Adempimenti amministrativi

Comunicazione Unica d’Impresa

Consente l'avvio dell'attività attraverso la presentazione di una pratica telematica unica, firmata digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell’impresa, inviata ad un solo destinatario che è il Registro Imprese della Camera di Commercio (competente per territorio) che si fa carico di trasmettere a ciascun Ente le comunicazioni di propria competenza.

Con la presentazione della pratica telematica di ComUnica si vanno ad aprire le seguenti posizioni fiscali e previdenziali obbligatorie:

•         richiesta di nuova Partita IVA

•         richiesta di iscrizione al Registro Imprese

•         richiesta di apertura posizione previdenziale presso INPS

•         richiesta di apertura posizione assicurativa presso INAIL

Si invita a contattare lo Sportello Genesi per avere informazioni più personalizzate sulla procedura di avvio dell'attività e quali enti contattare per la competenza specifica.

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Mar 12 Dic, 2023

Diventare Agente d'affari in mediazione

Calendario esami in Camera di Commercio di Brescia - febbraio, marzo aprile 2024

E' disponibile il calendario degli esami per agente d'affari in mediazione in Camera di Commercio di Brescia del 1° trimestre 2024, consultabile al seguente link Esami mediatori.

Le sessioni d'esame vengono organizzate in osservanza degli standard previsti dalla Deliberazione della Giunta regionale 1 dicembre 2010, n. 9/887.

Possono presentare domanda di ammissione all'esame coloro che hanno frequentato lo specifico percorso formativo presso:

  • un Ente Accreditato dalla Regione Lombardia (secondo quanto disciplinato con Decreto della Giunta Regione Lombardia n. 9/887 del 1° Dicembre 2010);

  • un Ente formativo riconosciuto da altre Regioni

Nel caso in cui il corso sia stato fruito esclusivamente in FAD/E-Learning, ai fini dell'ammissione all'esame in Lombardia le linee guida regionali prevedono che il monte ore del percorso formativo sia strutturato nel modo seguente:

- almeno il 70% esclusivamente in modalità sincrona;

- il 30% indifferentemente in modalità sincrona o asincrona.

La frequenza a un corso accreditato in altra Regione, che non venga svolto nel rispetto delle citate Linee Guida , non può considerarsi idoneo ai fini dell'ammissione all'esame.

In caso di titoli di studio conseguiti all'estero, si invita a  consultare il "Prontuario stranieri" alla pagina 42 paragrafo "Dichiarazione di corrispondenza/equivalenza" .

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Mar 12 Dic, 2023

Progetto per la diffusione e il potenziamento presso le imprese delle attività di e-government delle Camere di Commercio

La Camera di Commercio di Brescia rilascia gratuitamente lo SPID persona fisica fino al 31 dicembre 2024

Nell'ambito del "Progetto per la diffusione e il potenziamento presso le imprese delle attività di e-government delle Camere di Commercio", fino al 31 dicembre 2024, allo "Sportello di consulenza prodotti digitali e rilascio SPID, CNS e firma digitale remota della Camera di commercio di Brescia" è possibile ottenere gratuitamente il rilascio di:

  1. Firma Digitale Remota e tutte le informazioni sulla sua attivazione e utilizzo
    - all'imprenditore già in possesso di CNS rilasciata da una Camera di Commercio;

  2. SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) persona fisica, sia ai possessori di dispositivo CNS/Firma digitale, sia a chi non ne dispone, con la modalità cosiddetta "de visu".

Maggiori dettagli alla pagina Sportello di consulenza strumenti digitali

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Mar 12 Dic, 2023

CCIAA PNUD SI RACCONTA

La mediazione civile.
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Mar 12 Dic, 2023
Contratti Commerciali

I contratti commerciali: perché servono - gli errori da non fare

Seminario sui contratti commerciali

contratti commerciali conferiscono alle aziende stabilità, riducono rischi e favoriscono collaborazioni a lungo termine, garantendo vantaggi competitivi e relazioni solide.

