Studi e ricerche

Movimprese IV trim

Movimprese, i dati del Molise del IV trimestre 2024

Nati mortalità delle imprese registrate a fine periodo

Dai dati di Movimprese, relativi al IV trimestre 2024, si evince che il Molise ha registrato 293 iscrizioni di nuove imprese e 231 cessazioni. 

Con +62 nuove imprese il saldo è positivo

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Lun 10 Feb, 2025
Allegati

Indagine 2025 dell’Eurochambres Women Network in collaborazione con UN Women

Indagine lanciata dall'Eurochambre Women Network per donne imprenditrici

L'Indagine 2025 dell'Eurochambres Women Network, in collaborazione con UN Women, si concentra sulle sfide e opportunità per le donne imprenditrici in Europa. L'obiettivo è raccogliere dati per comprendere meglio le esperienze, le esigenze e le soluzioni necessarie per affrontare le difficoltà specifiche delle donne nel mondo imprenditoriale.

Partecipare al sondaggio contribuirà a delineare un quadro delle difficoltà delle donne imprenditrici e delle azioni necessarie per garantire pari opportunità. Una sezione del sondaggio è aperta anche a tutti gli imprenditori, per esaminare le politiche e le pratiche che supportano le donne nelle imprese.

Il sondaggio richiede meno di 15 minuti e la scadenza per partecipare è il 16 marzo 2025.

Clicca qui per compilare il questionario e far sentire la tua voce!

 

 

 

 

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Ven 07 Feb, 2025

BANDO - Dipartimento delle attività produttive

Azione 1.1.4 - Avviso pubblico Sicilia opportunità per la ricerca e le infrastrutture

Data scadenza: 30/04/2025 entro le ore 12:00

Scadenza: 30/04/2025 entro le 12:00

 

Agevolazioni per la realizzazione di nuove infrastrutture di ricerca (Ir) e il loro ammodernamento (dagli ampliamenti strutturali ai nuovi allestimenti tecnologici), e la creazione o il potenziamento di infrastrutture di prova e sperimentazione (Ips), ossia laboratori dove le imprese possano testare e sviluppare innovazioni.

Particolare attenzione viene posta alla creazione di reti e sinergie. Viene premiata, infatti, la capacità di collaborazione tra infrastrutture di ricerca regionali ed europee, con l’obiettivo di generare ricadute positive sul sistema imprenditoriale siciliano e una cooperazione proficua tra centri di ricerca e imprese.

La dotazione finanziaria attuale è di 68,2 milioni di euro, con possibilità di incrementare le risorse di oltre 3,7 milioni, fino a raggiungere un importo complessivo di 72 milioni di euro.

Sarà possibile presentare le istanze dal 31 marzo al 30 aprile 2025 attraverso una piattaforma informatica dedicata, il cui indirizzo sarà comunicato (prima dell’apertura della finestra temporale per la trasmissione delle istanze) sia sul portale della Regione (sezione dipartimento Attività produttive) che sul sito del Pr Fesr Sicilia 2021/2027 (www.euroinfosicilia.it).

 

Sicilia opportunità per la ricerca e le infrastrutture | Regione Siciliana

 

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Ven 07 Feb, 2025

Movimprese, i dati della Sardegna del 2024

Nati mortalità delle imprese in Sardegna

Dai dati di Movimprese, relativi all’anno appena trascorso, si evince che la Sardegna ha registrato 7925 iscrizioni di nuove imprese e 7509 cessazioni. 

Con +416 imprese il saldo è positivo. 

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Ven 07 Feb, 2025

Convegno "Il lavoro: tra inverno demografico e divario generazionale" | 11 febbraio 2025

L'11 febbraio 2025 si terrà presso la Sala Marvelli della Provincia di Rimini, dalle ore 14.15 alle 17.00, il convegno "Il lavoro: tra inverno demografico e divario generazionale"

Le sfide e le influenze dei cambiamenti demografici sul lavoro e sulle organizzazioni

Il convegno "Il lavoro: tra inverno demografico e divario generazionale", organizzato nell'ambito dell'iniziativa "Romagna: Generazioni al lavoro", approfondirà le sfide legate ai cambiamenti demografici per le organizzazioni, con uno sguardo a proposte per un lavoro inclusivo in ambienti professionali sempre più multigenerazionali.

