Attitudini e Competenze imprenditoriali

Business model canvas: dalla teoria alla pratica.

L’ 08 aprile dalle ore 14 alle ore 16 in modalità online.

L’ incontro di IO/Impresa – crescere con il tuo business, è una iniziativa di ARTI per l’accompagnamento e il supporto all’avvio e allo sviluppo delle imprese femminili e giovanili, finanziata nell’ambito dell’Avviso NIDI “Nuove Iniziative di Impresa” strumento di agevolazione della Regione Puglia che sostiene l’autoimpiego di persone che hanno difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, come giovani, donne, disoccupati, lavoratori in procinto di perdere il posto, precari e autonomi con partita Iva.

L’obiettivo del corso è mostrare come comprendere e sviluppare strategie di business, utilizzando uno strumento semplice e chiaro come il Business Model Canvas.

Per iscrizioni:  https://www.eventbrite.it/e/registrazione-ioimpresa-business-model-canvas-dalla-teoria-alla-pratica-780633234017


 

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Gio 04 Apr, 2024

L’idea imprenditoriale: fondamenti e strategie per il successo

Elementi chiave per la definizione dell’idea imprenditoriale, innovazione e l’approccio vincente.

“Il valore di un'idea sta nel metterla in pratica.” O ancora: “Non ho fallito. Ho solo provato 10.000 metodi che non hanno funzionato.” Diceva Thomas Edison, uno dei più grandi inventori e imprenditori della storia, nel ricordare i tentativi messi in atto per creare la lampadina. Autore di alcune delle invenzioni fondamentali della fine del XIX secolo, come la lampada a incandescenza e la registrazione del suono, Thomas Edison ha anche introdotto quella che oggi si chiama ricerca e sviluppo, cioè lo sforzo continuo di innovazione e sperimentazione per immettere sul mercato nuovi prodotti. 

Ma cosa significa davvero “innovare”, e come si raggiunge un’idea imprenditoriale di successo?

L'idea costituisce il cuore pulsante di qualsiasi iniziativa imprenditoriale di successo. È l'essenza stessa di ciò che l'azienda propone di offrire al mercato.

L’idea imprenditoriale può nascere da varie fonti: dall'identificazione di un bisogno del mercato, dall'innovazione tecnologica, da una passione personale o dalla volontà di risolvere un problema specifico. In ogni caso, l'idea deve risuonare con il mercato di riferimento e offrire un valore unico. 

Definirla con chiarezza e precisione è un passo molto importante nel processo di avvio di un nuovo progetto o nell'evoluzione di un'impresa esistente. Questo processo richiede un'analisi approfondita, una visione strategica e la capacità di tradurre un concetto in una realtà imprenditoriale vincente.

 

Elementi chiave nella definizione dell’idea imprenditoriale.

1. La definizione dell’idea inizia con l'identificazione di un'opportunità di mercato. Questo può implicare l'analisi di trend, la comprensione dei comportamenti dei consumatori e la valutazione della concorrenza. L'obiettivo è individuare uno spazio nel mercato che l'idea imprenditoriale possa colmare in modo efficace.

2. Il motore trainante dell'idea imprenditoriale è la proposizione unica di valore. Essa deve rispondere a una specifica esigenza del mercato in modo più efficace, efficiente o accattivante rispetto alle alternative esistenti. Deve essere chiara, unica e attraente per il target di riferimento.

3. Un'idea imprenditoriale deve essere sostenibile economicamente nel lungo termine. Questo richiede un'analisi approfondita dei costi, delle entrate previste e delle dinamiche finanziarie. Un piano finanziario solido è essenziale per dimostrare la fattibilità economica dell'idea.

4. Ogni impresa richiede risorse specifiche per operare con successo. Nella definizione dell'idea imprenditoriale, è fondamentale identificare chiaramente le risorse necessarie, come personale qualificato, tecnologie avanzate o finanziamenti. Questo consente di pianificare in modo proattivo e di evitare ostacoli imprevisti.

