Liguria

IFIM Imprese femminili innovative montane

IFIM Imprese femminili innovative montane

Investimenti innovativi sostenuti da imprese femminili nei Comuni montani

L’incentivo è rivolto a micro imprese e Piccole Imprese costituite entro i 5 anni precedenti che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da donne di tutte le età aventi sede in uno dei Comuni montanI che operano nei seguenti serttori: Agroalimentare, Alberghiero, Altri servizi, Artigianato, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Chimica e Farmaceutica, Commercio, Cultura, Edilizia, Elettronica, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, ICT, Meccanica, Metallurgia, Mobili, Legno e Carta, Moda e Tessile, Ristorazione, Salute, Servizi di trasporto, Turismo.
È previsto un contributo a fondo perduto concesso:
• per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili
• per un importo massimo di 70.000 euro.
Il contributo è concesso nei limiti e nelle disponibilità di cui al Regolamento de minimis (Regolamento
(UE) n. 1407/2013).

Per maggiori informazioni, consultare:
https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/imprese-innovative-femminili-montane-ifim 
 

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Ven 19 Gen, 2024
Microcredito di Libertà

Microcredito di Libertà

Il Microcredito di Libertà è un finanziamento a tasso 0 per la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali delle donne che hanno subito violenza.

Rivolto alle Donne assistite dai Centri Anti Violenza oppure ospiti delle Case Rifugio che hanno un'attività imprenditoriale o desiderano realizzare una propria idea imprenditoriale.

Prevede un finanziamento a tasso 0, fino ad un importo massimo di 50.000 € per avviare o sviluppare attività d'impresa. La misura prevede l'assistenza gratuita di un tutor di microcredito sia nella fase di definizione del progetto imprenditoriale che in quella della restituzione del finanziamento.

Per maggiori informazioni rivolgersi al seguente link 
https://microcredito.gov.it/progetti.html 

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Ven 19 Gen, 2024
Interventi a favore del settore dell'apicoltura per l’anno apistico 2023/2024

Agriligurianet: Interventi a favore del settore dell'apicoltura per l’anno apistico 2023/2024

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali

possono far domanda sia le associazioni apistiche per conto dei propri soci sia gli apicoltori singoli se iscritti all'anagrafe apistica nazionale. Con tale intervento è previsto l’acquisto di materiali e attrezzature e nello specifico:

  • arnie con fondo a rete anti varroa
  • sciami ed api regine di razza Apis mellifera ligustica. Vi è inoltre la possibilità per gli apicoltori di alcuni comuni in provincia di Imperia di acquistare anche materiale vivo della razza Apis mellifera mellifera
  • prodotti veterinari
  • attrezzature per la lotta alle avversità climatiche
  • attrezzature per favorire e razionalizzare la transumanza (es. motocarriole)
  • attrezzature per l’operatività in apiario
  • attrezzature per i laboratori di smielatura

Il contributo per l’intervento B varia dal 60% per gli apicoltori singoli al 75% per le associazioni apistiche che acquistano per conto dei soci.

Destinatari: associazioni apistiche per conto dei soci e apicoltori singoli

Scadenza domanda di aiuto: 15 febbraio 2024

Per maggiori informazioni e per scaricare la documentazione rivolgersi al link https://www.agriligurianet.it/it/impresa/sostegno-economico/contributi-per-l-apicoltura/anno-apistico-2023-2024/publiccompetition/585-contributi-api-2023-2024-intervento-b.html?view=publiccompetition&id=585:contributi-api-2023-2024-intervento-b 

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Ven 19 Gen, 2024
PR FESR 2021-2027. OS1.3 - Azione 1.3.7. Sostegno agli investimenti in innovazione per l'intermodalità e per le imprese che operano nelle aree integrate logistiche

PR FESR 2021-2027. OS1.3 - Azione 1.3.7. Sostegno agli investimenti in innovazione per l'intermodalità e per le imprese che operano nelle aree integrate logistiche

La Liguria è la prima regione italiana ad attivare, nell'ambito della programmazione comunitaria del Fesr, una misura dedicata alla digitalizzazione della logistica.

