Sicilia

Corsi di Formazione PID: “Web 3.0 – Metaverso”

Manifestazione di interesse per la partecipazione al Corso di Formazione PID: “Web 3.0 – Metaverso”
La Camera di Commercio di Agrigento, attraverso la propria Azienda Speciale Pro.Gest ed il suo PID, Punto Impresa Digitale, annuncia l’apertura di una manifestazione di interesse rivolta a tutto il tessuto imprenditoriale della Provincia al fine di dare la possibilità alle aziende del proprio territorio di partecipare in forma gratuita al Corso di Formazione PID: “Web 3.0 – Metaverso”, svolto da un professionista nel campo delle tecnologie digitali. Il termine ultimo per partecipare è fissato per il 2 ottobre 2024.
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Gio 03 Ott, 2024

“Maker Faire Rome 2024 – XII edizione – The European Edition”

La Camera di Commercio di Agrigento, tramite la propria Azienda Speciale Pro.Gest., parteciperà con uno stand, alla “Maker Faire Rome 2024 – XII edizione – The European Edition” che si terrà dal 25 al 27 ottobre 2024 presso il Gazometro Ostiense di Roma.
Sarà un’ opportunità di confronto sulle principali componenti dell’innovazione sostenibile: dallo IoT (Internet of Things) alla robotica, dall’intelligenza artificiale all’economia circolare, dall’agritech al digital manufacturing, dai big data all’aerospazio, fino alle ultime scoperte del Metaverso e della realtà aumentata. Alla manifestazione saranno presenti aziende impegnate nel campo delle innovazioni e si terranno eventi digitali pensati per promuovere al meglio le aziende partecipanti.
Aderendo al Maker Faire, la Camera di Commercio di Agrigento, tramite il PID (Punto Impresa Digitale), offre a tutte le aziende del territorio agrigentino che abbiano realizzato delle best practice digitali ed ecologiche, la possibilità di uno spazio virtuale, in modo da poter dare ancor più visibilità alle soluzioni ideate. Questa iniziativa si rivolge anche alle aziende iscritte nella sezione “Startup Innovative” ed alle “PMI innovative”.
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Gio 03 Ott, 2024

SPRINT: Conoscere per Crescere

SPRINT: Conoscere per Crescere - Road show per l’Internazionalizzazione del Sistema delle Imprese Siciliane #exportsicily - CCIAA di Trapani 18-10-2024

**Invito alle imprese**


Partecipa alla prossima tappa del tour “Conoscere per Crescere - Road show per l’Internazionalizzazione del Sistema delle Imprese Siciliane #exportsicily”.

**Data**: 18 Ottobre 2024 
**Luogo**: Camera di Commercio di Trapani

Un'occasione imperdibile per scoprire nuove opportunità di crescita e di espansione sui mercati internazionali.

Non mancare! 

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Gio 03 Ott, 2024

BANDO PID 2024

La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trapani, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione I4.01, a seguito del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 23 febbraio 2023 che ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID), intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese (da ora in avanti MPMI), di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo. Vai al Bando PID 2024

La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trapani, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione I4.01, a seguito del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 23 febbraio 2023 che ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID), intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese (da ora in avanti MPMI), di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo. Vai al Bando PID 2024

 

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Gio 03 Ott, 2024

Bonus contributi per i giovani che investono nei settori strategici: come funziona

Il Governo mette a disposizione un'esenzione dai contributi e un bonus Inps per i giovani che creano un'azienda nei settori strategici

Il Governo ha stabilito un contributo per i giovani che vogliono aprire un’attività in un settore considerato ad alto tasso di sviluppo tecnologico o di importanza strategica per l’economia del Paese. 
L’incentivo consiste nell’esenzione del pagamento dei contributi previdenziali per i propri dipendenti, con un limite di non più di 800 euro al mese per ognuno di loro. Ci sono però diversi requisiti da rispettare per aprire una di queste aziende e ottenerlo, al quale si aggiunge un altro bonus Inps da 500 euro al mese. Il bonus partirà dal 1 luglio 2024 e sarà in vigore fino al 31 dicembre del 2025.