5. L'idea imprenditoriale deve distinguersi dalla concorrenza: ciò può avvenire attraverso strategie di marketing uniche, qualità superiori, innovazione tecnologica o un servizio clienti eccezionale. L'elemento di differenziazione è cruciale per attirare e mantenere clienti fedeli.

 

L’approccio vincente e i requisiti per il successo aziendale.

Capire come avviare un nuovo progetto imprenditoriale è un processo molto complicato che spesso può destabilizzare, creare confusione nella nostra mente. 

L’errore più comune che spesso caratterizza l’insuccesso di un progetto, è quello di rimanere bloccati sulla propria idea iniziale, innamorandosi di lei, piuttosto che riuscire a guardare dove si sta sbagliando e ricercare il motivo per cui questa non funziona.

Un approccio che si dovrebbe applicare, è quello che prende il nome di “design thinking”, ovvero un approccio creativo, orientato all'innovazione e incentrato sull'uomo, atto alla risoluzione di problemi. 

Questo modello, diffusosi dall’Università di Stanford degli anni 2000, integra i bisogni delle persone, le possibilità della tecnologia e i requisiti per il successo aziendale. Il metodo del “design thinking”, non solo ci invita ad entrare in empatia con le persone, per capire di cosa potrebbero effettivamente avere bisogno, prima ancora pensare all’idea, ma ci invita ad aprire la mente a un infinito ventaglio di possibilità, a sperimentare, a sbagliare e ricominciare da capo, fino ad arrivare alla soluzione vincente.

 

Quali sono, dunque, le strategie da implementare?

- Focus sul cliente: il punto da cui la ricerca dell’idea dovrebbe cominciare è il cliente, comprendere profondamente le sue esigenze e le sue preferenze. Un approccio centrato sul cliente aiuterà a creare prodotti o servizi che rispondono direttamente alle sue necessità, andando a soddisfare un bisogno reale. 

- Ricerca di mercato approfondita: una solida comprensione del mercato è essenziale. La ricerca di mercato fornisce dati critici sulla domanda, l'offerta, i trend del settore e i comportamenti dei consumatori.

- Agilità e adattabilità: l'ambiente imprenditoriale è in costante evoluzione. Un'idea imprenditoriale di successo deve essere agile e in grado di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato.

- Innovazione continua: l'innovazione è un pilastro fondamentale per il successo imprenditoriale a lungo termine. Gli imprenditori devono essere aperti al cambiamento e alla continua ricerca di soluzioni per migliorare e adattare la loro offerta.

- Collaborazioni strategiche: la collaborazione con altre imprese può portare a sinergie benefiche. Le partnership strategiche possono fornire risorse aggiuntive, competenze complementari o accesso a nuovi mercati.

Gli imprenditori devono essere pronti a esplorare, innovare e adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato. Con una visione chiara, una proposizione di valore distintiva e una strategia ben pianificata, è possibile trasformare un'idea iniziale in una realtà imprenditoriale di successo.

 

Il Servizio Nuove Imprese Camera di Commercio e Agenzia dello Sviluppo Chieti Pescara è a disposizione dalle ore 9:00 alle ore 12:00 dal lunedì al venerdì per un colloquio di primo orientamento previo appuntamento da prendere via email all’indirizzo servizionuoveimprese@chpe.camcom.it.

Visita la pagina www.chpe.camcom.it/pagina815_servizio-nuove-imprese.html per rimanere sempre aggiornato sugli appuntamenti in agenda. 

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Gio 04 Apr, 2024

Trasforma la tua visione in successo: l’importanza del coaching nel business planning

Scopri come un coach di business può trasformare la tua visione in un piano d’azione vincente, guidandoti verso il successo aziendale.

Il successo di un’impresa può dipendere dalla solidità del suo business plan. Ma cosa succede quando si fatica a dar vita a questo documento cruciale? Qui entra in gioco la figura del coach. In questo articolo, esploreremo il business plan, la sua importanza e come un coach può essere determinante nel suo sviluppo.

Cos’è un Business Plan?

