Territoriale

I dati trimestrali della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi - 1° trimestre 2025

Il 2025 si apre con un primo trimestre positivo per il sistema locale delle imprese

Il bilancio della nati-mortalità nel territorio aggregato della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi presenta, infatti, un saldo di +621 unità, che migliora decisamente quello relativo allo stesso periodo del 2024 (+95 unità).
È un risultato interessante, considerato che tradizionalmente il primo trimestre si caratterizza per una forte stagionalità negativa, a causa delle chiusure di attività economiche di fine anno che vengono registrate all’inizio del nuovo.
La scomposizione per singola provincia evidenzia l’apporto determinate di Milano (+630 unità il saldo), seguito da quello della Brianza (+37 unità), mentre il Lodigiano mostra un dato in flessione (-46 unità).
Più nel dettaglio della dinamica dei flussi, si può rilevare una diminuzione delle nuove iscrizioni, un decremento che ha interessato Monza Brianza e Lodi, ma non Milano. Le cancellazioni sono anch’esse in diminuzione ma in maniera più marcata 
Per effetto di questi andamenti, il tasso di natalità è lievemente peggiorato se rapportato a quello dei primi tre mesi del 2024 mentre quello di mortalità è migliorato. Il tasso di crescita si porta a 0,13%, decisamente superiore a quello lombardo (+0,04%) e al nazionale, che in verità si colloca in terreno negativo (-0,05%). 
Al 30 marzo del 2025 negli archivi della Camera di commercio si contano 393.081 imprese attive (di cui 315.359 operanti a Milano, 63.936 a Monza Brianza e 13.786 nel Lodigiano), un numero in flessione dello 0,8% su base annua. Un esito molto probabilmente condizionato da verifiche di tipo amministrativo sul Registro Imprese, condotte nel corso del 2024, che hanno portato allo scioglimento senza liquidazione di oltre 10mila imprese nell’area.
L’analisi settoriale evidenzia le difficoltà di quasi tutti i comparti produttivi, con poche eccezioni. I servizi, che tradizionalmente trainano lo sviluppo con variazioni di rilievo, in questo primo trimestre del 2025 hanno riportato un incremento inferiore al punto percentuale (+0,7%; era stato pari a +2,4% nel primo trimestre del 2024). Parliamo del primo settore per numerosità, con oltre 207mila imprese operanti, pari al 52,7% del totale. Al suo interno, in particolare, crescono i servizi finanziari, le attività professionali, scientifiche e tecniche e il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese; al contrario, sono in flessione gli altri segmenti, come l’ICT, il trasporto e magazzinaggio, l’immobiliare e l’alloggio e ristorazione. Le tre province hanno registrato andamenti divergenti, con Milano e Monza che hanno visto trend positivi (rispettivamente +0,8% e +0,5%) e Lodi che, al contrario, ha subìto una flessione (-0,7%).
Altro settore che ha riportato una prestazione superiore allo zero è stato quello delle costruzioni (+0,5%), che sembra tuttavia lontano dai ritmi di crescita degli ultimi anni, sensibilmente stimolati dalla politica delle detrazioni fiscali.
In forte contrazione il commercio all’ingrosso e al dettaglio (-3%), che appare in sofferenza in tutti e tre i territori. Ancora più pesante il crollo della manifattura (-6,5%), che ha riguardato allo stesso modo tutto il perimetro della Camera di commercio.
Per quanto riguarda le forme giuridiche, va segnalata la riduzione – seppur lieve – delle società di capitali (-0,3% rispetto al primo trimestre del 2024), che negli ultimi anni si erano al contrario distinte per uno sviluppo costante: sono oltre 176mila le unità operanti, pari al 45% del totale. Le ditte individuali, seconda natura giuridica per numeri (160.243 imprese, pari al 40,8% del totale), hanno riportato invece un andamento positivo (+0,6%). Ancora in crisi le società di persone, scelte sempre meno dai neoimprenditori (-4,7%); la loro incidenza continua progressivamente ad assottigliarsi (12,1% del totale; 47.665 unità).
Relativamente alle altre popolazioni di imprese, segnaliamo andamenti migliori della media del sistema per le artigiane (+0,3%), le femminili (+0,5%) e le straniere (+4%), queste ultime sempre molto vivaci; unica categoria in affanno quella delle giovanili (-0,3%).
Chiudiamo con le start up innovative, cluster a elevato tasso tecnologico: 2.656 imprese pari a oltre un quinto del totale nazionale. La dinamica nell’anno è tornata positiva (+0,6%), dopo qualche trimestre di stop. Non è andata allo stesso modo a livello lombardo (-1%) e italiano (-5%). La prevalenza delle start up è concentrata nella provincia di Milano (2.505 unità), che rimane al primo posto nella classifica nazionale. 


https://ester.milomb.camcom.it/congiunture/i-numeri-delle-imprese

 

 

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Mer 18 Giu, 2025

Contributi a fondo perduto per nuove imprese

Camera di commercio di Firenze - Contributi fino a 5000 euro - domande dal 17 luglio 2025

La Camera di Commercio di Firenze ha attivato un’iniziativa a sostegno delle nuove imprese costituite a partire dal 1° gennaio 2024 o che intendano avviarsi entro il 31 dicembre 2025.

