Fondo di garanzia e Confidi a supporto di Pmi e start up innovative
Oltre alle garanzie personali (fideiussioni) e reali (pegno, ipoteca), esistono altre garanzie a cui gli aspiranti imprenditori possono ricorrere: i Fondi di garanzia per le Pmi e i Confidi.
Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (o Fondo Centrale di garanzia) è una forma di garanzia pubblica del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee.
I Confidi (consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi) sono intermediari specializzati nell’offerta di garanzie a imprese di minor dimensione o a liberi professionisti associati, al fine di favorirne l'accesso al credito di banche e di altri intermediari finanziari.
Il Fondo di garanzia può essere richiesto online direttamente dalle banche finanziatrici, società di leasing, da altri intermediari finanziari o dai stessi Confidi, mentre i Confidi, in genere, operano con banche convenzionate.
La garanzia rilasciata dal Confidi, di norma, comporta oneri per l’impresa garantita, sia in termini finanziari che operativi. Infatti, la garanzia è subordinata al pagamento di una commissione, e spesso di un costo associativo al Confidi, che vanno ad unirsi al costo del finanziamento.
Quali sono i vantaggi della garanzia pubblica?
Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l'Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie.
Inoltre, l’imprenditore può avere un beneficio dal rilascio della garanzia, come ad esempio, la riduzione del costo del finanziamento.
La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.
In alcuni casi, come ad esempio per le start up innovative, oppure per i prestiti di importo ridotto (fino a 25.000 euro), l’accesso alla garanzia del Fondo prescinde dalla valutazione del merito del credito attraverso il rating che in genere viene tenuto conto per le piccole e medie imprese, e che stabilisce se l’impresa può accedere alla garanzia e in quale percentuale.
Alle imprese femminili, invece, sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia, come la priorità di istruttoria e di delibera e l’esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo.
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