Studi e ricerche

“Barometro dell’economia regionale” (n.11/2024)

Report statistico mensile dell'area studi e ricerca di Unioncamere del Veneto

Informiamo che sul sito www.unioncamereveneto.it è disponibile il “Barometro dell’economia regionale” (n.11/2024), il report statistico mensile curato dall'Area studi e ricerche di Unioncamere del Veneto, che fornisce un quadro aggiornato dei principali indicatori economici. 

In questo numero sono stati aggiornati al terzo trimestre 2024 i dati su:

- Arrivi e presenze turistiche

- Indicatori del settore manifatturiero

- Indicatori del settore delle costruzioni

Sono stati revisionati i dati sulle previsioni del Pil dell'Italia e dell'Area Euro.

Altre informazioni economiche sono disponibili:

- Congiuntura economica trimestrale industria e costruzioni www.venetocongiuntura.it

- Trasporti, infrastrutture e logistica del Nord Est https://trail.unioncamereveneto.it

- Osservatorio turistico regionale federato (OTRF) https://osservatorioturismoveneto.it

 

Ultima modifica
Mar 10 Dic, 2024

Movimprese, i dati della Sardegna del terzo trimestre 2024

I dati di Movimprese

Dai dati di Movimprese, relativi al terzo trimestre del 2024, si evince che la Sardegna ha registrato 1575 iscrizioni di nuove imprese e 1343 cessazioni.

Con +232 nuove imprese il saldo è positivo.

Vai alla Dashboard interattiva

Ultima modifica
Mer 18 Dic, 2024

La rinascita della lana italiana: l’impresa sostenibile di Valeria Gallese

AquiLANA è la storia di un’imprenditrice che, nel piccolo borgo di Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo, ha trovato la sua missione: ridare vita e dignità al mercato della lana.

 

di Gianluca De Santis

 

Nella suggestiva cornice di Santo Stefano di Sessanio, piccolo e caratteristico borgo abruzzese nel cuore del Gran Sasso, Valeria Gallese ha trovato la sua missione: ridare vita e dignità al mercato della lana.

Veterinaria di formazione e imprenditrice per passione, Valeria ha trasformato un antico mestiere in un progetto innovativo e sostenibile, fondando AquiLANA, con un’attività artigiana e una bottega punto di riferimento nazionale e internazionale per questo particolare prodotto.

La sua attività non è solo una scelta professionale, ma un vero e proprio stile di vita, che unisce tradizione, rispetto per gli animali e amore per il territorio. In questa intervista, Valeria ci racconta il suo percorso, le sfide affrontate e le soddisfazioni che rendono unico il suo lavoro.

 

Puoi raccontarci come è nata l’idea di AquiLANA e quali sono state le principali sfide che ha dovuto affrontare per avviare questa attività?

 

AquiLANA è nata grazie agli studi in Medicina Veterinaria che mi hanno consentito di conoscere la produzione di lana da parte di questi generosi animali. Volevo tornare a parlare di lana filata e non del problema della lana sucida in Italia. Per me era fondamentale restituire valore economico e morale alla nostra lana italiana.

 

Quali sono i principi etici e le pratiche sostenibili che segui nella gestione della tua azienda, soprattutto per quanto riguarda il benessere degli animali e il rispetto per l’ambiente?

 

La produzione di lana inizia prima della tosatura. Scelgo sempre animali allevati con sistemi estensivi, ben ricoverati e ben alimentati.

Parto solo dalla raccolta di lana proveniente da razze italiane, non raccolgo lane di razze estere; per me è fondamentale la tutela del patrimonio zootecnico autoctono. La lana sucida viene raccolta rispettando il benessere degli animali.

Durante la tosatura, l’animale è libero tra le gambe del tosatore, non è più legato agli arti come in passato. La tosatura avviene con macchinette elettriche, ma preferisco un tempo medio di tosatura di 3 minuti invece di 1,5 perché per fare un ottimo lavoro bisogna essere innanzitutto precisi, non veloci!

