Il MICROCREDITO è stato oggetto di un’evoluzione normativa ed operativa con il DECRETO MEF 20 novembre 2023, n. 211, che ha apportato alcune modifiche al Decreto MEF del 17 ottobre 2014, n. 176 .
In estrema sintesi le nuove disposizioni entrate in vigore per i finanziamenti stipulati a partire dal 12 Gennaio 2024 riguardano i seguenti aspetti:
Gli importi salgono fino a 75 mila per attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone o fino a 100 mila per le società a responsabilità limitata; In entrambi i casi il Fondo di Garanzia per le PMI non potrà superare la copertura dell’80% del rischio di credito per importi fino a 50 mila, mentre per importi superiori la garanzia non potrà eccedere il limite del 60%.
Le società a responsabilità limitate diventano soggetti eleggibili al microcredito e solo in questo caso è possibile richiedere anche garanzie reali e non esclusivamente personali;
Non è più previsto il credito frazionato ma si potranno erogare gli importi deliberati in un’unica tranche;
Viene cancellato il limite dei 5 anni di Partita IVA per tutte le imprese richiedenti e vengono inoltre cancellati i limiti dimensionali riguardanti l’attivo patrimoniale, i ricavi lordi e l’indebitamento;
La durata massima del finanziamento viene aumentata fino ad un massimo di 10 anni, comprensivi di periodi di pre-ammortamento.
La ragione sociale è il nome legale e ufficiale di un'impresa o di un ente economico, che serve a identificarlo e a distinguerlo dagli altri soggetti presenti sul mercato. La ragione sociale è composta da due elementi: il nome dell'impresa e l'acronimo che indica la forma giuridica (ad esempio s.n.c., s.a.s., s.r.l., ecc.).
A cosa serve la ragione sociale?
La ragione sociale si usa per le società di persone e le ditte individuali, mentre per le società di capitali si usa la denominazione sociale, che può essere anche un nome di fantasia. La ragione sociale deve contenere almeno il cognome o la sigla di uno dei soci illimitatamente responsabili, mentre la denominazione sociale può essere scelta liberamente, purché non sia già usata da altre imprese.
La ragione sociale e la denominazione sociale devono essere iscritte nel Registro delle Imprese, che ne garantisce l'esclusività e la tutela. Inoltre, devono essere indicate in tutti gli atti, i documenti e le fatture emessi dall'impresa.
Come si sceglie la ragione sociale di un’impresa?
La scelta della ragione sociale o della denominazione sociale è importante perché rappresenta l'immagine e l'identità dell'impresa, e può influire sulla sua reputazione e sul suo successo. Per scegliere il nome più adatto, bisogna tenere conto di alcuni criteri, come:
la verità: il nome deve rispecchiare la realtà dell'impresa e non ingannare i consumatori o i concorrenti;
la novità: il nome deve essere originale e diverso da quelli già esistenti, per evitare confusione e violazione di diritti altrui;
il buon costume e l'ordine pubblico: il nome non deve essere offensivo, osceno, irrispettoso o contrario alla legge o alla morale.
Scegliere la ragione sociale o la denominazione sociale giusta può essere un vantaggio competitivo per l'impresa, che potrà così distinguersi e farsi ricordare dal pubblico.
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Ven 09 Feb, 2024
Ven 09 Feb, 2024
Obiettivo «burocrazia zero»
In Cdm arrivano 45 semplificazioni per gli artigiani.
La settimana prossima arriverà in Consiglio dei ministri un decreto nell’ambito Pnrr con 45 semplificazioni per le attività artigiane.
L’annuncio è stato dato dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo in occasione dell’Osservatorio Cna sulla burocrazia per le piccole e medie imprese. «Per le falegnamerie - ha detto Zangrillo - ci sono 78 adempimenti, 72 per le gelaterie che fanno riferimento a 21 enti diversi. Stiamo lavorando su questo. Il decreto che porterò consentirà di ridurre in maniera significativa questi adempimenti».
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Ven 09 Feb, 2024
Ven 09 Feb, 2024
INPS
Importanti novità sul calcolo dei contributi dalle ultime circolari INPS.
Con la circolare INPS 29 gennaio 2024, n. 24, l’Istituto comunica le aliquote e il valore minimale e massimale del reddito erogato per il calcolo dei contributi dovuti nel 2024 dagli iscritti alla Gestione Separata.
La circolare fissa le aliquote contributive, previdenziali e assicurative, dovute da parasubordinati e committenti (collaboratori e figure assimilate, magistrati onorari a esaurimento, lavoratori nel settore dello sport dilettantistico) e liberi professionisti (compresi i professionisti del settore sportivo dilettantistico).
La circolare, inoltre, specifica le percentuali di ripartizione dell’onere contributivo.
IRPEF 2024: le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate sul passaggio a tre aliquote
Comunicato stampa del 6 febbraio 2024
Al via il primo modulo della Riforma fiscale.
Pronte le istruzioni per l’Irpef 2024 con sole 3 aliquote.
