Orientamento

Intelligenza artificiale: l'impatto del regolamento UE

Il regolamento dell'Unione Europea sull'intelligenza artificiale rappresenta un importante tentativo di garantire l'utilizzo sicuro ed etico di questa tecnologia potente. Le sue implicazioni si estendono su diversi settori industriali, influenzando non solo i processi produttivi ma anche il rapporto con i dipendenti e il pubblico.

L'AI Act rappresenta un passo cruciale nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale in Europa, ponendo l'obiettivo di creare un codice di condotta armonizzato a livello globale. Questo atto normativo mira innanzitutto a garantire l'utilizzo sicuro ed etico di tale tecnologia.

Le aziende che adottano l'intelligenza artificiale devono confrontarsi con quadri normativi in continua evoluzione, bilanciando la conformità con l'innovazione. È fondamentale valutare l'impatto potenziale delle normative sulle operazioni aziendali e verificare se le attuali misure di governance rispettano i principi proposti. Inoltre, l'azione tempestiva è essenziale considerando che le autorità di regolamentazione globali stanno già delineando linee guida dettagliate sulla regolamentazione dell'IA.

Monitorare tali sviluppi e valutare l'uso dell'intelligenza artificiale è necessario per garantire la conformità e gestire il rischio. Questo approccio è cruciale non solo per soddisfare i requisiti normativi ma anche per mitigare i rischi di contenzioso con le parti contrattuali e le potenziali contestazioni da parte dei privati.

Dal punto di vista legale, l'introduzione di nuove tecnologie è generalmente possibile fintanto che si preservi la privacy dei lavoratori e si garantisca l'assenza di discriminazioni da parte dei robot. Tuttavia, esiste il timore che la sostituzione di posti di lavoro e la potenziale scomparsa di alcune professioni possano costituire una preoccupazione.

Nonostante ciò, ci sono anche aspetti positivi come la possibile compensazione della diminuzione del tasso di natalità, il miglioramento della sicurezza sul posto di lavoro in ambienti pericolosi e la liberazione degli individui da mansioni poco gratificanti.

La collaborazione con le autorità di regolamentazione, la comunicazione trasparente e l'armonizzazione globale sono cruciali per una governance dell'IA di successo. L'adattamento proattivo è essenziale, considerando lo sviluppo continuo delle normative e coinvolgendo attivamente i lavoratori nel processo di transizione verso l'intelligenza artificiale.

Sono stati individuati alcuni settori che saranno particolarmente interessati all'intelligenza artificiale generativa, come quella utilizzata nei chatbot. Questi settori includono principalmente quelli dei colletti bianchi, come il settore bancario e tecnologico, e coinvolgeranno professioni ben retribuite come analisti aziendali, responsabili marketing, sviluppatori di software, amministratori di database, project manager e avvocati.

Le società finanziarie e i giganti della tecnologia saranno tra le più colpite da queste trasformazioni, con potenziali risparmi economici derivanti dall'introduzione di soluzioni di intelligenza artificiale generativa.

Infine, l'industria 4.0, caratterizzata dall'integrazione di tecnologie digitali avanzate, tra cui l'intelligenza artificiale, sta ridefinendo il panorama industriale. L'utilizzo dell'IA in settori come sanità, finanza, trasporti e vendita al dettaglio sta portando a una significativa automazione di attività precedentemente eseguite manualmente.

In conclusione, sebbene il regolamento sull'intelligenza artificiale presenti sfide complesse, offre anche opportunità strategiche per le imprese che adottano un approccio proattivo, investendo nella conformità, promuovendo l'innovazione etica e collaborando con le autorità. Questo non solo contribuirà a creare un ecosistema aziendale sostenibile e responsabile, ma offrirà anche significative opportunità di applicazione dell'IA nei vari settori, migliorando l'efficienza operativa e aprendo la strada a un futuro aziendale più efficiente ed efficace.

