Imprenditoria

Dock Startup Lab

Candidature entro il 14 marzo

Dock Startup Lab è un programma rivolto a studenti, ricercatori, laureati e professionisti di ogni settore, che intende aiutare i partecipanti a formare dei team con cui costruire un progetto imprenditoriale che poi verrà validato sul mercato e presentato ad investitori e aziende durante il Demo Day finale.

Il programma, che si svolgerà da marzo a luglio 2025, prevede attività di team building e networking, workshop formativi, mentorship, pitch training e un Demo Day finale davanti a una giuria di investitori qualificati e una platea di oltre 300 persone.

Per informazioni: spinoff@uniroma1.it 

Dock Startup Lab è organizzato da Unfold Tomorrow, in collaborazione con Eni (attraverso Joule, la sua scuola per l'impresa), Teleperformance e con il patrocinio dell'Assessorato alle attività produttive e pari opportunità di Roma Capitale. 

Sapienza e Roma Tre sono tra i partner accademici del programma. 

Le candidature sono aperte fino al 14 marzo 2025

Il percorso è stato riconosciuto tra i migliori startup hub in Europa.

Per maggiori informazioni cliccare qui.

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Ven 21 Feb, 2025
Anno 2024

Movimprese, i dati della provincia di Campobasso del 2024

Nati mortalità delle imprese registrate a fine periodo

Dai dati di Movimprese, relativi all’anno appena trascorso, si evince che la provincia di Campobasso ha registrato 980 iscrizioni di nuove imprese e 1.037 cessazioni. 

Con -57 imprese il saldo è negativo. 

Vai alla Dashboard interattiva

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Ven 21 Feb, 2025

Diventa un Pioniere dell’Export: partecipa al progetto per espandere i tuoi confini commerciali!

Scadenza candidature 25 febbraio. Partecipa al progetto “Pionieri dell’Export”, un percorso esclusivo e completamente gratuito, organizzato da Agenzia di Sviluppo della Camera di commercio Chieti Pescara su spinta strategica della Regione Abruzzo.

Pensato per le imprese abruzzesi che non hanno mai esportato ma vogliono iniziare o esportano in modo discontinuo o occasionale, il percorso gratuito inizierà martedì 4 marzo ed è dedicato a 20 imprese del territorio che non hanno mai esportato, ma intendono farlo, o hanno esportato occasionalmente. 

È strutturato in tre fasi: 

1. Formazione interattiva; 

2. Export Assessment; 

3. Tutoring personalizzato (alla terza fase verranno ammesse solo 10 imprese).  

Per maggiori informazioni e iscrizioni visita il sito: www.agenziadisviluppo.net/news/diventa-un-pioniere-dellexport-partecipa-al-progetto-per-espandere-i-tuoi-confini-commerciali/

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Mar 25 Feb, 2025

Il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica 2025

Il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica è disciplinato dall’articolo 16 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124,  convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162 (decreto-legge Sud).

La legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di bilancio per il 2025), all’art. 1, commi 485 e ss., ha confermato il finanziamento del credito d’imposta, stanziando 2.200 milioni di euro per il 2025.

PROCEDURA DI ACCESSO AL CREDITO D’IMPOSTA PER IL 2025

Per l’anno 2025, ai fini della fruizione del credito d’imposta, la Legge di bilancio per il 2025, all’art. 1, comma 486, ha previsto che “gli operatori economici comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 16 novembre 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025”.

A pena di decadenza dall’agevolazione, gli operatori economici che hanno presentato la comunicazione di cui sopra “inviano dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025 all’Agenzia delle entrate una comunicazione integrativa attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2025 degli investimenti indicati nella comunicazione”.

La comunicazione integrativa, a pena del rigetto della comunicazione stessa, indica, altresì, l’ammontare del credito d’imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente realizzati e delle relative fatture elettroniche e degli estremi della certificazione prevista dal decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR 17 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 117 del 21 maggio 2024. La comunicazione integrativa indica un ammontare di investimenti effettivamente realizzati non superiore a quello riportato nella comunicazione inviata dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025.

Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 31 gennaio 2025 sono stati approvati i modelli di comunicazione e di comunicazione integrativa, con le relative istruzioni, e definite le relative modalità di trasmissione telematica.

Normativa e prassi - Provvedimento del 31 gennaio 2025 - Agenzia delle Entrate

SOGGETTI BENEFICIARI

Il decreto attuativo del 17 maggio 2024 recante le disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica, stabilisce che possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nella ZES unica, in relazione all’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle zone assistite della regione Abruzzo, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite di spesa complessivo previsto all’art. 16, comma 6, del decreto-legge n. 124 del 2023.

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. Sono escluse dall’applicazione del beneficio anche le imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento nonché le imprese in difficoltà, come definite all’art. 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651 del 17 giugno 2014 della Commissione europea.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale come definito all’art. 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651 del 2014, realizzati, secondo quanto previsto dall’art. 16, comma 4, del decreto-legge Sud, “dal 1° gennaio 2015 al 15 novembre 2025, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che verranno impiantate nella ZES unica, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva. Nel caso di beni immobili strumentali, sono agevolabili gli investimenti anche se riguardano beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un’attività economica.

Sono esclusi dall’agevolazione i beni autonomamente destinati alla vendita, come pure quelli trasformati o assemblati per l’ottenimento di prodotti destinati alla vendita, nonché i materiali di consumo.

Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Inoltre, sono escluse le acquisizioni effettuate tra soggetti tra i quali sussistano i rapporti di controllo o di collegamento di cui all’art. 2359 del Codice civile.

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni indicati, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni al netto delle spese di manutenzione. Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200.000 euro.

Il credito è differenziato per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento.

In particolare, il credito di imposta è determinato:

  • nella misura del 40% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
  • nella misura del 30% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Basilicata, Molise e Sardegna;
  • nella misura massima, rispettivamente del 50% e del 40%, come indicato nella vigente Carta degli aiuti a finalità regionale, per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione giusta nelle regioni Puglia e Sardegna;
  • nella misura del 15% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle zone assistite della regione Abruzzo indicate dalla vigente Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Per i progetti di investimento con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro, i massimali sono aumentati di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese.

Per i grandi progetti di investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro, come definiti al punto 19 (18) degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, le intensità massime di aiuto per le grandi imprese si applicano anche alle piccole-medie imprese e sono calcolate secondo la metodologia dell’«importo di aiuto corretto» di cui all’art. 2, punto 20, del regolamento (UE) n. 651 del 2014.

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MODALITÀ DI FRUIZIONE

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate e, comunque, non prima della data di realizzazione dell’investimento.

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale lo stesso è riconosciuto e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.

È cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle discipline europee di riferimento.

Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione. Se i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti.

Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo, pena la decadenza dai benefici goduti.

Ai fini del riconoscimento del credito, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili dev’essere certificato da un revisore legale dei conti o da una società abilitata.

 

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Gio 20 Feb, 2025
Allegati

Movimprese: i dati della provincia di Messina del IV trimestre del 2024

Nati mortalità delle imprese nel IV trimestre

Dai dati di Movimprese, relativi al IV trimestre del 2024, si evince che la provincia di Messina ha registrato 543 iscrizioni di nuove imprese e 493 cessazioni. 

Con +90 nuove imprese il saldo è positivo.

In allegato la Dashboard

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Gio 20 Feb, 2025

Movimprese, i dati della provincia di Cagliari del IV trimestre del 2024

Nati mortalità delle imprese nel IV trimestre

Dai dati di Movimprese, relativi al IV trimestre del 2024, si evince che la provincia di Cagliari ha registrato 700 iscrizioni di nuove imprese e 647 cessazioni. 

Con +53 nuove imprese il saldo è positivo.

