Orientamento

Green jobs: le professioni del futuro per salvare il pianeta

14 professioni verdi che offrono nuove opportunità nel mercato del lavoro, sempre più rivolto allo sviluppo sostenibile.

Se sei alla ricerca di una nuova opportunità di lavoro o vuoi specializzarti in un settore in crescita, dovresti conoscere i green jobs, ovvero i lavori che contribuiscono alla protezione dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni di gas serra. Si tratta di professioni che richiedono competenze specifiche e trasversali, capaci di adattarsi alle esigenze di una società sempre più attenta alla sostenibilità.

Che cos’è la Green Economy?

La green economy è un modello di sviluppo economico che mira a salvaguardare la Terra e il suo benessere, cercando di sostenere lo sviluppo umano senza però impattare in modo negativo sull’ambiente circostante. Si tratta di un approccio che si inserisce nel più ampio contesto dello sviluppo sostenibile, ovvero quello che soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dalle Nazioni Unite nel 2015, ha individuato 17 obiettivi e 169 traguardi da raggiungere entro il 2030 per garantire una crescita equa, inclusiva e rispettosa dell’ambiente.

 

Quali sono i settori dei green jobs?

I green jobs si possono trovare in diversi settori, sia pubblici che privati, che hanno come obiettivo la riconversione ecologica dell’economia. Alcuni esempi sono:

  • l’energia rinnovabile, che comprende la produzione, la distribuzione e l’installazione di fonti alternative come il solare, l’eolico, l’idroelettrico e il geotermico;
  • l’efficienza energetica, che riguarda la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di edifici, impianti e apparecchiature che riducono i consumi e le perdite di energia;
  • la mobilità sostenibile, che include la pianificazione, la gestione e il miglioramento dei trasporti pubblici e privati, con l’uso di veicoli elettrici, ibridi o a basso impatto ambientale;
  • la gestione dei rifiuti, che si occupa della raccolta, del riciclaggio, del recupero e dello smaltimento dei materiali in modo ecocompatibile;
  • l’agricoltura biologica, che promuove la coltivazione e l’allevamento di prodotti naturali, senza l’uso di pesticidi, fertilizzanti chimici o OGM;
  • il turismo responsabile, che favorisce lo sviluppo di attività ricreative e culturali che rispettano l’ambiente e le comunità locali.

Quali sono le professioni verdi più richieste?

La green economy offre numerose opportunità di lavoro in diversi settori, sia pubblici che privati, che richiedono competenze specifiche legate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Secondo le analisi di ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, nel 2021 sono state richieste oltre 300 mila competenze green, con una crescita del 18% rispetto al 2020. Tra le figure professionali più richieste e innovative nel campo della green economy, possiamo citare:

