Studi e ricerche

Quanti posti creano le startup e le PMI innovative

I dati della ricerca sull'impatto occupazionale della filiera dell'innovazione nel nostro Paese svolta da InnovUp con Fondazione R&I, Assolombarda, Unione degli Industriali Torino e Confindustria Genova

Nel 2022, le startup hanno generato 58.215 posti di lavoro, portando il totale a oltre 210.000 dal 2012 al 2023, includendo anche ex-startup, PMI e incubatori. Nel 2022, il fatturato delle startup ha raggiunto 11,7 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 2,4 miliardi. Tra queste, 79 "Gazzelle" hanno creato 4.609 posti di lavoro.Complessivamente, la filiera dell'innovazione ha impiegato quasi 211.000 persone, mobilitando 40 miliardi di euro. Il tasso di mortalità delle startup si stabilizza attorno al 35% dopo 10 anni, con un incremento delle acquisizioni, che ha raggiunto 110 nel 2023. 

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Mar 22 Ott, 2024

Programma Nazionale Giovani, donne e lavoro: le azioni che stimolano l’occupazione

Favorire la creazione di lavoro per donne e persone vulnerabili, sostenere i giovani nella transizione al mercato del lavoro, compresi i NEET, investire nelle competenze e modernizzare i servizi.Il generale andamento dell’occupazione migliora. Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre di quest’anno è sceso al 6,8%, come ha certificato l’Istat. In particolare, il tasso di occupazione femminile si alza al 53,5 per cento. Numeri che fotografano un andamento positivo del mercato del lavoro, sicuramente in ripresa dopo il periodo pandemico.
Per la questione femminile, nonostante il trend in crescita, si avverte tuttavia una difficoltà nel reinserimento nel mercato del lavoro collegato alla genitorialità.

Proprio per incrementare gli investimenti, stimolare la creazione di lavoro e l’occupazione delle donne, supportare i giovani nella transizione al mercato del lavoro, compresi i NEET, si rafforzano, in linea con gli obiettivi sottolineati nel Rapporto globale dell’OIL, le politiche istituzionali: il fine è quello di integrare le politiche per l’occupazione giovanile e femminile con quelle di protezione sociale, affrontando le disuguaglianze globali.

Queste politiche si traducono in programmi dedicati a queste specifiche categorie, come il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, finanziato con un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro tra Fondo sociale europeo Plus e cofinanziamento nazionale. L’obiettivo del Programma è proprio quello di promuovere il lavoro e le competenze, favorire l'occupazione di giovani, donne e persone fragili e modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Direzione generale per le politiche attive del lavoro) è l’Autorità di gestione del Programma.

Le risorse complessive del programma sono distribuite in quattro priorità tematiche:

  • Facilitare l’ingresso al lavoro dei giovani: coinvolgere i giovani tra i 15 e i 34 anni soprattutto distanti dal lavoro (Neet, coloro che hanno terminato gli studi, o chi è in condizioni familiari disagiate), per offrire loro opportunità concrete attraverso un percorso personalizzato: dall’accoglienza presso gli sportelli regionali, all’orientamento e accompagnamento, fino all’offerta di lavoro, apprendistato, tirocinio o formazione. Un tutoraggio orientato ai fabbisogni delle imprese e basato su competenze digitali, green, linguistiche, imprenditoriali e civiche.
     
  • Favorire il lavoro delle donne e delle persone in condizioni di vulnerabilità: sostenere l’occupabilità delle donne e delle persone in condizioni di vulnerabilità sociale con percorsi personalizzati. Dalle donne vittime di violenza, a  quelle disoccupate di lunga durata, dai detenuti alle persone con disabilità, il programma intende offrire incentivi per l’ingresso nel lavoro e rafforzare le competenze con percorsi che integrino anche accessibilità, servizi di cura, legali, di sicurezza, sanitari, psicologici, abitativi e di altra natura. Le azioni sono rivolte anche ai servizi per l’impiego e al Terzo Settore, creando partenariati tra attori pubblici, privati, profit e non profit.
     
  • Formare nuove competenze di lavoratori nel digitale e nelle transizioni ecologiche: sviluppare le competenze digitali e green, promuovere un invecchiamento attivo e sano e ambienti di lavoro adeguati. Le azioni si realizzano attraverso il Fondo nuove competenze, il programma guida per la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Si rivolge alle imprese che hanno riconvertito, o hanno intenzione di riconvertire, la propria attività produttiva e vogliono adeguare le competenze del proprio personale. Alla base c’è l’analisi e l’aggiornamento dei fabbisogni formativi e occupazionali delle imprese.
     
  • Modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive: modernizzare il mercato del lavoro per offrire ai cittadini servizi territoriali innovativi, efficienti e integrati, per un accesso paritario al lavoro. Quindi: condividere informazioni tra gli attori istituzionali; promuovere azioni sperimentali su welfare territoriali, semplificare le iniziative a sostegno dell’occupazione; sostenere politiche di contrasto al lavoro sommerso; rafforzare gli strumenti di apprendimento sul lavoro. Questa azione si rivolge ai servizi per il lavoro, alle istituzioni, alle amministrazioni locali, al mondo imprenditoriale, al Terzo Settore, agli enti di formazione.

A queste quattro priorità, se ne aggiunge un’altra di assistenza tecnica.
Accanto a queste azioni, il programma prevede alcune operazioni strategiche, una novità introdotta nella programmazione 2021-2027. Sono strategiche perché fondamentali per raggiungere gli obiettivi del Programma: per le risorse economiche, per le persone coinvolte, per la portata innovativa degli interventi, per la capacità di impatto sui territori.

Il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro individua, in particolare, tre operazioni di importanza strategica:

  • Strategia di outreach per i giovani Neet: ovvero intercettare (outreach) i giovani più deboli e svantaggiati che non sono stati raggiunti dal Programma e riavvicinarli al mercato del lavoro. Sensibilizzare i territori per far conoscere le opportunità del programma, coinvolgere Terzo settore e altre istituzioni, anche scolastiche.
     
  • Sostegno al welfare territoriale in chiave di conciliazione dei tempi di vita: sostenere forme di welfare territoriali, per conciliare tempi di vita personale con il tempo dedicato al lavoro, coinvolgendo il Terzo settore per diffondere forme di welfare sul territorio.
     
  • Fondo nuove competenze: favorire investimenti in competenze digitali e green, per adeguare le professionalità alle nuove esigenze del mercato del lavoro, e ai cambiamenti organizzativi e produttivi delle imprese e sostenere percorsi di ricollocazione del personale.

Tutti i dettagli del programma sono disponibili su un nuovo sito ad esso dedicato, creato appositamente snello, con testi sintetici per reperire facilmente tutte le informazioni.
Nel sito, è possibile consultare in modo approfondito le priorità e le operazioni strategiche del Programma, ma anche notizie, progetti, opportunità e il dettaglio delle risorse stanziate.

 

 


 

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Ven 18 Ott, 2024

Programma Nazionale Giovani, donne e lavoro: le azioni che stimolano l’occupazione

Favorire la creazione di lavoro per donne e persone vulnerabili, sostenere i giovani nella transizione al mercato del lavoro, compresi i NEET, investire nelle competenze e modernizzare i servizi.Il generale andamento dell’occupazione migliora. Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre di quest’anno è sceso al 6,8%, come ha certificato l’Istat. In particolare, il tasso di occupazione femminile si alza al 53,5 per cento. Numeri che fotografano un andamento positivo del mercato del lavoro, sicuramente in ripresa dopo il periodo pandemico.
Per la questione femminile, nonostante il trend in crescita, si avverte tuttavia una difficoltà nel reinserimento nel mercato del lavoro collegato alla genitorialità.

Proprio per incrementare gli investimenti, stimolare la creazione di lavoro e l’occupazione delle donne, supportare i giovani nella transizione al mercato del lavoro, compresi i NEET, si rafforzano, in linea con gli obiettivi sottolineati nel Rapporto globale dell’OIL, le politiche istituzionali: il fine è quello di integrare le politiche per l’occupazione giovanile e femminile con quelle di protezione sociale, affrontando le disuguaglianze globali.

Queste politiche si traducono in programmi dedicati a queste specifiche categorie, come il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, finanziato con un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro tra Fondo sociale europeo Plus e cofinanziamento nazionale. L’obiettivo del Programma è proprio quello di promuovere il lavoro e le competenze, favorire l'occupazione di giovani, donne e persone fragili e modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Direzione generale per le politiche attive del lavoro) è l’Autorità di gestione del Programma.