Un business plan è un documento che descrive dettagliatamente gli obiettivi di un’impresa e le strategie per raggiungerli. Include:

·         analisi di mercato;

·         piani finanziari;

·         descrizione dei prodotti o servizi offerti.

È la mappa che guida un’impresa verso il successo. 

È il documento che permette di catturare l’attenzione degli investitori, ma anche un processo che mira a raccogliere informazioni, effettuare analisi e valutazioni. Ha anche una fortissima valenza interna, per stimolare organizzazione e management a raggiungere gli obiettivi d’impresa. Ecco come si scrive e perché un Lean Business Plan è più efficace

A chi e a cosa serve il business plan?

 Il business plan è essenziale per chiunque avvii una nuova impresa o cerchi di espandere quella esistente. Serve a convincere gli investitori, gestire meglio l’azienda e pianificare il futuro. È uno strumento vitale per la crescita e la stabilità aziendale.

Perché un business coach può essere utile?

Il coach di business è un professionista che aiuta gli imprenditori a sviluppare e affinare il loro business plan. Offre supporto, guida e feedback per assicurare che il piano sia realistico, completo e convincente.

Il processo di Coaching

Il processo di coaching inizia con la comprensione degli obiettivi dell’imprenditore. Il coach poi guida attraverso la ricerca di mercato, l’analisi finanziaria e la strategia di marketing, assicurando che ogni sezione del business plan sia ben elaborata e allineata con gli obiettivi aziendali.

Conclusioni

Un business plan ben strutturato è fondamentale per il successo di un’impresa, e un coach può essere il catalizzatore per la sua creazione. Se stai cercando di dare vita al tuo business plan, considera l’opportunità di lavorare con un coach per navigare il processo con maggiore sicurezza e competenza.

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Mar 02 Apr, 2024

Business Coach: il navigatore del successo aziendale – anche per neoimprese

Scopri come un Business Coach può trasformare la tua idea aziendale, guidandoti verso traguardi straordinari.

Nel dinamico mondo degli affari di oggi, la figura del Business Coach emerge come un faro di guida per imprenditori e manager. Questo professionista esperto offre una bussola strategica per navigare le complesse acque del mercato, assicurando che la tua azienda non solo sopravviva ma prosperi.

Chi è un Business Coach?

Un Business Coach è un mentore, un consulente, un esperto di strategia aziendale che si dedica a trasformare le potenzialità in realtà tangibili. Con una profonda comprensione del tessuto imprenditoriale e delle dinamiche manageriali, il coach lavora a stretto contatto con te per focalizzare la visione, affinare gli obiettivi e ottimizzare le performance.

L’impatto vitale del Coaching in azienda

Investire nel coaching è una mossa che si traduce in benefici tangibili su ogni fronte aziendale. Uno dei più grandi ostacoli per le imprese è lo sviluppo di un lavoro di squadra coeso, la pianificazione e l’attuazione di cambiamenti in un contesto organizzativo complesso, tessuto di relazioni umane intricate. I business coach, veri artigiani dello sviluppo umano, sono abili nel districare i nodi organizzativi, promuovendo un clima di collaborazione, elevando le performance e infondendo motivazione nei team.

Per ogni azienda, avere a bordo un professionista dedicato all’implementazione del cambiamento, capace di superare le resistenze interne e di pilotare l’organizzazione verso il futuro e il successo, è un vantaggio inestimabile.

Il business coach diventa così il propulsore di ogni attività, un acceleratore di profitti, un miglioratore di relazioni con i clienti e un catalizzatore per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi.

I benefici di avere un Business Coach

  • Orientamento strategico: il coach ti aiuta a definire una rotta chiara verso i tuoi obiettivi, evitando deviazioni costose.
  • Performance potenziate: attraverso tecniche di coaching mirate, il tuo team può raggiungere livelli di efficienza mai visti prima.
  • Gestione dello stress: imparare a gestire lo stress e i conflitti interni significa avere un ambiente di lavoro più sereno e produttivo.
  • Motivazione accresciuta: un coach sa come ispirare e motivare, portando a un incremento dell’impegno e dell’efficacia delle azioni.

