Toscana

Masterclass: I 5 passi per avviare un'impresa -15 aprile

Opportunità Imperdibile per Aspiranti Imprenditori: Incontro Formativo sui 5 Passi per Avviare un'Impresa 

Se hai sempre sognato di avviare la tua impresa ma non sai da dove cominciare, ecco l'occasione che stavate aspettando! un incontro formativo esclusivo sul tema "I 5 Passi per Avviare un'Impresa".

Programmato per il 15 Aprile, questo incontro sarà un'opportunità per coloro che desiderano mettere le basi solide per il successo imprenditoriale. 

Condivideremo conoscenze approfondite, strategie vincenti e consigli pratici su come trasformare un'idea imprenditoriale in una realtà redditizia.

Quali sono i passaggi chiave per avviare con successo un'impresa? Come sviluppare un piano d'azione efficace? Come affrontare le sfide iniziali e superare gli ostacoli comuni? Tutte queste domande e molte altre troveranno risposta in questo incontro.

Dall'identificazione di un'idea imprenditoriale all'elaborazione di un business plan, dalla ricerca di finanziamenti alla creazione di una solida base legale, i partecipanti acquisiranno una panoramica completa dei passaggi fondamentali necessari per avviare e gestire con successo un'impresa.

Se sei determinato a trasformare il tuo sogno imprenditoriale in realtà, non perdere questa opportunità unica.

Per iscriverti compila il modulo on line

Prossimi incontri

Modulo 4: 17 aprile - "Il business plan: forma, contenuto ed elementi qualitativi"

Modulo 5: 22 aprile - "La forma d'impresa e i diversi regimi contabili"

Modulo 6: 24 aprile - "Strategie di comunicazione per far decollare la tua startup"

Modulo 7: 29 aprile - "Gestire le risorse finanziarie per l’attività d’impresa"

Segreteria organizzativa Fondazione ISI

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Mer 27 Mar, 2024

Masterclass: Lavoro autonomo o impresa? Le diverse forme giuridiche - 10 aprile

Aspiranti imprenditori, ecco l'opportunità per comprendere le diverse forme giuridiche: Iscriviti all'incontro formativo del 10 aprile!

Sei un aspirante imprenditore e desideri avviare la tua attività ma non sei sicuro se optare per il lavoro autonomo o fondare un'impresa? Questa è la tua occasione per ottenere chiarezza e orientamento!

Il 10 aprile, un incontro formativo imperdibile è in programma per esplorare le diverse forme giuridiche che caratterizzano il mondo imprenditoriale. Organizzato da esperti del settore, l'evento offre una panoramica esaustiva sulle opzioni disponibili e fornisce consigli pratici per aiutarti a prendere la decisione migliore per il tuo futuro professionale.

Cosa imparerai:

  • Le differenze tra lavoro autonomo e impresa: vantaggi e svantaggi.
  • Le diverse forme giuridiche per costituire un'impresa e le implicazioni fiscali e legali.
  • Consigli su come scegliere la struttura più adatta alle tue esigenze e obiettivi.

L'incontro si svolgerà on line, non perdere questa preziosa occasione per informarti e mettere le basi solide per il tuo successo imprenditoriale! 

Per iscriverti compila il modulo on line

Prossimi incontri

Modulo 3: 15 aprile - "I 5 passi per avviare un'impresa "

Modulo 4: 17 aprile - "Il business plan: forma, contenuto ed elementi qualitativi"

Modulo 5: 22 aprile - "La forma d'impresa e i diversi regimi contabili"

Modulo 6: 24 aprile - "Strategie di comunicazione per far decollare la tua startup"

Modulo 7: 29 aprile - "Gestire le risorse finanziarie per l’attività d’impresa"

Segreteria organizzativa Fondazione ISI

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Mer 27 Mar, 2024

Masterclass: La mia idea imprenditoriale può avere successo? 8 aprile

Un'opportunità imperdibile per gli aspiranti imprenditori di valutare il potenziale della propria visione: iscriviti!

Se hai un'idea imprenditoriale che brilla nella tua mente ma ti chiedi se possa realmente avere successo nel mondo reale, un incontro formativo dedicato potrebbe essere la risposta che stai cercando.