Un'opportunità che consentirà alle micro, piccole e medie imprese del settore di accedere a contributi a fondo perduto al 50% degli investimenti compiuti per innovare e automatizzare il processo logistico.

I porti e la logistica sono tradizionalmente due assi di sviluppo indispensabili per l'economia ligure. La crescita infrastrutturale consentirà di intercettare nuovi traffici e miglioare la competitività delle imprese sui mercati internazionali.

Con questo nuovo bando si intende migliorare l'efficienza e la sicurezza dei processi di gestione dell'intera filiera, accompagnando gli investimenti delle imprese con contributi a fondo perduto che possono raggiungere anche i 300 mila euro.

Sono ammissibili spese per attrezzature, impianti, componenti, sistemi, programmi informatici, oltreché per l'acquisto di software dedicati alla gestione, controllo e programmazione del processo logistico.

In particolare, sono consentiti interventi per:

- l'implementazione delle piattaforme di interscambio e gate automation 

- la digitalizzazione di strumenti predittivi, gestionali, manutentivi 

- l'innovazione e l'automazione delle manovre e della trazione ferroviaria 

- la digitalizzazione della lettera di vettura stradale (e-CMR) 

- l'applicazione della tecnologia blockchain alla catena logistica con ritorni sulla catena del prezzo 

- l'internalizzazione dei costi e i servizi di gestione del rischio da cybersecurity.

Il bando è particolarmente attento alle micro e piccole imprese, grazie alla soglia di investimenti minimi a 15 mila euro, per consentire loro di accedere all'opportunità. 

I richiedenti potranno presentare domanda sullo sportello Bandi On Line di Filse dal 29 gennaio al 15 febbraio 2024. La procedura informatica sarà disponibile in modalità off-line dalle ore 14.00 del 22 gennaio.

Gli investimenti devono essere conclusi e rendicontati entro 8 mesi dalla data di concessione, comunque entro il 30 novembre 2024.

Per maggiori informazioni consultare il link https://www.filse.it/bandi-attivi/publiccompetition/275:137sostegnoinvestimenti.html 

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Ven 19 Gen, 2024

Made in Italy: " Nuove Imprese a tasso zero"

Grande novità per tutte le imprese femminili del territorio nazionale: approvato il disegno di legge sul Made in Italy

Il 20 dicembre del 2023 è stato approvato il disegno di legge made in Italy che prevede il rifinanziamento della misura nuova impresa a tasso 0; una misura dedicata ai giovani ed alle donne ma questo decreto ha stanziato delle riserve pari a 15 milioni di euro esclusivamente per le imprese femminili. 

Possono beneficiarne le donne di qualsiasi età che intendono costituire una nuova società per avviare un'attività in tutti i settori tranne l'agricoltura oppure le imprese femminili già esistenti purché la maggioranza dei soci l'amministratore il sia appunto una donna.

Finalità: la finalità è quella di sviluppare la propria attività, nel caso di imprese già esistenti l'importante è che lo siano da non più di 5 anni.

Per maggiori informazioni

https://www.mimit.gov.it/it/notizie-stampa/approvato-il-disegno-di-legge-sul-made-in-italy

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Gio 18 Gen, 2024
Un bando per la certificazione della parità di genere

Un bando per la certificazione della parità di genere

Scopri come dare più valore alle persone e più slancio alla tua
impresa

L'Avviso pubblico è rivolto alle micro, piccole e medie imprese che hanno almeno un dipendente e
che hanno sede legale e operativa in Italia.

C’è tempo fino al 28 marzo prossimo per partecipare all'Avviso che mette a disposizione aiuti alle imprese per accompagnarle verso la riduzione del divario di genere in azienda e ottenere, così, la Certificazione della parità di genere, misura del PNRR a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzata in collaborazione con Unioncamere in qualità di soggetto attuatore.

