Abruzzo

Pillole informative: Business Plan e Business Model Canvas

Pillole informative per le imprese e gli aspiranti imprenditori del Servizio Nuove Imprese della Camera di Commercio Chieti Pescara-Agenzia di Sviluppo Chieti Pescara

Business Plan e Business Canvas, sono business model con finalità e obiettivi parzialmente diverse, che possono essere utilizzati entrambi, ma chiaramente in fasi differenti rispetto al ciclo di vita del progetto imprenditoriale.

Ma quali sono sostanzialmente le differenze tra business plan e business model canvas?

Il business plan;

  • è utile alle aziende per pianificare il proprio progetto di business, sia in termini di idee/contenuti del progetto che di costi;

  • se per la realizzazione del progetto l’azienda, impresa o start-up fa richiesta di finanziamenti o altri fondi, deve sempre allegare alla richiesta il Business Plan;

  • è un documento che non ha scadenza, anzi, dev’essere tenuto costantemente aggiornato in parallelo con lo sviluppo e la realizzazione dell’idea imprenditoriale;

  • il business plan viene utilizzato anche come strumento per pianificare le strategie di marketing e comunicazione.

 

Il business model Canvas;

  • è utile alle aziende per analizzare un modello di business esistente o per creare un modello di business nuovo

  • non viene utilizzato per la programmazione e la gestione economico finanziaria

  • non è uno strumento utile per l’analisi di mercato e analisi dei competitor

  • è uno strumento idoneo sia per realtà imprenditoriali già avviate, che per start-up e nuovi progetti di impresa

  • il business model canvas è uno strumento utile per il management aziendale. Contrariamente al business plan non serve invece per la richiesta di contributi e finanziamenti.

Per informazioni contatta il Servizio Nuove Imprese servizionuoveimprese@chpe.camcom.it

Ultima modifica
Ven 11 Ago, 2023

Riaperti i bandi per la valorizzazione di brevetti, marchi e disegni: stanziati 32 milioni di euro

Hai un marchio o un’idea e non sai come registrarla, brevettarla o tutelarla?
Le imprese di micro, piccola e media dimensione possono accedere ad agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale per marchi e disegni o per la concessione ed erogazione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto.

Il Ministero delle Imprese e del made in Italy informa che con l’emanazione dei bandi, in corso di registrazione presso gli organi di controllo, diventano operative per l’annualità 2023 le misure agevolative denominate Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ per la concessione di agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale, per un totale di 32 milioni di euro, promosse dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e gestite da Unioncamere (Disegni+ e Marchi+) e da Invitalia (Brevetti+).

Per maggiori informazioni consulta il sito di Unioncamere

Per informazioni e orientamento sulla Tutela della Proprietà Industriale contatta gli uffici camerali

 

Ultima modifica
Dom 06 Ago, 2023

Nuove imprese - Caratteristiche e fabbisogni professionali delle nuove imprese, Indagine 2022

Unioncamere e ANPAL pubblicano l’indagine 2022 NUOVE IMPRESE - CARATTERISTICHE E FABBISOGNI PROFESSIONALI DELLE NUOVE IMPRESE. I dati italiani e abruzzesi.

Il quadro generale del 2022 segnala un assestamento, rispetto al piccolo rimbalzo tecnico del 2021: si è passati dalle 143.880 nuove imprese del 2019 alle 129.300 del 2020 per poi risalire alle 151.890 del 2021 e assestarsi nel 2022 a 144.550 (-7.340, -4,83% sul 2021; +670, +0,44% sul 2019). 

Di queste circa due terzi fanno parte dei servizi, confermando che i tassi di natalità delle imprese sono più elevati laddove primeggiano le attività terziarie; rispetto a quelle industriali risultano meno capital intensive e con minori barriere all’ingresso.

La crescita di nuove imprese si concentra soprattutto nel settore “costruzioni ed attività immobiliari” per effetto delle massicce politiche di incentivo fiscale per la riqualificazione energetica che sono entrate nel 2021 e nel 2022 nella fase realizzativa. 

Stabile il settore "turismo", mentre c’è un calo per il settore “commercio” per via della coda lunga della crisi post-pandemica aggravata dai costi immobiliari ed energetici.

