Toscana

Carbon Offsetting: Compensare per un Futuro Sostenibile

La consapevolezza ambientale ha spinto molte imprese a esplorare modalità innovative per compensare le proprie emissioni di carbonio. Analizziamo il concetto di carbon offsetting e le modalità con le quali le imprese stanno riducendo il proprio impatto sull'ambiente.

Il Concetto di Carbon Offsetting
Il carbon offsetting è diventato una pratica sempre più diffusa tra le imprese desiderose di bilanciare le loro emissioni di carbonio. Questo processo coinvolge la partecipazione a progetti che mirano a rimuovere o ridurre le emissioni di gas serra equivalenti a quelle generate dall'attività dell'azienda. Un esempio comune è la partecipazione a programmi di riforestazione che assorbono anidride carbonica dall'atmosfera. La riforestazione non solo assorbe CO2, ma contribuisce anche a ripristinare e preservare gli ecosistemi. Alcune aziende vanno oltre, sostenendo progetti di conservazione ambientale che preservano ecosistemi vitali, come le foreste pluviali, contribuendo così a mantenere l'equilibrio ambientale.

Crediti di Carbonio
Un altro approccio al carbon offsetting coinvolge l'acquisto di crediti di carbonio. Le imprese possono acquistare crediti che rappresentano una riduzione verificata delle emissioni di gas serra altrove. Questi crediti possono provenire da progetti di energia rinnovabile, efficienza energetica o altre iniziative sostenibili. L'acquisto di crediti di carbonio è un modo flessibile per compensare le emissioni, finanziando allo stesso tempo progetti sostenibili in tutto il mondo.

Investimenti Responsabili
Oltre al carbon offsetting, molte aziende stanno adottando un approccio più olistico attraverso gli investimenti responsabili. Ciò implica l'allocazione di risorse finanziarie a progetti e iniziative che promuovono la sostenibilità. Questi investimenti possono riguardare settori come le energie rinnovabili, la tecnologia verde, o progetti sociali che migliorano le condizioni di vita delle comunità locali. Gli investimenti responsabili sono un modo tangibile per le imprese contribuire alla sostenibilità a lungo termine e creare valore non solo per l'azienda ma anche per la società nel suo complesso. In questo senso, molte imprese stanno considerando la creazione di partnership con organizzazioni e ONG che operano nell'ambito della sostenibilità. Queste collaborazioni possono comprendere progetti di riforestazione, iniziative di sensibilizzazione ambientale o programmi di sviluppo sostenibile.

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Mar 16 Gen, 2024

Gestione Circolare delle Risorse: Trasformare il Ciclo di Vita dei Prodotti

Nel percorso verso la sostenibilità, la gestione circolare delle risorse emerge come un tassello di primaria importanza. Esploriamo in che modo le imprese stanno adottando un modello di economia circolare per trasformare il ciclo di vita dei loro prodotti, riducendo gli sprechi e promuovendo una gestione più responsabile delle risorse.

Progettazione per il Riciclo
Un elemento chiave della gestione circolare delle risorse è la progettazione di prodotti orientata al riciclo. Le imprese stanno riconsiderando la progettazione dei loro beni, cercando di utilizzare materiali riciclabili e di semplificare il processo di smontaggio per agevolare il riciclo. L'obiettivo è creare prodotti che, al termine del loro ciclo di vita, possano essere facilmente smantellati e i materiali riutilizzati, riducendo così la quantità di rifiuti generati.

Riduzione degli Sprechi nella Produzione
La gestione circolare delle risorse si estende anche alla produzione, dove le imprese stanno adottando pratiche che riducono gli sprechi. L'implementazione di processi di produzione più efficienti e sostenibili riduce la quantità di materiale scartato, contribuendo non solo a un uso più efficiente delle risorse ma anche a una diminuzione dell'impatto ambientale complessivo.