L'incontro, dal titolo "La mia Idea Imprenditoriale può Avere Successo?", si terrà il [data e luogo] e sarà un'occasione per i partecipanti di valutare in modo approfondito il potenziale delle loro visioni imprenditoriali ed è pensato appositamente per coloro che desiderano esplorare la fattibilità delle proprie idee imprenditoriali.

Durante l'evento, condivideremo conoscenze ed esperienze, offrendo insight preziosi su come valutare l'originalità, la fattibilità e la sostenibilità di un'idea imprenditoriale. Attraverso sessioni interattive, studio di casi di successo e attività pratiche, i partecipanti avranno l'opportunità di mettere alla prova le proprie idee e ricevere feedback personalizzato dagli esperti.

La creazione di un'impresa di successo richiede non solo un'idea brillante, ma anche una pianificazione accurata e una valutazione realistica del mercato. Il nostro obiettivo è aiutare gli aspiranti imprenditori a capire se la loro idea ha le basi solide per prosperare nel mondo degli affari.

L'incontro è aperto a tutti coloro che sono interessati a intraprendere un percorso imprenditoriale, indipendentemente dallo stadio di sviluppo della loro idea. 

Che tu abbia appena avuto un'illuminazione imprenditoriale o stia già lavorando su un progetto, questo evento ti fornirà gli strumenti e le conoscenze necessarie per muoverti nella giusta direzione.

Per coloro che sono pronti a trasformare la propria visione in realtà imprenditoriale di successo, l'iscrizione all'incontro "La mia Idea Imprenditoriale può Avere Successo?" è un passo fondamentale. Non perdere questa opportunità unica di esplorare il potenziale della tua idea e di avvicinarti al tuo sogno imprenditoriale. Registrati ora per garantire il tuo posto!

Per iscriverti compila il modulo on line

Prossimi incontri

Modulo 2: 10 aprile - "Lavoro autonomo o impresa? Le diverse forme giuridiche "

Modulo 3: 15 aprile - "I 5 passi per avviare un'impresa "

Modulo 4: 17 aprile - "Il business plan: forma, contenuto ed elementi qualitativi"

Modulo 5: 22 aprile - "La forma d'impresa e i diversi regimi contabili"

Modulo 6: 24 aprile - "Strategie di comunicazione per far decollare la tua startup"

Modulo 7: 29 aprile - "Gestire le risorse finanziarie per l’attività d’impresa"

Segreteria organizzativa Fondazione ISI

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Mar 26 Mar, 2024

Masterclass - Dall’idea all’impresa, come si diventa imprenditori

Vuoi avviare un'impresa? iscriviti alla Masterclass per aspiranti imprenditori!

Un percorso di formazione imprenditoriale gratuito per trasferire agli aspiranti imprenditori competenze e strumenti utili a definire la propria idea imprenditoriale e progettare la fase di start-up.

Il percorso di formazione ha un taglio pratico e interattivo per consentire ai partecipanti di fissare i concetti e rafforzare le soft skills.

Durante gli incontri sono affrontate varie tematiche come le motivazioni per "fare impresa", il problem solving strategico, le soft skills dell'imprenditore, ma anche temi legati a come validare l'idea di impresa e il modello di business, le strategie di marketing e la pianificazione economico-finanziaria.

Il percorso è articolato in sette moduli formativi della durata di due ore fruibili in modalità online.

Programma:

Modulo 1: 8 aprile 2024 - "La mia idea imprenditoriale può avere successo?"

Modulo 2: 10 aprile - "Lavoro autonomo o impresa? Le diverse forme giuridiche "

Modulo 3: 15 aprile - "I 5 passi per avviare un'impresa "

Modulo 4: 17 aprile - "Il business plan: forma, contenuto ed elementi qualitativi"

Modulo 5: 22 aprile - "La forma d'impresa e i diversi regimi contabili"

Modulo 6: 24 aprile - "Strategie di comunicazione per far decollare la tua startup"

Modulo 7: 29 aprile - "Gestire le risorse finanziarie per l’attività d’impresa"

Per iscriverti compila il modulo on line

Segreteria organizzativa Fondazione ISI

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Mer 20 Mar, 2024

Ultimi posti!!!Formazione imprenditoriale al femminile: The leadership is pink - 25 marzo

Ultimi posti per il corso "The leadership is pink" primo modulo del percorso "Movie for women’s training" dedicato all’analisi delle caratteristiche di una leader efficace e degli strumenti per svilupparle.