Il dato assoluto di 281.450 addetti delle nuove imprese esprime il miglior risultato dal 2017. L'industria vede contrarre a 2,42 addetti per nuova impresa, mentre la maggior parte degli altri comparti il dato cresce, in particolare per il turismo, il commercio e i servizi alle imprese.

Tra le motivazioni che spingono ad aprire nuove imprese, dal 2016 al 2022 crescono soprattutto le dichiarazioni degli imprenditori che motivano l’apertura della loro nuova impresa per “successo personale ed economico” (da 11,40% a 19,51%), “valorizzazione delle competenze” (da 16,30% a 18,82%), “sfruttamento di un’idea innovativa” (da 4,10% a 5,44%, in calo nell’ultimo anno). Mentre sono in discesa tutte le spinte più legate alla necessità di un lavoro: “difficoltà a trovare lavoro dipendente stabile” (da 10,90% a 6,19%), “necessità di trovare primo o nuovo lavoro” (da 17,40% a 8,14%). 

Per l’Abruzzo il 22,2% dei neo-imprenditori sono imprenditori che aprono un'ulteriore attività, dato superiore al 19,5% della media nazionale. Il dato abruzzese è leggermente superiore anche per operai e apprendisti che decidono di aprire un’impresa con il 20,9% contro il 19,1% nazionale ed è inferiore per studenti e soggetti in cerca di prima occupazione, disoccupati e casalinghe

In merito alle motivazioni che hanno spinto alla nascita delle "nuove imprese" nel 2022 il dato dell’Abruzzo è in linea con quello medio nazionale (Conoscenza / opportunità del mercato 54,3%, Necessità di trovare primo o nuovo lavoro 21%, Difficoltà a trovare lavoro dipendente stabile 16,1%, Insoddisfazione verso il precedente lavoro 23,4%, Valorizzazione competenze / esperienze professionali 49,3%, Successo personale ed economico 43,5%, Sfruttamento di un'idea innovativa 14,9%).

Scarica il volume

Ultima modifica
Mer 02 Ago, 2023

La movimentazione anagrafica delle imprese al 1° trimestre 2023

I dati pubblicati da Infocamere-Movimprese aggiornati al 31 marzo 2023 per le province di Chieti e di Pescara
di Renato De Iuliis

Sulla base dei più recenti dati pubblicati da Infocamere-Movimprese aggiornati al 31 marzo 2023 nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio le imprese registrate nella provincia di Chieti sono risultate 43.911 (erano 44.478 al 31 dicembre 2022) e 36.976 in quella di Pescara (erano 36.649 alla fine del 2022), che corrispondono insieme al 54,6% delle complessive 147.414 imprese abruzzesi (erano 148.436 alla fine del 2022).

Il confronto con il 2008 mostra sempre un trend positivo per la provincia di Pescara che da 35.473 ditte è cresciuta del 3,3%, e uno negativo per la provincia di Chieti che da 47.776 unità è diminuita dell’ 8,1%; in calo più modesto l’andamento regionale (-1,5%).

In particolare, nel corso del primo trimestre 2021 la tendenza dello stock complessivo delle imprese abruzzesi rispetto allo stesso periodo del 2022 continua ad essere negativa (- 1,27% con 1.897 imprese in meno) così come gli andamenti delle due province, anche se più marcato il decremento: – 2,54% con – 1.143 imprese a Chieti,  -2,64% con – 994 imprese a Pescara.

Riguardo ai settori di attività economica si conferma il primato delle imprese del settore commercio, che in Abruzzo continuano a rappresentare il comparto più consistente (33.327 unità, 22,6% sul totale, ma erano 33.694 nel 2022), con prevalenza nella provincia di Pescara con 9.857 unità (29,6% del totale regionale, erano 10.010 nel 2022) mentre a Chieti risultano 8.863 unità (26,6% rispetto al totale abruzzese, erano 8.955 nel 2022). 

Il commercio si conferma come una delle attività più diffuse anche nelle province considerate essendo svolto dal 26,9% di quelle pescaresi e dal 20,2% di quelle chietine, dove però prevale sempre il settore dell’agricoltura con 11.724 (il 46,1% rispetto al totale regionale e il 26,7% di tutte le ditte della provincia) anche se pure in calo rispetto alle 12.121 ditte del 2022. Il commercio durante il primo trimestre 2023 ha dovuto registrare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un deciso decremento sia a livello regionale (-3% con – 1.023 imprese) ancor più marcato sia nella provincia di Chieti (-3,8% con 347 ditte in meno), che in quella di Pescara  (-5,3% con 551 ditte in meno).