Le risorse complessive del programma sono distribuite in quattro priorità tematiche:

  • Facilitare l’ingresso al lavoro dei giovani: coinvolgere i giovani tra i 15 e i 34 anni soprattutto distanti dal lavoro (Neet, coloro che hanno terminato gli studi, o chi è in condizioni familiari disagiate), per offrire loro opportunità concrete attraverso un percorso personalizzato: dall’accoglienza presso gli sportelli regionali, all’orientamento e accompagnamento, fino all’offerta di lavoro, apprendistato, tirocinio o formazione. Un tutoraggio orientato ai fabbisogni delle imprese e basato su competenze digitali, green, linguistiche, imprenditoriali e civiche.
     
  • Favorire il lavoro delle donne e delle persone in condizioni di vulnerabilità: sostenere l’occupabilità delle donne e delle persone in condizioni di vulnerabilità sociale con percorsi personalizzati. Dalle donne vittime di violenza, a  quelle disoccupate di lunga durata, dai detenuti alle persone con disabilità, il programma intende offrire incentivi per l’ingresso nel lavoro e rafforzare le competenze con percorsi che integrino anche accessibilità, servizi di cura, legali, di sicurezza, sanitari, psicologici, abitativi e di altra natura. Le azioni sono rivolte anche ai servizi per l’impiego e al Terzo Settore, creando partenariati tra attori pubblici, privati, profit e non profit.
     
  • Formare nuove competenze di lavoratori nel digitale e nelle transizioni ecologiche: sviluppare le competenze digitali e green, promuovere un invecchiamento attivo e sano e ambienti di lavoro adeguati. Le azioni si realizzano attraverso il Fondo nuove competenze, il programma guida per la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Si rivolge alle imprese che hanno riconvertito, o hanno intenzione di riconvertire, la propria attività produttiva e vogliono adeguare le competenze del proprio personale. Alla base c’è l’analisi e l’aggiornamento dei fabbisogni formativi e occupazionali delle imprese.
     
  • Modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive: modernizzare il mercato del lavoro per offrire ai cittadini servizi territoriali innovativi, efficienti e integrati, per un accesso paritario al lavoro. Quindi: condividere informazioni tra gli attori istituzionali; promuovere azioni sperimentali su welfare territoriali, semplificare le iniziative a sostegno dell’occupazione; sostenere politiche di contrasto al lavoro sommerso; rafforzare gli strumenti di apprendimento sul lavoro. Questa azione si rivolge ai servizi per il lavoro, alle istituzioni, alle amministrazioni locali, al mondo imprenditoriale, al Terzo Settore, agli enti di formazione.

A queste quattro priorità, se ne aggiunge un’altra di assistenza tecnica.
Accanto a queste azioni, il programma prevede alcune operazioni strategiche, una novità introdotta nella programmazione 2021-2027. Sono strategiche perché fondamentali per raggiungere gli obiettivi del Programma: per le risorse economiche, per le persone coinvolte, per la portata innovativa degli interventi, per la capacità di impatto sui territori.

Il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro individua, in particolare, tre operazioni di importanza strategica:

  • Strategia di outreach per i giovani Neet: ovvero intercettare (outreach) i giovani più deboli e svantaggiati che non sono stati raggiunti dal Programma e riavvicinarli al mercato del lavoro. Sensibilizzare i territori per far conoscere le opportunità del programma, coinvolgere Terzo settore e altre istituzioni, anche scolastiche.
     
  • Sostegno al welfare territoriale in chiave di conciliazione dei tempi di vita: sostenere forme di welfare territoriali, per conciliare tempi di vita personale con il tempo dedicato al lavoro, coinvolgendo il Terzo settore per diffondere forme di welfare sul territorio.
     
  • Fondo nuove competenze: favorire investimenti in competenze digitali e green, per adeguare le professionalità alle nuove esigenze del mercato del lavoro, e ai cambiamenti organizzativi e produttivi delle imprese e sostenere percorsi di ricollocazione del personale.

Tutti i dettagli del programma sono disponibili su un nuovo sito ad esso dedicato, creato appositamente snello, con testi sintetici per reperire facilmente tutte le informazioni.
Nel sito, è possibile consultare in modo approfondito le priorità e le operazioni strategiche del Programma, ma anche notizie, progetti, opportunità e il dettaglio delle risorse stanziate.

 

 


 

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Ven 18 Ott, 2024

Movimprese: III Trimestre 2024

Natalità e mortalità delle imprese italiane registrate a fine periodo

Nel terzo trimestre del 2024, il sistema imprenditopriale italiano ha mostrato segnali di crescita, ma con dinamiche complesse. Secondo i dati di Movimprese, si è registrato un saldo positivo di 15.227 nuove attività, frutto di 62.599 iscrizioni e 47.372 cessazioni. Tuttavia, questo risultato riflette una vitalità imprenditoriale contenuta, con un tasso di crescita nazionale stabile allo 0,26%, in linea con lo stesso periodo 2023. 