  1. ingegnere ambientale, che progetta e realizza soluzioni tecniche per prevenire e risolvere i problemi ambientali, come l’inquinamento, il risparmio energetico e le fonti rinnovabili;
  2. esperto di efficienza energetica, che analizza e ottimizza i consumi e le prestazioni energetiche di edifici, impianti e apparecchiature, proponendo interventi di miglioramento e di risparmio;
  3. installatore di impianti fotovoltaici e eolici, che monta e collega i pannelli solari e le turbine eoliche, garantendo il funzionamento e la manutenzione degli stessi;
  4. educatore ambientale, che sensibilizza e forma i cittadini, le scuole e le aziende sulle tematiche ambientali, promuovendo comportamenti ecosostenibili e buone pratiche;
  5. operatore ecologico, si occupa della raccolta differenziata, del riciclaggio e del recupero dei rifiuti, seguendo le normative e i protocolli di sicurezza;
  6. agronomo biologico, che segue e controlla le attività agricole e zootecniche, verificando il rispetto dei requisiti biologici e delle certificazioni di qualità;
  7. consulente del turismo sostenibile, organizza e propone viaggi e soggiorni che valorizzano le risorse naturali e culturali dei territori, minimizzando l’impatto ambientale e sociale;
  8. mobility manager, si occupa di organizzare, gestire e promuovere la mobilità sostenibile nelle aree urbane e metropolitane, favorendo soluzioni alternative all’uso dell’auto privata, come il car pooling, il car sharing, il bike sharing, il trasporto pubblico, le navette aziendali, i veicoli elettrici e autonomi;
  9. manager della sostenibilità, responsabile della definizione e dell’attuazione della strategia di sostenibilità di un’azienda o di un’organizzazione, monitorando e valutando gli impatti ambientali, sociali ed economici delle attività produttive, dei processi e dei prodotti, e proponendo azioni di miglioramento e innovazione;
  10. ingegnere dei materiali green, un esperto di materiali innovativi, a elevate prestazioni, economicamente competitivi e sostenibili, che sa progettarli, produrli e trasformarli con le più recenti tecnologie manifatturiere, tenendo conto del ciclo di vita, del riciclo e della riduzione dei rifiuti;
  11. esperto in Smart City, un professionista che supporta i comuni e le amministrazioni pubbliche nella definizione e nell’implementazione di politiche e progetti di mobilità sostenibile, integrazione delle tecnologie digitali, efficienza energetica, gestione dei servizi, partecipazione dei cittadini, per migliorare la qualità della vita e la competitività delle città;
  12. green marketing manager, è un professionista del marketing che si occupa di promuovere prodotti e servizi ecologici, etici e socialmente responsabili, studiando le esigenze e le preferenze dei consumatori green, creando campagne pubblicitarie e strategie di comunicazione efficaci e persuasive, e valorizzando la reputazione e l’immagine dell’azienda;
  13. giurista ambientale, un laureato in giurisprudenza che si occupa di fornire consulenza legale in materia ambientale a privati, aziende e pubbliche amministrazioni, aiutandoli a comprendere e a conformarsi alle normative vigenti, a prevenire e a risolvere eventuali controversie, a tutelare i diritti e gli interessi ambientali.
  14. specialista in contabilità verde, un esperto di questioni contabili, fiscali e finanziarie legate alla sostenibilità e all’efficienza energetica, che formula pareri e proposte per le aziende interessate a investire in innovazioni sostenibili, a beneficiare di incentivi e agevolazioni, a ridurre i costi e le emissioni, a migliorare la performance economica e ambientale.

Perché scegliere i green jobs?

Scegliere i green jobs significa puntare su un settore in forte espansione, che offre opportunità di lavoro qualificato e ben retribuito, in linea con le esigenze e le sfide del presente e del futuro. I green jobs sono anche una scelta etica e responsabile, che contribuisce alla salvaguardia del pianeta e al benessere delle generazioni future

Se vuoi entrare a far parte di questo mondo, devi formarti e aggiornarti costantemente, acquisire competenze tecniche e trasversali, e dimostrare passione e motivazione. I green jobs sono i lavori del domani, e tu puoi essere protagonista di questo cambiamento.

 

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Start up agricole innovative e tecnologiche: le 9 idee che stanno cambiando il mondo

Come le nuove tecnologie, l’IA e le soluzioni creative stanno rivoluzionando il settore agricolo e contribuendo alla sostenibilità ambientale

L’agricoltura è uno dei settori più importanti e strategici per l’economia e la società, ma anche uno dei più esposti ai cambiamenti climatici e alle sfide ambientali. Per questo motivo, molte start up agricole innovative stanno emergendo in tutto il mondo, proponendo soluzioni tecnologiche e creative per rendere l’agricoltura più efficiente, produttiva, resiliente e sostenibile. In questo articolo, ti presentiamo 9 delle start up agricole innovative che stanno cambiando il mercato, selezionate tra quelle che hanno partecipato o si sono distinte in alcuni dei principali eventi e concorsi dedicati all’innovazione agricola.