L’agricoltura si conferma il secondo settore numericamente rilevante, svolta in Abruzzo da 25.456 imprese (il 17,3% sul totale) con maggior peso a Chieti (11.724 imprese pari al 46,1% del totale regionale) mentre le 3.990 unità di Pescara ne rappresentano il 15,7%.

L’agricoltura continua a rappresentare un ruolo fondamentale nella provincia di Chieti, dove viene svolta dal 26,7% delle imprese, valore di molto superiore a quello regionale (17,3%) e ancor di più a quello pescarese (10,9%), anche se pure nel corso del primo trimestre 2023, rispetto al allo stesso periodo del 2022, è continuato il calo delle imprese sia a Chieti (-4,6% con – 564 ditte, che a Pescara (-5% con – 209 unità), entrambi in misura maggiore del calo a livello regionale (-3,1% con – 821 imprese).

L’industria delle costruzioni continua a rappresentare un settore trainante con 19.451 imprese in Abruzzo (- 1,8% con 188 ditte in meno rispetto al primo trimestre 22), delle quali il 25,4% (pari a 4.934 unità con 194 unità in meno rispetto al 1° trimestre 22) a Chieti, e il 22,5% (pari a 4.378 ditte e 124 imprese in meno rispetto al 1° trimestre 22) a Pescara.

Nelle due province considerate la quota di imprese operanti nell’edilizia (Chieti: 11,2%; Pescara: 11,9%) è comunque appena inferiore al valore regionale (13,2%).

Le attività manifatturiere sono svolte, a livello regionale, da 13.053 imprese (delle quali 3.751 a Chieti e 2.855 a Pescara) pari all’ 8,85% del totale abruzzese (Chieti: 8,5% con –77 ditte rispetto al 1° trimestre 22; Pescara: 7,8% con – 121 imprese rispetto al 1° trimestre 22), dovendosi registrare ancora un decremento percentuale dell’ordine del -1,8% a livello regionale, del -2,0% per la provincia di Chieti e del -4,1% per la provincia di Pescara.

Nel primo trimestre 2023 anche l’industria in senso stretto ha dovuto registrare, rispetto allo stesso periodo del 2022, un calo delle imprese a livello regionale (-1,7% con – 239 ditte) con un andamento simile a Chieti (-1,9% con – 78 ditte) ed ancora più evidente  a Pescara (-3,8% con -121 ditte). Continua a svolgere un ruolo strategico il comparto delle imprese che si occupano dell’alloggio e ristorazione (in Abruzzo 11.673 di cui 2.661 a Pescara e 2.966 a Chieti) che costituiscono circa l’8% del totale ( 7,3% a Pescara e 6,8% a Chieti) anche se pure esse devono soffrire un lieve calo in consistenza (-0,5% con -62 ditte) in Abruzzo, (-0,8% con -25 imprese) a Chieti , (-2,7% con – 74 ditte)  a Pescara.

Sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dal gennaio al marzo 2023 è continuata la contrazione del numero delle imprese registrate sia a livello regionale che provinciale, che non si è bilanciata neppure dall’incremento nell’ambito dei servizi, tanto che a livello complessivo si deve segnalare un decremento percentuale sia a livello regionale (-1,3% con 1.897 unità in meno), sia in provincia di Chieti -2,5% con 1.143 unità in meno), sia in provincia di Pescara (-2,6% con 994 ditte in meno).