Quali sono le competenze di un Business Coach?

Le competenze chiave di un business coach sono fondamentali per il suo successo e l’efficacia del suo lavoro. Ecco alcune delle competenze più importanti:

  1. flessibilità e innovazione: la capacità di adattarsi rapidamente a nuove sfide e situazioni ambigue, vedendo la diversità come un’opportunità;
  2. creatività: generare soluzioni originali e pensare fuori dagli schemi;
  3. analisi e soluzione dei problemi: identificare i problemi in modo efficace e proporre soluzioni pratiche;
  4. orientamento alla performance: focalizzarsi sul miglioramento continuo delle prestazioni aziendali e personali;
  5. sostegno al cambiamento: aiutare i clienti ad accogliere e gestire i cambiamenti necessari, riducendo lo stress che potrebbe derivarne;
  6. gestione di sé: autoregolazione e autogestione per mantenere l’efficacia sotto pressione;
  7. costruzione di relazioni di supporto: creare e mantenere relazioni positive e di supporto con i clienti;
  8. comunicazione interpersonale: comunicare in modo chiaro ed efficace, ascoltando attivamente e trasmettendo messaggi in modo comprensibile.

Queste competenze permettono al business coach di guidare efficacemente i propri clienti verso il raggiungimento dei loro obiettivi professionali e aziendali.

Cosa fa esattamente un business coach durante una sessione di consulenza?

Durante una sessione di consulenza, un business coach svolge diverse attività chiave per guidare il cliente, o coachee, verso il raggiungimento dei suoi obiettivi professionali. Ecco le fasi principali di una sessione:

  1. definizione degli obiettivi: il coach aiuta il coachee a chiarire e definire gli obiettivi da raggiungere, sia a breve che a lungo termine;
  2. analisi della situazione: valutazione delle circostanze attuali del coachee, identificando punti di forza e aree di miglioramento;
  3. sviluppo di competenze: il coach lavora con il coachee per sviluppare le competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi;
  4. pianificazione: creazione di un piano d’azione dettagliato con passi concreti e scadenze per il raggiungimento degli obiettivi;
  5. supporto e accountability: il coach fornisce supporto continuo e tiene il coachee responsabile dell’attuazione del piano d’azione;
  6. riflessione e feedback: al termine di ogni sessione, si riflette sui progressi e si fornisce feedback per migliorare ulteriormente.

Il business coach utilizza tecniche di coaching maieutiche per facilitare la scoperta personale e lo sviluppo di nuovi comportamenti e abitudini che sostengono il successo professionale del coachee.

Il ruolo del Business Coach nell’era digitale

L’avvento della digitalizzazione ha reso il business coaching ancora più cruciale. Il coach ti assiste nell’adottare nuove tecnologie e processi, garantendo che la tua azienda rimanga all’avanguardia.

La scelta di un business coach: un percorso di crescita professionale

In un’epoca segnata da instabilità economica e cambiamenti incessanti, intraprendere la carriera di business coach si presenta come un’opportunità di crescita professionale notevole. Questo mestiere, come tutte le professioni legate al mondo del coaching, richiede una formazione specifica presso istituti di coaching certificati.

L’arte del coaching non è materia di apprendimento rapido; selezionare il corso di coaching più adatto richiede ricerca e discernimento, orientandosi tra le varie offerte formative e specializzazioni in Business Coaching.

Diventare un business coach di successo significa assimilare tecniche e metodologie efficaci per gestire le relazioni sia all’interno del team di lavoro sia con i clienti. Durante la formazione, i futuri coach sono accompagnati da supervisori esperti che li guidano nell’apprendimento e nell’applicazione pratica dei principi e delle competenze acquisite lungo il percorso formativo. Questo processo di apprendimento continuo è la chiave per diventare un business coach che lascia un’impronta duratura nel tessuto aziendale.

