Un recente studio condotto da EY-SWG ha rivelato un quadro incoraggiante per il panorama imprenditoriale italiano, nonostante le turbolenze geopolitiche in corso. Secondo i risultati dell'indagine, il 76% delle imprese italiane prevede una crescita nei prossimi cinque anni, dimostrando una notevole resilienza di fronte alle sfide emergenti.
Una delle chiavi del successo è stata l'adozione di strategie proattive: il 66% delle aziende ha dovuto modificare le proprie strategie di approvvigionamento di materie prime, mentre il 50% ha riformulato quelle relative all'energia. Tuttavia, le imprese non si stanno limitando a reagire alle difficoltà attuali ma stanno anche guardando al futuro con investimenti strategici pianificati.
L'analisi ha rivelato che la stragrande maggioranza delle imprese italiane (il 99%) intende investire nei prossimi due anni. Particolarmente significativo è l'interesse per la sostenibilità ambientale, economica e sociale (96%), il rinnovo dei macchinari e delle tecnologie di produzione (93%), e la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti (88%). Inoltre, il 75% delle aziende ha in programma di implementare tecnologie basate sull'intelligenza artificiale, indicando un forte impegno verso l'innovazione tecnologica.
Nonostante un contesto di incertezza, la fiducia nel tessuto imprenditoriale italiano rimane robusta, con il 79% degli intervistati che crede nella capacità delle imprese di innovarsi e il 59% nella loro competitività a livello internazionale. Tuttavia, la fiducia nel sistema Italia nel suo complesso è meno diffusa.
Un altro aspetto cruciale emerso dall'analisi è l'importanza del capitale umano. Il 91% degli imprenditori italiani prevede di investire sul personale nei prossimi due anni, con l'obiettivo di aumentare le competenze, trattenere i talenti e garantire la soddisfazione dei lavoratori. Questo investimento si concentrerà sulla formazione e il re-skilling del personale esistente, oltre alla ricerca di nuove risorse e competenze nel mercato.
Tuttavia, nonostante l'ottimismo, le aziende si trovano di fronte a sfide nel trovare personale adeguatamente formato, con oltre l'84% che segnala difficoltà nella ricerca di lavoratori qualificati.
I dati dell'indagine evidenziano anche l'importanza cruciale delle piccole e medie imprese italiane nel tessuto economico e sociale del Paese. L'80% degli italiani riconosce alle PMI un impatto positivo sulla società, considerandole il motore principale dell'economia nazionale.
Inoltre, gli imprenditori italiani sono percepiti come figure chiave nella promozione dell'innovazione e nella creazione di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, c'è un crescente desiderio che mostrino maggiore attenzione verso la responsabilità sociale d'impresa e i bisogni della comunità.
In conclusione, nonostante le sfide, la fiducia degli italiani nelle capacità imprenditoriali italiane rimane alta, con un forte attaccamento al Made in Italy riflesso anche nelle scelte di acquisto dei consumatori