Il provvedimento è inteso ad aumentare il numero di imprese giovani e innovative che possano sviluppare il potenziale di competere almeno a livello europeo con le altre startup del mondo green e tech, ma anche ridurre il numero di giovani disoccupati.
Soddisfatte queste condizioni, si ottiene la totale esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per ogni dipendente sotto i 35 anni che viene assunto con un contratto a tempo indeterminato. Il periodo di assunzione ha gli stessi limiti temporali di quello di apertura dell’impresa stessa (sempre dal 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025).

L'intervento, quindi, punta sia a spingere i giovani a investire, aggiungendosi ai già molti incentivi verso le imprese giovanili, ma anche a creare aziende con under 35 con contratti a tempo indeterminato, che dà loro maggiore stabilità. La disoccupazione giovanile è ancora molto alta in Italia. Nella fascia 15-24 anni è ancora superiore al 20%, contro quella generale ormai scesa sotto al 7%.

Per favorire ulteriormente la creazione delle imprese giovani nei settori strategici, l’Inps ha anche messo in campo un altro contributo, che può raggiungere i 500 euro destinato alle attività che non concorrono alla formazione del reddito. Anche in questo caso, come per l’esenzione dei contributi, la sua durata massima è di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.

Secondo la relazione tecnica che accompagna questo provvedimento, questa legge dovrebbe avere un effetto visibile sul tessuto industriale italiano. Nel periodo del 2024 in cui sarà attiva – gli ultimi 6 mesi – grazie a questi contributi potrebbero nascere 1.200 aziende in più di quelle che sarebbero altrimenti state create. Un dato che dovrebbe calare leggermente nel 2025: durante l’intero anno infatti i giovani dovrebbero creare circa 2.300 aziende, poco meno del doppio di quelle nate nei 6 mesi precedenti.

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Ven 27 Set, 2024

INCENTIVI PER ASSUNZIONI IN SICILIA

Fino a 10.000 euro per sostenere 1350 lavoratori

L’incentivo viene riconosciuto, fino ad un massimo di 10 mila euro all’anno per tre anni, per le nuove assunzioni a partire dall’1 gennaio 2024 a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato o a seguito di assunzione stabile di tirocinanti della stessa azienda. Sono esclusi i contratti di apprendistato. 

Beneficiarie sono le aziende (incluse le micro e le piccole e medie imprese) che hanno una unità produttiva in Sicilia o che la attivino. L’incentivo può essere riconosciuto per un numero massimo di 10 lavoratori, nel rispetto del regolamento “de minimis” previsto dalle norme europee.

Dal 18 settembre al 10 ottobre 2024 le aziende siciliane potranno richiedere gli incentivi previsti. Successivamente alla fase di presentazione delle domande, Sicilia Digitale, incaricata della gestione della piattaforma informatica, validerà le richieste fino al 25 ottobre 2024. La procedura a sportello si concluderà con l’assegnazione dei finanziamenti fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

 

 

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Lun 23 Set, 2024

Le due facce del turismo: occupazione e mismatch

Inarrestabile la crescita dell’occupazione nel turismo. Ma ad aumentare è anche la difficoltà delle imprese a reperire gli addetti alle attività di ristorazione, le figure centrali del comparto. Sono quasi 70mila, a giugno 2024, i profili irreperibili (52,8% delle assunzioni previste) rispetto ai 24mila circa del 2019 (23,7%). Il comparto turistico è, infatti, uno dei settori più colpiti dal mismatch tra domanda e offerta di lavoro. 

Le previsioni sull’andamento delle assunzioni programmate dalle aziende nel mese di giugno per gli addetti alle attività di ristorazione, secondo la nota elaborata su dati Istat della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “Il lavoro nel turismo, tra boom e irreperibilità dei profili”, mettono in luce la difficoltà crescente delle imprese, che ha portato a triplicare il numero dei profili irreperibili nel giro di pochi anni. 

Nel 2023, le imprese del settore hanno ricercato principalmente camerieri (quasi 400mila assunzioni effettuate, di cui 52,3% con difficoltà di reperimento), cuochi in alberghi e ristoranti (230.870 assunzioni, di cui 55,4% con difficoltà) e baristi (142.830, di cui 43,6% con difficoltà). 