Focus Regione Puglia

In Puglia si è registrato un saldo positivo di 896 nuove imprese, con un tasso di crescita dello 0,24%. Questo rappresenta un buon segnale per la regione, contribuendo alla vitalità dell'ecosistema imprenditoriale locale, nonostante un contesto economico complesso. 

Dati salienti

nuove iscrizioni: 3.695
cessazioni: 2.799

Settori di crescita

I settori che hanno mostrato una performance migliore includono: Industria, Costruzioni e Servizi. Questi settori hanno beneficiato della ripresa del mercato, contribuendo al saldo positivo complessivo.

Il saldo positivo per la regione Puglia indica una ripresa continua. Le imprese individuali continuano a rappresentare una scelta prevalente tra i nuovi imprenditori, ma si osserva un aumento delle società di capitali. Questo cambiamento suggerisce un'evoluzione delle preferenze imprenditoriali e una crescente fiducia nella creazione di aziende più strutturate.

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Mar 15 Ott, 2024

Imprese, da Irfis agevolazioni contro il caro mutui

Sarà pubblicato oggi, venerdì 11 ottobre, sul sito web di Irfis FinSicilia, l’avviso che regolamenta la richiesta di agevolazioni contro il caro mutui per le imprese. L'avvio dell'iter arriva dopo la firma da parte dell’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino del decreto con cui si attiva la misura, voluta dal governo Schifani, del valore di 45 milioni di euro.

Le aziende potranno presentare le domande, a partire dal 12 novembre, sull’apposita piattaforma messa a punto dalla finanziaria regionale. Un mese il tempo per raccogliere le istanze. 

Non si tratta di un click day: la piattaforma chiuderà il 12 dicembre, poi sarà il momento della valutazione delle istanze. L'erogazione delle risorse agli aventi diritto è prevista entro il primo trimestre del 2025. La firma del decreto, frutto della condivisione con l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, arriva dopo l’apprezzamento della giunta regionale e il parere positivo della commissione Bilancio dell’Ars. «Sostenere il mondo produttivo è una priorità del nostro governo - afferma il presidente della Regione Renato Schifani - e per queste ragioni abbiamo messo in campo un provvedimento che punta ad abbattere l'aumento degli interessi dei mutui a tasso variabile sùbito dagli imprenditori siciliani. Il successo della misura contro il caro mutui delle famiglie ha già confermato nei mesi scorsi che siamo sulla strada giusta per mitigare gli effetti dell'inflazione e dell'aumento del costo della vita». 

«La misura - afferma Dagnino - rientra nel più ampio quadro di interventi del governo regionale a favore delle imprese, che includono sia aiuti per compensare la congiuntura economica negativa degli scorsi anni, sia incentivi, di prossima adozione, per rafforzare il sistema produttivo regionale». «L’abbattimento degli interessi sui mutui - afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo - è una misura che rappresenta un sostegno concreto per le nostre imprese. Sono molte, infatti, le realtà imprenditoriali che si trovano ad affrontare crescenti difficoltà per l’accesso al credito, soprattutto per via del costo degli interessi. Grazie a questa agevolazione, molte aziende potranno respirare finalmente e dedicarsi con maggiore tranquillità ai propri progetti di crescita e di sviluppo. Lavoreremo, adesso, affinché queste risorse raggiungano il maggior numero possibile di aziende su tutto il territorio dell’Isola». «Irfis è pronta a intervenire al fianco del sistema produttivo dell'Isola per contribuire a realizzare questa misura voluta dal governo e votata dall'Ars», aggiunge Iolanda Riolo, presidente di Irfis FinSicilia. 

 

I DETTAGLI:

Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese in possesso di almeno una unità operativa nel territorio siciliano. Le aziende dovranno avere pagato, entro il 31 marzo 2024, le rate scadute nel corso del 2023 per finanziamenti, per investimenti o fabbisogno di capitale circolante, erogati da banche o intermediari finanziari e in essere al primo gennaio 2024. 

L’aiuto sarà calcolato nella misura del 30 per cento dell’ammontare degli interessi pagati dalle imprese e comunque entro il limite complessivo massimo di 10 mila euro

Nella valutazione delle istanze saranno presi in considerazione il valore del tasso nominale applicato sull’ultima rata del finanziamento scaduta nel 2023 e l’ammontare degli interessi oggetto di richiesta di contributo. 