Sempre con riferimento al primo trimestre 2023 osservando la nati mortalità delle imprese il saldo tra iscrizioni e cancellazioni ha messo in risalto ancora un preoccupante segno negativo (pur se inferiori ai saldi negativi del 2022) pari a – 1.033 imprese nella regione e – 474 a Chieti e – 328 a Pescara, con andamento del tasso di sviluppo (considerato come differenza tra tasso di attività e tasso di mortalità) mediamente negativo (con valori in regione a -0,7, in provincia di Chieti a – 1,1 e in provincia di Pescara a – 0,9); tale fenomeno ha riguardato pressoché indistintamente tutti i settori di attività, dovendosi registrare  valori sensibilmente negativi nel settore dell’agricoltura  (Abruzzo: -2,7; Chieti: -3,5; Pescara: -3,3), del trasporto (Abruzzo: -1,5; Chieti: -1,2; Pescara: -2,3), nel commercio (Abruzzo: – 1,4;Chieti:-1,4; Pescara:-1,7), nelle Costruzioni (-0,6 in regione, -0,7 a Chieti, e -1,1 a Pescara) nelle attività di servizi di alloggio e ristorazione (con un – 1,4 in Abruzzo – 1,3 Chieti – 2,1 a Pescara), nelle attività manifatturiere (con un – 1,1 in Abruzzo – 0,7 Chieti – 2,2 a Pescara), mentre tra le imprese non classificate il dato è fortemente positivo tanto da compensare in parte quello degli altri comparti (Abruzzo: +6,8; Chieti:  +7; Pescara: +6,8).

Con riguardo alle tipologie di forma giuridica, la distribuzione osservata a livello regionale (società di capitale: 29,4%, società di persone: 13,2%, imprese individuali: 54,7%, altre forme giuridiche: 2,7%) non si replica identicamente nelle due province, in quanto a Chieti le imprese individuali continuano a mostrare un peso percentuale (61,0%) sensibilmente più alto di quello regionale al contrario delle altre tipologie (società di capitali: 25,7%, società di persone: 10,7%), e a Pescara hanno un peso specifico maggiore della media regionale le società di capitale (32,8%) e le società di persone (14,7%) mentre le imprese individuali sono poco meno rappresentate, ma comunque sempre con valore superiore alla metà del totale (50,4%).

L’artigianato in Abruzzo con  28.063 ditte registrate conferma di rappresentare il 19,0% del sistema imprenditoriale, sebbene a Chieti (con 7.665 ditte) e a Pescara (con 6.396 ditte) continua a contare lievemente meno (entrambe 17,5%).  

Approfondendo l’analisi settoriale la maggioranza delle imprese artigiane si occupa di edilizia (34,9% in Abruzzo, 30,1% a Pescara e 34,2% a Chieti). A seguire per numerosità quelle che svolgono attività manifatturiere (21,8% nella regione, 21,6 a Chieti e 21,8% a Pescara). Tra le più rappresentate sono anche le altre attività di servizi (18,6% in Abruzzo, 19,2% a Chieti e 21% a Pescara). Gli altri settori di attività economica costituiscono quote limitate che non arrivano alle due cifre decimali, tra cui spicca il commercio (7,5% in Abruzzo, 8,3% a Chieti e 7,4% a Pescara).

Anche durante il primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 è proseguito il ciclo emorragico delle imprese artigiane sia a livello regionale, superiore a quello rilevato nel 2022, (-2,6%) sia nelle province di Chieti e Pescara (rispettivamente -4,7% e -4,5%). Tale riscontro conferma il trend in flessione riscontrato già da anni che ha visto le imprese artigiane diminuire rispetto al 2007 del 23,2% in Abruzzo (erano 36.524), del 26,2% nella provincia di Chieti (erano 10.389) e del 23,0% in quella di Pescara (8.309).

Le imprese giovanili, che in Abruzzo contano 12.687 imprese attive, si distribuiscono con 3.504 unità a Chieti (27,6% del totale regionale) e 3.199 a Pescara (25,2%). Nel 1° trimestre del 2023 in Abruzzo sono diminuite del 3,4% (-449 unità) rispetto allo stesso trimestre del 2022 e hanno rilevato flessioni sia a Chieti (- 4,9% con -173 unità) sia a Pescara (- 4,4% con -141 unità).

Le imprese femminili attive in regione si attestano a 33.032 (confermando di rappresentare il 26% di tutte le imprese attive) e risultano maggiormente presenti a Chieti (11.173, costituenti il 29% di tutte le imprese attive nella provincia) rispetto a Pescara (7.409 costituenti il 24% di tutte le imprese attive nella provincia). Con riferimento allo stesso periodo del 2022 hanno registrato una decrescita a livello regionale (-2,1%) più sensibile a a Pescara (-4,1%),Chieti (-2,9%), e come evidenziato anche dall’analisi del trend decennale.