Il 14 dicembre 2023 dalle ore 15.00 alle ore 17,00 si terrà il seminario dal titolo: “I contratti commerciali: perché servono - gli errori da non fare”.
 

Il seminario tratterà temi quali la forma, gli standard contrattuali, la chiarezza (suggerimenti pratici), le clausole, la clausola penale e caparra, la doppia firma. 
L’evento è gratuito ed è fruibile online.

Link per la registrazione: 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScWp98mk3K4XZjKo34X3qiBWWbZqoy0uGQMsrwiELMzoBYLhQ/viewform

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Lun 11 Dic, 2023

Equity Puglia, lo strumento finanziario voluto dalla Regione e gestito da Puglia Sviluppo per aumentare il livello di capitalizzazione e quindi la solidità patrimoniale delle aziende,

Equity Puglia. Selezionati i primi quattro gestori di Fondi di Investimento Alternativo

(Fonte Regione Puglia)

È operativa in Puglia la più grande operazione finalizzata allo sviluppo di startup e piccole e medie imprese innovative
grazie all'accesso al mercato dei capitali. Equity Puglia, lo strumento finanziario voluto dalla Regione e gestito da
Puglia Sviluppo per aumentare il livello di capitalizzazione e quindi la solidità patrimoniale delle aziende, ha i primi
quattro gestori di Fondi di Investimento Alternativo (Fia). Si tratta di Vertis Sgr, Avm Gestioni, Eureka! Venture Sgr e
Indaco Venture Partners Sgr, tutti investitori specializzati che hanno superato la procedura di selezione indetta da
Puglia Sviluppo e finalizzata a raccogliere proposte per la partecipazione con fondi di venture capital ad operazioni di
investimento in piccole e medie imprese innovative che hanno programmi di sviluppo sul territorio pugliese.
Vertis, Società di Gestione del Risparmio (Sgr) operativa dal 2008 a Napoli, assume partecipazioni in progetti di
ricerca, spin-off, startup e Pmi ed è il riferimento per gli investimenti nel Made in Italy innovativo.
Avm Gestioni, Sgr milanese, investe in aziende italiane che favoriscono la generazione di valore e la sostenibilità con
focus sul made in Italy, la finanza, la robotica, le scienze della vita.
Eureka! Venture, Società di Gestione del Risparmio di Milano, è interessata ad investimenti tecnologici ad alto
impatto, progetti basati sulla ricerca scientifica e investimenti in tecnologie digitali.
Indaco Venture Partners, Sgr milanese, è specializzata in aziende che innovano nei settori dell'elettronica, della
robotica, dei nuovi materiali, del medtech, del biotech-pharma e del digitale.
I quattro gestori oltre ad investire con proprie risorse potranno attingere ai fondi di co-investimento costituiti da
risorse regionali. Hanno richiesto un impegno pubblico (commitment) di 10 milioni ciascuno, per un ammontare
complessivo di 40 milioni di euro a valere sui fondi Programma regionale Fesr-Fse+ 2021-2027.
"Questa misura - spiega l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci - ha suscitato
grande interesse anche da parte di altri potenziali investitori. Per questa ragione stiamo valutando la possibilità di
incrementare ulteriormente le risorse. La nostra priorità è spingere l'innovazione in Puglia sostenendo lo sviluppo
delle aziende in settori strategici. Oggi in Puglia esistono 747 startup tecnologiche e piccole imprese innovative. Il
nostro obiettivo è amplificarne la crescita attraverso l'accesso al mercato dei capitali e allo stesso tempo sostenere
l'innovazione della Puglia perché aumenti la sua competitività su tutti i mercati. L'attivazione del fondo equity
rappresenta un ulteriore tassello in grado di completare e migliorare la strumentazione regionale rendendola sempre
più integrata e in grado di coinvolgere sempre più stakeholder nel perseguimento degli obiettivi di crescita e di
sviluppo".
"Equity - ha aggiunto la presidente della finanziaria e società in house regionale Puglia Sviluppo Grazia D'Alonzo - è
uno strumento finanziario complementare con tutte le altre misure e strategie di sviluppo regionali, incentrate
sull'innovazione ma anche sull'attrazione in Puglia di investitori. Quest'ultimo strumento rappresenta un valore
aggiunto importante per creare un ecosistema stabile a sostegno delle startup tecnologiche e delle Pmi innovative che
stanno dando una grandissima spinta all'innovazione pugliese, grazie anche ad un sistema regionale della ricerca
sempre più proattivo e attento alle dinamiche di sviluppo di queste realtà".
Una volta stipulate le convenzioni con le quattro Società di Gestione del Risparmio, Puglia Sviluppo e i gestori dei fondi
attiveranno un’ampia campagna di informazione sul territorio per disseminare e massimizzare l’efficacia dello
strumento finanziario.
Come funziona lo strumento
I Fondi potranno realizzare investimenti in capitale di rischio (equity) di nuova emissione mediante l’iniezione di nuove
risorse finanziarie liquide nelle imprese.
I gestori si sono candidati alla costituzione di Fondi di coinvestimento le cui quote saranno sottoscritte da Puglia
Sviluppo con un commitment (impegno) pubblico di 10 milioni di euro per ciascun fondo che sarà affiancato da risorse
degli stessi gestori almeno di pari importo. Lo strumento finanziario regionale, con la dotazione in corso di
aggiudicazione di 40 milioni, potrà apportare nuovo capitale nelle startup e piccole e medie imprese pugliesi per
almeno 80 milioni di euro, essendo la partecipazione regionale limitata al 50% di ciascuna operazione. Gli investimenti
nelle “società target” (startup e piccole e medie imprese innovative) saranno effettuati pari passu, cioè agli stessi
termini e condizioni tra il Fondo di co-investimento costituito con risorse pubbliche e il Fondo principale del gestore