Consulta la Dashboard

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Gio 20 Feb, 2025

Seminario di orientamento per l’avvio d’impresa

Partecipa al seminario!

L’11 marzo, dalle 15:30 alle 17:30, si svolgerà un seminario di orientamento per l’avvio d’impresa

Durante l’evento si affronteranno le seguenti tematiche  

  • La figura dell’imprenditore
  • Attitudini al fare impresa
  • L’idea d’impresa
  • Dall’idea all’impresa
  •  

La partecipazione è gratuita.

Le iscrizioni si chiuderanno alle ore 08:00 del 10 marzo.

Per iscriversi cliccare qui.

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Gio 20 Feb, 2025

In pubblicazione: BANDO PID DOPPIA TRANSIZIONE DIGITALE ED ECOLOGICA E VOUCHER INTERNAZIONALIZZAIONE - ANNO 2025

SNI TARANTO
La Camera di commercio di Brindisi - Taranto ha presentato ieri due bandi rivolti alle MPMI del territorio con sede nella circoscrizione territoriale di Brindisi - Taranto:
-Voucher internazionalizzazione per rafforzare la capacità delle imprese di operare sui mercati esteri-Anno 2025 (partirà a marzo p.v.)
-Bando doppia transizione digitale e ecologica per iniziative di transizione digitale e ecologica -Anno 2025 (partirà a aprile p.v.)

STAY TUNED ...:https://www.brta.camcom.it/

Responsabile SNI Brindisi

dr.ssa Daniela Guido

0831/228111

daniela.guido@brta.camcom.it

 

Responsabile SNI Orientamento Taranto
 dr.ssa Barbara Saltalamacchia
 Tel. 099/7783030
  mail: sni@brta.camcom.it
  barbara.saltalamacchia@brta.camcom.it

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Gio 20 Feb, 2025

Mini contratti di sviluppo

Sostegno agli investimenti in tecnologie critiche (STEP)

Domande:
I termini per la presentazione delle domande si aprono il 5 febbraio e si chiudono l'8 aprile 2025.

Cos'è

I mini contratti di sviluppo sono uno strumento agevolativo, introdotto dal decreto 12 agosto 2024, volto a sostenere la realizzazione di investimenti nell'ambito della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP).

 

A chi si rivolge

L’intervento è volto a promuovere programmi di investimento di importo non inferiore a 5 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro, realizzati dalle imprese, anche di grandi dimensioni, sulle aree territoriali previste dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale (PN RIC) 2021-2027 e rispondenti alle finalità e agli ambiti tecnologici STEP.

 

Risorse disponibili

Le risorse destinate all’attuazione dell’intervento sono pari a 300 milioni di euro, articolati come segue:

  • 100 milioni di euro a valere sulle risorse dell’OP 1 del PN RIC 2021–2027, destinate a sostenere la realizzazione dei piani di investimento presentati da PMI;

  • 200 milioni di euro a valere sulle risorse dell’OP STEP del PN RIC 2021–2027, destinati a sostenere la realizzazione dei piani di investimento presentati da PMI e da imprese di grandi dimensioni.

L'importo potrà essere incrementato da successive ulteriori assegnazioni di risorse finanziarie, anche di provenienza regionale.

  

Cosa finanzia

I piani di investimento ammissibili alle agevolazioni sono quelli che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, dovranno essere in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema.

In particolare, i piani di investimento dovranno riguardare i seguenti settori:

  • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;

  • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;

  • biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.