Le imprese interessate possono richiedere contributi per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento per conseguire la Certificazione di Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022) e per la certificazione stessa. La domanda di partecipazione deve essere presentata attraverso il sito restart.infocamere.it link esterno Per accompagnare le imprese nel raggiungimento della certificazione è disponibile il folder di Unioncamere che illustra, passo dopo passo, l'iter per ottenerne il rilascio. Maggiori informazioni sul sito https://certificazioneparitadigenere.unioncamere.gov.it link esterno 

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Mer 17 Gen, 2024

PR FESR 2021-2027. OS1.3 - Azione 1.3.7. Sostegno agli investimenti in innovazione per l'intermodalità e per le imprese che operano nelle aree integrate logistiche

Apertura: 29 Gennaio 2024
Chiusura: 15 Febbraio 2024

La Liguria è la prima regione italiana ad attivare, nell'ambito della programmazione comunitaria del Fesr, una misura dedicata alla digitalizzazione della logistica.

La dotazione iniziale del bando regionale, a valere sull'azione 1.3.7 del Fesr 2021-2027, è di un milione di euro.

Un'opportunità che consentirà alle micro, piccole e medie imprese del settore di accedere a contributi a fondo perduto al 50% degli investimenti compiuti per innovare e automatizzare il processo logistico.

I porti e la logistica sono tradizionalmente due assi di sviluppo indispensabili per l'economia ligure. La crescita infrastrutturale consentirà di intercettare nuovi traffici e miglioare la competitività delle imprese sui mercati internazionali.

Con questo nuovo bando si intende migliorare l'efficienza e la sicurezza dei processi di gestione dell'intera filiera, accompagnando gli investimenti delle imprese con contributi a fondo perduto che possono raggiungere anche i 300 mila euro.

Sono ammissibili spese per attrezzature, impianti, componenti, sistemi, programmi informatici, oltreché per l'acquisto di software dedicati alla gestione, controllo e programmazione del processo logistico.

In particolare, sono consentiti interventi per:

- l'implementazione delle piattaforme di interscambio e gate automation 

- la digitalizzazione di strumenti predittivi, gestionali, manutentivi 

- l'innovazione e l'automazione delle manovre e della trazione ferroviaria 

- la digitalizzazione della lettera di vettura stradale (e-CMR) 

- l'applicazione della tecnologia blockchain alla catena logistica con ritorni sulla catena del prezzo 

- l'internalizzazione dei costi e i servizi di gestione del rischio da cybersecurity.

Il bando è particolarmente attento alle micro e piccole imprese, grazie alla soglia di investimenti minimi a 15 mila euro, per consentire loro di accedere all'opportunità. 

I richiedenti potranno presentare domanda sullo sportello Bandi On Line di Filse dal 29 gennaio al 15 febbraio 2024. La procedura informatica sarà disponibile in modalità off-line dalle ore 14.00 del 22 gennaio.

Gli investimenti devono essere conclusi e rendicontati entro 8 mesi dalla data di concessione, comunque entro il 30 novembre 2024.

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Lun 15 Gen, 2024

Occupazione in provincia della Imperia nel 2023 la spinta arriva dalle piccole e medie imprese

Elaborazione della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Excelsior


I settori che nel 2023 hanno previsto più entrate sono stati i Servizi (6.810 le entrate nei servizi di alloggio, ristorazione e turistici; 2.170 nei servizi alle persone, 1.830 nei servizi alle imprese), poi il Commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli con 2.710 unità e le Costruzioni con 1.600 lavoratori richiesti.

Le professioni più richieste nella provincia di Imperia nel 2023 sono stati gli esercenti ed addetti alla ristorazione (5.760 i lavoratori richiesti), gli addetti alle vendite (1.700) e il personale non qualificato nei servizi di pulizia (1.190), conduttori di veicoli a motore (590), addetti alla accoglienza e alla informazione della clientela (530).
Tra le figure richieste, per il 35% si è trattato di giovani (fino a 29 anni), erano il 29% l’anno precedente. I giovani sono maggiormente richiesti nel comparto dei Servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici (40% delle entrate programmate del comparto), nel Commercio (39% delle entrate programmate del comparto), nei Servizi alle persone (30% delle entrate programmate del comparto), nei Servizi alle imprese (26% delle entrate programmate del comparto), nelle Costruzioni (25% delle entrate programmate del comparto).