 

Conclusione

Investire in un Business Coach significa investire nel futuro della tua azienda. È un passo verso una crescita sostenibile e un successo che dura nel tempo. Con il supporto di un Business Coach, il tuo viaggio imprenditoriale sarà meno turbolento e più ricco di soddisfazioni.

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Mar 02 Apr, 2024

Come il business coaching trasforma una nascente visione imprenditoriale

Il business coach è un catalizzatore per l’eccellenza e il successo imprenditoriale, offrendo strategie per una crescita sostenibile.
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Mar 02 Apr, 2024

Premio Film Impresa - II edizione

Il Premio Film Impresa quest'anno si svolgerà nell'arco di tre giorni: dal 9 all'11 aprile 2024 alla Casa del Cinema di Roma, che diventerà il palcoscenico della seconda edizione e riserverà ai partecipanti esperienze esclusive.

I Film d'impresa diventano così l'occasione per mostrare le storie delle aziende che scelgono di comunicare attraverso il linguaggio cinematografico. Lavori che svelano un patrimonio unico, espressione di cultura, creatività e made in Italy.

Racconti dei valori e della realtà produttiva ed imprenditoriale del nostro Paese.
Il Premio Film Impresa si svolge nell'arco di tre giorni.
Ti invitiamo prima a consultare il programma dettagliato e, successivamente, a prenotare il tuo posto 

https://www.filmimpresa.it/edizioni/2024/programma

https://biglietti.filmimpresa.it/partecipa/

 

 

 

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Mar 02 Apr, 2024

Via libera al progetto di alta formazione 'Laboratorio del Sapere' nel triennio 2024-2026

Le attività formative ed integrative saranno rivolte a giovani e adulti residenti nel Lazio in possesso almeno di diploma di scuola secondaria di II grado ed alcune attività potranno essere orientate alla realizzazione di percorsi formativi di inclusione socio-lavorativa per soggetti particolarmente vulnerabili e a rischio di esclusione sociale

La Giunta regionale del Lazio ha approvato, la deliberazione concernente il progetto di laboratorio di alta formazione denominato "Laboratorio del Sapere" per il quale è stato destinato un finanziamento annuo pari a 1.500.000 euro, per 4.500.000 euro complessivi nel triennio 2024-2026.

La mission è avviare un progetto atto a formare competenze specialistiche in ambiti pluridisciplinari connessi al rafforzamento della cittadinanza europea. Elemento centrale della proposta è lo sviluppo delle conoscenze e della capacità di governo di processi complessi per il rafforzamento delle competenze della futura classe dirigente. L’intento della Regione è quindi abilitare nuove professionalità alla presa in carico delle sfide europee, con particolare riferimento al ruolo delle Pubbliche amministrazioni e degli enti locali. Il progetto di laboratorio di alta formazione completa la gamma di centri tematici orientati alla formazione di nuove professioni emergenti contemplando, tra le varie attività da promuovere, anche la realizzazione di laboratori per l’ideazione e lo sviluppo di soluzioni digitali avanzate, compresi sistemi applicativi della intelligenza artificiale. 

Le attività formative ed integrative saranno rivolte a giovani e adulti residenti nel Lazio in possesso almeno di diploma di scuola secondaria di II grado ed alcune attività potranno essere orientate alla realizzazione di percorsi formativi di inclusione socio-lavorativa per soggetti particolarmente vulnerabili e a rischio di esclusione sociale. 

 

