Studi e ricerche

Acceleratori al plasma: innovazione per la scienza e la società

Mercoledì 17 settembre 2025 alle ore 10:00, presso la Biblioteca Altiero Spinelli della Regione Lazio (Palazzina C, Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 – Roma), si terrà l’evento “Acceleratori al plasma: la prossima frontiera della tecnologia”, promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con Lazio Innova.

L’incontro è dedicato all’esplorazione delle potenzialità degli acceleratori al plasma, una tecnologia emergente che promette di rivoluzionare il campo della fisica delle particelle, con ricadute significative in ambito medico, industriale e ambientale.

Grazie alla loro struttura compatta e all’efficienza energetica, gli acceleratori al plasma rappresentano una soluzione innovativa rispetto agli acceleratori tradizionali, aprendo nuove prospettive per la ricerca scientifica e per lo sviluppo di applicazioni concrete.

L’evento, realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea attraverso i fondi del PR FESR Lazio 2021-2027, è rivolto a ricercatori, imprenditori, studenti e cittadini interessati a conoscere da vicino una delle tecnologie più promettenti del prossimo futuro. Sarà l’occasione per ascoltare esperti del settore, confrontarsi sulle opportunità offerte da questa innovazione e approfondire il ruolo della Regione Lazio nel sostegno alla ricerca e all’innovazione.

Apriranno l’incontro gli interventi istituzionali di Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio; Rene Martins, European Commission – DG Research & Innovation – ESFRI Secretariat; Tiziana Petucci, direttore Sviluppo Economico, Attività Produttive e Ricerca della Regione Lazio; Francesca Sbardella, sindaca di Frascati; Antonio Zoccoli, presidente INFN.

A seguire la presentazione del progetto “Eupraxia: prospettive e ricadute sul territorio” con la partecipazone di Pierluigi Campana, Coordinatore progetto Eupraxia-ESFRI; Andrea Ceracchi, CEO Cecom; Massimo Ferrario, Responsabile scientifico presso LNF-INFN; Paola Gianotti, Direttrice LNF-INFN.

La partecipazione è gratuita, previa registrazione a questo link.

 

 


 

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Mer 17 Set, 2025

Cariplo Factory: 128 start up italiane in prima linea per accelerare sugli SDG (Sustainable Development Goals) 2030

Pubblicato il report “Reach The Goals | Le startup italiane per gli SDG”, realizzato da Cariplo Factory con il patrocinio della European Commission e il sostegno di AIFI, Bocconi4Innovation, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, Innovup, Italian Tech Alliance, La carica delle 101, Lifegate Way, Shetech.

Sono 128 le start up e PMI innovative monitorate nel documento con soluzioni concrete ispirate agli SDGs dell’Agenda 2030 delle United Nations, che rappresentano una parte importante dell’ecosistema dell’innovazione in Italia.

Si tratta per il 66 percento di start up, di cui la metà in fase pre-seed e seed, il 20 percento in fase early stage e il 30 percento in fase growth.

Se guardiamo agli SDGs, il 20 percento del totale persegue principalmente l’obiettivo Consumo e produzione responsabili (Goal 12), il 16 percento Salute e benessere (Goal 3), il 13 percento Lotta contro il cambiamento climatico (Goal 13).

Per il 64 percento sono ubicate nel Nord d’Italia; di queste, poco meno di 40 hanno sede in Lombardia e sono: Aedo Società Cooperativa Impresa Sociale, Alchemilla coop soc, AISPOT, Algaria, Biotitan Nanotechnology, BONOOS Srl SB,  Canax, Coffeefrom, Consono, Deix, De-LAB, dilium, ECODYGER, eNextGen, GenoGra, Geen, Glutensens, Gremove Srl SB, Limenet, Lizard, Mangrovia Blockchain Solutions, Movopack, MrCall di Hahn Banach, Nous Energy, Outlane Società Benefit, Particle, Pausetiv, Resilco Srl SB, Respectlife, Rilemo, Smush Materials, SIEVE, UGO pnp, Up2You, Upgreene Srl SB, Welcomed.

Per leggere il report completo: https://cariplofactory.it/progetto/reach-the-goals/ 

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Ven 12 Set, 2025

Premio Visionaria 2025: al via la call per startup e innovatori

Aperte le candidature per il Premio Visionaria 2025, promosso dalla Camera di Commercio Chieti Pescara e da Agenzia di Sviluppo. L’iniziativa punta a valorizzare la migliore start-up e la migliore idea d’impresa d’Abruzzo, con premi in denaro (7.000 e 3.000 euro) e percorsi di accompagnamento e formazione dedicati.

