Sicilia

Smart working, una nuova indagine lo premia

In Italia lo smart working da alcuni anni accompagna la vita lavorativa di non poche persone. Una recente indagine Doxa, realizzata con il contributo del Politecnico di Milano – Polimi, ribadisce quello che molti già pensano: il lavoro da remoto o lavoro agile, con pc e connessione internet attiva, tendenzialmente fa vivere meglio rispetto alle modalità tradizionali di svolgimento delle mansioni

Lo studio Doxa-Polimi è stato presentato nei giorni scorsi dal Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Smart Working e HR Innovation Practice nell’ambito del tavolo “Twin Transition e Circular Working”, presso lo spazio Copernico di Phygiwork nella Capitale.

Esso replica di fatto gli esiti di vari altri lavori, come ad es. lo studio della Boston Consulting Group “What 12.000 Employees Have To Say About the Future of Remote Work”, condotto su dodicimila dipendenti in tre Paesi (Usa, Germania e India) e contenente un principio di fondo: lavorando da remoto, la produttività non viene meno ma migliora. Anzi si riducono le probabilità di stress legato al lavoro e del temuto burnout.

In altre parole, un po’ come nel coworking, un ambiente di lavoro flessibile e personalizzato è in grado di migliorare la concentrazione e la gestione del tempo. E il proficuo e amichevole rapporto con i colleghi potrà essere preservato da pratici strumenti come Skype e Google Meet, adattissimi a chi lavora in modalità ‘smart’.

Nel report si può leggere che:
- il rendimento del 37% dei lavoratori subordinati in smart working è valutato sopra le aspettative;
- soltanto il 17% dei lavoratori in presenza raggiunge lo stesso livello di valutazione.
 

Lo scorso anno, ormai usciti dal tunnel della pandemia, nel nostro paese c’erano ancora più di 3,5 milioni di lavoratori non in sede.


Tra i temi collegati, la sostenibilità economica per le imprese: ricorrere al lavoro a distanza, oltre ai benefici in termini di performance del personale, garantirebbe una sensibile e costante riduzione dei costi operativi (affitto uffici, utenze, manutenzione, forniture ecc.) e  i benefici per l’ambiente, visto che il ricorso al lavoro agile può contribuire a una marcata riduzione delle emissioni di anidride carbonica in virtù di minori spostamenti casa-lavoro e a un minore sfruttamento di risorse fisiche negli uffici.
 

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Mar 13 Ago, 2024

Superbonus: Eurostat considera i crediti 2024 ‘non pagabili’, quali conseguenze?

Secondo il parere diffuso da Eurostat il 5 luglio scorso, il Superbonus maturato dopo l’implementazione della riforma contenuta nel decreto legge di marzo, e convertita in legge a maggio, dovrà “essere registrato nei conti pubblici come credito d’imposta non pagabile nel 2024”

Questo è stato il punto focale del parere inviato all’Istat sulla gestione dei crediti italiani, alla luce delle modifiche avvenute nel primo semestre del 2024. 
 

I crediti del Superbonus attivati tra il 2020 e il 2023 saranno ancora classificati come “crediti d’imposta pagabili”. Questo implica che l’impatto sul deficit per quel periodo resterà concentrato negli anni in cui il credito è stato originato.


Per il 2024, invece, risulta evidente che a seguito dell’implementazione delle ultime normative, l’impatto del Superbonus sul deficit sarà distribuito nel corso dei prossimi anni, seguendo quanto già pianificato dal governo. 
Questa modifica riveste un’importanza particolare considerando il ritorno delle regole del Patto di stabilità europeo, riformulate in aprile, che stabiliscono criteri rigorosi per il rientro degli eccessi di deficit pubblico.

Per le spese effettuate a partire dal 1° gennaio 2024, è ora possibile detrarre l’intero importo in 10 anni anziché in 4, come era previsto in passato. L’estensione del periodo di detrazione fornisce una maggiore flessibilità finanziaria per cittadini e imprese.

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Mar 13 Ago, 2024

VIDEOBOLLETTINO EXCELSIOR AGOSTO 2024

Lavoro: assunzioni in crescita ad agosto

Anche per il trimestre agosto ottobre la richiesta si attesta su 1,3 milioni di assunzioni, (più 2,3% sul 2023). 

Positive le previsioni delle imprese dei comparti alimentare, costruzioni, commercio e turismo; la metà delle figure professionali difficili da reperire. 

Ad agosto l’industria programma circa 88mila entrate e 392mila nel trimestre agosto ottobre. Ad agosto il comparto delle costruzioni programma 31mila entrate e circa 140mila nel trimestre. Il manifatturiero ricerca 57mila lavoratori che salgono a 243mila nel trimestre. 