Eventi e iniziative per incentivare lo sviluppo e l’imprenditoria agricola sostenibile

Uno di questi eventi è stato il Thought for Food (TFF) Challenge, una competizione globale che coinvolge giovani innovatori e imprenditori che vogliono creare soluzioni per sfamare il pianeta in modo sostenibile.

Un’altra fonte di ispirazione per le start up agricole innovative è stata l’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia, che ha censito 98 start up italiane attive nell’innovazione tecnologica e digitale del settore agricolo e agroalimentare. 

Tra le tante start up agricole innovative che stanno emergendo e crescendo nel mondo, ne abbiamo scelte che ci sono sembrate particolarmente originali, efficaci e potenzialmente impattanti, raggruppate in base al tipo di soluzione che offrono per un’imprenditoria agroalimentare più sostenibile

Start up agricole innovative per l’agricoltura verticale e indoor

L’agricoltura verticale e indoor è una modalità di coltivazione che sfrutta lo spazio in altezza e in ambienti controllati, come serre, edifici o container, per produrre verdure e ortaggi freschi e nutrienti, senza l’uso di pesticidi, fertilizzanti o OGM. Questa soluzione permette di risparmiare acqua, energia e terreno, di ridurre le emissioni di CO2 e i trasporti, e di avvicinare i prodotti ai consumatori urbani. Alcune delle start up agricole innovative che si occupano di agricoltura verticale e indoor sono:

  • AeroFarms, una start up statunitense che ha sviluppato un sistema di agricoltura verticale, basato su coltivazioni idroponiche in ambienti controllati, senza l’uso di pesticidi, fertilizzanti o OGM. Questo sistema permette di risparmiare fino al 95% di acqua, di aumentare la resa fino a 390 volte e di ridurre l’impatto ambientale. AeroFarms ha realizzato la più grande fattoria verticale del mondo a Newark, nel New Jersey, e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua innovazione;
  • Bowery Farming, una start up statunitense che ha inventato un sistema di agricoltura indoor, che utilizza luce LED, sensori, robot e intelligenza artificiale per coltivare verdure fresche e nutrienti in spazi urbani. Il sistema consente di eliminare l’uso di pesticidi, di ridurre il consumo di acqua e di avvicinare i prodotti ai consumatori, garantendo una maggiore tracciabilità e sicurezza alimentare. Bowery Farming ha già aperto tre fattorie indoor a New York e nel New Jersey, e ha ricevuto il sostegno di importanti investitori;
  • Plenty, una start up statunitense che ha realizzato un sistema di agricoltura indoor su larga scala, che combina l’uso di luce LED, sensori, robot, intelligenza artificiale e machine learning per coltivare verdure in ambienti controllati, senza l’uso di pesticidi, OGM o suolo. Il sistema permette di ottenere raccolti più abbondanti, vari e nutrienti, con un minor consumo di acqua, energia e spazio. Plenty ha già aperto diverse fattorie indoor negli Stati Uniti e in Asia, e ha ricevuto il finanziamento di grandi aziende come Amazon, SoftBank e Driscoll’s;
  • Infarm, una start up tedesca che ha ideato un sistema di agricoltura urbana, che consiste in moduli verticali di coltivazione, installati in diversi luoghi della città, come supermercati, ristoranti, scuole e ospedali. I moduli sono dotati di tecnologie che regolano luce, temperatura, umidità e nutrienti, e sono collegati a una rete cloud, che monitora e ottimizza le condizioni di crescita delle piante. Infarm ha l’ambizione di creare una rete globale di fattorie urbane, che possano fornire cibo fresco, locale e sano a milioni di persone;
  • Cultivando Futuro, una start up colombiana che ha vinto il primo premio al TFF Challenge 2017, con il suo progetto di agricoltura verticale e sociale, che mira a creare una rete di coltivatori urbani che possano produrre e vendere verdure biologiche, usando una piattaforma digitale che li connette con i consumatori e con i servizi di supporto. Cultivando Futuro vuole contribuire a migliorare la sicurezza alimentare, la qualità della vita e la coesione sociale nelle aree urbane disagiate.