Tra i profili per cui scarseggiano candidati giovani o è difficile trovarne con competenze adeguate ci sono: meccanici, montatori, riparatori, manutentori, conduttori di veicoli a motore, tecnici della salute,

operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, operai addetti alle costruzioni edili, operatori della cura estetica, esercenti e addetti alla ristorazione, addetti alle vendite.

Qualche esempio: a fronte di 5.760 esercenti e addetti alla ristorazione richiesti, la percentuale della difficoltà di reperimento è stata del 58%; 53% la percentuale per quanto riguarda i conduttori di veicoli a motore (richiesti 590), 52% la percentuale relativa a operai specializzati addetti a costruzioni e mantenimento di strutture edili (a fronte di 980 richieste).

Il problema del mismatch (disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro) è dovuto alla mancanza di persone che si presentano ai colloqui (la difficoltà di reperimento per il 29,5% è legata alla mancanza di candidati), ma anche di persone con titolo di studio e competenze adeguate (14% per preparazione inadeguata).

Le principali aree aziendali di inserimento lavorativo sono state la produzione di beni ed erogazione del servizio (57,6%) e le aree commerciali e della vendita (21,3%).
L’indagine annuale pone poi l’accento sul livello di istruzione ricercato: 1.180 le entrate previste per i laureati, 50 le figure professionali con istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), 4.680 i diplomati di scuola tecnico professionale, 470 i diplomati di scuola liceale, 6.610 i lavoratori con qualifica di formazione o diploma professionale.
Per quanto riguarda le imprese – soprattutto piccole e medie - che nel 2023 hanno ricercato personale, emerge che 2.330 hanno effettuato attività di formazione, che la quota di tirocinanti assunti nel 2023 è stata pari al 20% di quelli ospitati e che i canali di selezione più utilizzati sono la conoscenza diretta del candidato (nel 46% dei casi), la segnalazione da parte di conoscenti (38%) o il curriculum inviato direttamente all’impresa (32%).
Nel corso del 2023, infine, sono cresciuti da parte delle imprese imperiesi gli investimenti negli ambiti della trasformazione digitale: nel settore tecnologico (sicurezza informatica, internet alta velocità, software per la gestione dei dati, realtà aumentata a supporto dei processi produttivi), organizzativo (sistemi gestionali evoluti, sistemi di rilevazione delle performance) e dei modelli di business (analisi dei bisogni dei clienti, digital marketing, analisi dei mercati).

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Ven 12 Gen, 2024

Occupazione nel Savonese, nel 2023 la spinta arriva dalle piccole e medie imprese

Elaborazione della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Excelsior

Sono le piccole e medie imprese, elemento portante del sistema economico savonesi, a richiedere il grosso della forza lavoro: nel 2023, infatti, il 78% delle 25.360 figure professionali da assumere è stato richiesto dalle aziende di piccole e medie dimensioni.

E’ uno dei dati che emerge dalle elaborazioni del Servizio Informazione economica e Orientamento al lavoro della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’analisi Excelsior (realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro)relativa a quanto accaduto nel 2023.

Nell’anno che va a chiudersi è cresciuta la domanda di lavoro da parte delle imprese savonesi: il 67% delle imprese della provincia ha infatti previsto di assumere personale (a fronte del 66% dello scorso anno)con entrate previste di 25.360 unità lavorative (erano state 22.620 nel 2022).

Accanto all’andamento positivo della domanda aumenta tuttavia la difficoltà a reperire le figure professionali richieste: è pari al 43% contro il 38% registrato nel 2022.

I settori che nel 2023 hanno previsto più entrate sono stati i Servizi (9.640 le entrate nei servizi di alloggio e ristorazione, 3.270 in altri servizi), seguono il Commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli e motocicli con 3.370 unità, i Servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone con 2.400 unità e le Costruzioni con 2.290 lavoratori richiesti.

Le professioni più richieste nella provincia di Savona nel 2023 sono stati gli esercenti ed addetti alla ristorazione (7.360 i lavoratori richiesti), il personale non qualificato nei servizi di pulizia (2.830),gli addetti alle vendite (2.300) e poi operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili (1.260), professioni qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia (870) e addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela (780).