Nello specifico, i piani di investimento suddetti dovranno avere ad oggetto i seguenti ambiti produttivi:

  • a1)  tecnologie riportate in allegato I al decreto 12 agosto 2024;

  •  a2) medicinali riportati in allegato II al decreto  12 agosto 2024:

  • a3) materie prime critiche riportate in allegato III al decreto 12 agosto 2024;

  • a4) componenti e i macchinari specifici utilizzati primariamente per la produzione delle tecnologie di cui alla lettera a.1) o delle biotecnologie, compresi i medicinali critici, di cui alla lettera a2). Ai fini del decreto in argomento, i componenti e i macchinari specifici si intendono utilizzati primariamente per la produzione dei predetti beni qualora almeno il 50% (cinquanta percento) del fatturato generato dal programma sarà realizzato con imprese che producono le richiamate tecnologie o le richiamate biotecnologie, compresi i medicinali critici;

  • a5) servizi essenziali e specifici per la fabbricazione dei prodotti di cui alle lettere a1) e a2), come individuati in allegato IV al decreto 12 agosto 2024;.

I piani di investimento devono contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione e/o garantire l’apporto di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.

 

Caratteristiche dei programmi di investimento

  • dimensione finanziaria degli investimenti ammissibili: può variare da un minimo di 5 milioni di euro ad un massimo di 20 milioni di euro,

  • oggetto del piano di investimento: deve riguardare un’unica unità produttiva, che deve essere ubicata nelle Regioni meno sviluppate, ammissibili all’intervento del PN RIC 2021 – 2027 (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna);

  • durata dei programmi di investimento: dovranno essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, termine prorogabile per un periodo massimo di dodici mesi, ferma restando la compatibilità con i termini connessi all’utilizzo delle risorse del PN RIC 2021-2027;

  • piano occupazionale connesso alla realizzazione dell’investimento: dovrà prevedere un incremento del numero degli occupati, che comprenda anche l’assunzione di occupati qualificati.

Ulteriori requisiti devono essere rispettati dai predetti piani ai fini dell’osservanza della disciplina unionale in materia di aiuti di Stato applicabile e di quanto specificatamente previsto per l’utilizzo dei fondi del PN RIC 2021-2027; in merito a tale ultimo aspetto si evidenzia in particolare il rispetto del principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) e la conformità alla normativa ambientale nazionale e unionale applicabile. Inoltre, i piani di investimento non devono riguardare i settori esclusi dall’ambito di intervento del FESR e dall’applicabilità del Regolamento GBER, come riportati nell’allegato V.

 

Piani ammissibili

  • la creazione di una nuova unità produttiva;

  • l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente;

  • la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;

  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico.

 

Spese ammissibili

Le spese ammissibili debbono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, nella misura necessaria alle finalità del programma di investimento oggetto della richiesta di agevolazioni.

Dette spese riguardano:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;

  • opere murarie e assimilate, nei limiti del 40 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;

  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima;

  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.

 

Agevolazioni

Le agevolazioni concedibili possono assumere la sola forma del contributo a fondo perduto. In termini di intensità massime riconoscibili si applica quanto previsto dall’art. 14 del Regolamento GBER, nel rispetto dei limiti delle intensità previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, e dall’art. 18 del medesimo Regolamento GBER per le sole spese relative a consulenze.

Le percentuali sono le seguenti:

  • piccole imprese: 55%;

  • medie imprese: 45%;

  • imprese di grandi dimensioni: 35%.

 

Graduatoria

Le agevolazioni, che saranno concesse sulla base di una procedura valutativa a graduatoria, finalizzata a stabilire l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie.

Nell’ambito della formazione della graduatoria, l'articolo 8 (comma 6) del decreto fornisce gli elementi utili per l’attribuzione del punteggio a ciascun piano di investimento, considerando i seguenti criteri:

  • il grado di indipendenza finanziaria dell’impresa richiedente;

  • l’incidenza della gestione caratteristica sul fatturato;

  • la sostenibilità ambientale del piano di investimenti. A tal fine, l’allegato VI al decreto in esame riporta una lista di misure atte a migliorare la sostenibilità ambientale ed energetica;

  • l’innovatività del piano di investimenti;

  • il piano occupazionale.

È, inoltre, prevista l’attribuzione di maggiorazioni premiali legate al rating di legalità e alle certificazioni della parità di genere nonché al possesso di certificazioni o all’adozione di metodologie che attestino l’impatto ambientale.