Regione

Avvio d’impresa: la scelta della forma giuridica ed il regime fiscale

E' disponibile la registrazione del webinar "Avvio d’impresa: la scelta della forma giuridica ed il regime fiscale" che si è tenuto Martedì 21 novembre 2023

Dedicato a chi ha deciso di aprire un'impresa e non sa come muoversi nella scelta della forma giuridica e del regime fiscale, in questo webinar si è parlato di procedure, adempimenti, carico fiscale e oneri burocratici.

PROGRAMMA:
Attività professionale a attività di impresa: analisi delle principali differenze;
Scelta della Forma Giuridica e del Regime Fiscale: analisi dei rischi e delle opportunità;
Principali adempimenti per l'avvio dell'attività;
Le attività regolamentate: i requisiti;
Regimi fiscali: analisi ed esempi di carico fiscale e previdenziale;
Adempimenti fiscali e previdenziali: i costi fissi dell'attività di impresa.

Relatori: professionisti iscritti all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Pistoia.

Tipologia
Regione
Start: l'impresa al punto di partenza

Avvio d’impresa: la scelta della forma giuridica ed il regime fiscale

E' disponibile la registrazione del webinar "Avvio d’impresa: la scelta della forma giuridica ed il regime fiscale" che si è tenuto Martedì 21 novembre 2023

Dedicato a chi ha deciso di aprire un'impresa e non sa come muoversi nella scelta della forma giuridica e del regime fiscale, in questo webinar si è parlato di procedure, adempimenti, carico fiscale e oneri burocratici.

PROGRAMMA:
Attività professionale a attività di impresa: analisi delle principali differenze;
Scelta della Forma Giuridica e del Regime Fiscale: analisi dei rischi e delle opportunità;
Principali adempimenti per l'avvio dell'attività;
Le attività regolamentate: i requisiti;
Regimi fiscali: analisi ed esempi di carico fiscale e previdenziale;
Adempimenti fiscali e previdenziali: i costi fissi dell'attività di impresa.

