Tasse fisse per 2 anni per partite Iva, bar e locali
La legge delega introduce i principi generali e i decreti legislativi fissano le regole.
Al momento però, ancora non si conosce quale sarà la soglia di fatturazione per aderire all’offerta dell’Agenzia delle Entrate.
Uno dei punti fondamentali della riforma fiscale è senza ombra di dubbio il concordato biennale con le piccole imprese che permetterà di sapere già in anticipo le tasse da pagare per i due anni successivi.
Tasse definite e controlli minori, queste le linee principali della legge delega che ha già ottenuto il via libera dalla Camera e ora, attende quello del Senato.
L’idea di fondo è questa: l’Agenzia delle Entrate stimerà in anticipo il reddito imponibile del contribuente grazie alle moltissime informazioni in suo possesso e proporrà le tasse da pagare per il biennio successivo.
Il contribuente, se riterrà adeguata la proposta dell’Agenzia potrà pagare per due anni la cifra proposta dall’amministrazione tributaria senza essere soggetto a successivi controlli fiscali.
Ma cosa accade se il suo reddito imponibile risulterà più alto di quello stimato?
Se i guadagni risulteranno più alti di quelli stimati, il contribuente non dovrà pagare altro al Fisco, in egual modo però, se i suoi guadagni dovessero essere più bassi, il contribuente non avrebbe diritto a nessuno sconto sulle somme da pagare.
Si tratterebbe, quindi, di una sorta di scommessa che potrebbe risultare in alcuni casi conveniente, in altri meno.
La previsione dovrebbe essere interpretata in ottica di semplificazione.
Attendiamo indicazioni monitorando il sito dell’Agenzia delle Entrate https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/
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