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Mar 02 Apr, 2024

I Chip, la ricerca e il futuro del digitale in Europa

Come sarebbe un mondo senza chip? Un modo difficile, predigitale e, quindi, impossibile. Dagli smartphone ai PC, dai tablet fino ai piccoli e grandi elettrodomestici: tutti necessitano di chip e microchip per funzionare. Ma cosa sono i chip? Si tratta di circuiti elettronici disposti su una placchetta di materiale semiconduttore, solitamente silicio, della grandezza di un’unghia che contiene miliardi di transistor e cioè interruttori controllati elettronicamente.
Questi oggetti minuscoli permettono il funzionamento del nostro mondo e la loro produzione è vitale, per questo l’Europa ha cercato da sempre di rendere gli Stati membri autonomi dall’approvvigionamento esterno. Da qui Nasce l’European Chips Act, il regolamento europeo entrato in vigore il 21 settembre 2023, a seguito dell’approvazione da parte dei due organi legislativi europei, Parlamento e Consiglio dell’Unione europea, che punta a rafforzare la leadership tecnologica dell'Europa in questo settore.
Il bando europeo da 216 milioni di euro per favorire la ricerca nel campo della produzione dei chip, la collaborazione tra centri di ricerca e impianti produttivi e l’European Chips Act

Secondo i dati di un recente studio avviato dalla Commissione europea, entro il 2030 la domanda di chip raddoppierà per questo l’European Chips Act mira a creare un ecosistema europeo di seminconduttori che sia sicuro e pienamente europeo per:

  • sviluppare una base industriale europea nel settore dei semiconduttori;
  • attrarre investimenti;
  • ridurre le dipendenze esterne dalla Cina e dagli altri paesi come Taiwan, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti;
  • rafforzare la ricerca e la leadership tecnologica;
  • sviluppare e rafforzare la capacità dell'Europa di innovare nella progettazione, produzione e confezionamento di chip avanzati;
  • affrontare la carenza di competenze e attrarre nuovi talenti;
  • promuovere la ricerca e l'innovazione.

Proprio su questi ultimi obiettivi perseguiti dalla norma europea s’innesta il bando europeo per progetti di ricerca e sviluppo nel settore dei semiconduttori, della microelettronica e della fotonica: annunciato in seno all’impresa comune Semiconductor Joint Undertaking (Chips JU), il nuovo bando ha l’obiettivo generale aumentare la produzione di chip nel continente, rafforzando la collaborazione tra centri di ricerca, la competitività industriale dei Paesi dell’Unione e il trasferimento di conoscenza dai laboratori agli impianti produttivi. La call può contare su un budget complessivo di 216 milioni di euro.
Come funziona la partecipazione al bando? I consorzi, composti da attori industriali dell'UE attivi in questo settore, possono presentare proposte su temi che affrontano le sfide definite dall'agenda strategica di ricerca e innovazione (per esempio, sul tema transistor nei chip di silicio, dell’IA integrata, sul tema della connettività o su coordinamento e controllo di sistemi complessi per migliorare le prestazioni e la sicurezza).

I progetti finanziati nell’ambito di questa call contribuiranno allo sviluppo di hardware open source per l'industria automobilistica, sosterranno la transizione verso veicoli basati su software e promuoveranno processi di fabbricazione rispettosi dell'ambiente.

I candidati possono presentare le loro domande di finanziamento sul portale Funding and Tender Opportunities entro il 24 maggio 2024.

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Mar 02 Apr, 2024

I Chip, la ricerca e il futuro del digitale in Europa

Come sarebbe un mondo senza chip? Un modo difficile, predigitale e, quindi, impossibile. Dagli smartphone ai PC, dai tablet fino ai piccoli e grandi elettrodomestici: tutti necessitano di chip e microchip per funzionare. Ma cosa sono i chip? Si tratta di circuiti elettronici disposti su una placchetta di materiale semiconduttore, solitamente silicio, della grandezza di un’unghia che contiene miliardi di transistor e cioè interruttori controllati elettronicamente.
Questi oggetti minuscoli permettono il funzionamento del nostro mondo e la loro produzione è vitale, per questo l’Europa ha cercato da sempre di rendere gli Stati membri autonomi dall’approvvigionamento esterno. Da qui Nasce l’European Chips Act, il regolamento europeo entrato in vigore il 21 settembre 2023, a seguito dell’approvazione da parte dei due organi legislativi europei, Parlamento e Consiglio dell’Unione europea, che punta a rafforzare la leadership tecnologica dell'Europa in questo settore.
Il bando europeo da 216 milioni di euro per favorire la ricerca nel campo della produzione dei chip, la collaborazione tra centri di ricerca e impianti produttivi e l’European Chips Act