Ad offrire le maggiori opportunità di lavoro sono le industrie dell’agroalimentare (16mila contratti da attivare nel mese), della meccatronica (14mila) e della metallurgia (9mila). I servizi prevedono di assumere circa 227mila lavoratori e 919mila nel trimestre agosto ottobre Tra i servizi il flusso di assunzioni più consistente riguarda la filiera turistica con 68mila contratti da attivare ad agosto e 227mila entro ottobre. 

Seguono commercio (46mila ad agosto) e servizi alle persone (40mila). Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con 187mila unità, pari al 59,4% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (52mila). Più di un’assunzione su tre (34%) riguarda giovani fino a 29 anni d’età.

 Con riferimento ai livelli di istruzione, l’11% delle ricerche di personale è rivolto a laureati, il 29% a diplomati e il 38% a chi è in possesso di una qualifica/diploma professionale. 4.560 le richieste per i diplomati ITS Academy. 

Importante anche la domanda di lavoratori immigrati con 69mila ingressi programmati nel mese, pari al 21,8% delle entrate complessive, soprattutto nei servizi operativi di supporto,logistica, metallurgia, alimentare. Permane elevata la difficoltà di reperimento che riguarda il 48,9% del personale ricercato dalle aziende (+1,4 p.p. rispetto a un anno fa), confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” con una quota del 32,4%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12,3%.

Qui i vari link del video:

https://www.youtube.com/watch?v=BcD1icnu5nw

https://www.facebook.com/progettoexcelsior/videos/901029512050947

https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:ugcPost:7227232243130220544/?actorCompanyId=74542106

Fonte: Unioncamere - Sistema informativo Excelsior

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Gio 08 Ago, 2024

Avviso "Ripresa Sicilia" - Elenco delle imprese ammesse alle agevolazioni all'1.08.2024

Si pubblica l'elenco al 01.08.2024 delle imprese ammesse alle agevolazioni previste dall'Avviso pubblico "Ripresa Sicilia" pubblicato anche sul sito di IRFIS-FINSICILIA all'indirizzo www.irfis.it

Destinatari della misura sono le Piccole e Medie imprese (come definite nell’allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014) aventi sede legale o operativa in Sicilia, sia in forma singola sia con l’adesione di altre imprese, nel complessivo numero di tre, che intendono realizzare un programma di spesa nel territorio della Regione Siciliana.

L’ammontare delle risorse dedicate è pari a euro 36.000.000,00, comprensivo degli oneri di gestione, e proviene dal POC 2014-2020 e dall’FSC 2021-2027.

L’agevolazione deve consistere in una combinazione di un finanziamento agevolato a tasso zero di durata massima di 12 anni e di un contributo a fondo perduto.

Le agevolazioni non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici nazionali, regionali o comunitari per le stesse spese ammissibili.

Il soggetto attuatore è l'IRFIS FinSicilia S.p.A

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Gio 08 Ago, 2024

Bonus fieno, sale a 17 il numero dei centri per la distribuzione agli allevatori

Sette nuovi centri operativi da oggi preposti alla distribuzione del fieno agli allevatori siciliani che hanno diritto al bonus introdotto dalla Regione. 

È stato aggiornato l'elenco dei punti di distribuzione sul territorio che da dieci passano così a diciassette per meglio rispondere alle esigenze dei beneficiari e accelerare le operazioni di approvvigionamento. La misura, finanziata con 20 milioni di euro, è stata voluta dal governatore Renato Schifani per limitare i danni dovuti alla siccità. Il nuovo elenco completo, approvato dal commissario delegato per l’emergenza idrica in Agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, comprende: una struttura nell'Ennese, il Centro di meccanizzazione agricola Esa di Agira; tre nella provincia di Siracusa, Agrifiera a Noto e l'area autoporto dell’Asi a Melilli, a cui si aggiunge adesso l'area protezione civile di Palazzolo Acreide; e ancora due punti di distribuzione nel Nisseno, al Centro di meccanizzazione Esa di Serradifalco si affianca il Ccr di Mussomeli (solo per mezzi fino a 150 quintali). 

Le strutture individuate per la provincia di Ragusa sono cinque: la zona industriale del capoluogo, Foro Boario a Modica, fiera Emaia a Vittoria, il mercato ortofrutticolo di Roccazzo a Chiaramonte Gulfi e il mercato agricolo di Donnalucata a Scicli. 

Nel Catanese sono tre i centri aperti: a quello dell’area di protezione civile di via Cristoforo Colombo a Caltagirone se ne aggiungono altri due, ovvero il centro nella zona artigianale di Santa Maria di Licodia e, ancora, quello nella frazione di Vizzini Scalo in prossimità della Sp 38 I a Vizzini. 

Il nuovo elenco include anche tre centri in provincia di Trapani: quello nel piazzale antistante il Palazzetto dello sport di contrada Strasatti a Marsala, quello nel piazzale Area Artigianale di contrada Dagala a Poggioreale e il piazzale area parcheggio antistante Baglio Cofano a Custonaci. 