Il Premio Visionaria 2025 è promosso da Camera di Commercio Chieti Pescara (nell’ambito delle attività del PID – Punto Impresa Digitale) e da “Agenzia di Sviluppo” Azienda speciale della Camera di Commercio Chieti Pescara (desk Enterprise Europe Network).

Il Premio Visionaria ha l’obiettivo di valorizzare la startup e l’idea di impresa più innovative d’Abruzzo. Nella finale del Premio Visionaria entrano di diritto i vincitori dei premi delle associazioni di categoria che realizzano concorsi nella regione Abruzzo per startup e idee innovative d’impresa: Cambiamenti di CNA Abruzzo, InnovAzioni di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Oscar Green di Coldiretti Abruzzo, Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio Chieti Pescara e di StartCup Abruzzo.

I soggetti che partecipano al Premio Visionaria possono concorrere per l’assegnazione dei seguenti premi:

Premi in denaro

  • premio da euro 7.000,00 messo a disposizione dalla Camera di Commercio Chieti Pescara alla migliore Start-up Visionaria;
  • premio da euro 3.000,00 messo a disposizione dalla Camera di Commercio Chieti Pescara alla migliore Idea d’impresa Visionaria.

Premi in servizi

  • partecipazione al percorso di accompagnamento SPRINT di Agenzia di Sviluppo “Start up innovative” riservato alla vincitrice del premio migliore Start-up Visionaria
  • partecipazione al percorso di formazione di Agenzia di Sviluppo “Aspiranti imprenditori” riservato alla vincitrice del premio migliore Idea d’impresa Visionaria
  • partecipazione dei vincitori delle due categorie al percorso Digital Marketing Lab per Startup del Punto Impresa Digitale.

Menzioni:

  • Miglior progetto di impresa
  • Innovazione Sociale o Ambientale
  • Tecnologia 4.0
  • Imprenditorialità femminile

Eventuali ulteriori premi saranno resi noti dal Comitato Organizzatore sul sito www.chpe.camcom.it e www.forumvisionaria.it.

Alla finale del Premio Visionaria 2025 accederanno fino a un massimo di 28 progetti d’impresa, così suddivisi:

A. fino a 15 progetti vincitori dei concorsi regionali per startup e idee innovative d’impresa promossi dalle associazioni di categoria, come indicato all’art. 1 del presente regolamento;

B. n. 2 progetti vincitori del Premio “Idea Rosa che Storia” e “Idea Rosa che Impresa”, promossi dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Chieti Pescara;

C. n. 2 progetti vincitori del Premio “Top of the PID – Sezione Chieti Pescara”, promosso da Unioncamere;

D. n. 4 progetti vincitori di Start Cup Abruzzo 2025;

E. fino a n. 5 progetti selezionati tramite la call pubblica.  

Per partecipare al premio Visionaria 2025 (per la candidatura E, fino a 5 progetti selezionati tramite la call pubblica), è necessario presentare i seguenti documenti:

  1. domanda di partecipazione
  2. scheda progetto
  3. documento di riconoscimento del rappresentante legale dell’impresa o del referente principale del team, in corso di validità (non necessario se il documento di cui al punto 1. è firmato digitalmente).

Sono ammesse alla partecipazione al premio le proposte presentate da:

  1. aspiranti imprenditori, singolarmente od in team.
  2. imprese costituite dopo il 1° gennaio 2022 o costituite nell’anno precedente ma con dichiarazione di inizio attività posteriore al 1° gennaio 2022.

Le domande di partecipazione devono pervenire dal 1° settembre 2025 al 26 ottobre 2025 - ore 23:59.

I documenti, compilati in ogni loro parte, vanno inviati dalla PEC dell’impresa o del Referente principale (in caso di team informale), in formato pdf, all’indirizzo di posta elettronica cciaa@pec.chpe.camcom.it specificando nell’oggetto “Domanda di partecipazione Premio Visionaria 2025”.

Scarica:

Per informazioni: pidchietipescara@chpe.camcom.it 

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Gio 11 Set, 2025

I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE RILEVATI DAL SISTEMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO

Le analisi del presente bollettino si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di agosto 2025, con uno sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo agosto - ottobre 2025 a Messina e la sua provincia.

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Mar 09 Set, 2025

Workshop "Il Turismo in Puglia: andamento, prospettive e focus sui prodotti turistici"

Si terra il prossimo 17 settembre, alle ore 14.30, presso la Sala 2 del Centro Congressi della Fiera del Levante, a Bari, un importante workshop sul tema del Turismo in Puglia.
Saranno illustrate le proposte del sistema camerale pugliese attraverso un focus sui prodotti, itinerari e percorsi turistici.
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Mar 09 Set, 2025

Foggia: +489 imprese nel secondo trimestre 2025, crescita sostenuta e diversificazione settoriale.