Start up agricole innovative per l’agricoltura di precisione e intelligente

L’agricoltura di precisione e intelligente è una modalità di coltivazione che si basa sull’uso di dati, sensori, droni, robot, intelligenza artificiale e altre tecnologie digitali per monitorare, analizzare e ottimizzare le attività e le decisioni degli agricoltori, migliorando l’efficienza, la produttività, la qualità e la sostenibilità delle colture. Alcune delle start up agricole innovative che operano con questa metodologia sono:

  • CropX, una start up israeliana che ha creato un sensore per l’irrigazione intelligente, che misura il livello di umidità, temperatura e conducibilità del suolo, e invia i dati a una piattaforma cloud, che calcola la quantità e il momento ottimali per irrigare le colture. Il sensore è facile da installare e da collegare a un’app mobile, che permette agli agricoltori di controllare e gestire l’irrigazione da remoto;
  • AppHarvest, una start up statunitense che si occupa di agricoltura indoor, che coltiva pomodori, fragole e altre verdure in grandi serre, usando luce solare, acqua piovana e tecniche idroponiche, senza l’uso di pesticidi, OGM o suolo. Attraverso il controllo e la raccolta svolta da droni e automazioni regolate dalle IA, la start up ha l’obiettivo di produrre cibo fresco, sano e sostenibile, e di distribuirlo nei mercati del Midwest e della costa orientale degli Stati Uniti, riducendo le emissioni e i trasporti. AppHarvest ha già aperto quattro fattorie indoor nel Kentucky, e ha ricevuto il sostegno di investitori come Martha Stewart e Jeff Ubben;
  • AgroSustain, una start up svizzera che ha sviluppato un trattamento naturale contro la muffa, che prolunga la durata e la freschezza dei prodotti agricoli, riducendo gli sprechi e i costi. Il trattamento si basa su un estratto vegetale, derivato da piante resistenti alla muffa, che inibisce lo sviluppo dei funghi patogeni. AgroSustain ha ottenuto la certificazione biologica e ha già collaborato con diversi partner commerciali in Europa;
  • Agrivi, una start up croata che ha creato un software cloud-based per la gestione agricola, che aiuta gli agricoltori a pianificare, monitorare e analizzare le loro attività, ottimizzando l’uso delle risorse e migliorando la qualità e la quantità dei raccolti. Il software offre anche soluzioni personalizzate per diversi tipi di colture, clima e mercato, e integra funzionalità di intelligenza artificiale e big data per fornire previsioni e suggerimenti.

Conclusioni

  1. Le start up agricole innovative presentate in questo articolo sono solo alcuni esempi di come le nuove tecnologie e le soluzioni creative stanno rivoluzionando il settore agricolo e contribuendo alla sostenibilità ambientale. 
  2. Queste start up rappresentano non solo delle opportunità di business, ma anche delle sfide e delle responsabilità per gli agricoltori, i consumatori, i policy maker e la società nel suo insieme. 
  3. L’agricoltura del futuro sarà sempre più digitale, intelligente, verde e circolare, e richiederà una maggiore collaborazione, innovazione e adattamento.
Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Blue Economy: cos'è, come funziona e quali sono i vantaggi per l'Italia

Un modello di sviluppo sostenibile che valorizza le risorse marine e costiere, con esempi concreti di applicazione nel nostro Paese.

La Blue Economy è un concetto che sta guadagnando sempre più attenzione nel mondo, soprattutto in vista degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ma di cosa si tratta esattamente? E quali sono i benefici che può portare all'Italia, un Paese circondato dal mare e ricco di biodiversità?