Il modulo si svolgerà il prossimo 25 marzo, prenotati ultimi posti rimasti!

Il mondo moderno richiede un approccio diversificato alla leadership, e le donne giocano un ruolo fondamentale, tuttavia, le sfide a cui sono chiamate nel loro percorso verso la leadership sono uniche.

Attraverso l'analisi di film iconici e coinvolgenti, sono esplorati i trionfi e le lezioni apprese da donne leader nel corso della storia cinematografica.

Durante la mattinata si analizzano come alcune qualità di leadership femminile, come l'empatia, la resilienza, la comunicazione efficace e la capacità di ispirare gli altri, possono essere coltivate e applicate in vari contesti. Ispirati dalle storie di donne che hanno superato ostacoli, trovato la propria voce e guidato con forza e autenticità.

Con questo incontro ci impegniamo a fornire un ambiente inclusivo e stimolante in cui le partecipanti possano crescere, imparare e sviluppare le proprie capacità di leadership al femminile.

I prossimi incontri sono previsti:

  • 8 aprile 2024 10-12: “The time is now” presso la sede di Carrara della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest
  • 22 aprile 2024 10-12: “Life or work?…this is the problem!” presso la sede di Pisa della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest

La partecipazione agli incontri è gratuita previa iscrizione da effettuare attraverso il form online, disponibile all'interno della pagina.

Periodo di svolgimento 25 marzo 2024

Orario 10 - 12

Iscrizioni

Le iscrizioni si intendono automaticamente registrate con l'invio del modulo on line

Sede Camera di Commercio Toscana Nord Ovest sede di Lucca

Segreteria organizzativa Fondazione ISI

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Mer 20 Mar, 2024

Autoimprenditorialità... starup o nuova impresa?

Molti utenti si rivolgono al Servizio Nuove Imprese chiedendo se ci sono agevolazioni per le start up.

Il termine inglese start up in effetti identifica una nuova attività economica, spesso nata in un contesto universitario o comunque di ricerca, associata ad alto tasso di innovazione con prospettive di business rapide o come si dice oggi “scalabile”.

Ecco perché spesso, scendendo nel contesto specifico, si scopre che ciò di cui sta parlando l’utente è piuttosto semplicemente una nuova impresa ossia un’impresa nata, generalmente, da non più di due anni. Spesso a questa tipologia di aziende sono riconosciuti vantaggi dal punto di vista fiscale e finanziario sotto forma di regimi avvantaggiati per i primi anni o finanziamenti agevolati. Possono insistere su questo segmento anche contributi a fondo perduto ma sempre in forma percentuale, solo su certe categorie di spese ritenute ammissibili. 

È vero quindi che alle nuove imprese sono dedicate misure e strumenti specifici ma spesso non sono risolutivi nel senso che comunque parte del capitale iniziale deve già essere in dotazione all’aspirante imprenditore e, sempre con un meccanismo del bando pubblico e quindi con una selezione formale e di merito, si assegneranno delle risorse che devono essere restituite o se solo in parte a fondo perduto, saranno comunque destinate ad alcune tipologie di spesa ritenute meritorie.

Quando si sente parlare a livello nazionale di agevolazioni, contributi e finanziamenti per le start up molto probabilmente ci si riferisce più frequentemente alle start up innovative. 

La startup innovativa si definisce come un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana. Dal 2012 infatti sono state introdotte alcune misure specifiche a sostegno di tale tipologia di impresa per supportarle durante il loro ciclo di vita. 
Con questo pacchetto, oltre a sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si vuole promuovere una strategia di crescita sostenibile.

