatti possono far valere i propri diritti, ecco come.

In base a quanto stabilito dalla Cassazione, la società di capitali e/o di persone si estingue nel momento in cui avviene l’iscrizione della cancellazione nel registro delle imprese.
La cancellazione di una società dal registro delle imprese porta quindi all’estinzione della stessa. Ci sono tuttavia due eccezioni.
Si tratta delle ipotesi in cui la società possa essere dichiarata fallita entro un anno dalla cancellazione oppure possano essere contestati alla società debiti di natura tributaria entro 5 anni dalla cancellazione. 

I residui passivi successivi alla cancellazione sono regolamentati dall’art. 2495, comma 2, cc, in base al quale i creditori sociali possono far valere le proprie pretese nei confronti di altri soggetti (soci e/o liquidatori) a determinate condizioni. L’estinzione delle obbligazioni in capo alla società non è automatica, per assicurare la tutela dei creditori sociali ed evitare che la cancellazione dal registro delle imprese possa diventare un mezzo per eludere il pagamento dei debiti contratti nei confronti dei terzi. Questi ultimi possono vantare un’azione civile per il recupero dei loro crediti verso i soci e i liquidatori. 

Se in seguito alla cancellazione risultano crediti o i beni residui, questi possono non essere ricompresi nel bilancio finale di liquidazione. In tali casi potrebbero trasferirsi agli ex soci, in base alla quota/partecipazione che ciascun socio deteneva prima dell’estinzione e di conseguenza i creditori sociali, per poter trarre soddisfazione, potranno dunque rivalersi contro questi ultimi pro quota

Qualora invece risultassero non presenti a bilancio dei debiti sociali (sopravvenienze passive), i creditori sociali potranno agire nei confronti degli ex soci, ciascuno per la propria quota di liquidazione, o verso i liquidatori in colpa ex art. 2495, comma 2, cc.

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Lun 22 Lug, 2024

Quanto è importante il lavoro per i giovani? Una risposta sorprendente

Uno studio 2024 di Area Studi Legacoop e Ipsos fotografa cosa pensa la Gen Z (ovvero quella dei  giovani da 18 e 34 anni) del lavoro.

Il lavoro, dovrebbe essere uno strumento per rendersi indipendenti e avere un reddito, che permetta di costruirsi una propria vita e farsi una famiglia.
Ma le percentuali e i dati che emergono da una recente indagine realizzata da Area Studi Legacoop e Ipsos forse appaiono, in qualche modo, inaspettati.



Il lavoro è, nella lista dei "valori" della Gen Z, in fondo al resto:
- rispetto: 50%
- onestà:44%
- libertà: 42%
- amicizia: 41%
- sincerità: 37%
- senso della famiglia: 36%
- lavoro e fedeltà: 32%

In particolare i giovani manifestano esigenze o vicinanza ai seguenti temi di rilievo sociale:
- sicurezza (30%)
- uguaglianza (29%)
- stabilità (26%)
- ecologia (23%)

- innovazione e giustizia sociale (21%)

Ma soprattutto essi indicano i maggiori problemi della società moderna nell’assenza di prospettive professionali e di stabilità nel lavoro: il 32% degli intervistati ha la sensazione che l'”ascensore sociale” rappresentato dalla formazione, dallo studio e dall’impegno nel lavoro, non funzioni
Infatti nell’indagine il 26% – quindi più di una persona su quattro – afferma che in Italia oggi il merito non è sufficientemente riconosciuto o valorizzato

Il lavoro quindi è per i giovani intervistati:
- una fonte di reddito (per il 41% degli intervistati e il 49% per gli appartenenti al ceto medio);
- un diritto (per il 39% degli intervistati ma per il 45% nel ceto medio e 47% al Mezzogiorno);
- un modo per affermare la propria indipendenza (38%, 42% nel ceto medio e 43% nel Mezzogiorno);
- uno strumento per dare dignità alla persona (32%, con una punta del 38% al Sud) e per costruirsi una posizione sociale (30%, 38% al Sud);
- uno strumento utile per fare esperienza (per il 29%), imparare un mestiere, operare in un ambiente ben strutturato ed essere apprezzati (per il 25%)

Cosa può attirare i giovani al lavoro?
- il trattamento economico (25%, che sale al 29% tra le donne);
- autonomia e indipendenza (24%);
- disponibilità di tempo libero, orari flessibili e stabilità del posto di lavoro (23%);
- buoni rapporti con i colleghi e i superiori (20%).
 

