Emilia-Romagna

PRONTI AL Lavoro Emilia-Romagna dal 25 al 29 settembre 2023

L’evento consente ad imprese e laureandi e neolaureati di incontrarsi e conoscersi tramite un format 100% digitale

PRONTI AL Lavoro Emilia-Romagna nasce dalla collaborazione tra AlmaLaurea srl e le Camere di commercio dell'Emilia-Romagna. 

Se sei un'impresa puoi iscriverti all'evento e partecipare a PRONTI AL Lavoro Emilia-Romagna per incontrare online i laureati in cerca di opportunità sul territorio. 

Per approfondimenti: https://www.almalaurea.it/servizi-per-le-imprese/pronti-al-lavoro-emilia-romagna?utm_campaign=unioncamere

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Ven 18 Ago, 2023

Bando per nuove imprese e attività di montagna. Dove: provincia di Reggio Emilia

Zone di riferimento: Casina, Canossa, Baiso, Toano, Ventasso, Villa Minozzo, Carpineti, Castelnovo ne’ Monti, Vetto

E' stato pubblicato il bando A.1.2.3 “Sostegno a investimenti di nuove imprese (start-up) e nuove attività – ED. 2023”

I beneficiari sono le persone fisiche che intendono costituire micro o piccola impresa extra-agricola; e imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), soggetti che esercitano la libera professione (purché in forma individuale) e le associazioni non partecipate da soggetti pubblici, con caratteristiche di micro e piccole imprese, costituite da non più di un anno alla data di protocollazione della domanda di sostegno che esercitano attività extra agricola in forma esclusiva.

Le zone di riferimento nella provincia di Reggio Emilia sono Casina, Canossa, Baiso, Toano, Ventasso, Villa Minozzo, Carpineti, Castelnovo ne’ Monti, Vetto.

Tempistica raccolta domande: Dal 20 luglio 2023 al 15 settembre 2023 ore 17.00

Risorse: 86.000 euro

Sostegno: 60% della spesa ammissibile da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000 euro.

Per saperne di più clicca qui

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Ven 18 Ago, 2023

News Macchine utensili: export 2022 e previsioni 2023

Il 2022 è stato un anno ottimo per l’industria italiana delle macchine utensili, robot e automazione; il 2023 sarà ancora positivo, ma la raccolta ordini sta rallentando.

Secondo i dati di consuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione ha messo a segno nuovi record nel 2022.

La produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione si è attestata a 7.280 milioni di euro (+15% rispetto al 2021). Il consumo è cresciuto del 26%, a 6.311 milioni, determinando l’incremento sia delle consegne sul mercato interno (3.812 milioni; +21,6%) sia delle importazioni (2.499 milioni; +33,3%).

Le esportazioni nel 2022, hanno raggiunto i 3.468 milioni di euro (+8,5% rispetto all’anno precedente). Il rapporto export su produzione è sceso, dal 50,5% del 2021, al 47,6% del 2022.

I principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Stati Uniti (482 milioni, +43,5%), Germania (306 milioni, -13,3%), Cina (226 milioni, -0,7%), Francia (193 milioni, +9,6%), Polonia (188 milioni, +6,2%), Turchia (124 milioni, -3,9%), Spagna (119 milioni, +19,7%), Russia (99 milioni, -3,9%), Messico (84 milioni, +5,2%), Svizzera (74 milioni, +36,8%).

L’industria di settore a livello internazionale è risultata quarta nella classifica di produzione, export e consumo.

Il livello di utilizzo della capacità produttiva è passato dall’80,2% del 2021 all’86,6% del 2022.

Previsioni 2023

Anche il 2023 chiuderà con segno positivo, ma la raccolta ordinativi del primo semestre sta rallentando.

La produzione si attesterà a 7.750 milioni di euro, il 6,5% in più rispetto all’anno precedente, segnando così un nuovo record assoluto nella storia dell’industria italiana di settore.

Il consumo crescerà fino a raggiungere il nuovo valore record di 6.835 milioni di euro (+8,3%), trainando le consegne dei costruttori sul mercato domestico, attestandosi a 4.155 milioni di euro (+9%). Anche le importazioni saliranno fino a toccare il valore di 2.680 milioni di euro (+7,3%).

L’export crescerà a 3.595 milioni (+3,7%), così da tornare sui livelli pre-covid.

Secondo l’elaborazione UCIMU sui dati ISTAT, nei primi tre mesi del 2023, principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di macchine utensili sono risultati: Stati Uniti (126 milioni +35,4%), Germania (89 milioni, +43,8%), Cina (55,5 milioni, +23,3%), Francia (54 milioni, +33,9%), Polonia (38 milioni, +10,2%), Turchia (34 milioni +86,8%), Messico (29 milioni, +49,7%), Repubblica Ceca (27 milioni, +118%), Spagna (25 milioni, -16,5%) e India (24 milioni, +38,9%).