Per essere start up innovative però occorrono dei requisiti ben precisi:

  • costituita da non più di 60 mesi
  • sede principale in Italia
  • ultimo bilancio inferiore ai 5 mil di euro
  • non distribuisce e non ha distribuito utili
  • oggetto sociale prevalenza innovazione 
  • non deve avere avuto origine da scissione, cessione o fusione di ramo di azienda
  • almeno uno su tre requisiti specifici legati a spese in ricerca, assunzione di personale specializzato o brevetti depositati in specifiche categorie

Si tratta quindi di almeno 7 requisiti ben definiti, in possesso dei quali le imprese possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.

Le startup innovative possono godere dei benefici previsti entro i 5 anni dalla loro costituzione:

  • alleggerimenti burocratici

  • disciplina del lavoro dedicata

  • finanziamenti dedicati 

  • incentivi fiscali

  • crowdfunding

  • accesso facilitato al fondo di garanzia

  • sostegno specifico di ICE per la promozione internazionale  

Trascorso il periodo dei 5 anni previsti le strat up innovative hanno la possibilità di trasformarsi in PMI innovative, senza perdere i benefici disponibili. 

Approfondisci il tema delle STARTUP Innovative a questo link.

Anche le PMI innovative per essere riconosciute come tali hanno una serie di requisiti richiesti 

Approfondisci il tema delle PMI innovative a questo link.

L’elenco delle STARTUP innovative e PMI innovative attualmente iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese può essere consultato in rete sulla piattaforma: startup.registroimprese.it/isin/home.

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Mer 20 Mar, 2024

Start Up Innovative

Molti utenti si rivolgono al Servizio Nuove Imprese chiedendo se ci sono agevolazioni per le start up. 

Il termine inglese start up in effetti identifica una nuova attività economica, spesso nata in un contesto universitario o comunque di ricerca, associata ad alto tasso di innovazione con prospettive di business rapide o come si dice oggi “scalabile”.

Ecco perché spesso, scendendo nel contesto specifico, si scopre che ciò di cui sta parlando l’utente è piuttosto semplicemente una nuova impresa ossia un’impresa nata, generalmente, da non più di due anni. Spesso a questa tipologia di aziende sono riconosciuti vantaggi dal punto di vista fiscale e finanziario sotto forma di regimi avvantaggiati per i primi anni o finanziamenti agevolati. Possono insistere su questo segmento anche contributi a fondo perduto ma sempre in forma percentuale, solo su certe categorie di spese ritenute ammissibili. 

È vero quindi che alle nuove imprese sono dedicate misure e strumenti specifici ma spesso non sono risolutivi nel senso che comunque parte del capitale iniziale deve già essere in dotazione all’aspirante imprenditore e, sempre con un meccanismo del bando pubblico e quindi con una selezione formale e di merito, si assegneranno delle risorse che devono essere restituite o se solo in parte a fondo perduto, saranno comunque destinate ad alcune tipologie di spesa ritenute meritorie.

Quando si sente parlare a livello nazionale di agevolazioni, contributi e finanziamenti per le start up molto probabilmente ci si riferisce più frequentemente alle start up innovative. 

La startup innovativa si definisce come un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana. Dal 2012 infatti sono state introdotte alcune misure specifiche a sostegno di tale tipologia di impresa per supportarle durante il loro ciclo di vita. 
Con questo pacchetto, oltre a sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si vuole promuovere una strategia di crescita sostenibile.

Per essere start up innovative però occorrono dei requisiti ben precisi:

costituita da non più di 60 mesi

sede principale in Italia

ultimo bilancio inferiore ai 5 mil di euro

non distribuisce e non ha distribuito utili

oggetto sociale prevalenza innovazione 

non deve avere avuto origine da scissione, cessione o fusione di ramo di azienda

almeno uno su tre requisiti specifici legati a spese in ricerca, assunzione di personale specializzato o brevetti depositati in specifiche categorie

Si tratta quindi di almeno 7 requisiti ben definiti, in possesso dei quali le imprese possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.

Le startup innovative possono godere dei benefici previsti entro i 5 anni dalla loro costituzione:

alleggerimenti burocratici

disciplina del lavoro dedicata

finanziamenti dedicati 

incentivi fiscali

crowdfunding

accesso facilitato al fondo di garanzia

sostegno specifico di ICE per la promozione internazionale  

Trascorso il periodo dei 5 anni previsti le strat up innovative hanno la possibilità di trasformarsi in PMI innovative, senza perdere i benefici disponibili. 