Pago la lana sucida al pastore con un prezzo migliore. Imballo bene queste lane che vengono trasportate a Biella, dove vengono lavate rispettando le normative comunitarie europee. Ho scelto di tingere solo con prodotti naturali e di lavorare poi a mano queste lane.

 

In che modo la collaborazione con gli allevatori locali e con i produttori di zafferano influenza l’espansione della tua attività?

 

Gli allevatori per me sono il principio fondamentale, il primo e il più importante. Instaurare un rapporto di fiducia con loro è stato essenziale. Essere affidabile nei loro confronti mi ha consentito di crescere non solo dal punto di vista dei chili di lana sucida raccolta (da 50 a 20.000 nel giro di poco più di 10 anni), ma anche professionalmente. 

Sono altrettanto grata al settore tessile biellese che ha trasferito su di me preziose competenze, innanzitutto per il riconoscimento delle varie tipologie di lana e poi per la trasformazione di un prodotto animale, sporco e spesso di poco valore, in un prodotto tessile di qualità. 

La tintura con gli scarti dello zafferano occupa 10 chili di lana tinta all’anno, è una cosa bella e utile per recuperare gli scarti. 

Sicuramente però è stata la tintura col Montepulciano d’Abruzzo il volano per la mia attività. Quando nel 2012 iniziai a tingere, ero incinta del mio secondo figlio e il vino era l’unica sostanza che potevo usare perché innocua e con un buon odore. Grazie anche al legame della lana con il Montepulciano d’Abruzzo sono finita su tutte le principali TV, giornali e riviste nazionali e questo ha potuto amplificare i miei contatti.

 

Come vedi il futuro del mercato della lana in Italia e quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine per AquiLANA?

 

Il mercato della lana è in crisi da 70 anni. Non vedo sviluppi immediati per il problema nazionale. Personalmente mi sto impegnando a fornire contatti tra allevatori e tessili interessati all’uso di lana italiana

Ne conosco pro e contro, sono in grado di avviare altre produzioni, non solo per AquiLANA, ma anche per altri marchi che volessero iniziare. Per AquiLANA sono continuamente impegnata nella raccolta, trasformazione e vendita. Sicuramente la partecipazione ad altre fiere nazionali e internazionali è fondamentale, ma a lungo termine ho sogni che devo ancora inseguire.

 

Sei Ambasciatrice del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga nel mondo. Cosa rappresenta per te questo riconoscimento?

 

Sono avezzanese e per approfondire le mie conoscenze sono arrivata sul Gran Sasso dove ho incontrato tantissimi allevatori di pecore, tanti da spingermi, ripercorrendo la storia di questo territorio fino in Puglia. Ho partecipato alla prima tosatura nel 2006 e da quell’anno non mi sono più fermata. 

Il mio impegno è sempre stato grande e importante. Ho scelto di vivere su queste montagne, ho avuto due figli che hanno frequentato le scuole di Barisciano, quelle di paese, veri presidi di territorio. 

Ho aperto una partita IVA con una bottega a Santo Stefano di Sessanio e ogni giorno lancio post sui social che raccontano questo territorio, uno dei tanti belli in Italia.

Riesco a capire i suoi punti di forza perché ne sono innamorata e ho la capacità di trasferirli, convincendo le persone anche a raggiungermi con una contagiosità naturale di chi fa le cose semplicemente e sinceramente. 

Quando mi hanno nominata Ambasciatrice ho pensato “che bello, finalmente qualcuno si è accorto di quanto mi impegno!” 

È stato Tommaso Navarra, il Presidente del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, a darmi questo prestigioso riconoscimento ed io oggi continuo ad impegnarmi con più amore e responsabilità che in passato.

