Imprenditoria Femminile
Imprenditoria femminile: cosa offre il sistema delle Camere di Commercio
Unioncamere e il sistema delle camere di commercio supportano attivamente l’imprenditoria femminile attraverso programmi e iniziative rivolte a favorire la creazione e lo sviluppo delle imprese guidate da donne, ridurre il divario di genere e sostenere l’innovazione e la crescita economica inclusiva.
- I Comitati per l’Imprenditoria Femminile
Dal 1999 Unioncamere ha istituito, con un protocollo d’intesa con il Ministero per lo Sviluppo Economico, i Comitati per l’imprenditoria femminile presso tutte le Camere di commercio in cui risiedono imprenditrici individuate dalle Associazioni imprenditoriali di categoria e dalle Organizzazioni sindacali.
I compiti dei Comitati sono:
- formulare proposte nell’ambito delle attività camerali per lo sviluppo e la qualificazione delle donne nel mondo dell’imprenditoria
- promuovere indagini conoscitive e iniziative per lo sviluppo dell’imprenditoria
- attivare azioni per facilitare l’accesso al credito
- costruire relazioni con il mondo dell’istruzione e della formazione
- coinvolgere gli stakeholder locali nella promozione delle pari opportunità e delle politiche di genere
- Il Piano Nazionale Imprenditoria Femminile
Attualmente Unioncamere è impegnata in qualità di partner istituzionale nel Piano Nazionale Imprenditoria Femminile: il programma gestito da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con risorse PNRR punta, fino al 30 giugno 2026, a diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne e ad aumentare la loro presenza nel mondo del lavoro e dell’impresa, soprattutto negli ambiti scientifici e tecnologici, con azioni mirate nell’ottica più generale di superamento del divario di genere nel contesto imprenditoriale e sociale.
Il Piano Nazionale Imprenditoria Femminile prevede diverse linee di attività. In particolare, Unioncamere e le sue società di sistema stanno portando avanti il piano con le seguenti iniziative:
- Linea 1: organizzazione, programmazione e realizzazione del “Giro d’Italia delle Donne che fanno impresa”, la manifestazione itinerante creata con l’obiettivo di divulgare le best practices di imprenditorialità femminile, diffondere le opportunità e le iniziative di finanziamento (locali e nazionali) per l’avvio e lo sviluppo delle imprese femminili e favorire dinamiche di rete con i diversi stakeholders;
- Linea 2: orientamento e supporto informativo per le attività produttive femminili, con l’obiettivo di assicurare assistenza tecnica e specialistica sia per avviare una nuova impresa che per consolidare e migliorare le performance aziendali;
- Linea 3: diffusione della cultura imprenditoriale e formazione, con azioni volte al sostegno all’imprenditoria femminile, la diffusione di strumenti di assessment di sostenibilità per sensibilizzare le imprese femminili rispetto agli RSI e percorsi formativi dedicati all’upskilling e al reskilling digitali e all’empowerment per imprenditrici, manager, lavoratrici, libere professioniste e donne che vogliono avviare attività produttive e d’impresa;
- Linea 4: diffusione di valori e professioni STEM con percorsi info-formativi dedicati agli studenti, sugli sbocchi professionali legati al mondo digitale e sulle tematiche dell'inclusione digitale, del divario di genere e dell'accessibilità;
- Linea 5: individuazione dei principali fabbisogni delle imprese a prevalente o totale conduzione femminile affinché i policy makers possano “tarare” gli incentivi sulla base delle reali necessità delle imprenditrici
Scopri come partecipare alle iniziative del Piano:
- L’imprenditoria femminile in Italia: numeri e caratteristiche
Le imprese femminili registrate in Italia al 31 dicembre 224 sono 1 milione e 307mila, il 22,2% del totale del tessuto produttivo. Secondo i dati dell’Osservatorio di Unioncamere e Infocamere, l’imprenditoria femminile:
- è molto diffusa nel Mezzogiorno, dove conta circa 500mila aziende guidate da donne, quasi il 37% del totale;
- è contraddistinta da imprese di piccola dimensione, ma in crescita in termini di struttura organizzativa (nel 2024 il 96% delle imprese femminili conta da 0 a 9 addetti);
- è più “giovane”: quasi l’11% delle aziende femminili è guidato da imprenditrici under 35 contro meno dell’8% delle attività non femminili;
- ha una produttività inferiore del 60% rispetto a quella delle aziende non femminili.
- La tua è un’impresa femminile?
La definizione di impresa femminile è frutto di un algoritmo elaborato da Unioncamere con Infocamere e basato sulle informazioni contenute nel Registro delle Imprese. Si parla di impresa femminile quando:
- per le Società di capitale: la partecipazione di genere risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite
- per le Società di persone e cooperative: oltre il 50% di soci sono donne
- per le Ditte individuali: il titolare è donna
- altre forme giuridiche: il 50% degli amministratori sono donne
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