Riutilizzo e Riciclo Avanzato
Alcune imprese stanno esplorando il riutilizzo e il riciclo avanzato come parte integrante della loro strategia di gestione circolare delle risorse. Ciò può implicare la creazione di programmi di riutilizzo per i propri prodotti, incoraggiando i clienti a restituire e riparare gli articoli anziché sostituirli. Inoltre, il riciclo avanzato utilizza tecnologie all'avanguardia per riciclare materiali complessi che non possono essere facilmente trattati con i tradizionali processi di riciclo.

Collaborazioni per la Circolarità
La gestione circolare delle risorse spesso richiede una mentalità di collaborazione. Molte imprese stanno stringendo collaborazioni con fornitori, partner e altre organizzazioni al fine di creare circuiti di approvvigionamento e smaltimento più circolari. Queste collaborazioni possono portare a una condivisione più efficace delle risorse, dal riciclo di materiali all'adozione di pratiche sostenibili in tutta la catena del valore.

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Mar 16 Gen, 2024

La Corporate Sustainability Reporting Directive e le conseguenze per le imprese dal 2024

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in vigore dal 5 gennaio 2023, si rivolge alle imprese dell'UE e alle filiali UE di società non UE, imponendo la rendicontazione dell'impatto ambientale e sociale, nonché degli sforzi ESG.

L'obiettivo primario è garantire maggiore trasparenza e coerenza nella rendicontazione sostenibile, facilitando la valutazione accurata delle prestazioni di sostenibilità delle imprese dell'UE e dei rischi correlati per investitori, analisti, consumatori e altri stakeholder. A partire dall'anno finanziario 2024, le imprese interessate dovranno rendicontare le proprie performance di sostenibilità.

Introdotta come parte del Pacchetto Finanza Sostenibile della Commissione Europea, la CSRD rappresenta un'evoluzione della precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD). A differenza della NFRD, la CSRD amplia significativamente l'ambito di applicazione, la divulgazione in materia di sostenibilità e i requisiti di rendicontazione. Al centro della CSRD si trova il concetto di doppia materialità, che richiede alle organizzazioni di divulgare come le attività influenzano pianeta e persone, e come gli obiettivi e i rischi di sostenibilità incidono sulla salute finanziaria aziendale. Questo approccio bilanciato riconosce che la sostenibilità non riguarda solo l'impatto ambientale e sociale, ma anche il suo impatto sulla performance finanziaria a lungo termine.

Il reporting CSRD comprende elementi chiave come metriche sulle emissioni e obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale. Tutte le informazioni divulgate devono essere accessibili al pubblico e sottoposte a verifica da terzi per garantirne l'accuratezza e la completezza. La CSRD si applica a diverse categorie di imprese, tra cui grandi imprese quotate, grandi imprese con sede nell'UE (quotate o meno) e imprese di "paesi terzi" (società madri extra UE di società controllate nell'UE con un fatturato annuo nell'UE di almeno 150 milioni di euro).

La conformità alla CSRD sarà implementata gradualmente dal 2024 al 2029, principalmente basandosi sulla conformità precedente alla NFRD o sulle dimensioni dell'azienda. Ad esempio, dal 2024, la conformità sarà obbligatoria per le organizzazioni già soggette alla NFRD, comprese le organizzazioni quotate in un mercato regolamentato dall'UE con 500 o più dipendenti. Dal 2025, si estenderà alle grandi imprese quotate in borsa e così via. La CSRD rappresenta un passo significativo verso una rendicontazione sostenibile più approfondita e uniforme nell'UE, contribuendo a un futuro aziendale più trasparente e sostenibile.

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Mar 16 Gen, 2024

Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) per la rendicontazione di sostenibilità delle imprese

La Commissione sta adottando gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) per affrontare le lacune nel reporting di sostenibilità delle imprese, un passo fondamentale nell'ambito del Green Deal europeo.

La normativa dell'UE richiede alle grandi e quotate aziende di rendere conto degli impatti sociali e ambientali delle loro attività, ma l'attuale reporting è insufficiente e spesso non comparabile. La Commissione, in linea con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), sta introducendo standard comuni obbligatori, mirando a migliorare l'efficienza del reporting e l'accesso al finanziamento sostenibile.

