Cos'è il patent box, spese ammesse e benefici

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Una scheda informativa sul regime fiscale agevolato che permette alle imprese di ridurre la tassazione sui redditi che derivano dall'utilizzo dei beni immateriali.

https://www.confcommercio.it/documents/20126/3217493/uomo-digita-video.jpg/33f36591-d269-f4a2-94b2-d620250bc7dc?version=1.0&t=1721811590042&imagePreview=1

Il Patent box è un regime fiscale agevolato, dedicato alle imprese, introdotto in Italia con la Legge di Stabilità del 2015 (Legge numero 190/2014) e successivamente modificato dal Decreto Crescita nel 2019. Si inserisce nel quadro delle agevolazioni fiscali per le PMI volte a incentivare l’innovazione. Si tratta infatti di una riduzione della tassazione sui redditi che derivano dall'utilizzo, diretto o indiretto, dei beni immateriali come ad esempio:

  • brevetti industriali;

  • disegni e modelli registrati;

  • software protetti da copyright;

  • segreti industriali;

  • know-how;

  • marchi d'impresa.

La misura è stata introdotta con l'obiettivo di favorire un maggior numero di investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo e incentivare il ritorno in Italia dei beni immateriali, spesso collocati all'estero, oltre al mantenimento di quelli già presenti nel nostro Paese. Per chi invece è interessato a investire in beni strumentali, la Nuova Sabatini offre un sostegno specifico alle imprese che acquistano macchinari, attrezzature e tecnologie.

L’agevolazione è rivolta a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, incluse le organizzazioni stabili in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo.

Sono invece escluse:

  • le società che determinano il reddito imponibile su base catastale o secondo il regime forfettario;

  • i contribuenti in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale.

Come si calcola

L'opzione è esercitabile solo a condizione che siano svolte attività di sviluppo e ricerca. Deve essere comunicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta al quale si riferisce.

È valida per cinque periodi di imposta ed è irrevocabile e rinnovabile. Per coloro che vogliono, è possibile passare dal vecchio regime al nuovo seguendo le modalità stabilite dal provvedimento dell'Agenzia (testo pdf).

Benefici fiscali: maggiorazioni e incentivi

Con la nuova disciplina è consentita una maggiorazione del 110% delle spese sostenute per attività di sviluppo e ricerca con l'obiettivo di mantenere, potenziare, tutelare e accrescere il valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati, sempre ai fini delle imposte dirette e di quella regionale sulle attività produttive. Rispetto alla disciplina precedente, non sono più compresi nei beni agevolati i marchi di impresa e il c.d. know-how.

Le attività rilevanti sono:

  • ricerca industriale e sviluppo sperimentale;

  • innovazione tecnologica;

  • design e ideazione estetica;

  • tutela legale diritti sui beni immateriali.

Quali spese sono ammesse nel regime del Patent Box

Nel regime possono essere agevolate diverse categorie di spese, a patto che siano strettamente collegate alle attività di ricerca e sviluppo sui beni immateriali tutelati. In particolare, rientrano tra i costi agevolabili:

  • le spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o autonomo o altro rapporto, impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti;

  • le quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria o operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e a quelli immateriali utilizzati per lo svolgimento delle attività rilevanti;

  • le spese per consulenze e servizi equivalenti collegati alle attività rilevanti;

  • le spese per materiali, forniture e altri prodotti impiegati nelle attività rilevanti;

  • le spese collegate al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al loro rinnovo, alla loro protezione e le spese relative alle attività per la prevenzione della contraffazione e per la gestione di contenziosi finalizzati alla tutela dei diritti medesimi.

Come abbiamo detto, queste spese devono essere incluse nella dichiarazione dei redditi per ottenere l'agevolazione e godere del beneficio fiscale.

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