Tra le figure richieste, per il 32,2 per cento si è trattato di giovani (fino a 29 anni), dato superiore all’anno precedente (29,1%). I giovani sono maggiormente richiesti nel comparto dei Servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici (34% delle entrate programmate del comparto), nel Commercio (38% delle entrate programmate del comparto), nei Servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone (45% delle entrate programmate del comparto), negli Altri servizi(24% delle entrate programmate del comparto) e nelle Altre industrie (32% delle entrate programmate del comparto).

Tra i profili per cui scarseggiano candidati giovani o è difficile trovarne con competenze adeguate ci sono tecnici della salute; operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche; tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione; meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili; operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni; operatori della cura estetica; professioni qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia.

Qualche esempio: a fronte di 3.340 operai specializzati richiesti, la percentuale della difficoltà di reperimento è stata del 56,8%; 42,2% la percentuale per quanto riguarda conduttori di impianti e operai di macchinari (richiesti 1.850); 60,8% per quanto riguarda le professioni tecniche (richieste 1.920 figure); 57,8% per le professioni ad elevata specializzazione (790 le figure richieste); 44,8% per le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (a fronte di 11.410 richieste); .

Mentre è lievemente aumentata la propensione delle imprese del Savonese a ricorrere a lavoratori giovani (32% nel 2023 e 29% nel 2022), è emersa una crescita significativa della difficoltà nel trovare i profili ricercati, che riguarda il 43% delle entrate. Nel 26% dei casi i problemi di reperimento derivano dalla mancanza di candidati e nel 17,1% dei casi sarebbero attribuibili a una scarsa preparazione dei candidati o ad altri motivi.

Le principali aree aziendali disinserimento lavorativo sono state la produzione di beni ed erogazione del servizio (53,4%);le aree commerciali e della vendita(21,6%) e le aree tecniche della progettazione (13,4%).

L’indagine annuale pone poi l’accento sul livello di istruzione ricercato: 1.830 le entrate previste per i laureati, 90 le figure professionali con istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), 6.480 i diplomati a indirizzo tecnico-professionale, 580 i liceali, 10.990 con la qualifica di formazione o diploma professionale.

Per quanto riguardale imprese – soprattutto piccole e  medie - che nel 2023 hanno ricercato personale, emerge che 3.530 hanno effettuato attività di formazione, che la quota di tirocinanti assunti nel 2023 è stata pari al 16% di quelli ospitati e  che i canali di selezione più utilizzati sono la conoscenza diretta del candidato (nel 45% dei casi), l’intermediazione di conoscenti, amici e parenti (37%) e il curriculum inviato direttamente all’impresa (30%).

Nel corso del 2023, infine, sono cresciuti da parte delle imprese savonese gli investimenti negli ambiti della trasformazione digitale: nel settore tecnologico (sicurezza informatica, internet alta velocità, software per la gestione dei dati, robotica avanzata, realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi), organizzativo (adozione di sistemi gestionali evoluti per favorire l’integrazione e la collaborazione tra le diverse funzioni aziendali, adozione di sistemi di rilevazione continua e analisi, in tempo reale, delle performance di tutte le aree aziendali, adozione di nuove regole per sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovi presidi, risk management) e dei modelli di business (analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti, digitalmarketing, analisi dei mercati).

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Ven 12 Gen, 2024

Occupazione nello Spezzino, nel 2023 la spinta arriva dalle piccole e medie imprese

Elaborazione della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Excelsior

Sono le piccole e medie imprese, elemento portante del sistema economico spezzino, a richiedere il grosso della forza lavoro: nel 2023, infatti, il 70% delle 21.250 figure professionali da assumere è stato richiesto dalle aziende di piccole e medie dimensioni. 

                            

E’ uno dei dati che emerge dalle elaborazioni del Servizio Informazione economica e Orientamento al lavoro della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’analisi Excelsior (realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) relativa a quanto accaduto nel 2023. 