Clicca qui per visionare il programma e per iscriverti.

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Lun 10 Feb, 2025

Come funziona la maxi-deduzione per le nuove assunzioni

Come funziona la maxi-deduzione per le nuove assunzioni

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti importanti sull’applicazione della maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione, introdotte dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 216 del 2023, chiamato anche bonus nuove assunzioni.

Queste misure, prorogate per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, mirano a incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, prevedendo una maggiorazione del 20% sul costo del personale deducibile, con un aumento al 30% per categorie di lavoratori svantaggiati.

Di seguito, una sintesi delle principali disposizioni chiarite dall'Agenzia nella Circolare n. 1, del 20 gennaio 2025

 

Chi può beneficiare delle agevolazioni

Possono accedere all’agevolazione i seguenti soggetti, a condizione che producano redditi calcolati con il metodo analitico:

  • titolari di reddito d’impresa, tra cui:
    • soggetti passivi IRES (società di capitali e enti commerciali);
    • enti non commerciali residenti, ma solo per attività commerciali (con contabilità separata);
    • soggetti non residenti con stabile organizzazione in Italia per attività commerciale;
    • società di persone e imprese individuali, incluse imprese familiari e coniugali.
  • esercenti arti e professioni, anche in forma associata, con reddito di lavoro autonomo determinato analiticamente;
  • persone fisiche non residenti che producono nel territorio dello Stato redditi ivi imponibili:
    • di lavoro autonomo determinati analiticamente (ai sensi dell’articolo 54 del Tuir), per mezzo di una base fissa;
    • d’impresa determinati analiticamente (ai sensi degli articoli 55 e seguenti del Tuir), per mezzo di una stabile organizzazione.

Sono esclusi dall’agevolazione:

  • i datori di lavoro con redditi non classificabili né come reddito d’impresa né come reddito di lavoro autonomo abituale (es. imprenditori agricoli con reddito agrario);
  • i soggetti che adottano il regime forfetario o altre modalità non analitiche di determinazione del reddito (ad eccezione di specifiche situazioni, come la tonnage tax).

In particolare l’attività deve essere operativa da almeno 365 giorni (o 366 per i periodi che includono il 29 febbraio 2024) prima dell’inizio del periodo agevolato mentre, per le imprese con periodo d’imposta inferiore a 365 giorni (es. nuove aziende), l’attività deve comunque essere stata esercitata per almeno un anno. La data di inizio attività deve inoltre essere rilevata dai modelli fiscali (AA7/10 o AA9/12) o da elementi che dimostrino l’effettivo avvio operativo.

Con riguardo agli enti non commerciali, l’agevolazione è concessa esclusivamente per i lavoratori assunti a tempo indeterminato nell’ambito di attività commerciali, a condizione che sia garantita un’evidenza contabile separata.

L’accesso all’agevolazione è escluso per i soggetti con redditi calcolati in modo forfetario, limitandola invece a chi adotta il metodo analitico per la determinazione del reddito, come stabilito dalla normativa fiscale.

Per le nuove compagnie (new company) nate da operazioni di riorganizzazione aziendale, la normativa prevede regole specifiche che considerano la continuità dei contratti di lavoro. Nel caso delle imprese soggette al regime della tonnage tax (la determinazione forfettaria dell'imponibile, calcolato in base al tonnellaggio e all'anzianità delle navi) come quelle operanti nel trasporto marittimo, l’agevolazione è applicabile per i redditi determinati sia analiticamente che, in parte, forfetariamente.

In sintesi, l’intento della normativa è escludere i soggetti non operativi o in liquidazione, favorendo invece realtà economicamente solide e regolari, capaci di contribuire a un aumento reale e sostenibile dell’occupazione.