Le imprese individuali straniere attive in Abruzzo al 31 marzo 2023 risultano 10.335 e si distribuiscono per il 22,2% a Chieti (2.291 ditte) e per il 26,3% a Pescara (2.723 ditte). Rispetto al 1° trimestre 2022 si è registrata in Abruzzo una costante contrazione (nella misura del -3,3%), di ancora maggiore consistenza nella provincia di Chieti (-7,2%) ed addirittura più marcata in quella di Pescara (- 8,7%).

Ultima modifica
Mer 02 Ago, 2023

Storia di un sognatore con i piedi saldi a terra. Intervista a Marco De Virgiliis

Con il marchio Markbass, la Parsek S.r.l. ha conquistato bassisti di fama mondiale come Marcus Miller, Richard Bona, Dean Brown a e Eric Gales, esportando in 60 Paesi nel mondo. Un imprenditore visionario, un appassionato sognatore, che ho avuto il piacere di incontrare ed intervistare nella sua sorprendente azienda.

Come nasce la Sua azienda, la Parsek S.r.l.?

Sin da piccolo ho avuto una grande passione per l’elettronica, per l’acustica e per la musica. Ho studiato al Conservatorio e suonavo il clarinetto e il sassofono, e queste due passioni mi hanno accompagnato per tutta la vita, regalandomi le prime intuizioni e le prime idee. Mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria a Roma, poi, per una serie di motivi, ho interrotto gli studi al biennio, dopo aver sostenuto vari esami, e ho iniziato a lavorare presso la Telettra, centro ricerche Fiat per il Mezzogiorno, prima in produzione poi in laboratorio: era una buona azienda, ma mi sentivo limitato…avevo capito che per crescere dovevo sognare in grande e così, spinto da questa mia intuizione, ho iniziato a progettare e realizzare strumenti e accessori musicali.
All’inizio era un piccolo sogno, una scintilla, ed è stata veramente dura perché venivo dal nulla, non provenendo da una famiglia di imprenditori e non avendo strumenti finanziari a mia disposizione, ho avuto parecchie difficoltà. Dopo i primi passi, senza soldi in tasca, e con l’aiuto della mia famiglia, facendo tantissimi chilometri con un’auto vecchissima, in giro per l’Italia per far provare i miei strumenti a tantissimi musicisti, sono arrivati i primi successi.

Cosa vuol dire per Lei fare impresa?

Penso si possa tutto riassumere in un slogan: “Senza soldi si, senza sogni, no!”. Con questa frase intendo dire che i sogni devono essere realizzabili ma abbiamo bisogno di spinte emotive per fare impresa, che dal mio punto di vista è una forma d’arte. L’impresa, a mio avviso, è una visione, che altri non hanno, e che si deve avere il coraggio di portare avanti, anche in modi che dall’esterno non si comprendono. E poi tutto deve convergere verso la stessa direzione: il successo non dipende soltanto dal prodotto, dal prezzo, dal modo di fare ma è l’insieme di una serie di fattori che devono incastrarsi.

I suoi prodotti hanno conquistato musicisti di grande fama e continuano a spopolare sul mercato estero, qual è il loro segreto?

I segreti sono tanti, poiché i prodotti sono riconoscibili da molti punti di vista, dal suono, all’estetica, alla costruzione, e hanno una serie di caratteristiche fortemente innovative. Credo molto nel pensiero laterale e nella ricerca e, per questo, con me lavora un gruppo di ingegneri, che dà forte impulso allo sviluppo di nuove idee. Questa capacità di “pensare diversamente” nel nostro settore è riconosciuta e apprezzata: abbiamo idee ambiziose, orientamento all’innovazione e passione. Siamo stati, per esempio, i primi ad usare il neodimio negli altoparlanti: è un materiale che ha sostituito la ceramica magnetica e conferisce all’altoparlante una leggerezza magnifica. Siamo stati i primi anche a fare amplificatori digitali super leggeri e stiamo curando pian piano anche un reparto corde.

Ho consultato i suoi ultimi bilanci depositati presso il registro imprese della Camera di commercio Chieti Pescara ed ho osservato un considerevole incremento di fatturato della Sua azienda in un momento difficile come quello del periodo pandemico. A cosa attribuisce questa crescita?

