Imprenditoria Femminile, Comitati Imprenditoria Femminile

Imprese femminili in provincia di Isernia, i settori

Approfondimento sulle imprese femminili in provincia di Isernia tratto dal Report realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico-scientifico di Si.Camera e del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne

Nel 2022, in provincia di Isernia, il settore “più rosa” è quello degli “altri servizi alla persona”, in cui più di 66 imprese su 100 sono guidate da donne. Seguono il settore dei servizi legati alla “sanità e assistenza sociale” (servizi per anziani, asili nido, centri di medicina estetica, ecc.) con più di 45 imprese femminili su 100 e quelli dell’agricoltura e dell’istruzioni, entrambi con 42 imprese rosa su 100.

In coda il settore della moda con 34,8 imprese femminili su 100.

I materiali di approfondimento sono stati prodotti e presentati durante la tappa molisana della manifestazione itinerante de “Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, promosso da Unioncamere con il diretto coinvolgimento dei Comitati per l’imprenditoria femminile, ora inserito nel “Piano Nazionale dell’Imprenditoria femminile”, progetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e finanziato dall’Unione europea con le risorse del Next Generation EU che Invitalia, soggetto gestore, realizza in collaborazione con Unioncamere”.

Scarica qui le slides di presentazione del rapporto.

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Mer 10 Gen, 2024

Imprese femminili in provincia di Campobasso, i settori

Approfondimento sulle imprese femminili in provincia di Campobasso tratto dal Report realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico-scientifico di Si.Camera e del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne

Nel 2022, in provincia di Campobasso, il settore “più rosa” è quello degli “altri servizi alla persona”, dove più di 64 imprese su 100 sono guidate da donne. Seguono i servizi legati alla “sanità e assistenza sociale” (servizi per anziani, asili nido, centri di medicina estetica, ecc.) con più di 43 imprese femminili su 100 e il settore moda con quasi 43 imprese rosa su 100. 

In coda il settore del Commercio al dettaglio con 36,3 imprese femminili su 100 e quello delle Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali con 36,2 imprese rosa su 100.

I materiali di approfondimento sono stati prodotti e presentati durante la tappa molisana della manifestazione itinerante de “Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, promosso da Unioncamere con il diretto coinvolgimento dei Comitati per l’imprenditoria femminile, ora inserito nel “Piano Nazionale dell’Imprenditoria femminile”, progetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e finanziato dall’Unione europea con le risorse del Next Generation EU che Invitalia, soggetto gestore, realizza in collaborazione con Unioncamere”

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Mer 10 Gen, 2024

Imprese femminili in Molise

Dal Report realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico-scientifico di Si.Camera e del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne si evince che nel 2022, in Italia, le imprese guidate da donne sono un milione e 337mila e sono il 22,2% del totale. Nell’ultimo anno, tali imprese si sono ridotte del - 0,4%, in valori assoluti la riduzione delle imprese femminili è stata di 6.014 unità contro una diminuzione di oltre 42mila unità di imprese non femminili (- 0,9%).

Il Report è stato presentato durante la tappa del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa svoltasi presso la Camera di commercio del Molise (sede di Campobasso) il 22 novembre nell’ambito del Piano Nazionale per l’Imprenditorialità femminile. IL Piano è un progetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e finanziato dall’Unione europea con le risorse del Next Generation EU che Invitalia – soggetto gestore – realizza in collaborazione con Unioncamere.

Il Molise, con 9.339 imprese femminili, registra il più elevato tasso di femminilizzazione pari al 27,3%. 

Secondo quanto emerge dai dati Istat, sia a livello nazionale che a livello regionale, le imprese femminili sono generalmente più piccole e raggiungono un livello di produttività mediamente più basso rispetto alle imprese non femminili.

Nello specifico le imprese femminili del Molise presentano una produttività più bassa rispetto al valore medio del Mezzogiorno sia con riferimento alle imprese femminili che non femminili.

A tre anni dalla nascita (anno 2019) le imprese femminili del Molise registrano una probabilità di sopravvivenza dell’85,0%; tale dato appare inferiore a quello delle imprese non femminili (87,3%) ma superiore al dato nazionale (79,8%).

