Garanzia dei conti correnti bancari in caso di default della banca, con particolare attenzione alla distinzione tra conti intestati a persone fisiche e a società, in questo caso una Società a Responsabilità Limitata (Srl).
Un conto corrente bancario intestato a una società, nello specifico una Srl, gode della garanzia di 100.000 euro sulla somma depositata, in caso di default della banca, al pari di un conto corrente intestato a una persona fisica?
La normativa (i decreti legislativi 180 e 181 del 16 novembre 2015, di recepimento della direttiva 2014/59/Ue, nota come Brrd - Banking recovery and resolution directive) esclude dalla procedura di salvataggio (bail-in) i depositi fino a 100.000 euro delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese (Pmi).
E' necessario comprendere chi rientri nella definizione di Pmi.
Per individuare le Pmi si fa riferimento al decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 18 aprile 2005, che adatta i criteri di individuazione delle Pmi alla disciplina comunitaria. Secondo questo decreto, le Pmi sono imprese che rispettano determinati requisiti, tra cui il numero di occupati e il fatturato annuo.
In particolare, si definisce "piccola impresa" un'impresa con meno di 50 occupati e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. Una "microimpresa" è un'impresa con meno di 10 occupati e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
Si precisa che i due requisiti citati sono cumulativi, il che significa che entrambi devono essere rispettati per essere considerati una Pmi.
In conclusione, il testo indica che sarà necessario verificare se la Srl in questione soddisfi i requisiti per essere considerata una Pmi al fine di determinare se il suo deposito sia escluso dalla procedura di bail-in, fino al limite massimo di 100.000 euro.