I requisiti oggettivi richiesti

Per accedere al beneficio, è necessario dimostrare un effettivo incremento occupazionale. Le verifiche includono:  

  • incremento del numero dei dipendenti a tempo indeterminato rispetto alla media dell’anno precedente, escludendo eventuali riduzioni in altre società collegate o controllate;
  • crescita complessiva dell’organico aziendale, considerando anche i contratti a tempo determinato.

La mancata crescita del numero complessivo dei dipendenti o un decremento occupazionale complessivo escludono il diritto al beneficio, anche se ci sono trasformazioni qualitative (ad esempio, contratti da determinato a indeterminato).

Per evitare fenomeni distorsivi, l'incremento occupazionale deve essere calcolato al netto delle riduzioni di personale avvenute in società controllate, collegate o riconducibili, anche indirettamente, allo stesso soggetto.

La circolare chiarisce il concetto di "gruppo interno" e le modalità di calcolo degli incrementi occupazionali nelle società a controllo congiunto o collegate, che devono essere proporzionati alle rispettive quote di controllo e partecipazione. Nel perimetro del gruppo rientrano anche le persone fisiche che esercitano arti o professioni e gli enti con reddito d'impresa o attività professionali, così come individui e enti che, pur non svolgendo abitualmente attività imprenditoriale o professionale, detengono partecipazioni di controllo o collegamento.

Inoltre, la circolare ha spiegato le modalità di calcolo dell'incremento occupazionale, considerando situazioni specifiche come cessione di contratti di lavoro, trasferimento di azienda, assegnazione a stabili organizzazioni estere, trasferimento del dipendente all'estero, distacco, somministrazione di personale e conversione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

Determinazione della maggiorazione

La maggiorazione, pari al 20% del costo del personale per nuove assunzioni, è calcolata come il minore tra:  

  • il costo effettivo dei nuovi assunti (voce B9 del conto economico, art. 2425 c.c.);
  • l’incremento del costo complessivo del personale rispetto all’anno precedente (31 dicembre 2023).

La circolare specifica che, quando un contratto a termine viene convertito in un contratto a tempo indeterminato, la maggiorazione si applica solo a partire dalla data della conversione.

Sono esclusi dal calcolo della maggiorazione i seguenti oneri:

  • costi dei dipendenti non rilevanti ai fini dell'incremento occupazionale;
  • accantonamenti come il trattamento di fine rapporto e oneri valutati secondo il principio IFRS (International Financial Reporting Standards).

La maggiorazione è aumentata al 30% per l'assunzione di categorie vulnerabili, individuati nell’Allegato 1 del Decreto, tra cui:

  • lavoratori molto svantaggiati secondo il Regolamento UE 651/2014;
  • persone con disabilità, ex degenti psichiatrici, tossicodipendenti, minori in difficoltà, detenuti e vittime di violenza;
  • donne con almeno due figli minori o residenti in aree svantaggiate;
  • donne vittime di violenza inserite in percorsi di protezione;
  • giovani beneficiari di incentivi all’occupazione;
  • ex percettori del reddito di cittadinanza decaduti dal beneficio.

Per i gruppi di imprese, il beneficio è ridotto in proporzione al rapporto tra il decremento e l’incremento occupazionale complessivo del gruppo. Ogni impresa calcola il beneficio sulla base del proprio incremento occupazionale netto.

Nel caso di gruppi di enti non commerciali residenti, la maggiorazione è applicabile solo per le assunzioni relative all’attività commerciale. Se il personale opera in entrambe le attività (commerciale e istituzionale), la maggiorazione è calcolata in base al rapporto tra i ricavi dell’attività commerciale e quelli totali. Per esempio, se il costo dei nuovi assunti è di €20.000 e l’incremento complessivo del costo del personale è di €25.000, con un rapporto ricavi commerciali/totali pari a 0,2, la base di calcolo (€20.000) viene moltiplicata per 0,2, ottenendo €4.000. Su questa somma si applica la maggiorazione del 20%.