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Ven 01 Mar, 2024

Per realizzare la tua impresa servono dipendenti? ecco le possibilità

Apprendistato professionalizzante o incentivo under 30, ecco cosa conviene di più per le assunzioni

Nel 2024, i datori di lavoro privati possono usufruire di due misure agevolative per le assunzioni, vale a dire l'incentivo under 30 e l'istituzione di un rapporto di apprendistato professionalizzante. Pur avendo lo stesso target di età, queste due misure presentano vantaggi diversi in termini contributivi, economici e normativi. Prima di procedere con l'assunzione, è essenziale per il datore di lavoro valutare attentamente le due opzioni contrattuali disponibili per fare la scelta migliore.

L'anno 2024 segna la fine degli sgravi contributivi non strutturali per le assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori "under 36", riattivando una disposizione strutturale precedentemente marginale che riguarda le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani al di sotto dei 30 anni.

L'incentivo under 30, regolamentato dall'art. 1 della legge n. 205/2017, offre uno sgravio contributivo per i datori di lavoro che confermano il lavoratore per dodici mesi dopo il periodo formativo. Questo sgravio, tuttavia, è soggetto a vari requisiti e vincoli, inclusi i precedenti contratti a tempo indeterminato del lavoratore e la non realizzazione di licenziamenti ingiustificati nei sei mesi precedenti o successivi all'assunzione.

D'altra parte, l'apprendistato professionalizzante, disciplinato dall'art. 44 del D.L.vo n. 81/2015, offre un contributo a carico del datore di lavoro per tutta la durata del rapporto di apprendistato. Questo contributo è pari al 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, con riduzioni per le aziende con un numero di dipendenti inferiore a nove. Inoltre, l'apprendista può essere retribuito secondo livelli stipendiali inferiori, secondo quanto previsto dalla contrattazione collettiva.

Dal punto di vista normativo, i lavoratori assunti con un contratto di apprendistato non rientrano nella base di calcolo per l'applicazione di particolari istituti previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva. Ciò offre ai datori di lavoro una certa flessibilità nella gestione del personale.

In conclusione, mentre l'incentivo under 30 offre uno sgravio contributivo legato alla conferma del lavoratore per dodici mesi, l'apprendistato professionalizzante fornisce vantaggi contributivi e normativi per tutta la durata del rapporto di apprendistato. La scelta tra le due opzioni dipenderà dalle esigenze specifiche del datore di lavoro e del lavoratore.

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Ven 01 Mar, 2024

Parità di genere: perché può essere un valore aggiunto in azienda

Le politiche aziendali orientate alla riduzione del divario di genere offrono numerosi vantaggi alle imprese. Oltre alla crescita delle competenze e alla miglior qualità dei processi, contribuiscono al rafforzamento della reputazione aziendale.

La certificazione della parità di genere può comportare benefici fiscali. Il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha discusso di questi temi al 13° Forum One LAVORO a Modena il 27 febbraio 2024.

La parità di genere può sicuramente rappresentare un valore aggiunto per le imprese. Le politiche aziendali che riducono il divario di genere portano a una crescita delle competenze, migliorando la qualità dei processi e contribuendo alla reputazione aziendale. Oltre a promuovere la giustizia sociale, queste politiche possono garantire benefici concreti come la certificazione della parità di genere, che offre sgravi contributivi e può stimolare azioni socialmente responsabili, come politiche per la conciliazione dei tempi lavorativi con la vita privata.

Il quinto obiettivo dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite è l'uguaglianza di genere, contrastando gli stereotipi che limitano le opportunità delle donne, specialmente nei settori STEM. Il persistere di tali stereotipi ostacola non solo le lavoratrici, ma anche il successo complessivo dell'organizzazione.