Sarà data priorità alle imprese con sede legale in Sicilia. Le aziende che faranno domanda, inoltre, devono non aver omesso di denunciare alle autorità richieste estorsive ovvero richieste di tassi usurari su prestiti da parte di organizzazioni o soggetti criminali nell’ultimo triennio prima dell’istanza.

 

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Ven 11 Ott, 2024

Decimo programma quadro: arriva la consultazione sul futuro delle R&I delle batterie

In vista della definizione del prossimo programma quadro europeo per la ricerca, BEPA ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere le opinioni degli stakeholders sul futuro della ricerca e dell’innovazione in Europa nel campo delle batterie.
Come emerso nel rapporto Draghi, il futuro della competitività UE passa anche per il collocamento dell’industria Europea ai vertici della catena del valore nel campo delle batterie, strategiche per partite come quella dell’auto elettrica, ma non solo.

Con questa finalità, la Batteries European Partnership Association (BEPA) ha recentemente lanciato una consultazione pubblica con l’obiettivo di identificare le sfide e le soluzioni necessarie ad assicurare che il prossimo programma europeo per la ricerca sostenga adeguatamente l’innovazione nel campo delle batterie.
Mediante la compilazione di un formulario on line, BEPA invita gli stakeholders (pubblici e privati) a condividere la propria conoscenza e le proprie opinioni sulla sfida che si sta affrontando.
I termini per la partecipazione alla consultazione si chiudono il 15 novembre 2024

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Gio 10 Ott, 2024

Rimborso di 10mila euro per le imprese che ospitano stagisti per sei mesi

Un voucher di 10mila euro destinato al rimborso delle spese sostenute dalle imprese che ospitano giovani stagisti per sei mesi presso la sede principale o presso le filiali in Italia e all’estero. Nell’ambito del progetto Rete, è stata lanciata l’iniziativa “Voucher stage” con una dote di 10 milioni di euro per finanziare mille voucher. È stata pubblicata la call per le imprese interessate che entro l’8 novembre 2024 possono presentare la domanda con la manifestazione di interesse sulla piattaforma online dedicata. (link: https://rete.giovani2030.it/gli-stage/candidatura-imprese )


Destinatarie del progetto sono le imprese che devono essere in possesso di tre requisiti: essere società di diritto italiano, con codice fiscale e partita Iva italiani ed avere almeno 30 dipendenti. Potranno manifestare il loro interesse a ospitare, per un periodo di sei mesi, fino a un massimo di tre stagisti, diplomati e laureati di età compresa tra i 18 e i 30 anni, presso le proprie sedi in Italia e negli altri paesi della Ue.

Per ogni stagista che abbia completato il percorso formativo è previsto un contributo sotto forma di voucher di 10mila euro a copertura dell’indennità di partecipazione. In fase di presentazione della domanda le imprese possono decidere di co-finanziare lo stage, avendo così più possibilità di vedersi assegnare il voucher. Nel passaggio successivo l’azienda procederà direttamente con il processo di selezione e contrattualizzazione dei candidati. Dopo la raccolta delle candidature dei giovani, in fase di attivazione dello stage, sarà stilata una graduatoria con priorità per gli stage all’estero e per le imprese che offrono risorse aggiuntive.

La dotazione finanziaria totale dell’iniziativa è pari a 10 milioni di euro, con una riserva del 50% per stage all’estero. Non si tratta di un click day, le domande saranno prese tutte in considerazione e non sarà considerato l’ordine cronologico di presentazione.
 

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Mer 09 Ott, 2024

DDL Concorrenza e startup innovative: oltre il capitale sociale

La nuova normativa dovrebbe avere lo scopo di selezionare le startup con maggior potenziale. Ma la preoccupazione principale è che queste misure possano ridurre il numero di beneficiari

Nel recente dibattito attorno al Disegno di Legge annuale per il Mercato e la Concorrenza (DDL Concorrenza), gran parte dell'attenzione si è concentrata sull'obbligo di un capitale sociale minimo di 20.000 euro e sull'assunzione di almeno un dipendente entro due anni per le startup innovative. Tuttavia, c’è una questione fondamentale che viene ignorata: l'oggetto sociale delle startup innovative. La normativa attuale prevede che l’innovazione debba essere prevalente, ma non esclusiva, nell'attività di queste imprese. Questo dettaglio permette a molte startup di presentarsi come innovative solo in parte, mascherando microimprese che continuano a svolgere attività ordinarie.