La quantità di foraggio da distribuire agli allevatori dipende dall’intensità del danno subito sui territori in base alle precipitazioni rilevate dal Servizio informativo agrometeorologico siciliano. Gli elenchi con i beneficiari sono stati pubblicati nella sezione del portale istituzionale della Regione Siciliana dedicata all’assessorato dell’Agricoltura. Le operazioni di consegna avvengono obbligatoriamente alla presenza di un dipendente dell’ispettorato provinciale dell’Agricoltura. 

 

L'elenco dettagliato dei centri è disponibile al seguente indirizzo: 

https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/emergenza-idrica-agricoltura-zootecnia-erogazione-bonus-fieno-0

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Gio 08 Ago, 2024

Divieto di lavoro nelle ore calde in 9 regioni. I lavoratori a rischio devono astenersi dalle attività nella fascia 12:30-16:00 fino al 31 agosto con temperature oltre i 30 gradi

Le ordinanze di diverse Regioni, tra cui la Sicilia, impongono lo stop ai cantieri e alle attività a rischio in caso di rischio "alto".



Diverse le Regioni che hanno emanato ordinanze al fine di tutelare la salute dei lavoratori nel caso in cui la temperatura diventi troppo alta. Si tratta di Lombardia, Puglia, Lazio, Toscana, Molise, Abruzzo, Campania, Sicilia e Sardegna.

Il Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (d. lgs. n. 81 del 2008), disciplina l'argomento mentre negli anni successivi è stata l’Inps, tramite le sue comunicazioni, a fornire le indicazioni pratiche su come gestire la cassa integrazione dei lavoratori in caso la temperatura superi una certa soglia.

Le ordinanze regionali saranno applicate solo in caso di rischio climatico “alto”, ovvero una temperatura all’ombra superiore ai 30 gradi e una condizione di umidità relativa superiore al 70%, segnalato dagli appositi bollettini e relativamente a determinate categorie di prestatori d’opera. 
I bollettini climatici sono disponibili sul sito worklimate.it, con riferimento ai “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa”.

Le regioni impongono di astenersi dalle attività lavorative fino al 31 agosto, dalle 12:30 alle 16:00, in caso di lavorazioni che costringano all’esposizione prolungata al sole nel settore florovivaistico e nei cantieri edili. Alcune Regioni, però, hanno scelto di estendere il divieto anche ad altri ambiti lavorativi, utilizzando la generica dicitura di lavorazioni “affini” o specificando gli ambiti di applicazione:
- settore agricolo (Abruzzo, Basilicata, Molise, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna);
- lavori usuranti in genere (Molise);
- cave (Toscana).

La mancata osservanza degli obblighi derivanti dalle ordinanze dà vita alle sanzioni previste dall’articolo 650 del codice penale, se il fatto non costituisce reato più grave. I trasgressori, cioè, potranno essere sanzionati con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a euro 206. In caso di reato più grave, cioè se l’inosservanza dovesse portare a eventuali danni alla salute dei lavoratori, scatterebbero sanzioni più pesanti.

In ogni caso, l'INPS già dal 2017 puntualizza che le lavorazioni devono essere sospese in caso di temperature superiori ai 35 gradi. “Al ricorrere delle fattispecie sopra evidenziate, pertanto, possono costituire evento che dà titolo al trattamento di integrazione salariale temperature percepite superiori a 35° seppur la temperatura reale è inferiore al predetto valore”.

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Lun 05 Ago, 2024

LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE – Luglio 2024 - PROV. Enna

Quali sono le professioni più richieste a Luglio 2024 nella provincia di Enna?

L'analisi proposta mostra quali sono le professioni più richieste, le province, il macrosettore e l'area aziendale di inserimento.

 

I dati derivano dalle rilevazioni mensili del Sistema Informativo Excelsior realizzate da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Documento
Regione

LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE – Luglio 2024 - PROV. PALERMO

Quali sono le professioni più richieste a Luglio 2024 nella provincia di Palermo?

L'analisi proposta mostra quali sono le professioni più richieste, le province, il macrosettore e l'area aziendale di inserimento.

 

I dati derivano dalle rilevazioni mensili del Sistema Informativo Excelsior realizzate da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Documento
Regione
Allegati

LAVORO IN PROVINCIA: Dati Imprese Luglio 2024- PROV. Enna

Previsioni Luglio 2024 per la provincia di Enna :

Imprese con entrate per classe dimensionale;
Imprese con entrate per attività.

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Ven 02 Ago, 2024
Allegati

LAVORO IN PROVINCIA: Dati Imprese Luglio 2024- PROV. Palermo

Previsioni Luglio 2024 per la provincia di Palermo :

Imprese con entrate per classe dimensionale;
Imprese con entrate per attività.
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Ven 02 Ago, 2024