Il legislatore può intervenire ulteriormente per ridurre il gender pay gap. Ad esempio, può orientare la contrattazione affinché non si basi esclusivamente sulla presenza al lavoro, ma consideri anche il raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, può incentivare politiche di lavoro flessibile e trasparenti, evitando discriminazioni nelle retribuzioni basate su premi di produttività. Leggi come quella del 2016 possono essere applicate per includere il periodo di congedo di maternità nel calcolo dei premi di produttività, evitando pratiche discriminatorie.

Per invertire il trend di aumento delle lavoratrici madri che lasciano il lavoro, è necessario promuovere un'equa distribuzione del lavoro di cura. Ciò richiede una legislazione che valorizzi il congedo di paternità e si spinga verso un congedo di genitorialità equo. La trasparenza e la rendicontazione delle politiche di genere nei contesti aziendali sono fondamentali per identificare e affrontare le criticità che contribuiscono al gender pay gap.

Inoltre, è importante che la pubblica amministrazione presenti un "bilancio di genere", riflettendo l'impegno verso politiche di inclusione sociale e parità di genere. Questi sforzi sono raccomandati dall'Unione Europea e rappresentano un passo significativo verso politiche nazionali più inclusive.

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Ven 01 Mar, 2024

Workshop E-ducation 3.0 - CAMPIONATI DI IMPRENDITORIALITA’ 2023-2024

Grazie al Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nasce il Progetto E-ducation 3.0 che intende creare reale conoscenza delle tematiche relative alla mobilità sostenibile e combattere le fake news sulle motorizzazioni elettriche.

Il progetto è stato realizzato da LifeGate società Benefit, punto di riferimento in Italia per la sostenibilità, per Jaguar Land Rover, costruttore che produrrà dal 2025 solo vetture elettriche, anticipando di 10 anni i limiti imposti dall’Unione Europea.

L’iniziativa si rivolge alle classi del triennio degli Istituti superiori, in particolar modo delle città capoluogo di regione e provincia per contribuire ad un futuro migliore, promuovendo un cambiamento di pensiero nelle nuove generazioni a favore del rispetto dell’ambiente, della consapevolezza responsabile e dell’etica.

Per la partecipazione: https://www.campionatimprenditorialita.it/

In allegato Brochure e Regolamento

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Ven 01 Mar, 2024

ENOLIEXPO: Fiera Internazionale di Macchinari, Tecnologie e Servizi per la Produzione di Olio di Oliva e Vino -7/9.03.2024 Fiera del Levante Bari

E' in programma la Fiera internazionale di tecnologie, macchinari e servizi per la produzione di Olio di Oliva e Vino dal 7 al 9 marzo 2024 in Fiera del Levante
https://enoliexpo.com/

Programma convegni: https://enoliexpo.com/convegni/

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Ven 01 Mar, 2024

BUYPUGLIA – BTM ITALIA: FIERA DEL LEVANTE BARI

BUYPUGLIA – BTM ITALIA: SI CONCLUDE LA SECONDA EDIZIONE, RADDOPPIATI I VISITATORI.

Da 27.000 a 48.732 presenze. BTM ITALIA, insieme a BUYPUGLIA, quasi raddoppia i numeri dello scorso anno, dimostrando che l’unione delle forze fra pubblico e privato può produrre risultati tangibili. Grande successo anche per le contrattazioni B2B che si chiudono oggi pomeriggio, con circa 1300 incontri fra i 75 buyers stranieri e le circa 100 aziende dopo il tour esperienziale che ha attraversato la regione da nord a sud, con sette itinerari in tutte le province pugliesi. E ancora: numerosi panel tecnici che hanno fatto di BTM-BUYPUGLIA l’occasione per approfondire la conoscenza di un ecosistema, quello del turismo, in continua e dinamica evoluzione.

Per maggiori informazioni, rivolgersi allo Sportello SNI - Orientamento della Camera di commercio di Taranto:

Responsabile SNI Orientamento

dr.ssa Barbara Saltalamacchia

mail:barbara.saltalamacchia@ta.camcom.it

Tel. 099 7783030

Orari per il pubblico:

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 13.30

solo martedì e giovedì: ore 15-17.30

Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.