Approfondisci il tema delle STARTUP Innovative a questo link.

Anche le PMI innovative per essere riconosciute come tali hanno una serie di requisiti richiesti 

Approfondisci il tema delle PMI innovative a questo link.

L’elenco delle STARTUP innovative e PMI innovative attualmente iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese può essere consultato in rete sulla piattaforma: startup.registroimprese.it/isin/home.

Regione

I dieci passi (obbligatori) per creare un’impresa

Aprire un'impresa è un'avventura emozionante che sicuramente ha dei vantaggi a livello personale che vanno dalla prospettiva del profitto, alla liberta e all’autonomia nella gestione del proprio tempo fino anche alla possibilità di incidere realmente sul benessere della società.

Tuttavia l’attività di impresa richiede pianificazione, perseveranza, capacità di previsione e coraggio. 

In Italia poi il percorso non è affatto facilitato e anzi spesso può risultare un vero e proprio gioco dell’oca a seconda del settore e dell’attività che s’intente avviare. 

Ecco un vademecum sintetico sui dieci passi più importanti da tenere a mente.

1. Il progetto

Spesso tutto inizia da un’idea
Affinché l’idea non rimanga un sogno ma si concretizzi in un vero e proprio progetto occorre definire con attenzione obiettivi misurabili, sia intermedi che di lungo periodo, e soprattutto assegnare scadenze e rispettarle! In questa fase è bene definire quali possono essere risorse, partner e attività chiave, generando un’idea di chi farà cosa.

2. L'indagine di mercato

L'indagine di mercato è essenziale per comprendere il contesto in cui opererà l’impresa. 
Si devono analizzare i bisogni e le preferenze dei potenziali clienti, valutare la concorrenza esistente e identificare le opportunità di mercato che potrebbero essere sfruttate. In questa fase può essere utile mettere su carta una “matrice” forze, debolezze, rischi, opportunità e per ognuna studiare le azioni più congeniali per attenuare gli aspetti negativi ed esaltare quelli positivi.

3. Il piano d'impresa

Dalla teoria occorre passare alla pratica, o quasi. 
Al di là delle altisonanti sezioni che lo possono comporre, si tratta di fare una previsione delle possibili entrare ed uscite che la nostra impresa potrà generare
Necessità (e preventivi) alla mano potremo definire il piano uscite, molto più difficile sarà prevedere il piano entrate perché nessuno ha la sfera di cristallo; tuttavia è un’operazione necessaria perché ci obbliga a fissare obiettivi intermedi e azioni necessarie per raggiungerli

4. La scelta della società

Si dovrà poi decidere la struttura legale più adatta per l’impresa. 
Questa scelta influenzerà diversi aspetti, tra cui la responsabilità legale, la tassazione, le modalità di gestione ed i costi correlati. È importante valutare attentamente le opzioni disponibili e scegliere quella che meglio si adatta alle nostre esigenze e ai nostri obiettivi. In questa fase sarà importante prevedere anche la tipologia di spese e di azioni prevalenti. 

5. La procedura amministrativa

Avviare un'impresa comporta una serie di adempimenti amministrativi e burocratici. 
L’iscrizione al registro delle imprese competente basterà per dare comunicazione dell’avvio anche a INPS, INAIL e Agenzia dell’Entrate.
A seconda poi della tipologia e della sede di localizzazione sarà necessario interfacciarsi anche con il comune e altri enti quali ad esempio l’ASL
Questo percorso, spesso irto di ostacoli e rimandi nel tempo, può essere frustrante e potrebbe essere opportuno farsi affiancare da figure specializzate, soprattutto per ottenere le autorizzazioni e le licenze necessarie per operare nel rispetto della legge.

