Mercati mondiali dei beni personali di lusso

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Altagamma ha presentato gli aggiornamenti del Monitor sui mercati mondiali dei beni personali di lusso (realizzato da Bain & Company) e dell’Altagamma Consensus, elaborato con il contributo di analisti e partner internazionali.

MONITOR ALTAGAMMA-BAIN

Nonostante le condizioni economiche di incertezza, il mercato globale del lusso personale ha messo a segno un anno record nel 2022, a 345 miliardi di euro (+19% rispetto al 2021). Nel primo trimestre di quest’anno, il mercato del lusso ha registrato una crescita del +9/11%.

Per il 2023 le stime di crescita sono state riviste in rialzo, grazie alla ripresa del consumo cinese e alla buona performance di quello europeo, nonostante il permanere di elementi di attenzione (costi energetici, inflazione ancora alta seppur in rallentamento, difficile reperibilità di materie prime, tensioni geopolitiche).

La base dei consumatori ultra-abbienti rimane forte, mentre si riscontra una volontà di elevazione che spinge i clienti ad acquistare “meno”, ma “meglio”. Per quanto riguarda le categorie: orologi e gioielli registrano le performance migliori.

Le principali opportunità per il settore nel medio termine sono legate all’evoluzione ESG (anche in virtù di un aumento delle pressioni normative) e alle nuove tecnologie che hanno un potenziale impatto sull’intera catena del valore dei beni di lusso.

Bain & Company prevede per quest’anno un’ulteriore crescita compresa tra il 5% e l’8%, con un potenziale scenario “ottimistico” che tocca quota +9-12%, a seconda degli sviluppi dello scenario economico.

A lungo termine le prospettive del mercato, grazie alla solidità dei suoi fondamentali, rimangono positive, con l’industria che avrà un valore di 530-570 miliardi di euro entro la fine del decennio.

Consensus Altagamma 2023

Malgrado l’incertezza macroeconomica e geopolitica, il comparto dell’alto di gamma si conferma in stabile e solida crescita. Le stime degli analisti e dei partner coinvolti parlano di un 2023 che procede agilmente verso una marginalità del 10%.

Questo è dovuto ai sostenuti flussi turistici internazionali verso l’Europa e alla riapertura della Cina. Anche Giappone ed Emirati Arabi Uniti vivono un momento di grande slancio.

Le strategie retail dei marchi dell’alto di gamma tornano a puntare sul canale fisico (pur armonizzate con quello digitale), adottano accurate politiche di pricing e nuove e sempre più esperienziali modalità di relazione con i clienti.

Il retail digitale è previsto continuare la sua espansione (+10%) pur con tassi di crescita non paragonabili al raddoppio delle vendite degli anni precedenti.

L’Europa beneficia del ritorno dei turisti. Milano e Parigi fra le mete più amate anche per i flussi provenienti da UK (tax free). Il consumo locale tiene meglio del previsto, portando gli analisti ad alzare le stime dal 5 al 10%.

Per gli Stati Uniti, il quadro è chiaroscuro. L’effetto dell’inflazione sulla classe media è in atto. Soffrono brand e prodotti aspirazionali; crescono i top brand. Gli high-end consumers americani, tornano a viaggiare e spendono fuori US. La stima di crescita sull’anno è del 3%.

Il Giappone, spinto dal turismo di breve tratta cinese e coreano, mostra prospettive di crescita al rialzo (+10%) e si conferma un mercato rilevante per i brand del lusso che qui puntano di più sul canale offline, potenziato da esperienze di hospitality.

Cina e Asia tornano a splendere (+14%). La Cina si candida a diventare il primo mercato mondiale: cresce la classe media, nuove città residenziali e turistiche, competenza digitale delle nuove generazioni.

La Corea del Sud è tra i più promettenti mercati, di enorme interesse per la sua influenza culturale nell’area. Cresce anche la Thailandia.

In crescita anche il Middle East +10%, grazie alle aree come gli Emirati Arabi Uniti (ma anche la Turchia) che traggono vantaggio dai consumi dei russi.

Categorie prodotto

È della pelletteria (+11%) la maggiore crescita prevista per il 2023 e anche le calzature (+9%) registrano una previsione al rialzo.

Prevista in crescita del +8% la categoria dell’abbigliamento e della cosmesi che consolida il proprio trend sostenuto da una spinta al benessere e alla cura del corpo che si estende all’uomo e che fa volare i profumi di nicchia. L’Asia sempre top-performer per la cosmesi.

In rialzo con un +8% le previsioni per gli orologi percepiti sempre più come investimento senza tempo confermato dalla crescita continua del valore degli usati negli ultimi anni: il mercato dei modelli storici e fuori produzione costituisce un terzo del mercato complessivo dei beni di lusso.

L’hard luxury prosegue il trend positivo e la gioielleria veleggia con un +10% grazie al suo status di bene rifugio e di investimento, con una forte domanda di prodotti super top, brandizzati e iconici.

Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma, ha dichiarato: “Sul piano della promozione, siamo lieti sia stata accolta dal Ministro Urso la nostra proposta dell’istituzione della Giornata Nazionale del Made in Italy fissata per il 15 aprile, data della nascita di Leonardo che è artista, scienziato, inventore... Questa giornata potrà anche valorizzare il comparto di alta gamma nel percepito nazionale e indirizzare i giovani verso questa industria che per crescere avrà bisogno di nuovi talenti”.

Fonte: Fondazione Altagamma

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