Gli ESRS saranno obbligatori per le aziende soggette alla direttiva della CSRD, assicurando coerenza e comparabilità a livello UE. Questi standard comuni ridurranno i costi di reporting nel medio e lungo termine, sostituendo gli attuali standard volontari. La Commissione ha introdotto fasi di adozione per alcune richieste di reporting, fornendo flessibilità alle aziende sulla rilevanza delle informazioni. Inoltre, ha reso alcuni requisiti di reporting volontari per ridurre l'onere sulle imprese, concentrandosi su tematiche complesse o costose.

Il principio di "doppia materialità" guida gli ESRS, richiedendo alle aziende di riferire sia sugli impatti su persone e ambiente che su come le questioni sociali e ambientali influenzano rischi e opportunità finanziarie. L'obiettivo è fornire un quadro affidabile e comparabile, affrontando le carenze nel reporting corrente. La Commissione ha lavorato per allineare gli ESRS agli standard globali, collaborando con l'International Sustainability Standards Board (ISSB) e il Global Reporting Initiative (GRI).

Le aziende saranno tenute a reportare secondo gli ESRS a partire dai bilanci del 2024 (con pubblicazione nel 2025) per grandi società quotate, banche e assicurazioni. Le aziende di minori dimensioni seguiranno un calendario graduale, con l'obbligo per tutte le grandi aziende a partire dai bilanci del 2025 (pubblicazione nel 2026) e per le PMI quotate a partire dai bilanci del 2026 (pubblicazione nel 2027), con la possibilità di un'ulteriore esenzione di due anni. 

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Mar 16 Gen, 2024

One Contact Point: Il punto di ascolto per le Imprese a Firenze

Un servizio con l'obiettivo di comprendere l'effettiva esigenza della tua nuova impresa e offrire supporto al tuo progetto.

Il progetto One Contact Point è promosso dalla Camera di Commercio di Firenze con l’ausilio di PromoFirenze.

  • Principali Tematiche Affrontate:
    1. Semplificazione Amministrativa:
      • Conoscenza del Registro delle imprese tramite cassetto digitale dell'imprenditore.
      • Servizi digitali dello Sportello Multifunzionale.
    2. Finanza Agevolata:
      • Ampliamento dell'azione sui prestiti, inclusi quelli partecipativi.
      • Ruolo di portavoce delle imprese.
    3. Università, Ricerca, Innovazione e Rete Enterprise Europe Network:
      • Collaborazione con partner come l'Università e centri di innovazione.
      • Rafforzamento della rete Enterprise Europe Network per servizi alle PMI e internazionalizzazione.
    4. PID, Sportello Energia, Transizione Ecologica-Ambiente:
      • Sostegno alla digitalizzazione tramite il sistema camerale Punto Impresa Digitale (PID).
      • Supporto alle imprese nella transizione energetica.

Per collaborare al progetto e segnalarci eventuali esigenze è disponibile un questionario che si compila in pochi minuti. 

COMPILA IL QUESTIONARIO

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Mar 16 Gen, 2024

Sustainability, il tool per avviare la transizione ecologica della tua impresa

Vuoi che la tua nuova impresa sia realmente sostenibile? Valuta il tuo livello per sapere su quale aspetto intervenire.

Sustainability è il questionario promosso dalla rete dei Punti Impresa Digitale delle Camere di Commercio d'Italia che ti permette di conoscere e migliorare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance della tua impresa, un aspetto fondamentale per il presente ed il prossimo futuro. 
Al termine del questionario sarà possibile ricevere un report sulla situazione attuale e i possibili miglioramenti sui parametri ESG
Il questionario al seguente link: https://esg.dintec.it/sustainability.aspx

 

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Ven 19 Gen, 2024

Nuovo Regolamento de minimis

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il nuovo regolamento de minimis per la concessione di contributi alle imprese.