Pubblicate le istruzioni operative sulla prima parte della riforma fiscale che si applicherà nel 2024 e prevede la riduzione delle aliquote da 4 a 3: la prima del 23 per cento per i redditi fino a 28mila euro; poi del 35 per cento per i redditi superiori a 28 e fino a 50mila ed infine del 43% sopra questa ultima soglia. Scompare quindi la vecchia aliquota del 25% che si applicava da 15 mila a 28mila euro di reddito. Il comunicato stampa con la circolare 2/E - pdf di oggi fornisce così agli uffici dell’amministrazione finanziaria le indicazioni per applicare correttamente le norme contenute nel decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216. Ulteriori novità del 2024 riguardano, inoltre, la detrazione da lavoro dipendente con un aumento di 75 euro, la riduzione dell’ammontare delle detrazioni spettanti per alcuni oneri per i redditi sopra i 50 mila euro e l’abrogazione dell’agevolazione per la capitalizzazione delle imprese (ACE).
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Gio 08 Feb, 2024
Gio 08 Feb, 2024
Seminario “La tutela della proprietà intellettuale” - 19 febbraio dalle 10.00 alle 12.00
Una panoramica dei principi generali per la gestione della proprietà intellettuale e le prime indicazioni per una maggior consapevolezza dei pro e dei contro di ciascuna strategia di tutela.
Contenuti:
Fondamenti di Proprietà Intellettuale
I marchi - definizioni, strategie, procedure
I brevetti - definizioni, strategie, procedure
I modelli industriali - definizioni, strategie, procedure
Per partecipare al webinar, accedi sulla piattaforma SNI - Servizio Nuove Imprese e iscriviti al link seguente.
Seminario curato da t2i trasferimento tecnologico e innovazione - agenzia per l'innovazione del Sistema Camerale Veneto - è ente accreditato dall’Ufficio Europeo Brevetti e dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi come PATLIB (Patent Library).
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 febbraio alle ore 12.00.
Se hai bisogno di assistenza o ulteriori informazioni, puoi contattare lo SNI Territoriale Chieti Pescara --> servizionuoveimprese@chpe.camcom.it
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Gio 08 Feb, 2024
Mar 06 Feb, 2024
Il mercante d’arte a titolo continuativo è imprenditore
Con l'ordinanza n. 1603/2024, la Corte di Cassazione afferma che la cessione in modo continuativo di opere d'arte costituisce attività d'impresa. Un focus sulla differenza tra la nozione civilistica e quella tributaristica di imprenditore commerciale.
La nozione civilistica e quella tributaristica di “imprenditore commerciale” divergono per un aspetto essenziale, ossia quello della necessità dell’“organizzazione”, essendo tale requisito indispensabile per il diritto civile ma non indispensabile per quello tributario, ai fini del quale è sufficiente la professionalità abituale dell’attività economica, anche senza l’esclusività della stessa. E per questi motivi, nel caso di specie, la cessione in modo continuativo di opere d’arte costituisce attività d’impresa. Così si esprime la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1603/2024. Chi vende con continuità opere d’arte va considerato come un imprenditore, con tutte ciò che ne consegue in tema di obblighi civilistici e fiscali.
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Mar 06 Feb, 2024
Mar 06 Feb, 2024
Varese - Novità 2024 - Secondo appuntamento Focus "Avviare l'impresa: principali aspetti di natura fiscale e contabile" - 28/02/2024
Secondo appuntamento per il Focus di approfondimento rivolto allo studio ed analisi dei principali aspetti fiscali/contabili da valutare in fase di avvio di impresa
Dopo il successo del primo incontro svoltosi lo scorso 31 gennaio, Camera di Commercio di Varese, in collaborazione con l'Ordine dei Dottori Commercialisti di Varese, introduce un nuovo focus di approfondimento volto allo studio e all'analisi dei principali aspetti di natura fiscale e contabile da esaminare in fase di avvio di una nuova attività imprenditoriale.
Durante l'incontro un esperto fornirà indicazioni utili sui principali aspetti fiscali e amministrativi da tenere in considerazione quando si decide di iniziare un’attività di lavoro autonomo o di impresa. Il secondo appuntamento si svolgerà mercoledì 28 febbraio 2024 alle ore 14:00 presso la sede Camerale - Piazza Monte Grappa 5, Varese.
Webinar per le imprese su DIRE, ambiente unico di compilazione pratiche Camera di Commercio.
Mercoledì 07/02/2024 dalle 11:00 alle 12:30
DIRE diventerà l'ambiente unico di compilazione di tutte le pratiche verso il Registro Imprese per ogni tipologia di utente.
Nuovi adempimenti sono disponibili ogni mese, con la conseguente dismissione degli stessi in Comunica Starweb. Oltre alle demo di compilazione di alcune pratiche, durante il webinar saranno illustrati lo stato di avanzamento dei lavori e i prossimi rilasci.
Contenuti:
Integrazione in DIRE della nuova funzionalità che permette la conversione dei file PDF nel formato PDF/A previsto dalla norma modifiche statutarie/patti sociali
La recente rivisitazione degli adempimenti DIRE che ora possono essere destinati anche all'albo artigiani e compilati in modalità multi-adempimento.
Se sei interessato iscriviti al webinar che si terrà tramite la piattaforma Zoom mercoledi 07/02/2024 dalle 11:00 alle 12:30
NB: L'adesione a questa iniziativa è a titolo gratuito; la partecipazione è garantita ai primi 3.000 richiedenti. Gli incontri non verranno registrati e non sono previsti attestati di partecipazione.
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