Infine, per attività con reddito determinato in parte analiticamente (ad esempio, il regime tonnage tax), la maggiorazione è proporzionale ai ricavi generati dall’attività analitica rispetto ai ricavi totali. Tuttavia, per il personale impegnato esclusivamente in attività con reddito forfettario, il beneficio non è applicabile.

Adempimenti e controlli

La Circolare chiarisce che, per il calcolo degli acconti delle imposte sui redditi:

  • in relazione all’acconto per il periodo successivo al 31 dicembre 2023, non si devono applicare le disposizioni previste dall'articolo 4 del Decreto;
  • in relazione all’acconto per il periodo successivo al 31 dicembre 2024, l’imposta di riferimento del periodo precedente deve essere calcolata senza considerare le disposizioni del citato articolo 4.

In ambito di accertamento, sanzioni, riscossione e contenzioso, viene specificato che trovano applicazione le normative generali previste per le imposte sui redditi.

Proroga e determinazione degli acconti

La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato l’agevolazione per i tre periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2024, ma solo per i titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, per gli incrementi occupazionali registrati al termine di ciascun periodo rispetto all’anno precedente.

L’agevolazione deve essere calcolata su base mobile, in modo da consentire il calcolo dell’incremento occupazionale rispetto al periodo d’imposta precedente, garantendo una verifica dinamica e coerente dei requisiti normativi (ad esempio, l’anzianità aziendale).

Per la determinazione degli acconti, il comma 400 stabilisce i seguenti criteri specifici per il calcolo degli acconti fiscali nei periodi d’imposta interessati dalla proroga:

  • metodo storico: per i periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2025 (quindi 2026, 2027, 2028), non si tiene conto della maggiore deduzione del costo del personale prevista dall’articolo 4 del Decreto. Per il periodo d’imposta 2025, le disposizioni dell’articolo 4, comma 7, del Decreto si applicano già, senza necessità di ulteriori riferimenti normativi;
  • metodo previsionale: per gli acconti relativi ai periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2024 (ovvero 2025, 2026, 2027), non devono essere incluse le nuove disposizioni di proroga che prevedono la deducibilità maggiorata del costo del personale derivante da nuove assunzioni.
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Gio 06 Feb, 2025
resto al sud

Resto al Sud, i risultati

Resto al Sud è l’incentivo destinato ai giovani che vogliono fare impresa nelle regioni del Sud Italia

Dai dati aggiornati al 1 dicembre 2024 si evince che, con i fondi di Resto al Sud sono stati finanziati 18.386 progetti e sono stati creati 61.449 posti di lavoro.

Per avere maggiori informazioni sull’incentivo clicca qui.

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Gio 06 Feb, 2025

Movimprese, i dati della provincia di Nuoro del 2024

Nati mortalità delle imprese in provincia di Nuoro

Dai dati di Movimprese, relativi all’anno appena trascorso, si evince che la provincia di Nuoro ha registrato 1395 iscrizioni di nuove imprese e 1240 cessazioni. 

Con +155 imprese il saldo è positivo. 

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Ven 07 Feb, 2025

Mutui, in Sicilia aiuti alle aziende raddoppiati

Il termine per le richieste slitta al 4 marzo: si sono già fatte avanti 4.400 imprese, per le quali non sarà necessario ripresentare la domanda. E si allunga l’elenco dei beneficiari.

Si comunica che sono in corso di pubblicazione le nuove disposizioni relative alla concessione di contributi per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al 1° gennaio 2024 a favore delle micro, piccole e medie imprese, in virtù delle quali saranno ammesse alle agevolazioni le rate scadute dall’1 gennaio 2023 e sino al 30 giugno 2024 purchè pagate entro la data del 30 settembre 2024.

Il contributo sarà determinato nella misura dell’80% e fino all’importo massimo di Euro 15.000, fermi restando i limiti in materia di aiuti de minimis.

Restano salve le domande ad oggi presentate e regolarmente inviate.

Coloro che hanno già presentato la domanda secondo gli originari criteri, ove interessati, potranno integrare l’istanza per le eventuali ulteriori rate di finanziamento come sopra specificato.
Il termine finale per la presentazione delle domande, incluse quelle integrative, è prorogato al 4 marzo 2025.

