Fringe benefit: l'impatto del Fringe Benefit sul TFR

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Sei un neo imprenditore e stai cercando di capire come e quanto possono incidere Fringe Benefit sul TFR, è la news giusta!

Secondo quanto stabilito dall'articolo 2120 del Codice Civile italiano, la retribuzione annua utilizzata per calcolare il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) include anche il valore delle prestazioni in natura, noto come fringe benefit.

Secondo l'orientamento della Corte di Cassazione, a meno che la contrattazione collettiva non stabilisca diversamente, tutte le prestazioni in natura regolari sono considerate nel calcolo del TFR.

Ma come si quantifica il fringe benefit? Deve essere valutato al suo valore normale, cioè il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per beni e servizi simili in condizioni di libera concorrenza.

Tuttavia, non tutti i fringe benefit sono soggetti a tassazione. La legge stabilisce un limite di esenzione annuale, che per il 2024 è stato innalzato a 1.000 euro per tutti i lavoratori e a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico, inclusi figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, adottivi o affidati.

Se il limite di esenzione viene superato, il valore del fringe benefit diventa interamente imponibile. Le norme fiscali sono precise: il limite non funziona come una franchigia esente da tassazione, ma come un limite assoluto.

La circolare dell'amministrazione finanziaria fornisce ulteriori dettagli, chiarendo che se il limite viene superato durante l'anno fiscale, l'intero importo del fringe benefit è tassato. È importante tenere conto di tutti i valori percepiti e delle ritenute di acconto devono essere applicate quando viene superato il limite stabilito.

I datori di lavoro devono essere consapevoli di queste disposizioni fiscali quando offrono fringe benefit ai propri dipendenti. La trasparenza e la conformità sono fondamentali per evitare rischi fiscali e garantire un trattamento equo per tutti i dipendenti.

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