La graduatoria finale sarà pubblicata nella sezione dedicata sul sito internet del Soggetto gestore e del Ministero.

 

Verifiche istruttorie

Dopo la pubblicazione della graduatoria, il Soggetto gestore avvia l’attività di verifica istruttoria delle domande.

 

Erogazione delle agevolazioni

Le erogazioni delle agevolazioni, saranno effettuate a fronte di massimo quattro stati avanzamento lavori; è prevista la possibilità di erogare la prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione per un importo non superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria a prima richiesta.

 

Cumulo delle agevolazioni

E’ prevista la non cumulabilità, con riferimento alle medesime spese, delle agevolazioni di cui al decreto con altri aiuti, ad eccezione delle agevolazioni ottenute nella forma di benefici fiscali e di garanzia e comunque entro i limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER.

 

Gestione della misura

Per la gestione della misura, il Ministero si avvale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia.

 

Modalità e termini per la presentazione della domanda

Le modalità di presentazione delle domande sono state definite con il decreto 20 dicembre 2024.

Le domande vanno presentate in modalità elettronica utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione sul sito internet di Invitalia, a partire dalle ore 12 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12 dell'8 aprile 2025.

 

Normativa

Ultima modifica
Gio 20 Feb, 2025

Decontribuzione Sud: sgravio contributivo per le imprese del Mezzogiorno

Indicazioni, aggiornamenti e novità sull'agevolazione contributiva per le imprese situate nelle regioni del Mezzogiorno. Tutto quello che c'è da sapere su requisiti, funzionamento e proroghe.

La Decontribuzione Sud (art. 27, co. 1, D.L. 104/2020; art. 1, co. 161-169, L. 178/2020) è un incentivo destinato ai datori di lavoro privati operanti nelle regioni del Mezzogiorno, con l'obiettivo di favorire l'occupazione e ridurre il divario economico tra le aree del Paese.

Si tratta di uno sgravio contributivo volto a sostenere le imprese nelle regioni con difficoltà socio-economiche. La misura, introdotta per contrastare gli effetti della crisi economica post-Covid, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024.

Come funziona

L'agevolazione prevede una riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Le percentuali variano a seconda delle annualità delle contribuzioni (sono esclusi dal calcolo della contribuzione i premi e i contributi per l'INAIL).

Ecco le aliquote previste dallo sgravio:

  • fino al 31 dicembre 2025: esonero del 30% dei contributi;

  • dal 2026 al 2027: esonero del 20%;

  • dal 2028 al 2029: esonero del 10%.

L'esonero non ha un limite massimo per singolo lavoratore.

Chi può beneficiarne

L'agevolazione è rivolta ai datori di lavoro privati con sede in una delle seguenti regioni del Sud Italia:

  • Abruzzo;

  • Basilicata;

  • Calabria;

  • Campania;

  • Molise;

  • Puglia;

  • Sardegna;

  • Sicilia.

Sono invece esclusi dall'esonero:

  • le imprese operanti nei settori finanziario e agricolo;

  • i datori di lavoro domestico.

Per i contratti di somministrazione, conta invece il luogo in cui si svolge la prestazione.

L'esonero contributivo si applica ai rapporti di lavoro dipendente, sia per nuove assunzioni che per contratti già in essere.

Come fare domanda

L'agevolazione viene applicata tramite le denunce retributive e contributive mensili (flusso Uniemens) secondo le istruzioni dell'INPS. Riferimenti normativi e circolari INPS forniscono i dettagli operativi per la richiesta.

Durata e finanziamenti

L’esonero contributivo per le micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno è stato prorogato fino al 31 dicembre 2029 dalla Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (artt. 161-167).

La misura, inizialmente prevista dal 1° gennaio fino al 30 giugno 2022, è stata estesa grazie a varie proroghe fino al 31 dicembre 2024. Per il periodo 2025-2029, l’effettiva applicazione dell’agevolazione è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), in conformità alla normativa sugli aiuti di Stato.