Oggi la sfida dei costruttori in tema di innovazione è l’abbinata alla digitalizzazione-sostenibilità che si traduce sia nella capacità di realizzare sistemi che assicurino all’utilizzatore processi efficienti, sia nella possibilità di misurare l’impatto ambientale di ogni fase del processo di lavorazione.

Sempre più aziende del settore stanno lavorando allo sviluppo di un’offerta che preveda, oltre alla vendita del prodotto fisico (la macchina), anche una serie di servizi a valore aggiunto per l’utilizzatore.

La presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Barbara Colombo ha chiesto alle autorità di governo “più risorse per invito di buyer esteri in Italia e la riapertura del Fondo 394 per finanziamento, a fondo perduto e a tasso agevolato, delle attività di internazionalizzazione quali, per esempio, l’apertura di sedi e filiali e la creazione di reti di imprese all’estero così come i progetti di sviluppo in materia di transizione ecologica e digitale e la partecipazione a fiere internazionali”.

Fonte: UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE

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Gio 03 Ago, 2023

Mercati mondiali dei beni personali di lusso

Altagamma ha presentato gli aggiornamenti del Monitor sui mercati mondiali dei beni personali di lusso (realizzato da Bain & Company) e dell’Altagamma Consensus, elaborato con il contributo di analisti e partner internazionali.

MONITOR ALTAGAMMA-BAIN

Nonostante le condizioni economiche di incertezza, il mercato globale del lusso personale ha messo a segno un anno record nel 2022, a 345 miliardi di euro (+19% rispetto al 2021). Nel primo trimestre di quest’anno, il mercato del lusso ha registrato una crescita del +9/11%.

Per il 2023 le stime di crescita sono state riviste in rialzo, grazie alla ripresa del consumo cinese e alla buona performance di quello europeo, nonostante il permanere di elementi di attenzione (costi energetici, inflazione ancora alta seppur in rallentamento, difficile reperibilità di materie prime, tensioni geopolitiche).

La base dei consumatori ultra-abbienti rimane forte, mentre si riscontra una volontà di elevazione che spinge i clienti ad acquistare “meno”, ma “meglio”. Per quanto riguarda le categorie: orologi e gioielli registrano le performance migliori.

Le principali opportunità per il settore nel medio termine sono legate all’evoluzione ESG (anche in virtù di un aumento delle pressioni normative) e alle nuove tecnologie che hanno un potenziale impatto sull’intera catena del valore dei beni di lusso.

Bain & Company prevede per quest’anno un’ulteriore crescita compresa tra il 5% e l’8%, con un potenziale scenario “ottimistico” che tocca quota +9-12%, a seconda degli sviluppi dello scenario economico.

A lungo termine le prospettive del mercato, grazie alla solidità dei suoi fondamentali, rimangono positive, con l’industria che avrà un valore di 530-570 miliardi di euro entro la fine del decennio.

Consensus Altagamma 2023

Malgrado l’incertezza macroeconomica e geopolitica, il comparto dell’alto di gamma si conferma in stabile e solida crescita. Le stime degli analisti e dei partner coinvolti parlano di un 2023 che procede agilmente verso una marginalità del 10%.

Questo è dovuto ai sostenuti flussi turistici internazionali verso l’Europa e alla riapertura della Cina. Anche Giappone ed Emirati Arabi Uniti vivono un momento di grande slancio.

Le strategie retail dei marchi dell’alto di gamma tornano a puntare sul canale fisico (pur armonizzate con quello digitale), adottano accurate politiche di pricing e nuove e sempre più esperienziali modalità di relazione con i clienti.

Il retail digitale è previsto continuare la sua espansione (+10%) pur con tassi di crescita non paragonabili al raddoppio delle vendite degli anni precedenti.

L’Europa beneficia del ritorno dei turisti. Milano e Parigi fra le mete più amate anche per i flussi provenienti da UK (tax free). Il consumo locale tiene meglio del previsto, portando gli analisti ad alzare le stime dal 5 al 10%.

Per gli Stati Uniti, il quadro è chiaroscuro. L’effetto dell’inflazione sulla classe media è in atto. Soffrono brand e prodotti aspirazionali; crescono i top brand. Gli high-end consumers americani, tornano a viaggiare e spendono fuori US. La stima di crescita sull’anno è del 3%.

Il Giappone, spinto dal turismo di breve tratta cinese e coreano, mostra prospettive di crescita al rialzo (+10%) e si conferma un mercato rilevante per i brand del lusso che qui puntano di più sul canale offline, potenziato da esperienze di hospitality.

Cina e Asia tornano a splendere (+14%). La Cina si candida a diventare il primo mercato mondiale: cresce la classe media, nuove città residenziali e turistiche, competenza digitale delle nuove generazioni.

La Corea del Sud è tra i più promettenti mercati, di enorme interesse per la sua influenza culturale nell’area. Cresce anche la Thailandia.

In crescita anche il Middle East +10%, grazie alle aree come gli Emirati Arabi Uniti (ma anche la Turchia) che traggono vantaggio dai consumi dei russi.