La provincia di Foggia conferma il proprio dinamismo imprenditoriale anche nel secondo trimestre del 2025, registrando un saldo positivo di +489 imprese.

La provincia di Foggia conferma il proprio dinamismo imprenditoriale anche nel secondo trimestre del 2025, registrando un saldo positivo di +489 imprese.

Già nel primo trimestre dell’anno, il tessuto imprenditoriale foggiano aveva evidenziato chiari segnali di espansione, confermando una dinamica positiva e una crescente capacità di adattamento alle trasformazioni del mercato.  Secondo i dati elaborati da Unioncamere, il tasso di crescita imprenditoriale si attesta allo 0,70%, un valore superiore alla media regionale pugliese e in linea con l’andamento nazionale di ripresa. Al 30 giugno 2025, il numero complessivo delle imprese attive nella provincia è pari a 70.297 unità.

A trainare la crescita sono soprattutto le società di capitale, che chiudono il trimestre con un saldo attivo di +237 imprese e un tasso di crescita dell’1,36%, seguite dalle ditte individuali, che con +244 unità crescono dello 0,55%. Le società di persone registrano un incremento più contenuto, con +9 imprese pari a +0,19%, mentre le altre forme giuridiche segnano una lieve contrazione di –1 impresa (–0,03%).

Il dato relativo alle forme giuridiche conferma un tessuto imprenditoriale vivace, in espansione e sempre più orientato verso modelli societari strutturati, in grado di affrontare con maggiore solidità le sfide poste dal mercato contemporaneo. 

Focus settoriale

L’analisi dei principali comparti produttivi evidenzia una dinamica complessivamente positiva.

Il settore agricolo, con 23.518 imprese registrate, si conferma il più rilevante per numerosità. Nel trimestre sono state rilevate 249 nuove iscrizioni e 154 cessazioni, con un saldo attivo di +95 imprese.
Il comparto delle costruzioni mostra segnali di ripresa, con 87 iscrizioni e 59 cessazioni, per un saldo netto di +28 imprese su 7.037 registrate. Le attività professionali, scientifiche e tecniche si distinguono per dinamismo, con 38 iscrizioni e solo 10 cessazioni, per un saldo positivo di +28 imprese, su 1.600 attive. Il settore dei servizi di alloggio e ristorazione, con 4.600 imprese registrate, chiude il trimestre con un saldo di +19 imprese, derivante da 63 iscrizioni e 44 cessazioni.
In forte espansione anche le attività finanziarie e assicurative, che su un totale di 934 imprese registrano 24 nuove iscrizioni e solo 4 cessazioni, con un saldo positivo di +20 unità.

Questi dati confermano la vitalità del sistema imprenditoriale foggiano, che mostra segnali di consolidamento e diversificazione, con una crescita sostenuta tanto nei settori tradizionali quanto in quelli a maggiore contenuto specialistico e professionale. In particolare, l’espansione delle attività tecniche, dei servizi e della finanza evidenzia una crescente qualificazione dell’offerta produttiva e una maggiore capacità di adattamento alle dinamiche del mercato.

Nel complesso, si delinea un sistema imprenditoriale dinamico, resiliente e in evoluzione, pronto a cogliere opportunità sia nei comparti storici sia in quelli più innovativi e strategici per lo sviluppo del territorio.

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Lun 08 Set, 2025

Novità in vista per il regime forfettario 2026 - anticipazioni

Per il 2026 si profilano possibili cambiamenti nel regime forfettario per le imprese individuali

 1. Estensione della soglia di ricavi fino a 100.000 €?

C’è un dibattito in corso sulla possibilità di aumentare la soglia di ricavi che permette l’accesso al regime forfettario: oggi ferma a 85.000 €, potrebbe essere portata a 100.000 € secondo alcune proposte emerse nella Legge di Bilancio 2026

  • L’idea è sostenuta da alcune forze politiche, come la Lega, con l’intento di estendere la "flat tax" al 15 % a un numero maggiore di Partite IVA
  • Tuttavia, un ostacolo tecnico non banale è rappresentato da vincoli europei: l’attuale normativa UE consente agli Stati membri di applicare regimi con franchigia IVA fino a 85.000 €, e solo in caso di operazioni intra-comunitarie fino a 100.000 €. Questo blocco rende al momento complicato un innalzamento della soglia a livello nazionale per tutti i contribuenti