Relatori: professionisti iscritti all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della provincia di Pistoia.

ACCEDI alla registrazione

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Lun 11 Dic, 2023
Fattura Elettronica

La fattura elettronica: uno strumento fondamentale per il nuovi imprenditori

Cos’è la fattura elettronica, come funziona e a chi si applica, illustrando le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e le sue novità in Italia e in Europa.

La fattura elettronica è un documento digitale che viene inviato per via telematica al Sistema di Interscambio (SdI), l’ente pubblico che si occupa di ricevere, controllare e inoltrare le fatture elettroniche tra i soggetti coinvolti; questo file sostituisce la fattura cartacea e ha lo stesso valore legale e fiscale.

Cosa deve contenere la fattura elettronica?

La fattura elettronica deve essere emessa in un formato strutturato, che permette di rappresentare in modo standardizzato i dati e le informazioni della fattura, e deve essere firmata digitalmente con una firma elettronica qualificata o avanzata, che garantisce l’autenticità e l’integrità del documento.

Deve inoltre contenere tutti gli elementi previsti dalla normativa fiscale, tra cui:

  • i dati identificativi del cedente/prestatore e del cessionario/committente, compresi il codice fiscale e il codice destinatario o l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
  • la data e il numero della fattura;
  • la natura, la qualità e la quantità dei beni o dei servizi oggetto dell’operazione;
  • il prezzo unitario e il prezzo totale, con l’indicazione dell’aliquota e dell’imposta applicata;
  • le eventuali operazioni esenti, non imponibili o soggette a regimi particolari;
  • le eventuali spese accessorie, gli sconti, le maggiorazioni e le altre variazioni;
  • il riferimento al documento di trasporto, se esistente;
  • il riferimento al pagamento, se effettuato.

Tempi e scadenze di invio della fattura elettronica

La fattura elettronica deve essere inviata al SdI entro il termine di emissione previsto dalla normativa fiscale, che varia a seconda del tipo di operazione. Il SdI verifica la correttezza formale della fattura e la inoltra al destinatario, che può riceverla in diversi modi, tra cui:

  • tramite il portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile consultare, scaricare e conservare le fatture elettroniche;
  • mediante un servizio di conservazione offerto da un intermediario abilitato, che si occupa di ricevere, gestire e archiviare le fatture elettroniche per conto del cliente;
  • via software di gestione contabile o fiscale, che consente di integrare le fatture elettroniche con la propria contabilità.

La fattura elettronica deve essere conservata in formato digitale per 10 anni, secondo le modalità previste dalla normativa sulla conservazione sostitutiva, che garantisce la validità legale e fiscale del documento.

La fattura elettronica è obbligatoria per tutte le operazioni tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia, a prescindere dal regime fiscale o dalla forma giuridica. Sono esclusi dall’obbligo i soggetti che effettuano operazioni rilevanti ai fini IVA nei confronti di consumatori finali, che possono continuare a emettere scontrini o ricevute fiscali, salvo che non optino per la fattura elettronica.

 

I vantaggi della fattura elettronica

La fattura elettronica ha numerosi vantaggi, tra cui:

  • la riduzione dei costi di stampa, spedizione e conservazione delle fatture cartacee;
  • la semplificazione e l’automazione dei processi di emissione, trasmissione, ricezione e registrazione delle fatture;
  • la maggiore sicurezza e tracciabilità delle operazioni;
  • la prevenzione dell’evasione e dell’elusione fiscale;
  • la possibilità di accedere a servizi e incentivi pubblici, come il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, la cessione del credito IVA, la lotteria degli scontrini e il cashback.

La fattura elettronica è una realtà consolidata in Italia dal 1° gennaio 2019, data in cui è diventata obbligatoria per tutte le operazioni tra operatori economici. Dal 1° luglio 2020, è diventata obbligatoria anche per le operazioni tra operatori economici e pubbliche amministrazioni. Inoltre, dal 1° gennaio 2021, è entrata in vigore la fatturazione elettronica europea, che consente di emettere e ricevere fatture elettroniche tra soggetti residenti in diversi paesi dell’Unione Europea, secondo uno standard comune.