 

Ultima modifica
Mar 10 Dic, 2024

Benessere animale, nuovo bando per gli allevatori abruzzesi

Regione Abruzzo pubblica il Bando per un sostegno a favore degli allevatori che si impegnano volontariamente a sottoscrivere una serie di impegni migliorativi delle condizioni di allevamento delle specie oggetto dell’intervento oltre gli standard delle norme obbligatorie vigenti.

Il rispetto del benessere degli animali in quanto “esseri senzienti” è uno dei principi dell’Unione europea; attraverso pratiche allevatoriali più sostenibili e più aderenti alle esigenze naturali delle specie allevate (minori fonti di stress e di sofferenza fisica, alimentazione idonea, condizioni di stabulazione adeguate alle esigenze specifiche) nonché più attente alla biosicurezza (emissioni, gestione deiezioni e reflui, ecc.) è possibile migliorare il benessere e contribuire indirettamente, ma in maniera rilevante, alla riduzione dell’antimicrobico resistenza e dell’inquinamento ambientale.

La misura prevede, pertanto, un sostegno economico annuale per compensare i minori ricavi e/o maggiori costi che l’adesione agli impegni richiede.

Tra i beneficiari dell’intervento agricoltori, singoli o associati, in attività, persone fisiche o giuridiche.

I soggetti proponenti devono essere conduttori di azienda zootecnica localizzata nel territorio della Regione Abruzzo.

La scadenza è fissata al 15 maggio 2025.

Per saperne di più, clicca qui.

Ultima modifica
Mer 04 Dic, 2024
Imprenditoria femminile

Imprese femminili in Molise - III trim 2024

Il Molise resta la regione più "rosa" d'Italia, ma le imprese femminili si riducono nell'ultimo anno di analisi

L'approfondimento è stato realizzato e presentato durante l'incontro tematico "Interventi del MIMIT a sostegno della donna imprenditrice protagonista dell’economia del Paese", realizzato dalla Camera di Commercio del Molise in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e con il Comitato Imprenditoria Femminile (CIF), tenutosi lo scorso 15 novembre. .

Il Molise, con 8.985 imprese femminili al 30 settembre 2024, registra il più elevato tasso di femminilizzazione pari al 27,1%. 

Si tratta essenzialmente un’imprenditoria “micro”: in tutte le aree le imprese femminili sono maggiormente concentrate nella classe 0-9 addetti rispetto a quanto accade per quelle maschili, le quali, viceversa, presentano concentrazioni più elevate, ma sempre minoritarie, nelle classi della piccola (10-49 addetti) e medio-grande impresa (50 addetti e oltre).

A tre anni dalla nascita (anno 2020) le imprese femminili del Molise registrano una probabilità di sopravvivenza del 79,2%, inferiore al dato delle NON femminili (85,6%), ma migliore rispetto al dato nazionale (77,2%).

Se si guarda ai valori a 5 anni (anno 2022) la probabilità di sopravvivenza per una impresa femminile è del 69,5%, anche in questo caso più basso rispetto al dato delle NON femminili (80,8%) ma migliore rispetto al dato nazionale (68,6%).

Al termine della fase di start up e nell’ultimo anno di analisi, le imprese femminili  della regione presentano un tasso di sopravvivenza pari al 65,1%, confermando una maggiore capacità di resilienza rispetto alla media italiana (64,7%).

Per quanto riguarda le imprese femminili giovanili in Molise, rispetto al terzo trimestre 2022, si registra una diminuzione che va dal -5,9% della provincia di Isernia al -5,5% della provincia di Isernia; appare quindi importante che nella regione si sviluppino politiche a favore dell’imprenditorialità giovanile e femminile.

 

Scarica qui le slides di presentazione del rapporto

Ultima modifica
Mar 03 Dic, 2024

Fare Impresa a Bologna: informazioni da "ECOSISTEMA URBANO 2024"

BOLOGNA ENTRA NELLA TOP TEN
Pubblicato "Ecosistema urbano 2024", la tradizionale indagine di Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia che stila la classifica generale, determinata dall'insieme di 20 indicatori, delle performance ambientali di 106 città capoluogo di provincia.