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Ven 01 Mar, 2024

Crowdfunding per la creazione d’impresa

Il crowdfunding è un finanziamento collettivo.

Si tratta di uno strumento molto interessante per gli aspiranti imprenditori e le start up che, attraverso una piattaforma online, possono raccogliere piccole somme di denaro per finanziare i loro progetti o la loro idea imprenditoriale. 

La piattaforma è una sorta di vetrina online in cui i beneficiari hanno la possibilità di descrivere il proprio progetto in modo da trovare dei sostenitori interessati a finanziarlo. 

Per ottenere buoni risultati è importante:

  • scegliere la piattaforma più adatta alle proprie esigenze
  • stabilire una durata ben precisa della campagna di crowdfunding
  • avere un obiettivo ben preciso sull’importo da ottenere
  • pianificare iniziative sia on line, come invio di mail e coinvolgimento attraverso i social media, sia offline, come organizzazione di eventi 
  • essere trasparenti e dare aggiornamenti sulla cifra raccolta e più in generale sull’andamento complessivo della campagna
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Ven 01 Mar, 2024

INTERVENTO IPCEI CLOUD MIMIT -IMPORTANTI PROGETTI DI COMUNE INTERESSE EUROPEO

ll Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con avviso pubblico, ha definito il riparto delle risorse, i termini e le modalità di invio delle domande di agevolazione dell’intervento “IPCEI Cloud” (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo) a sostegno della realizzazione di tecnologie avanzate Cloud ed edge computing, con l'obiettivo di favorire la transizione digitale e verde.
Per maggiori informazioni: https://mimit.gov.it/it/notizie-stampa/ipcei-cloud-stanziati-250-milioni-di-euro-dal-mimit.

Agli aiuti di Stato italiani potranno accedere le imprese e gli organismi di ricerca nazionali selezionati dal Ministero, a seguito della manifestazione d’interesse.

Le risorse stanziate sono 250 milioni di euro, a valere sul PNRR “Missione 4 Componente 2 – Importanti progetti di comune interesse europeo”.

Le istanze per l’accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dal 15 marzo al 15 maggio 2024, attraverso la piattaforma informatica che sarà predisposta sul portale istituzionale del Ministero.

Le agevolazioni saranno fornite sotto forma di contributo alla spesa, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, seguendo le condizioni stabilite dalla Commissione europea e dal PNRR.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti, i soggetti destinatari dell’intervento possono contattare l‘indirizzo e-mail attuazione.ipcei@mimit.gov.it.

Per maggiori informazioni sull'Avviso, consultare il Decr. dir. del 23.02.2024: https://mimit.gov.it/it/normativa/decreti-direttoriali/decreto-direttoriale-23-febbraio-2024-ipcei-infrastrutture-e-servizi-cloud-cis.

Per maggiori informazioni, rivolgersi allo Sportello SNI - Orientamento della Camera di commercio di Taranto:

Responsabile SNI Orientamento

dr.ssa Barbara Saltalamacchia

mail:barbara.saltalamacchia@ta.camcom.it

Tel. 099 7783030

Orari per il pubblico:

dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 13.30

solo martedì e giovedì: ore 15-17.30

Gli appuntamenti sono gestiti previo contatto telefonico/mail.

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Ven 01 Mar, 2024

Come "costruire" i ricavi nelle pizzerie

Alcuni interventi della Corte di Cassazione, che in forza di alcuni indicatori spie, hanno più volte legittimato la ricostruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione sulla base di una serie di elementi che investono l’attività stessi

La costruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione può essere fatta sulla base del consumo di materie prime, quando queste costituiscano gli ingredienti fondamentali, se non addirittura indispensabili ai fini della preparazione degli alimenti offerti, o del servizio che si accompagna alla consumazione effettuata. Ad esempio valorizzando il consumo di farina e di mozzarella per le pizze, e ricavando, con valore ponderato, il numero di pizze, che moltiplicato a un prezzo medio, assolutamente conforme al mercato, evidenzia ricavi.

