Il mercato della ristorazione, che ha mostrato una notevole resilienza negli anni post-Covid, si prepara ad affrontare un 2025 in controtendenza. Dopo anni di crescita costante, il settore registrerà una flessione delle visite del -1,6%, la prima previsione negativa per un comparto che sviluppa un giro d’affari di oltre 101 miliardi di euro. È quanto emerge dal forum “Consumi fuori casa: industria di marca, dinamiche di mercato e rapporti di filiera” organizzato da Centromarca a Milano, dove oltre 250 manager delle più importanti aziende alimentari e non food si sono riuniti per analizzare le prospettive del settore Away from home (Afh).
Il mercato della ristorazione, che ha mostrato una notevole resilienza negli anni post-Covid, si prepara ad affrontare un 2025 in controtendenza. Dopo anni di crescita costante, il settore registrerà una flessione delle visite del -1,6%, la prima previsione negativa per un comparto che sviluppa un giro d’affari di oltre 101 miliardi di euro. È quanto emerge dal forum “Consumi fuori casa: industria di marca, dinamiche di mercato e rapporti di filiera” organizzato da Centromarca a Milano, dove oltre 250 manager delle più importanti aziende alimentari e non food si sono riuniti per analizzare le prospettive del settore Away from home (Afh).
A ridurre le visite in bar e ristoranti sono in particolare i giovani. Mentre i Baby Boomers aumentano le loro uscite (+4,4%), e generazioni più giovani mostrano un deciso disimpegno: la Generazione Z (-3,1%) e i Millennial (-6,9%) escono meno e preferiscono trovarsi in casa con gli amici, sia per fattori economici (47%) sia per una maggiore attenzione al benessere personale (35%). Dal punto di vista geografico, soffrono l’area Nord Est (-2,6%), Nord Ovest (-1,7%) e le grandi città (-4,1%), territori che in passato hanno contribuito significativamente allo sviluppo del mercato.
La colazione è l’unica occasione di consumo in crescita nel 2024 (+0,7%). Con 2,2 miliardi di consumazioni e 6,3 miliardi di euro di spesa, sta vivendo una trasformazione in occasione sociale e “social”, amata dai giovani perché più economica e meno impegnativa rispetto alle occasioni serali». Il mercato mostra segnali di polarizzazione.
Crescono, seppur meno rispetto al passato, le visite nelle catene della ristorazione commerciale (+2%) e nelle pizzerie (+4%), rallenta la ristorazione di fascia bassa (-5%) e media (-2%), mentre cresce il segmento premium (+6%). Anche la cena, che vale 38 miliardi di euro con 1,6 miliardi di consumazioni, mostra una marcata polarizzazione: stabili le cene economiche, in contrazione quelle di fascia media, in crescita quelle di fascia alta. Il Sud e le Isole rappresentano il 40% delle cene consumate fuori casa, con uno scontrino medio inferiore rispetto al Nord (19,6 euro contro 26,1euro). (…)
Il settore deve accelerare sull’innovazione e la digitalizzazione. Mentre la carenza di personale, in termini numerici e di preparazione professionale persiste.
Tratto dall'articolo di : Maria Teresa Manuelli de Ilsole24ore
https://www.ilsole24ore.com/art/per-bar-e-ristoranti-centromarca-prevede-2025-frenata-AGRcfjeD
Vedi anche:
https://www.fipe.it/wp-content/uploads/2025/03/3%C2%B0-Edizione-consumi-fuori-casa_Situazione-attuale-e-prospettive-pubblici-esercizi.pdf
https://www.fipe.it/servizi-ristorazione/