Bologna si colloca in ottava posizione, scalando la classifica complessiva nella quale un anno fa era 23esima (al vertice Reggio Emilia), seconda per uso efficiente del suolo, e nella top ten per tasso di motorizzazione, numero di passeggeri e ztl.

Ma resta ancora nella parte bassa della classifica per la qualità dell’aria e per le vittime della strada.

Vedi risultati di Bologna del rapporto Ecosistema Urbano 2024

Ultima modifica
Lun 02 Dic, 2024

Blog Cybersecurity per PMI: nuovo articolo online in tema di viaggi di lavoro e cybersecurity

La cybersecurity non è solo una questione tecnologica, ma è diventata un imperativo strategico per ogni professionista anche durante i viaggi di lavoro.

Negli ultimi anni, il concetto di trasferta aziendale ha assunto trasformazioni significative: se da un lato può offrire opportunità di networking e sviluppo professionale, dall'altro comporta anche rischi, specialmente in termini di sicurezza informatica.

La Camera di commercio Chieti Pescara consiglia la lettura dell’ultimo articolo del Blog Cybersecurity dedicato ai consigli utili per proteggersi durante le trasferte e per evitare truffe che possono compromettere la sicurezza dell’azienda di cui sei titolare o dipendente.

Leggi l'articolo cliccando il seguente link.

Ultima modifica
Lun 02 Dic, 2024

Presentazione report 2024 “L’agricoltura nella Calabria centrale”

Il report sarà presentato il 6 dicembre 2024 presso la sede di Catanzaro della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia

La Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, presenta il Report 2024 L’AGRICOLTURA NELLA CALABRIA CENTRALE”.

L’evento avrà luogo venerdì 6 dicembre 2024 -ore 15:00- nel Salone delle Conferenze dell’Ente camerale a Catanzaro.

In locandina, programma dettagliato.

Ultima modifica
Gio 28 Nov, 2024
Imprenditoria femminile

Imprese femminili in provincia di Campobasso, i settori

Approfondimento sulle imprese femminili in provincia di Campobasso

Nel terzo trimestre del 2024, in provincia di Campobasso, il settore “più rosa” è quello degli “altri servizi alla persona”, dove circa 64 imprese su 100 sono guidate da donne. Seguono il settore moda con quasi 45 imprese su 100 e i servizi legati alla “sanità e assistenza sociale” (servizi per anziani, asili nido, centri di medicina estetica, ecc.) con poco più di 44 imprese femminili su 100. 

In coda il settore del Commercio al dettaglio con 35,9 imprese femminili su 100 e quello delle Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali con 35,7 imprese rosa su 100.

I materiali di approfondimento sono stati prodotti e presentati durante l'incontro tematico "Interventi del MIMIT a sostegno della donna imprenditrice protagonista dell’economia del Paese", realizzato dalla Camera di Commercio del Molise in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e con il Comitato Imprenditoria Femminile (CIF), tenutosi lo scorso 15 novembre. 

Scarica qui le slides di presentazione dell'approfondimento.

Ultima modifica
Mer 27 Nov, 2024
Imprese straniere

Imprese straniere in provincia di Campobasso, i settori

Le imprese straniere: dati al 30 settembre

Nel terzo trimestre del 2024, tra le imprese straniere, i settori che hanno avuto un tasso di iscrizioni maggiore nella provincia di Campobasso sono quello del Commercio con 12 nuove imprese, quello dei Servizi con 9 nuove imprese e quello delle Costruzioni con 6 nuove imprese. Segue il settore dell’Agricoltura con 1 nuova impresa. 

Nello stesso periodo, la provincia ha registrato 9 cessazioni di imprese straniere nel settore del Commercio, 5 nel settore dei Servizi e 2 nel settore dell’Industria. I settori Agricoltura e Costruzioni non hanno registrato nessuna cessazione di impresa.

Ultima modifica
Mer 18 Dic, 2024