 

Se davvero si vuole promuovere l'innovazione in Italia, è necessario spostare il focus da requisiti burocratici come il capitale minimo a una maggiore chiarezza sull'oggetto sociale. Le startup dovrebbero essere costituite per dedicarsi interamente all’innovazione, senza che questa sia solo una componente aggiuntiva. 
 

La legge, invece, lascia spazio a una certa commistione con attività ordinarie. 
 

Rendere l’innovazione esclusiva nell'attività d'impresa consentirebbe di distinguere chiaramente chi fa vera innovazione da chi semplicemente approfitta delle agevolazioni riservate a questo settore.


La nuova normativa, secondo il governo, ha lo scopo di selezionare le startup con maggior potenziale. Tuttavia, la preoccupazione principale è che queste misure possano ridurre il numero di beneficiari, con una stima di un taglio del 70% delle startup attualmente iscritte, portando a un risparmio di circa 10 milioni di euro. Più che un incentivo all’innovazione, sembra una strategia per limitare i costi. In un contesto già complesso per le piccole imprese, l'aggiunta di vincoli rischia di creare ulteriori ostacoli, soffocando la crescita di startup che potrebbero realmente portare innovazione.

Il DDL Concorrenza potrebbe rappresentare un passo avanti per regolamentare meglio l'ecosistema startup in Italia, ma solo se si affrontano le vere sfide del settore, e la questione dell’esclusività dell’innovazione nell'oggetto sociale deve essere una priorità. Senza un adeguato sostegno alle vere startup innovative, questa riforma rischia di essere un’occasione persa, ostacolando l’innovazione invece di incentivarla.

 

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Mer 09 Ott, 2024

Servizio civile agricoltura: si farà, c’è il bando per i progetti. Quanto si prende, come funziona

Partiranno mille ragazzi tra 18 e 28 anni: prenderanno un rimborso di 507 euro al mese. Progetti da presentare entro il 28 ottobre

A partire dal 2 ottobre ed entro il 28 novembre, gli enti interessati a reclutare i ragazzi dovranno presentare i loro progetti.

Si partirà con la manifestazione d'interesse aperta alle aziende. Per i giovani sarà un anno a spese dello Stato che vuole valorizzare questa attività.
Coloro che prenderanno parte alla sperimentazione saranno una quota dei 6.740 che hanno partecipato al bando Servizio civile digitale e l’investimento iniziale è di 7 milioni di euro, dal momento che chi andrà nei campi riceverà un rimborso di 507 euro al mese da parte dello Stato.

Le idee che enti e imprese possono presentare hanno un ampio margine di azione e possono interessare molti segmenti dell’agricoltura e del lavoro rurale. È importante che siano previste attività di inclusione, assistenza e terapeutiche per soggetti fragili e persone con disabilità, ma dovranno far parte del programma anche iniziative di conoscenza, promozione e tutela dei prodotti agricoli e alimentari del made in Italy, fino alla conoscenza e promozione dei corretti stili di vita alimentari, anche per prevenire e contrastare i disturbi legati all'alimentazione o per ridurre lo spreco alimentare e valorizzare l'economia circolare, affiancate anche da servizi di tipo ricreativo.

I giovani dovranno essere introdotti alla promozione e allo sviluppo del coworking rurale, di educazione ambientale e alimentare, a tutela della biodiversità animale e del territorio (in particolare quello forestale), valorizzando le risorse agricole e riconoscendo il ruolo multifunzionale svolto dalle imprese agricole

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Lun 07 Ott, 2024

Blog Cybersecurity per PMI: tecniche di truffa e consigli per gli imprenditori

Il tema della Cybersecurity è in costante evoluzione e il blog del sito Cybersecurity PMI continua a voler perseguire l'obiettivo di essere un utile spazio informativo sulla sicurezza informatica per le Camere di commercio e le loro imprese.

Per questo è online un nuovo articolo dal titolo “Dizionario di Cybersecurity: ransomware, pharming e whaling”. in cui vengono raccontate alcune delle tecniche di truffa maggiormente utilizzate dai cyber criminali e dati alcuni consigli agli imprenditori per proteggere la propria attività.

Il Servizio Nuove Imprese della Camera di commercio Chieti Pescara, vi invita a leggere l'articolo in questione cliccando qui sotto.

https://www.cybersecurity-pmi.infocamere.it/notizie/ransomware-pharming-e-whaling

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Ven 04 Ott, 2024