6. L'organizzazione produttiva

Si parte! Una volta definito il contesto e poste le basi legali e concettuali, si può davvero iniziare a fare l’imprenditore/imprenditrice ossia ad organizzare i fattori della produzione siano questi macchinari, personale, risorse materiali o finanziarie. 
E’ la fase in cui si decide chi fa cosa e di quali strumenti dotarsi. E’ la fase delle scelte e degli investimenti. Sarà molto importante considerare la variabile finanziaria! Le uscite partiranno immediatamente a fronte di entrate incerte nel tempo della riscossione. E la fase in cui si deve tener duro!

7. La scelta dei collaboratori esterni

Se abbiamo lavorato bene nelle fasi precedenti avremo adesso una visione chiara dei nostri partner chiave, di cosa possiamo fare noi direttamente e di quali attività delegare. 
Saper fare e saper delegare diventano azioni fondamentali. Se decidiamo di gestire in proprio azioni strategiche dovremo quantificare tempi e oneri e soprattutto prevedere quelle azioni che noi non potremmo svolgere direttamente. La delega impone dei rapporti di fiducia e un bagaglio di competenze. 
In ogni caso commercialisti, avvocati, consulenti, digital strategist e collaboratori esterni possono essere una risorsa ma saranno anche sicuramente un costo che va preventivato. 

8. La presenza digitale

Google ergo sum. E’ inutile essere i migliori produttori di qualcosa se nessun sa che esisti. 
La presenza digitale è essenziale non soltanto per farsi trovare ma per costruire una propria riconoscibilità del brand e per condividere informazioni e materiali. Questo implica la scelta degli strumenti, dai social più idonei ai tools di efficienza organizzativa. La comunicazione poi impone di targettizzare i nostri interventi a seconda del pubblico che vogliamo intercettare e soprattutto di scegliere il tono di voce giusto per farlo.

9. Gli investimenti di marketing

Non basterà forse definire i canali on line che si intende presidiare. Sarà necessario assegnare ad ognuno o quasi un relativo budget per azioni di marketing digitale che possono includere il ricorso a figure specializzate e ulteriore budget per campagne a pagamento sulle varie piattaforme. 
Esiste poi ancora la componente off line (fiere, eventi…) che potrebbero richiedere azioni leggermente diverse e oneri in più. 

10. Il monitoraggio dei risultati

Infine, è fondamentale monitorare costantemente le prestazioni e i risultati dell’attività di impresa. Questo permetterà di valutare l'efficacia delle strategie adottate, di identificare eventuali problemi o opportunità di miglioramento e di prendere le decisioni necessarie per garantire il successo a lungo termine della tua impresa.

Seguire questi 10 passi aiuterà a pianificare ed avviare l’impresa in modo efficace e a massimizzare le possibilità di successo nel mercato competitivo di oggi. 

La Camera di Commercio di Pistoia-Prato assiste e accompagna gli aspiranti imprenditori e le aspiranti imprenditrici con servizi di formazione, orientamento e consulenza specialistica. 

Regione

Autoimprenditorialità... e agevolazioni: istruzioni per l'uso

Ho sentito dire che ci sono finanziamenti europei, contributi a fondo perduto per giovani, donne, disoccupati, invalidi….

Queste sono alcune delle frasi più comuni che come front office del servizio nuove imprese ci sentiamo spesso ripetere da aspiranti imprenditori e, a volte, dai loro genitori che li accompagnano.

Il sistema delle agevolazioni pubbliche è molto complesso e in continuo mutamento, prova ne sia che ci sono figure professionali specializzate che si muovono tra un bando e l’altro per offrire ai loro clienti le opportunità più in target con la loro attività.

Bisognerebbe fare premesse molto difficili sulle differenze tra i vari tipi di agevolazioni: ci sono quelle provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione Europea, agevolazioni statali e regionali, agevolazioni locali; ancora, vari strumenti i cui nomi sono noti ma il cui funzionamento non altrettanto, come ad esempio contributi in conto interesse, contributi a fondo perduto, garanzie, fidejussioni, credito d’imposta.

In genere il settore pubblico non agevola l'idea! È il crowdfunding che si rivolge ad un pubblico vasto e chiede di finanziare un’idea progettuale che può o meno riscontrare il consenso, sia questo culturale, morale, solidaristico o semplicemente utilitaristico.

Lo stato, il settore pubblico ragiona piuttosto per settori ritenuti sensibili, fasce di popolazione ritenute deboli, territori ritenuti svantaggiati.