L’esonero è cofinanziato dal Programma Operativo Nazionale Spao (Pon Spao) con risorse Fse React-Eu.

Normativa

Di seguito i decreti, le circolari, le comunicazioni INPS e gli atti normativi di riferimento per la Decontribuzione Sud:

Decontribuzione Sud PMI

L’INPS, con la Circolare n. 32 del 30 gennaio 2025, ha fornito le istruzioni operative per l’applicazione della nuova Decontribuzione Sud PMI, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025. L’agevolazione, prevista dall’articolo 1, commi 406-412 della legge n. 207/2024, è destinata alle microimprese e alle piccole e medie imprese con un massimo di 250 lavoratori a tempo indeterminato e con sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno, ovvero Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

La Decontribuzione Sud PMI si applica ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati entro il 31 dicembre 2024, con esclusione del settore agricolo e domestico. Per gli anni successivi, l'agevolazione sarà riconosciuta per tutti i rapporti incentivabili, inclusi quelli trasformati a tempo indeterminato entro la fine dell'anno precedente.

L'agevolazione si estende anche ai lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato dall'Agenzia di somministrazione entro il 31 dicembre dell'anno precedente. In questo caso, la sede di lavoro si considera il luogo effettivo della prestazione, indipendentemente dalla sede legale dell'Agenzia. Per i trasferimenti d’azienda o cessioni di contratto, il beneficio si trasferisce al nuovo datore di lavoro, purché la sede resti in una delle regioni del Mezzogiorno.

La durata dello sgravio è di 12 mensilità, escludendo tredicesima e quattordicesima se erogate per intero. Se invece vengono suddivise in rate mensili, rientrano nel calcolo dello sgravio, rispettando il limite massimo di 145 euro mensili per il 2025.

L’esonero è modulato come segue:

  • 2025: 25% dei contributi previdenziali fino a un massimo di 145 euro mensili.

  • 2026 e 2027: 20% fino a 125 euro mensili per ogni lavoratore assunto entro il 31 dicembre dell'anno precedente.

  • 2028: 20% fino a 100 euro mensili per chi è stato assunto entro il 31 dicembre 2027.

  • 2029: 15% fino a 75 euro mensili per assunzioni fino al 31 dicembre 2028.

Restano esclusi dallo sgravio i premi e contributi INAIL, il contributo ai Fondi di solidarietà bilaterali, il Fondo di integrazione salariale (FIS) e il contributo dello 0,30% destinato ai Fondi interprofessionali per la formazione continua.

L'agevolazione è subordinata al rispetto delle norme sull’assunzione previste dal d.lgs. n. 150/2015, dalla legge n. 296/2006 e dalla legge n. 68/1999. È cumulabile con altre agevolazioni, come gli incentivi per l’assunzione di over 50 disoccupati o di donne svantaggiate, ma non con gli sgravi previsti per l’Assegno di Inclusione o il Supporto per la Formazione e il Lavoro.

Le aziende con sede legale fuori dal Mezzogiorno possono richiedere all’INPS il codice di autorizzazione "0L" per le unità operative situate nelle regioni agevolate. Lo sgravio sarà disponibile tramite il flusso Uniemens da febbraio 2025, con possibilità di recuperare gli arretrati di gennaio nei mesi di febbraio, marzo e aprile.

Infine, per le imprese con più di 250 dipendenti o che superano le soglie di fatturato previste dal Regolamento UE, è previsto un diverso esonero contributivo (art. 1, commi 413-415, della Legge di Bilancio 2025), la cui applicazione è soggetta all'autorizzazione della Commissione europea.

Il nuovo esonero non è cumulabile con le misure previste dal Decreto Coesione (artt.22-24, D.L. 60/2024).

Altri incentivi per il Mezzogiorno

Un'altra importante misura messa in campo dal governo per incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno è l'agevolazione "Resto al Sud". 

 

Ultima modifica
Mer 19 Feb, 2025