INDAGINE IMPRENDITORIA FEMMINILE - Risorse e supporto
Al fine di valutare il capitale sociale delle nostre intervistate sono state loro sottoposte alcune domande inerenti diversi aspetti, tra cui anche il rapporto con le istituzioni locali, con le associazioni, per comprendere il grado di supporto che le imprese possono ricevere da questi soggetti. E’ stato chiesto, ad esempio, se erano iscritte ad associazioni imprenditoriali di categoria o se avessero sviluppato una rete di relazioni con altre imprenditrici, che permettesse loro di collaborare ad iniziative comuni, oppure di avere scambi di informazioni o consulenza tecnica. Per quanto riguarda invece la valutazione complessiva del contesto genovese, alle intervistate è stato chiesto di commentare quali siano - a parere loro - le opportunità e le difficoltà legate al territorio in cui vivono e lavorano, quali le politiche rivolte alle imprese, e in particolare, se avessero usufruito di supporti specifici. Per quanto riguarda invece le difficoltà connesse al territorio, sono emerse alcune considerazioni non direttamente riferibili alla specificità di genere, ma applicabili alla generalità degli operatori economici e riconducibili alla struttura produttiva, alla conformazione del territorio ma anche alla cultura locale. Il 35% delle imprenditrici ha dichiarato che la principale difficoltà incontrata è stata ottenere i finanziamenti, interessante notare che dai commenti delle intervistate emergevano due difficoltà: una relativa ad ottenere il finanziamento bancario, dall’altro la mancata conoscenza delle possibilità di partecipare a Bandi specifici per l’imprenditoria. Quindi se da un lato si regista la difficoltà di ottenere risorse economiche, dall’altra si evidenzia che la comunicazione delle opportunità per finanziare la creazione d’impresa non arriva e/o non viene veicolata. Il 31% evidenzia la problematica principale di conciliare la vita lavorativa e la vita privata (come abbiamo già trattato nella sezione di Conciliazione Vita Lavoro). Il 25% ha riscontrato la difficoltà di accesso al mercato, sia per via di difficoltà e “lungaggini” burocratiche, sia per una questione di stereotipo di genere. La maggior parte delle imprenditrici infatti ha testimoniato la difficoltà di accedere ad un mercato in settori che per anni hanno visto lo stereotipo di “lavoro da uomo”. Il 5% ha evidenziato una problematica nella gestione delle risorse umane, cioè la difficoltà di organizzare i tempi di lavoro dei dipendenti, ma soprattutto il reperimento di figure professionali adatte al loro ambito.
Sempre nell’ambito del supporto del territorio, le imprenditrici che si sono avvalse del supporto specifico messo in campo da vari soggetti, sono limitate numericamente, il 43,3% ha avuto supporto. Di queste imprenditrici, nello specifico emerge per un 53,7% il CLP, le Associazioni di Categoria con il 19,5%, seguite da Filse con il 17,1%. Una piccola percentuale ha avuto supporto dalla Rete al Femminile, altre imprenditrici sono state seguite dal PID e dallo Sportello EEN della Camera di Commercio e infine da Fondimpresa. Per quanto riguarda una mentorship o consulenza imprenditoriale nella fase iniziale della propria esperienza, solo il 28,3% ha fruito di questa opportunità, evidenziando quanto questo abbia influito positivamente nel proprio percorso imprenditoriale mettendo in evidenza i vari aspetti del fare impresa e aumentando la consapevolezza di quali competenze mettere in atto e quali era necessario rinforzare. Interessante notare che il 63,3% delle imprenditrici intervistate non fa parte di Associazioni o reti professionali dedicate alle imprenditrici nel territorio di Genova, il restante ha menzionato le Associazioni di Categoria e la Rete al Femminile.