E’ stato un periodo difficilissimo per tutti, il mercato mondiale è crollato e io esporto per il 90 percento! Ho chiamato tutto il mio personale “a raccolta”, abbiamo fatto una serie di analisi e utilizzato tutte le opportunità che ci ha messo a disposizione lo Stato, abbiamo fatto in modo che il periodo Covid diventasse un’opportunità.
Ad esempio, nel periodo pandemico, siamo rimasti chiusi a studiare ed abbiamo elaborato prodotti fortemente innovativi: fra tutti la linea MB58R, (MB sta per Markbass, 58 identifica i miei anni nel momento della realizzazione della linea di prodotti, R come revolution perché si tratta di una linea molto innovativa).

De Virgiliis, che insegnamento possiamo trarre dalla Sua storia?

Ho deciso di intraprendere l’attività d’impresa all’età di 33 anni, pur non avendo tutti gli strumenti necessari. Ero una “spugna”, ho cominciato a studiare, a conoscere il mondo bancario e quello dell’impresa e così a superare le numerose difficoltà che ho incontrato. Possiedo competenze diverse, molte delle quali acquisite in autonomia, le applico in modo versatile e cambio idea spesso, ma non perdo di vista l’obiettivo: mi piacerebbe far capire ai giovani che questa è impresa, un mestiere bellissimo che deve coincidere con la passione, in cui le variabili sono tante, ma è importante non perdere di vista la strategia.

Un commento a chiusura…

In definitiva, mi ritengo una persona fortunata, e credo che la mia fortuna si basi su due fattori: passione e condivisione. Ho a che fare con la musica e l’elettronica, le mie passioni da sempre, i miei amici sono i più importanti musicisti del mondo, condivido progetti e traguardi con i miei dipendenti. Continuo a concepire l’azienda come qualcosa che fa bene a se stessa, ai dipendenti e al territorio, non solo all’imprenditore.
Infine, apprezzo molto l’operato della Camera di commercio che esce dalle sue strutture e va ad incontrare le imprese del territorio. E’ un ottimo modo per far conoscere il suo ruolo e le sue competenze, ciò che può offrire alle imprese.

Suggerisci in evidenza
Off

Erasmus per giovani imprenditori

State pensando di avviare una vostra impresa o l’avete costituita da poco? O forse siete imprenditori di successo alla ricerca di nuovi mercati e idee innovative?  
Il programma Erasmus per giovani imprenditori potrebbe essere per voi! 

Il programma europeo di scambio per imprenditori

Il programma Erasmus per giovani imprenditori aiuta gli aspiranti imprenditori europei ad acquisire le competenze necessarie per avviare e/o gestire con successo una piccola impresa in Europa. I nuovi imprenditori apprendono e scambiano conoscenze e idee di business con imprenditori già affermati, dai quali vengono ospitati e con i quali collaborano per un periodo da 1 a 6 mesi. Il soggiorno è cofinanziato dalla Commissione europea.

Chi può partecipare?

  • Nuovi imprenditori: giovani seriamente intenzionati a costituire una propria impresa o che abbiano avviato una propria attività negli ultimi tre anni.
  • Imprenditori già affermati: titolari o responsabili della gestione di una piccola o media impresa (PMI) in un altro paese partecipante.

Nell’ambito del programma Erasmus per giovani imprenditori, il tuo interlocutore principale sarà il tuo centro di contatto locale. Si tratta di un soggetto selezionato dalla Commissione europea per guidarti nelle varie fasi dello scambio: ti consiglierà nella compilazione della domanda di partecipazione, ti aiuterà a stabilire un rapporto di successo con un partner idoneo e ti fornirà tutte le risposte di cui avrai bisogno. Ti invitiamo a scegliere un centro di contatto attivo nella regione o nel paese in cui risiedi. Se vivi in uno dei pochi stati che ancora non dispongono di centri di contatto locali, puoi indicare un centro di contatto situato in un paese europeo a tua scelta.

È possibile che ti venga offerta l’opportunità di partecipare a un corso di formazione per prepararti all’esperienza.