Su questo ragionamento basa poi azioni precise e destinazioni delle risorse:

   nuove imprese
   ampliamento produttivo
   innovazione
   assunzione di nuovo personale
   sicurezza sul lavoro
   protezione dell’ambiente
   formazione
   internazionalizzazione
Queste sono solo alcune delle tematiche che possono essere agevolate.

Diventa allora fondamentale saper leggere un bando ossia un documento redatto dal soggetto che eroga l’agevolazione (donor) in cui si specificano:

   i beneficiari ossia i destinatari dell’intervento
   le spese ammissibili
   i settori ammessi
   la tipologia di agevolazione
   le scadenze da rispettare
   la documentazione da presentare 
   la procedura da rispettare
In genere il donor, che sia un ente pubblico o una banca, prima di finanziare un progetto chiede sempre un piano d’impresa in cui si richiede di fare una previsione delle entrate e dei costi connessi all’attività d’impresa e sebbene questo venga visto con estrema diffidenza dagli aspiranti imprenditori che si rivolgono al nostro sportello, è piuttosto comprensibile se si pensa che il donor è in fondo il nostro socio in affari e diventa quindi plausibile che voglia conoscere come intendiamo investire i soldi che ci darà e soprattutto se sarà possibile riaverli in base anche soltanto alle nostre previsioni.

Il piano d’impresa ha lo scopo di convincere il nostro finanziatore della fattibilità tecnica ed economica del progetto e per questo dovrà essere credibile, esauriente e comprensibile anche a non esperti.

Regione

Parità di genere: perché può essere un valore aggiunto in azienda

Nel 13° Forum One LAVORO, dedicato a “Il lavoro che cambia: novità 2024”, svoltosi a Modena il 27 febbraio scorso, Cesare Damiano ha sostenuto che le politiche aziendali mirate alla riduzione del divario di genere non solo portano a una crescita delle competenze e all'incremento della qualità dei processi, ma rafforzano anche la reputazione dell'impresa.

Sono molti i benefici per le aziende che sviluppano politiche dedicate alla riduzione del divario di genere. Alla crescita delle competenze ed all’incremento della qualità dei processi si aggiunge anche il rafforzamento della reputazione dell’impresa. Ma i vantaggi non finiscono qui. La certificazione della parità di genere porta con sé sgravi contributivi.
 

Tuttavia, i vantaggi non si limitano a ciò: la certificazione della parità di genere comporta anche benefici fiscali.

Damiano, ha sottolineato che l'uguaglianza di genere è un obiettivo fondamentale, supportato anche dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Attualmente, molte organizzazioni risentono di stereotipi anacronistici che limitano il coinvolgimento delle donne in ruoli chiave, soprattutto nelle discipline "Stem" (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), come evidenziato nel Global gender gap report 2023 del World Economic Forum.

La persistente asimmetria nella distribuzione dei carichi di cura tra uomini e donne alimenta il gender pay gap, il quale può riflettersi nei premi di produttività e di risultato. Ha quindi sottolineato l'importanza di rivedere le pratiche aziendali per garantire una retribuzione equa e trasparente, inclusa l'implementazione di politiche di smart working e la valutazione basata sugli obiettivi raggiunti anziché sulle sole ore lavorate.

Per contrastare il trend di crescita delle lavoratrici madri che lasciano il lavoro, Damiano ha sottolineato la necessità di un'equa distribuzione del lavoro di cura e di una legislazione che valorizzi il congedo di paternità, spingendo verso un congedo di genitorialità equo e paritario.

Infine, Damiano ha suggerito di promuovere la trasparenza e la rendicontazione delle politiche di genere nei contesti aziendali, incoraggiando la pubblica amministrazione a presentare il "bilancio di genere" come strumento per rivelare e affrontare le criticità che contribuiscono al gap di genere sul lavoro.

In conclusione, la parità di genere non è solo un imperativo sociale, ma anche un vantaggio tangibile per le imprese, capace di migliorare la reputazione, la produttività e la sostenibilità a lungo termine.

Ultima modifica
Mer 20 Mar, 2024