A seguire, gli addetti alla preparazione, cottura e distribuzione di cibi (53mila); personale non qualificato addetto alla pulizia dei servizi di alloggio (circa 50mila) e addetti all’accoglienza nei servizi di alloggio e ristorazione (45mila). Tra le figure più difficili da reperire sul mercato, i responsabili di piccole aziende del comparto (68,8%), i tecnici della produzione e preparazione alimentare (65,7%); pasticceri, gelatai e conservieri (57,7%) e tecnici della produzione servizi (54,6%).

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Lun 16 Set, 2024

Incentivi alle imprese della moda per la trasformazione green e tecnologica

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha annunciato una nuova iniziativa per promuovere la trasformazione ecologica e digitale del settore tessile, moda e accessori.

Il programma, che prevede un investimento di 15 milioni di euro, offrirà alle imprese selezionate contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un massimo di 60mila euro per azienda. I fondi sono destinati a coprire varie attività specialistiche, tra cui:

  • formazione del personale aziendale;
  • implementazione di tecnologie avanzate come cloud computing, big data, intelligenza artificiale, blockchain, robotica avanzata, manifattura additiva e stampa 3D, Internet of Things, realtà aumentata e piattaforme digitali per la gestione delle competenze e della tracciabilità della filiera produttiva;
  • ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale;
  • analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA).

Il settore della moda italiana, simbolo del Made in Italy, merita particolare attenzione. Questo intervento rappresenta una parte fondamentale di una più ampia strategia di supporto, mirata ad accelerare gli investimenti nella transizione ecologica e digitale e a sviluppare le competenze necessarie per affrontare queste sfide“, ha dichiarato Urso.

La gestione dell’iniziativa sarà affidata a Invitalia, che si occuperà dell’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I dettagli relativi ai termini per la presentazione delle domande e ulteriori indicazioni operative saranno comunicati successivamente tramite un provvedimento del Mimit.

Qui il documento completo.

 

 

Questa misura è stata istituita tramite un decreto interministeriale in base alla Legge “Made in Italy” (206/2023).

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Lun 16 Set, 2024

Oreficeria, settore in ottima salute: sostenibilità e investimenti guidano la crescita, vola l’export

La sesta edizione dell’inchiesta congiunturale del Club degli Orafi Italia, presentata a VicenzaOro in collaborazione con Intesa Sanpaolo, evidenzia la solidità del settore orafo italiano. Nonostante le sfide globali, si prevede un aumento del fatturato per il 2024, trainato da esportazioni in forte crescita (+63,3%) e investimenti in tecnologia e sostenibilità

È stata presentata, durante un incontro ospitato da VicenzaOro, la sesta edizione dell’inchiesta congiunturale realizzata dal Club degli Orafi Italia, in collaborazione con il Research Department di Intesa Sanpaolo. L’inchiesta offre un’analisi dettagliata del settore orafo, integrando e arricchendo le statistiche ufficiali. Per la prima volta, l’edizione attuale include anche un questionario dedicato alla sostenibilità, focalizzandosi sulle misure Esg (ambientali, sociali e di governance) adottate dalle aziende del settore.

L’indagine è stata condotta tra maggio e giugno 2024. L’obiettivo principale era raccogliere le attese degli operatori per il 2024 in termini di fatturato e investimenti, e analizzare le sfide competitive del settore.

Le attese degli operatori del settore orafo sono positive, confermando una stabilità dopo i risultati brillanti degli ultimi due anni. Circa un terzo dei partecipanti prevede un incremento del fatturato, in aumento rispetto al 28% rilevato alla fine del 2023. Questo trend è confermato dai dati di sistema: nel primo semestre 2024, l’indice di fatturato del settore orafo è cresciuto del 4,0% a prezzi correnti, contrariamente al calo registrato in altri settori come la moda (-8,4%) e il manifatturiero (-3,4%).

Il settore orafo ha dimostrato una notevole capacità di resilienza e crescita, con un incremento delle esportazioni del 63,3% in valore e del 15,6% in quantità nel periodo gennaio-maggio 2024, raggiungendo i 6,6 miliardi di euro. La Turchia si è confermata come un mercato chiave, con esportazioni totali di gioielli per 2,6 miliardi di euro. Questo aumento è parzialmente attribuibile alla strategia di acquisto di oro come misura per contrastare l’elevata inflazione del Paese.