L’intervento prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino a 5.000 euro, destinato a coprire il 50% delle spese sostenute per l’avvio dell’attività, a condizione che il/la titolare dell'impresa individuale o, in caso di società, almeno un socio abbia un'età inferiore ai 40 anni al momento della presentazione della domanda.

Tra le spese ammissibili rientrano:

  • Costi di costituzione dell’impresa (es. onorari notarili)
  • Registrazione di marchi, brevetti e disegni
  • Acquisto di software, hardware e servizi digitali
  • Beni strumentali durevoli (macchinari, attrezzature, arredi)
  • Spese promozionali e pubblicitarie (logo, sito web, campagne)
  • Canoni di locazione della sede o unità locale
  • Attività legate all’innovazione (prototipi, test, collaudi)

Requisito obbligatorio: almeno un socio under 40 dovrà aver completato, prima della domanda, un percorso formativo su una delle seguenti piattaforme:

  • PID Academy (competenze digitali e innovazione)
  • SNI – Servizio Nuove Imprese (autoimprenditorialità)
  • Innexta Skill UP (finanza d’impresa)

Le domande potranno essere presentate esclusivamente online, con firma digitale, attraverso la piattaforma RESTART (https://restart.infocamere.itdal 17 luglio 2025 alle ore 12:00 fino al 31 dicembre 2025 alle ore 16:00, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.

Per ulteriori informazioni  visitare il sito della Camera di Commercio : https://www.fi.camcom.gov.it/intervento-della-camera-di-commercio-di-firenze-sostegno-delle-mpmi-di-nuova-costituzione-della-citt%C3%A0-metropolitana-di-firenze-anno-2025

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Mer 18 Giu, 2025

Presentazione del rapporto annuale sul 2024 "L'economia della Lombardia" Gli andamenti di lungo periodo e le prospettive

Nonostante il rallentamento congiunturale degli ultimi due anni, nell'ultimo decennio la Lombardia ha registrato una crescita economica superiore sia a quella dell'Italia sia a quella delle regioni europee a essa simili per struttura produttiva e grado di sviluppo. All'espansione hanno contribuito, da un lato, l'incremento dell'occupazione e, dall'altro, l'aumento della produttività del lavoro, in particolare nel settore dei servizi.

Digitalizzazione, sostenibilità ambientale e nuove tecnologie dell'intelligenza artificiale (IA) rappresentano direttrici principali di un processo di trasformazione che coinvolge l'intero sistema produttivo. L'adozione dell'IA appare ancora relativamente limitata: secondo i dati Eurostat, nel 2024 l'8,2 per cento delle aziende con più di 10 addetti utilizzava almeno una tecnologia di IA (13,5 nella media dell'Unione europea). In base all'indagine della Banca d'Italia, più di un'azienda su due nell'industria e nei servizi prevede di ricorrere a queste tecnologie entro il 2027, con ricadute anche sul mercato del lavoro. 
La struttura produttiva della regione ha registrato nell'ultimo decennio una diminuzione del numero di imprese attive, in particolare nel settore manifatturiero, a fronte di un aumento delle aziende nei servizi, specialmente in quelli ad alto contenuto di conoscenza. I processi di aggregazione tra imprese, finora poco frequenti, sono comunque aumentati: nel periodo 2015 24, le società lombarde oggetto di operazioni di fusione e acquisizione sono state 2.200, per un valore stimato di circa 250 miliardi di euro e hanno coinvolto principalmente aziende di piccole e medie dimensioni. Dopo le operazioni di aggregazione, le imprese hanno generalmente aumentato gli investimenti, anche in ricerca e sviluppo.
Per facilitare il cambiamento della struttura produttiva, sono state introdotte agevolazioni fiscali e giuridiche a favore dell'ingresso sul mercato di imprese innovative. Le nuove iniziative imprenditoriali, attive prevalentemente nei settori dello sviluppo di software, della consulenza informatica e della ricerca, hanno mostrato una propensione a innovare nettamente superiore rispetto alle altre società di capitali costituite nello stesso periodo.
La trasformazione delle imprese richiede finanziamenti adeguati, prevalentemente nella forma di capitale di rischio. Strumenti come il private equity e il venture capital sono più efficaci del credito bancario per sostenere, rispettivamente, la crescita o il rilancio delle imprese già avviate e lo sviluppo di nuove aziende tipicamente più rischiose. I
In questi ambiti, la Lombardia rappresenta il primo mercato in Italia. Il venture capital, in particolare, ha registrato a partire dal 2018 una significativa espansione degli investimenti, che nell'ultimo triennio hanno raggiunto all'incirca lo 0,1 per cento del PIL regionale, un valore quasi triplo rispetto alla media italiana, seppure ancora inferiore al dato dell'Unione europea
 

Per leggere il report completo:

https://www.bancaditalia.it/media/notizia/presentazione-del-rapporto-annuale-sul-2024-l-economia-della-lombardia/?dotcache=refresh

 

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Mer 18 Giu, 2025

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