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Lun 22 Lug, 2024
II trimestre 2024

Movimprese i dati del Molise del secondo trimestre 2024

Nati mortalità delle imprese registrate a fine periodo

Dai dati di Movimprese, relativi al secondo trimestre del 2024, si evince che il Molise ha registrato 403 iscrizioni di nuove imprese e 295 cessazioni.

Con +108 nuove imprese il saldo è positivo.

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Ven 20 Dic, 2024

Movimprese, i dati della Calabria del secondo trimestre 2024

I dati della Regione

Dai dati di Movimprese, relativi al secondo trimestre del 2024, si evince che la Calabria ha registrato 2286 iscrizioni di imprese e 1455 cessazioni. 

Con +831 imprese il saldo è positivo.

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Gio 27 Feb, 2025

Nuovo SELFIEmployment: finanziamenti per NEET

Nuovo SELFIEmployment finanzia con prestiti a tasso zero l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali dei giovani NEET maggiorenni, delle donne inattive e dei disoccupati di lungo periodo.

Nuovo SELFIEmployment è una misura che finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000€ l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali su tutto il territorio nazionale promosse da NEET, donne inattive o disoccupati di lungo periodo.

L'incentivo è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).
Scarica qui tutti i documenti per compilare la domanda o alla fine di questo articolo se vuoi saperne di più.

Chi può partecipare

Per poter accedere al finanziamento bisogna essere residenti nel territorio nazionale e appartenere a una delle seguenti categorie:

  • NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
    • si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età;
    • non sono impegnati in altre attività lavorative e in percorsi di studio o di formazione professionale.
  • Donne inattive, ovvero donne maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative.
  • Disoccupati di lunga durata, ovvero persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
    • non risultano essere occupati in altre attività lavorative;
    • hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID).

Per approfondire l’argomento, visita il sito ufficiale cliccando qui

Contatta il Servizio Nuove Imprese della Camera di commercio Chieti Pescara all’indirizzo servizionuoveimprese@chpe.camcom.it per una consulenza personalizzata.

 

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Lun 22 Lug, 2024

Movimprese, i dati di Reggio Calabria del secondo trimestre 2024

I dati della Provincia

Dai dati di Movimprese, relativi al secondo trimestre del 2024, si evince che la provincia di Reggio Calabria ha registrato 604 iscrizioni di imprese e 412 cessazioni. 

Con +192 imprese il saldo è positivo.

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Gio 27 Feb, 2025

Movimprese, i dati della Sardegna del secondo trimestre 2024

I dati della Sardegna

Dai dati di Movimprese, relativi al secondo trimestre del 2024, si evince che la Sardegna ha registrato 2046 iscrizioni di nuove imprese e 2015 cessazioni.

Con +31 nuove imprese il saldo è positivo.

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Ven 03 Gen, 2025

Voce alle imprese del territorio: nuovi voli da Pescara

Se sei un imprenditore abruzzese, compila il questionario per farci sapere quali destinazioni potrebbero essere utili alla tua azienda.

L’11 luglio si è tenuto in Camera di commercio un incontro, promosso Camera di commercio Chieti Pescara e Regione Abruzzo, al fine di individuare, attraverso un’apposita indagine preparata da PTS, società di consulenza con sedi a Roma e Milano, voli ritenuti indispensabili per lo sviluppo del territorio.

Compila ora il questionario per le imprese, e facci sapere quali destinazioni potrebbero essere utili alla tua azienda.

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Gio 18 Lug, 2024

Movimprese, i dati della provincia di Oristano del secondo trimestre 2024

I dati di Movimprese

Dai dati di Movimprese, relativi al secondo trimestre del 2024, si evince che la provincia di Oristano ha registrato 124 iscrizioni di nuove imprese e 248 cessazioni.

Con -124 imprese il saldo è negativo.

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Gio 09 Gen, 2025