Le principali novità introdotte dai nuovi Regolamenti, che sono in vigore dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2030, sono:

- l'aumento dell'importo complessivo degli aiuti de minimis concessi da uno Stato membro ad un'impresa che passa da 200.000 euro a 300.000 euro nell'arco di tre anni.

- la modifica del triennio di riferimento per il calcolo del cumulo per le imprese: si passa da tre esercizi finanziari a tre anni solari.

Rimane invariato il massimale per l'agricoltura, che è fissato a 25.000 euro, mentre aumenta anche il massimale per le imprese che operano nel settore della produzione primaria dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, che passa da 30.000 a 40.000 euro.

 

Rif.: 

Regolamento (UE) 2023/2831

Regolamento (UE) 2023/2832

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Lun 15 Gen, 2024

Interventi strutturali in apicoltura

Con l’attuazione del sottoprogramma regionale per il periodo 2023 – 2027 per il settore apistico sono stati emanati bandi per finanziare interventi strutturali in apicoltura.

Ascolta il Podcast:

https://www.lg.camcom.it/sites/default/files/contenuto_redazione/SPORTELLO%20PUNTO%20IMPRESA/PODCAST/115%C2%B0%20podcast%20SPI%2011-01-2024.mp3

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Lun 15 Gen, 2024

Ammodernamento dei macchinari agricoli che permettono l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione

E’ uscito il bando PNRR dedicato all’ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione.

Con il decreto dirigenziale della Regione Toscana n. 26952 del 30 novembre 2023 è stato approvato il bando attuativo (Allegato A al decreto 26952 del 30 novembre 2023) per la concessione di contributi in conto capitale alle imprese agro-meccaniche e alle micro, piccole e medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni, così come definite all’Allegato I del Reg. (UE) 2472/2022, che intendono realizzare, nella propria azienda, progetti riguardanti l’ammodernamento del proprio parco macchine agricolo e/o investimenti in sistemi di agricoltura di precisione per l’efficientamento della produzione agricola.

I destinatari sono:

le imprese agro-meccaniche e le micro, piccole e medie imprese agricole e loro cooperative e associazioni, come definite all’Allegato I del Regolamento (UE) 2022/2472. Sono escluse le grandi imprese o, più in generale, le imprese che non soddisfano i criteri contenuti nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 2472/2022.

La domanda di aiuto deve essere presentata esclusivamente mediante procedura informatizzata impiegando la modulistica disponibile sulla piattaforma SIAN, raggiungibile dal sito www.sian.it ed entro le ore 13.00 del 28 marzo 2024.

Rif.: https://www.regione.toscana.it/-/pnrr-m2c1-investimento-2.3-innovazione-e-meccanizzazione-nel-settore-agricolo-e-alimentare

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Lun 15 Gen, 2024

Definizione di PMI: nuove soglie dimensionali UE nel 2024

Novità importanti per la definizione di piccola e media impresa.

In base alla normativa europea, abbiamo le seguenti definizioni:

  • Piccole imprese quelle che hanno meno di 50 occupati e hanno un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
  • Medie imprese quelle che hanno meno di 250 occupati e hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro;
  • Microimprese quelle che hanno meno di 10 occupati, hanno un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

La nuova Direttiva 2775/2023 del Parlamento UE e del Consiglio modifica quella n. 2013/34/UE, aumentando del 25% i criteri dimensionali in relazione ai bilanci d’esercizio e consolidati, in particolare con riferimento al totale dello Stato patrimoniale e ai ricavi netti delle vendite e delle prestazioni, le soglie sono così incrementate:

Microimprese

  • 450.000 euro
  • 900.000 euro

Piccole imprese e piccoli gruppi

  • 5.000.000 di euro
  • 10.000.000 di euro

Imprese medie e grandi, gruppi medi e grandi

  • 25.000.000 di euro
  • 50.000.000 di euro
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Lun 15 Gen, 2024