Il tuo centro di contatto locale valuterà la tua candidatura. Se questa verrà accettata, potrai cominciare la ricerca di un partner. Il centro di contatto dell’imprenditore ospitante fornirà appoggio anche al nuovo imprenditore, visitandolo durante il soggiorno.

Centro Locale: Agenzia di Sviluppo, Azienda speciale Camera di Commercio Chieti Pescara
Giovanni Marcantonio Tel. +39 871354321 giovanni.marcantonio@chpe.camcom.it

 

 

Ultima modifica
Mer 02 Ago, 2023

Sostegno agli investimenti produttivi finalizzati all'innovazione delle imprese

Avviso emanato in attuazione dell’Obiettivo di Policy 1 «Un’Europa più competitiva e intelligente», Obiettivo specifico 1.3. Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI.

La Regione Abruzzo ha pubblicato un avviso con l'obiettivo di sostenere la competitività delle imprese abruzzesi, attraverso la realizzazione di nuovi prodotti che costituiscono una novità per l’impresa e/o per il mercato, l’innovazione dei processi produttivi, nonché l’implementazione di modelli innovativi aziendali di organizzazione del lavoro.

Possono presentare domanda di agevolazione le Micro, Piccole e Medie Imprese (mPMI), secondo la definizione di cui all’Articolo 2, punto 2, del presente Avviso le quali, a pena di inammissibilità, alla data di pubblicazione dello stesso sul BURAT, devono risultare iscritte ed attive nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (di seguito CCIAA) territorialmente competente.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 12 settembre 2023 fino al 12 ottobre 2023.

Per maggiori informazioni: https://coesione.regione.abruzzo.it/avvisi-pubblici/fesr/sostegno-agli-investimenti-produttivi-finalizzati-allinnovazione-delle-imprese

Ultima modifica
Lun 31 Lug, 2023

Cresci nel mondo grazie ai finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione di SIMEST – Domande dal 27 luglio

Quali sono le nuove misure? È stata aggiornata ed ampliata la gamma dei finanziamenti agevolati SIMEST a sostegno degli investimenti in sostenibilità e digitalizzazione per una maggiore competitività delle imprese e delle filiere produttive sui mercati esteri.

A partire dalle ore 9:00 del 27 luglio è ripartita l’operatività del Fondo rotativo 394/81, lo strumento gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per finanziare gli investimenti volti a sostenere la crescita estera delle imprese italiane.

Il Fondo ha una dotazione di 4 miliardi di euro attraverso sei diverse linee di intervento

  1. Inserimento mercati internazionali
  2. Transizione digitale o ecologica
  3. Fiere ed eventi
  4. E-commerce 
  5. Certificazioni e competenze
  6. Temporary manager

Ne possono beneficiare PMI con sede operativa al Sud (Abruzzo incluso) costituite da almeno 6 mesi, PMI giovanili, femminili ed altre tipologie.

Per informazioni ulteriori vai al sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Il nostro Servizio Nuove Imprese è a disposizione per informazioni e un primo orientamento servizionuoveimprese@chpe.camcom.it 

Ultima modifica
Ven 01 Set, 2023

Visionaria: dove la tecnologia incontra l’ambiente, Pescara 22-24 novembre

Talk, dibattiti, dimostrazioni.
Esperti, studenti, consulenti, imprenditori e aspiranti imprenditori.
Visionaria: dove la tecnologia incontra l’ambiente.

Dal 22 al 24 novembre torna Visionaria, Adriatic Innovation Forum, l’evento ideato e realizzato dalla Camera di commercio Chieti Pescara e la sua Agenzia di sviluppo con il supporto di UnioncamereDintec ed Infocamere, nell'ambito delle attività del PID - Punto Impresa Digitale e dei Servizi Formazione Lavoro della Camera di Commercio. 

Incontri e laboratori su creazione di impresa, transizione digitale ed ecologica, innovazione tecnologica, premi per aspiranti imprenditori e pmi con meno di tre anni di attività, presentazione di tecnologie 4.0 per il mondo dell’impresa e del lavoro, un hackathon per giovani innovatori sui temi dell'economia circolare. 