Cos'è la Blue Economy

La Blue Economy è un modello di sviluppo economico che si basa sullo sfruttamento sostenibile delle risorse marine e costiere, in armonia con la tutela dell'ambiente e della salute umana. Si tratta di un approccio innovativo e integrato, che considera il mare non solo come una fonte di materie prime, energia, cibo e turismo, ma anche come un elemento chiave per la regolazione del clima, la conservazione della biodiversità, la prevenzione dei rischi naturali e la coesione sociale.

Questo modello si propone di creare valore aggiunto, occupazione e benessere, riducendo al minimo gli impatti negativi sull'ecosistema marino e favorendo la sua resilienza e rigenerazione. Per farlo, si ispira ai principi dell'economia circolare, dell'innovazione tecnologica e della cooperazione tra i diversi attori coinvolti, a livello locale, nazionale e internazionale.

Come funziona la Blue Economy

La Blue Economy si articola in diversi settori, che possono essere raggruppati in tre categorie principali:

  • Settori tradizionali, che comprendono le attività storiche legate al mare, come la pesca, l'acquacoltura, il trasporto marittimo, il turismo costiero e le costruzioni navali. Questi settori rappresentano una parte significativa dell'economia marina, ma devono affrontare le sfide della sostenibilità ambientale, della competitività e della digitalizzazione;
  • Settori emergenti, che includono le attività che sfruttano le nuove opportunità offerte dal mare, come le energie rinnovabili marine, la biotecnologia blu, l'osservazione e la sorveglianza marina, la robotica e l'intelligenza artificiale applicate al mare, il turismo sostenibile e il patrimonio culturale marino. Questi settori hanno un forte potenziale di crescita, ma richiedono investimenti, ricerca e innovazione, e una regolamentazione adeguata;
  • Settori abilitanti, che riguardano le infrastrutture, i servizi e le competenze necessari per sostenere lo sviluppo della Blue Economy, come i porti, le reti di comunicazione, la formazione e l'istruzione, la governance e la pianificazione marittima. Questi settori sono fondamentali per creare le condizioni favorevoli alla Blue Economy, ma devono essere coordinati e armonizzati tra loro e con le altre politiche pubbliche.

Quali sono i vantaggi per l'Italia

L'Italia ha una posizione geografica privilegiata, con una costa di oltre 8.000 km e una superficie marina di circa 500.000 km2, pari a circa il 60% della sua superficie terrestre. Il mare rappresenta quindi una risorsa strategica per il nostro Paese, sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale.

Secondo i dati del Rapporto 2020 sull'Economia del Mare, pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il valore aggiunto generato dalle attività marittime in Italia ammonta a circa 36 miliardi di euro, pari al 2% del PIL nazionale, e occupa oltre 600.000 persone. Tra i settori più rilevanti, spiccano il turismo costiero, con 17 miliardi di euro e 300.000 occupati, il trasporto marittimo, con 7 miliardi di euro e 100.000 occupati, e la pesca e l'acquacoltura, con 2 miliardi di euro e 50.000 occupati.

Tuttavia, il mare italiano offre ancora ampi margini di sviluppo, soprattutto se si considerano i settori emergenti e abilitanti della Blue Economy. Alcuni esempi di progetti e iniziative in corso nel nostro Paese sono:

  • InnBlue, un progetto finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca, che mira a creare una rete di centri di ricerca e innovazione dedicati alla Blue Economy, con l'obiettivo di promuovere la trasferibilità dei risultati scientifici e tecnologici alle imprese e alla società;
  • BlueMed, un'iniziativa strategica di cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo, coordinata dall'Italia, che si propone di sviluppare una visione condivisa e un piano d'azione per la Blue Economy nel bacino mediterraneo, con particolare attenzione alla protezione dell'ambiente, alla sicurezza alimentare, alla salute umana e alla crescita inclusiva;
  • Blue Italian Growth (BIG), un programma lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che intende valorizzare il patrimonio marino e costiero italiano, attraverso la promozione delle eccellenze nazionali nei settori della Blue Economy, sia a livello bilaterale che multilaterale.