 

Nell’anno che va a chiudersi è cresciuta la domanda di lavoro da parte delle imprese spezzine: il 66% delle imprese della provincia ha infatti previsto di assumere personale (a fronte del 64% dello scorso anno) con entrate previste di 21.250 unità lavorative (erano state 19.650 nel 2022). 

 

Accanto all’andamento positivo della domanda aumenta la difficoltà a reperire le figure professionali richieste: è pari al 47% (40% registrato nel 2022). 

 

I settori che nel 2023 hanno previsto più entrate sono stati i Servizi (7.450 le entrate nei servizi di alloggio e ristorazione, 3.540 in altri servizi), seguono l’Industria metalmeccanica ed elettronica con 3100 unità lavorative richieste, il  Commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli con 2.850 unità e le Costruzioni con 1.950 lavoratori richiesti.

 

Le professioni più richieste nella provincia della Spezia nel 2023 sono stati gli esercenti ed addetti alla ristorazione (6.390 i lavoratori richiesti), gli addetti alle vendite (1.910) e il personale non qualificato nei servizi di pulizia (1.640), poi operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili (1.220), meccanici, montatori, riparatori, manutentori di macchine (810) e conduttori di veicoli a motore (720). 

Tra le figure richieste, per il 34 per cento si è trattato di giovani (fino a 29 anni), dato uguale all’anno precedente. I giovani sono maggiormente richiesti nel comparto dei Servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici (44% delle entrate programmate del comparto), nel Commercio (40% delle entrate programmate del comparto), nelle Industrie metalmeccaniche ed elettroniche (30% delle entrate programmate del comparto), nelle Costruzioni (24% delle entrate programmate del comparto). 

 

Tra i profili per cui scarseggiano candidati giovani o è difficile trovarne con competenze adeguate ci sono: operatori di catene di montaggio e di robot industriali; conduttori di veicoli a motore, fabbri, operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, operatori della cura estetica, installatori e manutentori elettrici, meccanici, saldatori, carpentieri. 

 

Qualche esempio: a fronte di 4.130 operai specializzati richiesti, la percentuale della difficoltà di reperimento è stata del 63,9%; 53,8% la percentuale per quanto riguarda conduttori di impianti e operai di macchinari (richiesti 1.490); 51,4% per quanto riguarda le professioni tecniche (richieste 1.860 figure); 50% per le professioni ad elevata specializzazione (960 le figure richieste); 43,4% per le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (a fronte di 9.170 richieste). 

 

Il problema del mismatch (disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro) è dovuto alla mancanza di persone che si presentano ai colloqui (la difficoltà di reperimento per il 30,5% è legata alla mancanza di candidati), ma anche di persone con titolo di studio e competenze adeguate (12% per preparazione inadeguata). 

 

Le principali aree aziendali di inserimento lavorativo sono state la produzione di beni ed erogazione del servizio (50,9%); le aree commerciali e della vendita (22,2%) e le aree tecniche e della progettazione (15,4%).

L’indagine annuale pone poi l’accento sul livello di istruzione ricercato: 1.780 le entrate previste per i   laureati, 170 le figure professionali con istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), 6.440 i diplomati di scuola tecnico professionale, 570 i diplomati di scuola liceale, 8.180 i lavoratori con qualifica di formazione o diploma professionale.

Per quanto riguarda le imprese – soprattutto piccole e medie - che nel 2023 hanno ricercato personale, emerge che 2.890 hanno effettuato attività di formazione, che la quota di tirocinanti assunti nel 2023 è stata pari al 41% di quelli ospitati e che i canali di selezione più utilizzati sono la conoscenza diretta del candidato (nel 43% dei casi) o il curriculum inviato direttamente all’impresa (36%). 

Nel corso del 2023, infine, sono cresciuti da parte delle imprese spezzine gli investimenti negli ambiti della trasformazione digitale: nel settore tecnologico (sicurezza informatica, internet alta velocità, software per la gestione dei dati, realtà aumentata a supporto dei processi produttivi…), organizzativo (sistemi gestionali evoluti, sistemi di rilevazione delle performance...) e dei modelli di business (analisi dei bisogni dei clienti, digital marketing, analisi dei mercati).

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Ven 12 Gen, 2024