A partire dal 1° gennaio 2024, la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria anche per le partite iva a regime forfettario, che fino ad ora erano state escluse da quest'obbligo. 

Si tratta quindi uno strumento innovativo e vantaggioso per le imprese e per il fisco, che richiede però una adeguata conoscenza e preparazione da parte dei soggetti coinvolti.

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Gio 07 Dic, 2023
Crowdfunding EU

Il crowdfunding in Europa: cosa cambia con il nuovo regolamento

Emesso il Nuovo regolamento europeo sul crowdfunding: novità, vantaggi e limitazioni.

Il crowdfunding è una forma di finanziamento collettivo che permette a chi ha un progetto o un’idea imprenditoriale di raccogliere fondi online da una comunità di sostenitori. Esistono diverse tipologie di crowdfunding, tra cui il donation-based, il reward-based, il lending-based e l’equity-based.

  • il donation-based crowdfunding consiste nel donare denaro a un progetto senza ricevere nulla in cambio, se non la soddisfazione di aver contribuito a una causa sociale, culturale o ambientale; 
  • il reward-based crowdfunding prevede invece una ricompensa per i donatori, che può essere un prodotto, un servizio o un’esperienza legata al progetto finanziato; 
  • il lending-based crowdfunding è una forma di prestito tra privati, in cui i finanziatori prestano denaro a un progetto e ricevono in cambio degli interessi;
  • l’equity-based crowdfunding è invece una modalità di investimento in capitale di rischio, in cui i finanziatori acquistano quote o azioni di una società e partecipano ai suoi utili e alle sue perdite.

Il crowdfunding è una pratica in forte crescita in Europa, ma fino ad ora era regolata da normative nazionali diverse e spesso frammentarie. Per favorire lo sviluppo di questo settore e creare un mercato unico europeo, il 10 novembre 2020 è stato approvato il Regolamento (UE) 2020/1503 sul crowdfunding. Il regolamento entrerà in vigore il 10 novembre 2021 e si applicherà a partire dal 10 maggio 2022.

Il regolamento introduce una serie di novità e vantaggi per i soggetti coinvolti nel crowdfunding, tra cui:

  • la possibilità per le piattaforme di crowdfunding di operare in tutta l’Unione Europea con una sola autorizzazione, senza dover richiedere licenze nazionali in ogni paese;

  • la definizione di requisiti armonizzati per le piattaforme di crowdfunding in termini di governance, trasparenza, gestione dei conflitti di interesse, protezione dei dati e dei fondi dei clienti;
  • la definizione di regole comuni per la tutela degli investitori, tra cui il diritto di recesso entro quattro giorni dalla sottoscrizione di un’offerta, l’obbligo di fornire informazioni chiare e complete sui rischi e le opportunità del crowdfunding, e la possibilità di sottoporre i reclami a un meccanismo di risoluzione extragiudiziale;
  • la possibilità per le imprese di raccogliere fino a 5 milioni di euro in 12 mesi tramite il crowdfunding, senza dover pubblicare un prospetto informativo.

Il regolamento si applica solo al lending-based e all’equity-based crowdfunding, mentre il donation-based e il reward-based crowdfunding restano soggetti alle normative nazionali. Inoltre, il regolamento non si applica al crowdfunding immobiliare, al crowdfunding basato su strumenti finanziari diversi dalle quote o dalle obbligazioni, e al crowdfunding rivolto esclusivamente a investitori professionali.

Il regolamento rappresenta un passo importante per lo sviluppo del crowdfunding in Europa, che potrà beneficiare di un quadro normativo più chiaro, uniforme e competitivo. Il crowdfunding potrà così diventare uno strumento sempre più efficace e accessibile per sostenere l’innovazione, la crescita e l’occupazione nel continente.

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Gio 07 Dic, 2023