 

Conclusione

La Blue Economy è un modello di sviluppo economico che offre grandi opportunità per l'Italia, un Paese fortemente legato al mare e alla sua cultura. Per cogliere queste opportunità, è necessario investire nella ricerca e nell'innovazione, nella formazione e nelle competenze, nella governance e nella cooperazione, nel rispetto dell'ambiente e della biodiversità. Solo così il mare potrà essere una fonte di ricchezza, benessere e sostenibilità per le generazioni presenti e future.

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Bando ISI: procedura di compilazione e registrazione delle domande dal 15 Aprile

Dal 15 aprile sarà attiva la procedura informatica per la compilazione e registrazione delle domande per l'Isi 2023, il bando per incentivare le imprese a realizzare progetti documentati per migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti

L'INAIL ha annunciato che dal 15 aprile al 30 maggio 2024, alle ore 18:00, sarà possibile accedere alla procedura informatica per compilare e registrare le domande per l'Isi 2023.

Inoltre, il 30 maggio sarà comunicata la data di pubblicazione degli elenchi cronologici e, per le imprese non incluse negli elenchi NCD, saranno fornite le date di apertura e chiusura dello sportello informatico.

A partire dal mese di giugno, sarà possibile scaricare il token necessario per l'invio delle domande (click-day).

È importante sottolineare che l'obiettivo di questo Avviso è incentivare le imprese a realizzare progetti documentati per migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti. Si vuole anche incoraggiare le micro e piccole imprese del settore della produzione primaria dei prodotti agricoli all'acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per ridurre significativamente le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità complessiva, e contemporaneamente ridurre il livello di rumorosità e il rischio infortunistico derivante da operazioni manuali.

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Sconti fiscali per coltivatori diretti e Imprese Agricole: Redditi fino a 15.000 Euro

Sconti fiscali per il settore agricolo: la modifica introdotta da decreto Milleproroghe

In sintesi, i redditi derivanti dalla proprietà fondiaria e da attività agricole condotte da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali saranno esenti fino a 10.000 euro e ridotti del 50% fino a 15.000 euro. Le società agricole che hanno optato per la tassazione basata sul valore catastale non potranno usufruire di tali agevolazioni. Questa misura è attualmente limitata al biennio 2024-2025.

Negli ultimi tempi, il settore agricolo ha espresso preoccupazione riguardo alle politiche economiche nazionali ed europee che potrebbero aiutare un settore in crisi ma di cruciale importanza per l'economia.

A livello nazionale, c'è una crescente richiesta di agevolazioni fiscali per gli agricoltori al fine di mitigare gli aumenti dei costi di produzione. Questa esigenza è stata amplificata dalla cessazione, dal 1° gennaio 2024, delle precedenti agevolazioni che esentavano i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali dalla tassazione dei loro redditi.

Il decreto Milleproroghe (D.L. n. 215/2023) cerca di rimediare a questa situazione, anche se l'agevolazione è stata ridotta rispetto al passato per motivi di bilancio.

Esaminiamo la nuova disposizione introdotta durante il processo di conversione del decreto in legge.

Soggetti Interessati:

Questa agevolazione si applica solo ai soggetti di minori dimensioni nel settore agricolo, ovvero i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali. I coltivatori diretti sono coloro che si dedicano direttamente e abitualmente alla coltivazione del terreno, impiegando una forza lavoro non inferiore a un terzo di quella richiesta normalmente per la gestione del fondo. Gli imprenditori agricoli professionali sono coloro che dedicano almeno il 50% del proprio tempo di lavoro e ottengono almeno il 50% del reddito globale da attività agricole.

Questi soggetti possono usufruire dell'agevolazione solo se sono iscritti alla previdenza agricola.

Agevolazioni non Applicabili:

Le imprese agricole strutturate e di maggiori dimensioni non possono beneficiare di queste agevolazioni. Questo include le società che hanno optato per il regime di tassazione basato sul valore catastale.