Il 29% delle imprese prevede un aumento degli investimenti rispetto all’anno precedente, con picchi del 42% tra le aziende di maggiori dimensioni. Le imprese produttrici sono spinte a investire in nuova tecnologia (27% dei rispondenti), mentre le aziende commerciali tendono a focalizzarsi sul rafforzamento della propria immagine (56%).

La sostenibilità è emersa come una priorità crescente tra le aziende del settore orafo. La raccolta differenziata è una pratica prevalente, adottata dal 77% delle imprese produttive e dal 95% delle imprese commerciali. Tra le imprese produttive, il 59% sta lavorando per ridurre gli imballaggi e il 55% per ridurre i materiali pericolosi. Inoltre, il 55% delle imprese detiene certificazioni specifiche, con la certificazione RJC (Responsible Jewellery Council) che risulta la più diffusa.

Oltre alla riduzione del consumo di carta (57%), è significativa l’adozione di packaging sostenibile (52%). Più della metà delle aziende (57%) ha notato un aumento dell’interesse dei clienti verso le tematiche della sostenibilità dopo il 2019. La sensibilità verso questi temi, però, non è ancora uniforme tra i clienti (più alta tra i giovani con il 76%), con solo il 62% delle imprese che percepisce una consapevolezza generale insufficiente. La sostenibilità è vista come strategica per il 50% delle aziende orafe di produzione, mentre il 32% la considera un costo aggiuntivo.

Le imprese con certificazione RJC ottengono migliori risultati rispetto al resto del campione. Tra il 2019 e il 2022, queste aziende evidenziano una crescita del fatturato mediana del 45%, rispetto al 19% per le altre. Inoltre, la redditività delle imprese certificate è superiore, con una differenza di circa 4 punti percentuali nell’Ebitda margin e una produttività più alta, misurata in valore aggiunto per addetto (68,8 migliaia di euro rispetto a 43,7). Il differenziale di redditività e produttività tra le aziende certificate e non certificate si è ampliato ulteriormente tra il 2019 e il 2022.

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Lun 16 Set, 2024

BALNEARI: PROROGA DELLE CONCESSIONI FINO A SETTEMBRE 2027

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che proroga le concessioni balneari fino a settembre 2027, segnando un importante passo avanti nella risoluzione di una questione che ha suscitato ampio dibattito negli ultimi anni. Il provvedimento, accolto positivamente sia a livello nazionale che europeo, rappresenta un compromesso tra l'apertura del mercato delle concessioni e la tutela delle aspettative degli attuali concessionari.

'accordo è frutto di una stretta collaborazione tra il governo italiano e la Commissione europea, che ha permesso di raggiungere un equilibrio tra le normative europee e le esigenze del settore balneare italiano. La Commissione europea, per voce della portavoce Johanna Bernsel, ha accolto favorevolmente la decisione dell'Italia, sottolineando che la soluzione individuata è frutto di un'intesa comune e garantirà un quadro normativo chiaro, aperto e non discriminatorio.

Tra i punti salienti della riforma delle concessioni balneari:
- Proroga delle concessioni esistenti fino a settembre 2027.
- Obbligo di avviare le gare entro giugno 2027, con nuove concessioni che avranno una durata compresa tra 5 e 20 anni, per consentire ai nuovi concessionari di ammortizzare gli investimenti effettuati.
- Tutela dei lavoratori impiegati nelle precedenti concessioni, che dipendevano da tali attività come principale fonte di reddito.
- Indennizzo per il concessionario uscente, che sarà a carico del nuovo concessionario e coprirà il valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati, oltre a un'equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.
- Valutazione delle offerte sulla base dell'esperienza pregressa: sarà considerato un criterio preferenziale l'aver gestito una concessione balneare nei cinque anni precedenti come principale fonte di reddito.

Questo provvedimento offre un quadro di stabilità temporanea per le imprese del settore balneare, che potranno continuare le proprie attività fino al 2027 senza l'incertezza legata alla scadenza delle concessioni. Al contempo, viene delineata una roadmap chiara per l'apertura del mercato, con l'obbligo di avviare le gare entro il 2027, offrendo opportunità per nuovi operatori di entrare nel settore

Tipologia
Regione