2. Fascia intermedia “ponte” oltre 85.000 €

Si sta valutando anche l’introduzione di una fascia intermedia—un "regime ponte"—per coloro che superano leggermente il limite di 85.000 € ma non superano una soglia superiore (come i 100.000 €). Questa misura, ancora in fase di studio, potrebbe rappresentare una via di raccordo tra il forfettario e il regime ordinario

3. Riduzione temporanea del limite da lavoro dipendente/pensione

Per il 2025 è stata prevista una misura temporanea: chi percepisce redditi da lavoro dipendente o pensione fino a 35.000 € può accedere al regime forfettario; tuttavia, dal 2026 questo limite tornerà a 30.000 €, salvo nuovi interventi legislativi

4. Rottamazione delle cartelle e flat tax

Nel testo della Legge di Bilancio 2026 si aggiungono temi connessi come la “rottamazione quinquies” delle cartelle e un rilancio della flat tax al 15 %. Tuttavia, l’ipotesi di portare la flat tax a coprire i contributori fino a 100.000 € si scontra con limiti regolamentari UE

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Gio 04 Set, 2025

Strategia d’impresa: il business plan spiegato da Alvise Volpato

È online il nuovo video del Servizio Nuova Impresa della Camera di Commercio di Padova, dedicato all’importanza del business plan per chi vuole avviare una nuova attività

In questo approfondimento, il consulente Alvise Volpato spiega perché il business plan è uno strumento essenziale per trasformare un’idea in un progetto concreto e come la Camera di Commercio supporta i futuri imprenditori con servizi di consulenza qualificata.

Guarda il video e scopri come costruire le basi solide per la tua impresa.

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Mer 03 Set, 2025

Incubatori certificati: quanti sono in Italia, in Veneto e nelle province principali?

Almeno 63 incubatori certificati sono attivi in Italia; in Veneto si contano strutture di eccellenza attive in tutte le principali province, tra cui Verona, Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e Rovigo.

Secondo l’ultimo aggiornamento disponibile, in Italia risultano attivi circa 63 incubatori certificati, inseriti nella sezione speciale del Registro delle Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico mise.gov.it.

In Veneto, la presenza è significativa: almeno quattro strutture principali sono riconosciute a livello nazionale per l’incubazione di startup:

  • H-Farm (Roncade, Treviso): noto polo europeo per l’innovazione digitale e l’accelerazione d’impresa 
  • t2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione: nasce dall’unione delle Camere di Commercio di Treviso, Rovigo, Venezia e Verona e supporta imprese innovative con coworking, formazione e assistenza su marchi e brevetti (t2i.it)
  • VEGAinCUBE (Venezia): incubatore del Parco Scientifico Tecnologico VEGA, ospita oltre 23 startup innovative nel settore ICT e green economy 
  • StartCube (Padova): incubatore universitario di Padova, frutto della collaborazione tra Università di Padova e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo 

Ulteriori evidenze evidenziano che:

  • Verona è sede di START-UP GYM S.R.L., formalmente inserita nell’elenco nazionale degli incubatori certificati
  • Treviso–Belluno sono coperti da H-Farm e t2i, che operano nel territorio e interagiscono anche con startup provenienti da Belluno 

     

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Lun 01 Set, 2025

Incubatori certificati: quanti sono in Italia, in Veneto e nelle province principali?

Almeno 63 incubatori certificati sono attivi in Italia; in Veneto si contano strutture di eccellenza attive in tutte le principali province, tra cui Verona, Padova, Treviso, Venezia, Vicenza e Rovigo.

Secondo l’ultimo aggiornamento disponibile, in Italia risultano attivi circa 63 incubatori certificati, inseriti nella sezione speciale del Registro delle Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico mise.gov.it.

In Veneto, la presenza è significativa: almeno quattro strutture principali sono riconosciute a livello nazionale per l’incubazione di startup:

  • H-Farm (Roncade, Treviso): noto polo europeo per l’innovazione digitale e l’accelerazione d’impresa 
  • t2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione: nasce dall’unione delle Camere di Commercio di Treviso, Rovigo, Venezia e Verona e supporta imprese innovative con coworking, formazione e assistenza su marchi e brevetti (t2i.it)
  • VEGAinCUBE (Venezia): incubatore del Parco Scientifico Tecnologico VEGA, ospita oltre 23 startup innovative nel settore ICT e green economy 
  • StartCube (Padova): incubatore universitario di Padova, frutto della collaborazione tra Università di Padova e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo 

Ulteriori evidenze evidenziano che:

  • Verona è sede di START-UP GYM S.R.L., formalmente inserita nell’elenco nazionale degli incubatori certificati
  • Treviso–Belluno sono coperti da H-Farm e t2i, che operano nel territorio e interagiscono anche con startup provenienti da Belluno 

     

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Lun 01 Set, 2025