Dettagli dell'Agevolazione:

Rispetto al passato, l'esenzione dall'IRPEF è stata limitata. I redditi dominicali e agrari dei soggetti sopra indicati concorrono alla formazione del reddito complessivo secondo i seguenti limiti:

  • Fino a 10.000 euro: esenzione totale;
  • Da 10.000 a 15.000 euro: riduzione del 50%;
  • Oltre 15.000 euro: tassazione al 100%.

L'agevolazione è valida solo per il biennio 2024-2025, anche se è possibile un'estensione negli anni successivi, come indicato dalle stime sull'impatto fiscale per gli anni 2026 e 2027.

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Efficientamento e risparmio energetico

desk informativo mercoledì 7 marzo ore 11.00

L'efficienza energetica rappresenta un pilastro fondamentale nella transizione verso un mondo più verde e sostenibile. Significa fare di più con meno, ottimizzando l'uso delle risorse energetiche senza compromettere la produttività. 

Per tale motivo, la Camera di commercio di Lecce  ha attivato il 7 marzo prossimo alle ore 11.00 un desk informativo ristretto per aiutare le imprese e gli altri attori del territorio a confrontarsi con esperti tecnici.

Partecipando all'incontro online, dopo essersi registrati, ci sarà la possibilità di discutere ed approfondire con un esperto i concetti chiave dell'efficienza e del risparmio energetico, esaminando le strategie pratiche e le soluzioni innovative per ridurre i consumi energetici, con riferimento anche ai nuovi strumenti, alle figure professionali e agli incentivi disponibili. 

Clicca qui per iscriverti al desk

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

SUAP - Sportello Unico Digitale ZES

A partire dal 1° marzo 2024, sarà pertanto attivo lo Sportello S.U.D.Zes per tutti i comuni facenti parte della Zona economica speciale per il Mezzogiorno.

Si rende noto che, ai sensi del D.L.124/2023, è stata istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES Unica - che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna - con oltre 2500 Comuni.

Il Sistema Camerale, per il tramite di Unioncamere Nazionale, in collaborazione con la Struttura di Missione ZES, ha incaricato InfoCamere per la realizzazione dello Sportello S.U.D.Zes che costituisce lo strumento, attraverso il quale le imprese che intendono presentare un progetto di insediamento in un'area ZES per il Mezzogiorno, potranno inoltrare la richiesta di Autorizzazione unica. La Struttura di Missione ZES incorpora le funzioni già di titolarità dei Commissari straordinari delle 8 Zone Economiche Speciali che rimangono operative fino al 29.02.24.

L’ente procedente dei procedimenti amministrativi presentati allo sportello S.U.D.Zes si individua nella Struttura di Missione ZES, istituita dall’art. 10 D.L. 124/2023 al fine del rilascio dell’Autorizzazione Unica.

L’accesso allo sportello della ZES Unica avverrà (dal 1 marzo) per il tramite del portale impresainungiorno.gov.it accedendo alla sezione “l’impresa e la PA” e selezionando Zona Economica Speciale:
https://www.impresainungiorno.gov.it/web/l-impresa-e-la-pa-centrale/zes

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Webinar "Mi metto in proprio!" - 15 marzo 2024

Webinar di orientamento per aspiranti imprenditori - venerdì 15 marzo alle ore 9.30

L'incontro è riservato a persone residenti/domiciliate nelle province di Como, Lecco e Sondrio o a persone che intendono avviare nuove attività imprenditoriali sulle stesse province.

L’incontro di gruppo con un esperto del Punto Nuova Impresa ha la durata di 3 ore e si terrà in modalità online, via Google Meet.