Secondo i dati di un recente studio avviato dalla Commissione europea, entro il 2030 la domanda di chip raddoppierà per questo l’European Chips Act mira a creare un ecosistema europeo di seminconduttori che sia sicuro e pienamente europeo per:

  • sviluppare una base industriale europea nel settore dei semiconduttori;
  • attrarre investimenti;
  • ridurre le dipendenze esterne dalla Cina e dagli altri paesi come Taiwan, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti;
  • rafforzare la ricerca e la leadership tecnologica;
  • sviluppare e rafforzare la capacità dell'Europa di innovare nella progettazione, produzione e confezionamento di chip avanzati;
  • affrontare la carenza di competenze e attrarre nuovi talenti;
  • promuovere la ricerca e l'innovazione.

Proprio su questi ultimi obiettivi perseguiti dalla norma europea s’innesta il bando europeo per progetti di ricerca e sviluppo nel settore dei semiconduttori, della microelettronica e della fotonica: annunciato in seno all’impresa comune Semiconductor Joint Undertaking (Chips JU), il nuovo bando ha l’obiettivo generale aumentare la produzione di chip nel continente, rafforzando la collaborazione tra centri di ricerca, la competitività industriale dei Paesi dell’Unione e il trasferimento di conoscenza dai laboratori agli impianti produttivi. La call può contare su un budget complessivo di 216 milioni di euro.
Come funziona la partecipazione al bando? I consorzi, composti da attori industriali dell'UE attivi in questo settore, possono presentare proposte su temi che affrontano le sfide definite dall'agenda strategica di ricerca e innovazione (per esempio, sul tema transistor nei chip di silicio, dell’IA integrata, sul tema della connettività o su coordinamento e controllo di sistemi complessi per migliorare le prestazioni e la sicurezza).

I progetti finanziati nell’ambito di questa call contribuiranno allo sviluppo di hardware open source per l'industria automobilistica, sosterranno la transizione verso veicoli basati su software e promuoveranno processi di fabbricazione rispettosi dell'ambiente.

I candidati possono presentare le loro domande di finanziamento sul portale Funding and Tender Opportunities entro il 24 maggio 2024.

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Mar 02 Apr, 2024

Nasce l’impresa giovanile agricola - al via il ricambio generazionale

La legge n. 36 del 15 marzo 2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 72, di ieri, 26 marzo 2024, dopo essere stata esaminata in Parlamento per poco più di un anno, punta a introdurre un sistema organico di norme interne che, nel rispetto della normativa dell’Unione europea, aumenti il numero dei giovani che avviano un’attività agricola e incoraggi il ricambio generazionale, visto che le aziende gestite da giovani possiedono il maggiore grado di capitalizzazione e di propensione per l’innovazione, caratteristiche queste, considerate strumenti necessari allo sviluppo del settore.

 “Impresa giovanile agricola” e  “Giovane imprenditore agricolo”  indicano imprese, in qualsiasi forma costituite, ovvero singoli imprenditori, che esercitano esclusivamente attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile, in cui, devono possedere tra i diciotto e i quaranta anni:

La legge n. 36/2024, dopo aver definito e chiarito, all’articolo 2, le nuove figure di “impresa giovanile agricola” e di “giovane imprenditore agricolo” (vedi articolo “Nasce l’impresa giovanile agricola – 1, al via il ricambio generazionale”), disciplina, rispettivamente, nell’articolo 4 e 5, e negli articoli 6 e 7, gli incentivi, specie fiscali, destinati all’insediamento e alla permanenza dei giovani in agricoltura, come di seguito elencati:

  • articolo 4, reca disposizioni in materia di regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili in agricoltura

  • articolo 5, introduce agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici

  • articolo 6, prevede un credito d’imposta per le spese sostenute per la partecipazione a corsi di formazione

  • articolo 7, reca disposizioni in materia di agevolazioni fiscali per l'ampliamento delle superfici coltivate.

 

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Mar 02 Apr, 2024