Gli indicatori spie nei ristoranti

Alcuni interventi della Corte di Cassazione, che in forza di alcuni indicatori spie, hanno più volte legittimato la ricostruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione sulla base di una serie di elementi che investono l’attività stessa:

  • tovaglioli: con la sentenza n. 9884/2002 la Corte ha ritenuto corretto “l’accertamento che ricostruisca i ricavi di un’impresa di ristorazione sulla base del consumo unitario dei tovaglioli utilizzati, costituendo dato assolutamente normale quello secondo cui, per ciascun pasto, ogni cliente adoperi un solo tovagliolo e rappresentando, quindi, il numero di questi un fatto noto capace, anche di per sé solo, di lasciare ragionevolmente e verosimilmente presumere il numero dei pasti effettivamente consumati (pur dovendosi, del pari ragionevolmente, sottrarre dal totale i tovaglioli normalmente utilizzati per altri scopi, quali i pasti dei soci e dei dipendenti, l’uso da parte dei camerieri e simili)”. Le specifiche regole dettate dalla Corte di Cassazione sono presenti anche in ulteriori pronunce: si veda la sentenza n. 16048/2005 e la sentenza n. 8643/2007, che hanno legittimato il metodo induttivo utilizzato per la ricostruzione dei ricavi, partendo da un solo dato certo costituito dal numero di tovaglioli lavati, corroborato da altri riscontri, quali la quantità di vino e di altri alimenti consumati. E ancora Cassazione, sentenze n. 8869/2007 e n. 12438/2007;

  • acqua minerale: con la sentenza n. 17408/2010, i supremi giudici hanno legittimato la ricostruzione indiretta effettuata sulla base del consumo dell’acqua minerale, che “deve ritenersi un ingrediente fondamentale, se non addirittura indispensabile, nelle consumazioni effettuate sia nel settore del ristorante che della pizzeria, più degli altri elementi indicati dalla parte ricorrente – gas, elettricità, tovaglie e tovaglioli o dal numero di coperti disponibili, dal personale dipendente e dai prezzi praticati –”; sentenza peraltro confermata dalla successiva pronuncia della Cassazione n. 11622/2013, secondo cui “è legittima la ricostruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione anche sulla base del solo consumo di acqua minerale, costituendo lo stesso un ingrediente fondamentale, se non addirittura indispensabile, nelle consumazioni effettuate – Sez. 5, sentenza 17408 del 23/07/2010, Rv. 614681)” e dalla sentenza n. 25129/2016;

  • materie prime: sentenza n. 6361/2014, con cui la Corte di Cassazione ha riconosciuto valido l’accertamento presuntivo, effettuato nei confronti di un ristorante, partendo proprio dall’acquisto delle materie prime;

  • caffè: con l’ordinanza n. 21130/2018 la Corte di Cassazione ha legittimato il caffè corretto fiscalmente

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Ven 01 Mar, 2024
Bando innovazione digitale

Bando Innovazione digitale 4.0 - Anno 2024

Contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 5.000 euro, per l'acquisto di tecnologie abilitanti 4.0.

La Camera di commercio Maremma e Tirreno intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione dei processi aziendali, anche finalizzate ad approcci green oriented volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo. Il bando Innovazione digitale 4.0 prevede un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 5.000 euro, per l'acquisto di tecnologie abilitanti 4.0.

La dotazione finanziaria a disposizione dei soggetti beneficiari ammonta a € 100.000.

https://www.lg.camcom.it/bandi/bando-innovazione-digitale-40-anno-2024

SCADENZA: 29/11/2024 salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse

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Ven 01 Mar, 2024