Nell'incontro di gruppo si parlerà di: 

  • PROCEDURE - Informazioni sulle procedure burocratiche e amministrative per avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo.
  • SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA - Vantaggi e svantaggi delle varie tipologie giuridiche al fine di orientare l’aspirante imprenditore nella scelta della forma giuridica più adatta all’attività che si intende avviare.
  • PIANO D’IMPRESA (BUSINESS PLAN) - Indicazioni utili per la redazione del proprio piano d’impresa, strumento indispensabile per accedere alle agevolazioni finanziarie, ma soprattutto per pianificare adeguatamente una nuova attività che possa nascere e crescere “sana” e competitiva.
  • FINANZIAMENTI - Informazioni sulle possibilità di finanziamento a livello regionale e nazionale per avviare nuove attività in proprio e sulle modalità di funzionamento dei bandi pubblici.

La partecipazione è gratuita previa registrazione al link https://servizionline.comolecco.camcom.it/eventi/incontri-di-orientamento-per-aspiranti-imprenditori/mi-metto-in-proprio/3756

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a: pni@comolecco.camcom.it


 

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Intervento agevolativo “E-commerce”

Scopri come finanziare il tuo progetto di investimento digitale con SIMEST

SIMEST è la società del gruppo CDP Cassa Depositi e Previsti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività. 

Da luglio 2023, fra le misure agevolative gestite da SIMEST, è disponibile un finanziamento destinato a tutte le imprese - in particolare micro, piccole e medie imprese - per la realizzazione di un progetto digitale per:

  • la creazione di una piattaforma di e-commerce propria oppure
  • il miglioramento o lo sviluppo di una piattaforma propria già esistente
  • l’accesso ad una piattaforma di terzi (market place) con la creazione di un proprio spazio/store

Il finanziamento ha una durata di 4 anni, di cui due anni di preammortamento, con una quota massima di fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo richiesto e comunque fino ad un massimo di 100 mila €.

Vuoi rafforzare la competitività internazionale della tua nuova impresa attraverso l’e-commerce? Scopri tutti i dettagli dell’intervento agevolativo “E-commerce” gestito da SIMEST!

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024

Il Business Model Canvas

Strumento strategico per sviluppare nuovi modelli di business

Il Business Model Canvas è uno strumento visivo che permette di rappresentare la propria idea di business per avere una rappresentazione chiara e schematica del proprio progetto imprenditoriale. Il suo ideatore, Alexander Osterwalder, lo definì “uno strumento che descrive la logica con la quale un’organizzazione crea, distribuisce e crea valore”.

Il Business Model Canvas è costituito da 9 “blocchi” che rappresentano gli elementi costitutivi di un’impresa, più precisamente:

  • segmenti di clientela (customer Segments): gruppi di persone o organizzazioni a cui l’azienda intende rivolgersi, classificati in base ai bisogni, problemi e/o necessità;
  • proposta di valore (value proposition): mix di prodotti o servizi offerti, che creano valore per uno specifico segmento di clientela;
  • canali (channels): canali che l’impresa utilizza per manifestarsi, contattare i clienti e veicolare la propria proposta di valore;
  • relazione con i clienti (customer relationship): tipi di relazione che l’impresa intende instaurare con uno specifico segmento di clientela;
  • flussi di ricavi (revenue streams): flusso di denaro che l’impresa ricava dalla vendita dei prodotti e servizi offerti alla clientela; 
  • risorse chiave (key resources): risorse (persone, beni fisici e beni intangibili) di cui l’impresa ha bisogno per far funzionare l’azienda;
  • attività chiave (key activities): nucleo centrale di attività con cui l’impresa riesce ad offrire alla clientela la sua proposta di valore;
  • partnership chiave (key partners): collaborazioni e partnership rilevanti per lo svolgimento dell’attività;
  • struttura dei costi (cost structure): spese da sostenere per la gestione delle attività aziendali.

Il Business Model Canvas si compila nell’ordine in cui sono stati descritti i 9 blocchi.

Ora che conosci tutte le varie componenti puoi passare dalla teoria alla pratica: cosa aspetti, fai decollare la tua idea di business!

Ultima modifica
Lun 26 Feb, 2024