 

Al fine di consentire l’adeguamento alle nuove suddette disposizioni, la piattaforma dedicata sarà in manutenzione dalle ore 12,00 del 24 gennaio 2025 e sino alle ore 12,00 del 28 gennaio 2025.

Gli aggiornamenti relativi alla Misura sono pubblicati sulla pagina dedicata sul sito istituzionale al seguente link.

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Gio 06 Feb, 2025

Bando guida turistica 2025, i requisiti e le prove d’esame per l’abilitazione

Pubblicato il 28 gennaio il bando per guide turistiche 2025, la prova d’esame valida per l’abilitazione professionale.

L'esame di abilitazione per guida turistica 2025 è aperto ai diplomati e prevede tre prove: scritto, orale e test tecnico-pratico.
Non si tratta di un concorso in senso stretto, dunque non ci sono posti disponibili: come specifica il Ministero del Turismo, diventerà guida turistica a tutti gli effetti chiunque superi le selezioni.

La domanda di partecipazione può essere inviata fino alle 23:59 del 27 febbraio 2025.
Per accedere alla prova di abilitazione professionale, è necessario godere dei classici requisiti anagrafici e di giustizia. Il concorso è aperto a chiunque abbia un diploma di scuola superiore.

Le prove d’esame sono tre:
- uno scritto;
- un orale;
- una prova tecnico-pratica.
Per ogni prova può essere assegnato un punteggio massimo pari a 40 punti. Si passa con un punteggio minimo di 25 punti.

Lo scritto, da effettuarsi tramite strumenti informatici, prevede la somministrazione di 80 quesiti a risposta multipla, a cui rispondere entro 90 minuti, inerenti le seguenti materie:
- storia dell’arte;
- geografia;
- storia;
- archeologia;
- diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica;
- disciplina dei beni culturali e del paesaggio.
Ogni risposta esatta fa guadagnare +0,50 punti, la mancata risposta è valutata 0 punti e la risposta errata sottrae -0,25 punti. Non è prevista la pubblicazione della banca dati.

La prova orale è volta a valutare la capacità di comunicazione del candidato, nonché le sue conoscenze relativamente alle materie oggetto dello scritto. Gli aspiranti devono conoscere almeno una lingua straniera al livello non inferiore al B2. Viene esonerato dall’obbligo di verifica di lingua straniera chiunque abbia conseguito un diploma o una laurea all’estero.

La prova tecnico-pratica valuta la capacità di condurre visite guidate e fornire informazioni pertinenti. In sintesi, i candidati devono simulare una visita guidata in lingua italiana e una in lingua straniera.

Si estrarrà una destinazione a sorte, tra quelle presenti nell’elenco dei contesti dei beni culturali, artistici, archeologici e del paesaggio individuati e pubblicati almeno 20 giorni prima della data fissata per l’inizio delle prove orali.

I candidati dovranno monitorare il portale Inpa (inpa.gov.it) e il sito del Ministero del Turismo  (ministeroturismo.gov.it). Anche per lo svolgimento della prova tecnico-pratica, la commissione può ricorrere all’utilizzo di strumenti informatici e digitali.

All’esame di abilitazione per guide turistiche 2025 ci si candida esclusivamente online tramite il form contenuto sul portale inPA (inpa.gov.it). I candidati possono accedere tramite Spid, Cie, Cns, ed eIDAS, previa registrazione. La quota di partecipazione è fissata in 10 euro.

Chi supera anche la terza prova, quella tecnico-pratica, viene automaticamente iscritto nell’elenco nazionale delle guide turistiche. L’elenco finale dei candidati che hanno superato l’esame di abilitazione è pubblicato anche sul sito istituzionale del Ministero del Turismo, nella sezione dedicata alla professione della guida turistica.

A fine 2024 è entrato in vigore l’Engt, l’Elenco nazionale delle guide turistiche con il fine di innalzare la qualità nel settore andando a contrastare al contempo, con più attenzione, l’abusivismo.

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Gio 06 Feb, 2025