Beni strumentali e regime forfettario: cosa devi sapere

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Come funzionano i beni strumentali nel regime forfettario? Ecco quali sono i requisiti, i vantaggi e le limitazioni di questa forma di tassazione agevolata per i lavoratori autonomi.

Se sei un lavoratore autonomo, probabilmente ti interessa sapere come gestire i costi relativi ai beni strumentali che utilizzi per svolgere la tua attività. I beni strumentali sono tutti quegli oggetti o dispositivi che ti aiutano a migliorare la qualità e l’efficienza del tuo lavoro, come computer, stampanti, mobili, ecc. Tuttavia, non tutti i beni strumentali sono ammortizzabili o soggetti a credito d’imposta nel regime forfettario.

Il regime forfettario è una forma semplificata di regime fiscale per i lavoratori autonomi, che prevede una tassazione agevolata in base al reddito imponibile e non alla base imponibile. In questo regime, non è possibile dedurre direttamente le spese sostenute per l’attività professionale, ma solo quelle relative ai cespiti, ovvero i beni strumentali acquistati con la partita IVA e che superano il valore di 516 euro.

I cespiti vengono registrati in un libro apposito e sono divisi per anno di acquisto. Per accedere al regime forfettario, bisogna rispettare alcuni requisiti, tra cui:

  • Avere un reddito annuo inferiore a 72.000 euro;
  • Non superare il limite dei 20 mila euro per l’acquisto dei cespiti (o dei 15 mila euro per il regime dei minimi);
  • Non essere titolari di altre partite IVA o di altre forme societarie;
  • Non essere soggetti ad altre forme di tassazione agevolata.

Se si rispettano questi requisiti, si può beneficiare del regime forfettario e pagare una tassazione del 5% sul reddito imponibile. Questo significa che si può risparmiare rispetto al regime ordinario o ad altri regimi fiscali più onerosi.

Tuttavia, bisogna tenere presente che il regime forfettario ha anche delle limitazioni e delle sfide. Ad esempio:

  • Non è possibile scaricare le spese sostenute per l’attività professionale come deduzione fiscale;
  • Bisogna tenere una contabilità ordinata e documentata;
  • Bisogna rispettare le norme sulla dichiarazione dei redditi e sulle imposte dirette (IRPEF e IRES);
  • Bisogna valutare periodicamente se conviene cambiare regime fiscale in base alle proprie esigenze.

Il regime forfettario è una soluzione vantaggiosa per i lavoratori autonomi che vogliono pagare meno tasse e semplificare la loro contabilità. Tuttavia, bisogna fare attenzione a come gestire i beni strumentali, che sono solo quelli acquistati con la partita IVA e che superano il valore di 516 euro. Questi beni sono ammortizzabili e soggetti a credito d’imposta, ma devono essere registrati in un libro apposito e rispettare il limite di spesa annuale. Inoltre, bisogna valutare periodicamente se il regime forfettario è ancora conveniente in base alle proprie esigenze e al proprio reddito.

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