Se si guarda ai valori a 5 anni (anno 2021) la probabilità di sopravvivenza per un’impresa femminile molisana è del 75,6%. Anche in questo caso il dato è più basso rispetto a quello delle imprese non femminili (80,6%) ma migliore rispetto a quello nazionale (70,2%).

 Al termine della fase di start up le imprese femminili molisane presentano un tasso di sopravvivenza pari al 71,3%, confermando una maggiore capacità di resilienza rispetto alla media italiana (66,0%).

Per quanto riguarda le imprese femminili giovanili in Molise, rispetto al 2021, si registra una diminuzione che va dal - 6,0% della provincia di Campobasso al -7,5% della provincia di Isernia; appare quindi importante che nella regione si sviluppino politiche a favore dell’imprenditorialità giovanile e femminile.

 

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Lun 08 Gen, 2024

Smart&Start e Fondo Impresa Femminile, le modifiche finanziarie

Sono state introdotte rilevanti modifiche alle risorse finanziarie destinate a Smart&Start Italia e al Fondo Impresa Femminile.

L'assegnazione finanziaria per Smart&Start Italia è stata significativamente ridotta, passando da 100 milioni di euro a soli 10 milioni di euro.

Allo stesso tempo, l'assegnazione finanziaria per gli interventi del Fondo Impresa Femminile è stata notevolmente incrementata con 90 milioni di euro, passando così da 160 milioni a 250 milioni di euro.

La dotazione incrementale di 90 milioni di euro è ripartita nel seguente modo

  • 82 milioni di euro sono destinati ad incentivi per la nascita di imprese femminili
  • 8 milioni di euro sono diretti allo sviluppo e consolidamento delle imprese gestite da donne.
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Ven 05 Gen, 2024

“Gender equality”: l’azienda umbra Terex premiata da Ugl

Un modello per le politiche aziendali verso le lavoratrici: per questo motivo lo stabilimento Terex di Umbertide è stato riconosciuto dal sindacato Ugl come impresa del territorio più sensibile al tema della parità di genere. La consegna del premio “Gender equality” è avvenuta nello scorso mese di dicembre, a margine del convegno “Lavoro è dignità”, organizzato da Ugl Umbria e dalle confederazioni regionali dei metalmeccanici, del settore terziario e del neo costituito dipartimento delle pari opportunità.

Il Premio è stato ritirato dal direttore dello stabilimento Terex di Umbertide, Francesco Aiello e dal dirigente, Dante Burzigotti.

Il riconoscimento “Gender equality”, sarà conferito con cadenza annuale all’azienda della Provincia di Perugia che si distinguerà nelle proprie azioni nei confronti delle donne sui luoghi di lavoro.

C’è tempo fino al 28 marzo 2024, salvo esaurimento delle risorse disponibili, per richiedere le agevolazioni per la certificazione della parità di genere delle Pmi per l’assistenza e l’accompagnamento e per il rilascio della certificazione.

Per maggiori informazioni https://certificazione.pariopportunita.gov.it/public/home

 

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Gio 04 Gen, 2024

Start up innovative in Molise

Analisi sulle start up innovative in Molise

Al 31 dicembre 2022, in Italia, risultavano iscritte alla Sezione speciale del Registro delle imprese circa 14 mila e trecento start up innovative, di cui circa 1.900 femminili, pari al 13,3% del totale. 

Nello stesso periodo le start up innovative localizzate in Molise sono 82

  • 55 in provincia di Campobasso e
  • 27 in provincia di Isernia.

Delle 82 start up innovative molisane 22 sono a conduzione femminile, pari al 26,8% del totale. 

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Mer 03 Gen, 2024

Imprese femminili in Molise

Nel 2022 il Molise, con 9.339 imprese femminili, registra il più elevato tasso di femminilizzazione pari al 27,3%. In Italia, le imprese guidate da donne sono un milione e 337mila e sono il 22,2% del totale. Nell’ultimo anno, tali imprese si sono ridotte del - 0,4%, in valori assoluti la riduzione delle imprese femminili è stata di 6.014 unità contro una diminuzione di oltre 42mila unità di imprese non femminili (- 0,9%).

Dati del Report realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico-scientifico di Si.Camera e del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne presentato durante la tappa del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa svoltasi presso la Camera di commercio del Molise (sede di Campobasso) il 22 novembre nell’ambito del Piano Nazionale per l’Imprenditorialità femminile.