Puoi partecipare già da ora: 

Per informazioni e contatti visita https://www.forumvisionaria.it/ 

 

Ultima modifica
Ven 01 Set, 2023

Piano di lancio di una startup innovativa

Il piano di lancio di una startup innovativa comprende l'ideazione di un'idea unica, l'analisi del mercato, lo sviluppo del prodotto, la struttura legale, la ricerca di finanziamenti, il lancio sul mercato con iterazioni e migliorie continue, l'espansione, la costruzione del team e l'attenzione a scalabilità, partnership e analisi metriche per il successo a lungo termine.

Di seguito un piano di lancio semplificato per una startup innovativa. Ricorda che ogni startup è unica, quindi potresti dover adattare questo piano alle esigenze specifiche della tua idea e del tuo settore.

Fase 1: Ideazione e Pianificazione

  1. Definizione dell'idea imprenditoriale:
    • Identifica un problema reale nel mercato o un'opportunità non soddisfatta.
    • Sviluppa un'idea unica e innovativa per risolvere questo problema o sfruttare l'opportunità.
  2. Analisi di mercato:
    • Conduci una ricerca di mercato approfondita per valutare la domanda, la concorrenza e le tendenze del settore.
    • Identifica il tuo pubblico target e comprendi le loro esigenze e preferenze.
  3. Pianificazione strategica:
    • Definisci la tua proposta di valore unica e come intendi differenziarti dalla concorrenza.
    • Stabilisci gli obiettivi aziendali a breve e lungo termine.

Fase 2: Sviluppo del Prodotto/Servizio

  1. Sviluppo del prototipo:
    • Creazione di un prototipo funzionante o un MVP (Minimum Viable Product) che dimostri il concetto di base della tua idea.
  2. Test e Feedback:
    • Conduci test interni e coinvolgi potenziali utenti per raccogliere feedback sul prototipo.
    • Utilizza il feedback per apportare miglioramenti al prodotto/servizio.

Fase 3: Costruzione dell'Infrastruttura

  1. Struttura legale ed amministrativa:
    • Scegli la struttura giuridica (società a responsabilità limitata, società per azioni, ecc.).
    • Registra la tua startup presso gli enti competenti e ottenere i permessi necessari.
  2. Ricerca di finanziamenti:
    • Esplora le opzioni di finanziamento disponibili, come investitori, finanziamenti governativi, sovvenzioni, ecc.
    • Prepara una presentazione convincente per gli investitori.

Fase 4: Lancio e Crescita

  1. Lancio sul mercato:
    • Prepara una strategia di marketing per il lancio del tuo prodotto/servizio.
    • Organizza un evento di lancio o una campagna di marketing per attirare l'attenzione del pubblico.
  2. Iterazione e Miglioramento:
    • Continua a raccogliere feedback dai clienti e ad apportare miglioramenti al prodotto/servizio.
    • Mantieni la flessibilità nel rispondere alle esigenze mutevoli del mercato.
  3. Espansione:
    • Valuta l'espansione verso nuovi mercati o l'aggiunta di nuove funzionalità al tuo prodotto/servizio.
  4. Costruzione del team:
    • Assumi talenti chiave necessari, come sviluppatori, responsabili marketing, vendite, ecc.

Fase 5: Consolidamento e Scalabilità

  1. Aumento della visibilità:
    • Continua a investire in strategie di marketing per aumentare la visibilità della tua startup.
  2. Scalabilità:
    • Prepara l'infrastruttura tecnologica e operativa per gestire un aumento significativo dell'utenza o della domanda.
  3. Ricerca di investimenti per la crescita:
    • Cerca ulteriori investimenti per sostenere la crescita della tua startup e l'espansione internazionale, se necessario.
  4. Partnership e collaborazioni:
    • Valuta partnership strategiche con altre aziende per accelerare la crescita.
  5. Misurazione e analisi:
    • Monitora le metriche chiave di performance e adatta la strategia in base ai risultati ottenuti.

Ricorda che il lancio di una startup è un processo complesso che richiede impegno, flessibilità e adattabilità. Adatta questo piano alle tue esigenze e impara dalle sfide e dai successi lungo il percorso.

La Camera di commercio Chieti Pescara e la sua Agenzia di Sviluppo sostengono, promuovono e valorizzano le startup innovative. Prendi contatto con il servizionuoveimprese@chpe.camcom.it e scopri le opportunità offerte.

Ultima modifica
Ven 01 Set, 2023