Regione

Imprenditoria femminile fra sfide ed opportunità - Tappa barese del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa - La presidente Di Bisceglie: «Più imprese femminili per garantire l’autonomia economica delle donne e combattere la violenza di genere»

«La capacità delle donne di autodeterminarsi nel lavoro attraverso la creazione di impresa è questione strategica, ancor più in questo momento storico, segnato drammaticamente da diffusi episodi di violenza di genere. Laddove le donne possono istruirsi, inseguire i propri sogni, raggiungere l’autonomia economica, sono nella condizione di poter scongiurare ogni genere di abuso».
Lo ha detto Luciana Di Bisceglie, presidente della Camera di Commercio di Bari, aprendo i lavori della tappa barese del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, il roadshow promosso da Unioncamere nazionale con il diretto coinvolgimento dei Comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio. L’appuntamento è stato organizzato dal Comitato barese, che si è insediato di recente e che resterà in carica per il prossimo quinquennio con al vertice Marta De Robertis, in rappresentanza di Confartigianato.
«Da 14 anni attraverso i Comitati per l’imprenditoria femminile – ha dichiarato Tiziana Pompei, vice segretario generale di Unioncamere, intervenuta all’incontro - si consente all’imprenditoria femminile di farsi portavoce di istanze e idee nell’ambito della programmazione delle attività camerali e nella interlocuzione con le altre istituzioni, di promuovere indagini conoscitive sui problemi che ostacolano l’accesso delle donne al mondo del lavoro e dell’imprenditoria e promuovere più in generale iniziative per il loro sviluppo. Oggi lo facciamo nella cornice nel “Piano Nazionale dell’Imprenditoria femminile”, progetto del ministero delle Imprese e del Made in Italy , finanziato dall’Unione europea con le risorse del Next Generation EU (soggetto gestore Invitalia, in collaborazione con Unioncamere) ma anche promuovendo la certificazione di genere. Stiamo realizzando un’iniziativa nelle scuole per invogliare le studentesse a scegliere percorsi di studio Stem (acronimo inglese che indica scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, ndr) molto richiesti sul mercato del lavoro e in cui l’impresa femminile ha una rappresentanza non diffusa».
E difatti, come osservato da Alessandro Rinaldi, direttore Studi e Statistiche Centro Studi Tagliacarne «da elaborazioni su dati Istat, il 14,4% dei dipendenti di imprese femminili in Puglia possiede una laurea (media nazionale 14,5%) contro il 17,6% di quelle non femminili. Fra questi la quota di chi è in possesso di una laurea STEM è del 2,5% (media nazionale 2,7%). Nelle imprese non femminili, invece, la media nazionale di dipendenti con laurea STEM è 4,7%. Lo si spiega con un “effetto settore”, ossia con il fatto che le imprese femminili operino solitamente in settori tecnologicamente poco avanzati».
L’aspetto della formazione si conferma dunque strategico per lo sviluppo e la qualificazione dell’imprenditoria femminile, ma più in generale per una percezione della donna nel mondo del lavoro, che dall’economia si sposti nella società, e non a caso il primo progetto messo in cantiere dal neo costituito Comitato barese riguarderà un percorso di formazione: «Sarà diretto sia alle donne imprenditrici che alle dipendenti e sarà incentrato su alcuni punti quali: violenza economica, maternità e welbing, finanza e bandi, certificazione di genere», ha detto la presidente Marta De Robertis.
L’incontro moderato dal segretario generale della Camera di Commercio di Bari, Angela Patrizia Partipilo e che ha visto la partecipazione dell’assessore alle Attività Produttive del Comune di Bari, Carla Palone, è stato anche occasione per fare il punto dell’imprenditoria femminile in Puglia, con un focus sulla transizione digitale e le azioni predisposte dal sistema camerale per incentivare la parità di genere in azienda.

Le imprese femminili in Puglia sono 88mila ( 9^ regione d'Italia, 3^ del sud, dopo Campania e Sicilia). 23mila sono agricole, 18 mila operano nel commercio al dettaglio e 3 mila all’ingrosso, 7mila nei servizi alla persona, 5 mila nella ristorazione e 3mila nel turismo, 3.400 nell’edilizia e nel suo indotto, 1200 nella moda. Si tratta di aziende tutt'altro che marginali: oltre 1.600 superano il milione di euro di fatturato; quasi un centinaio addirittura superano i 10 milioni. Ma è un mondo in chiaroscuro, con aspetti positivi e altri negativi. Se guardiamo le "cariche", cioè le qualifiche o i titoli ricoperti da donne nelle imprese pugliesi (soci, amministratori, titolari, ecc.), troviamo uno stuolo di 209mila donne. Non sono poche, anzi. Lo scenario è un po' meno "aperto" quando osserviamo gli amministratori di società di capitali; le donne si riducono a 27mila. Non sono poche neanche queste, però ci raccontano una cosa precisa: le donne in Puglia hanno fatto progressi nell'accesso al capitale sociale delle aziende e in generale fanno impresa, ma c'è ancora un divario di genere nei livelli manageriali, che va sanato.

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Mar 02 Gen, 2024

Puglia: Programmi Integrati di Agevolazione PIA - Programmazione 2021-27

La Sezione Competitività informa che sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 112 del 21/12/2023 è stato pubblicato l'Avviso Pubblico "PIA - Programmi Integrati di Agevolazione".

La Sezione Competitività informa che sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 112 del 21/12/2023 è stato pubblicato l'Avviso Pubblico "PIA - Programmi Integrati di Agevolazione", strumento per la concessione di agevolazioni alle medie e alle piccole imprese per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, oltre allo sviluppo e qualificazione delle competenze al fine di consolidare e rafforzare la competitività del sistema economico regionale, sviluppandone le specializzazioni produttive e costituisce una procedura attivabile nell'ambito del PR.

I Programmi Integrati di Agevolazione PIA intendono sostenere gli investimenti delle PMI con le seguenti finalità:

- far fronte alle nuove sfide imposte dall'innovazione e dalla transizione ecologica e digitale, attraverso la reingegnerizzazione dei cicli produttivi e l'avvio/consolidamento di processi di economia circolare;
- sostenere il posizionamento delle PMI nelle catene globali del valore a livello nazionale ed internazionale;
- sostenere la diffusione della ricerca e dell'innovazione per accrescere la competitività del sistema produttivo regionale;
- aggregare competenze, sia tra imprese interessate a promuovere programmi congiunti di ricerca, sia tra imprese e organismi ed enti di ricerca, anche per creare e rafforzare le filiere verticali e orizzontali nei diversi settori, introducendo un concetto di contaminazione e scambio di esperienze e conoscenze agevolare l'accesso al mercato dei capitali, al credito e alla finanza innovativa da parte delle PMI;
- sostenere e qualificare l'occupazione regionale inclusa l'occupazione femminile.

Le risorse complessive disponibili inizialmente destinate all'agevolazione dei progetti presentati ammontano a 55 milioni di euro a valere sul PR PUGLIA FESR-FSE+ 2021/2027.

Le istanze devono essere inoltrate, a partire dal giorno 22/01/2024, unicamente in via telematica attraverso la procedura on line "Programmi Integrati di Agevolazione", mediante la registrazione e la compilazione di quanto previsto sulla piattaforma PugliaSemplice, disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it

Qui i dettagli:

https://www.regione.puglia.it/web/competitivita-e-innovazione/-/avviso-pubblico-pia-programmi-integrati-di-agevolazione-?redirect=%2Fweb%2Fcompetitivita-e-innovazione

 

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Gio 28 Dic, 2023

CCIAA CUNEO: Donne al Quadrato | pianificazione finanziaria familiare - primo appuntamento

Il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Cuneo organizza il corso: Donne al Quadrato | pianificazione finanziaria familiare - Primo incontro 17 gennaio ore 17:00

La pianificazione finanziaria è fondamentale per realizzare i proprio obiettivi di vita. 

Il comitato Imprenditoria femminile di Cuneo, in collaborazione con Global Thinking Foundation, organizza un corso gratuito su elementi di finanza familiare e aziendale.

>>>> Prima lezione: 17 gennaio ore 17:00 - 18:30: Pianifica e tieni sotto controllo il tuo budget. 

Comprendere le proprie risorse finanziarie costituisce il primo step per pianificare le proprie scelte di investimento e di finanziamento. 

 

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Dom 15 Gen, 2023