Categorie prodotto

È della pelletteria (+11%) la maggiore crescita prevista per il 2023 e anche le calzature (+9%) registrano una previsione al rialzo.

Prevista in crescita del +8% la categoria dell’abbigliamento e della cosmesi che consolida il proprio trend sostenuto da una spinta al benessere e alla cura del corpo che si estende all’uomo e che fa volare i profumi di nicchia. L’Asia sempre top-performer per la cosmesi.

In rialzo con un +8% le previsioni per gli orologi percepiti sempre più come investimento senza tempo confermato dalla crescita continua del valore degli usati negli ultimi anni: il mercato dei modelli storici e fuori produzione costituisce un terzo del mercato complessivo dei beni di lusso.

L’hard luxury prosegue il trend positivo e la gioielleria veleggia con un +10% grazie al suo status di bene rifugio e di investimento, con una forte domanda di prodotti super top, brandizzati e iconici.

Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma, ha dichiarato: “Sul piano della promozione, siamo lieti sia stata accolta dal Ministro Urso la nostra proposta dell’istituzione della Giornata Nazionale del Made in Italy fissata per il 15 aprile, data della nascita di Leonardo che è artista, scienziato, inventore... Questa giornata potrà anche valorizzare il comparto di alta gamma nel percepito nazionale e indirizzare i giovani verso questa industria che per crescere avrà bisogno di nuovi talenti”.

Fonte: Fondazione Altagamma

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Gio 03 Ago, 2023

Rapporto annuale Istat 2023

L’edizione di quest’anno affronta quattro temi: demografia, lavoro, ambiente e imprese.

Il sistema produttivo italiano vede una presenza rilevante di aziende (3,6 milioni, pari al 16% delle imprese dell’industria e dei servizi di mercato residenti nell’Ue27 nel 2020) superiore a quella di Francia, Spagna e Germania.

In Italia la dimensione media di impresa è pari a 4 addetti, in linea con quella di Spagna e Paesi Bassi (la media europea è 5,5 addetti, mentre in Germania è 12 addetti).

La quota di imprese medio-grandi (con almeno 50 addetti) si attesta in Italia intorno all’1%, con un contributo al valore aggiunto del 55%. Il resto è ripartito tra piccole (20%) e micro-imprese (25%) quote sensibilmente superiori alla media dell’Unione.

L’Italia condivide con la Germania un sistema produttivo a forte vocazione manifatturiera. Oltre un terzo del valore aggiunto prodotto dalle imprese italiane attive nell’industria e nei servizi proviene da questo settore.

Costi del personale, produttività e investimenti

I dati Eurostat mostrano che, in Italia, la crescita nominale dei costi medi del personale nel secondo decennio degli anni Duemila è stata inferiore a quella nominale della produttività.

Questa evidenza è in contrapposizione con quanto si osserva in Francia, Spagna e, soprattutto in Germania, che hanno invece registrato una crescita in termini nominali dei salari superiore a quella della produttività.

Le imprese con forme più complesse di internazionalizzazione mostrano una produttività del lavoro maggiore, ancor più se appartengono a gruppi multinazionali.

Le imprese manifatturiere italiane, pur presentando elevati margini di redditività, si caratterizzano per una ridotta intensità degli investimenti fissi, che è particolarmente contenuta nelle piccole e nelle micro-imprese. Il persistente clima di incertezza sugli scenari evolutivi dell’economia condiziona le imprese italiane nel realizzare investimenti industriali.

La composizione degli investimenti fissi delle imprese manifatturiere italiane mostra, rispetto agli altri paesi europei, la più bassa incidenza dei prodotti di proprietà intellettuale (che includono gli investimenti in R&S). In Italia, nel 2020, la quota è del 2,8%, sensibilmente inferiore a Germania e Francia (rispettivamente, 6 e 7,5%).

Propensione all’export delle imprese manifatturiere

Nel complesso, poco meno di un quarto delle imprese manifatturiere italiane esporta sui mercati internazionali, una quota in linea con la Spagna, ma inferiore alla Germania di circa 10 punti percentuali.

  • Il manifatturiero italiano si caratterizza per una maggiore vocazione esportativa nelle classi medio-grandi, dove oltre il 90% delle imprese esporta.
  • Anche nelle piccole imprese (10-49 addetti) l’incidenza delle imprese esportatrici appare rilevante (oltre il 50%) e superiore a quella di Germania e Francia.
  • La quota di imprese esportatrici si riduce al 13% tra le micro-imprese italiane, circa 7 punti percentuali sotto la Germania, ma in linea con la Spagna e sensibilmente al di sopra della Francia (4,3%).

Rispetto al pre-pandemia, il 2022 si caratterizza per un graduale ridimensionamento delle quote del volume esportato per i settori dei macchinari e degli autoveicoli, a fronte della crescita dei prodotti alimentari. Aumenta anche la quota di esportazioni dell’elettronica e dei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli, assieme alle bevande e ai mobili. Le quote di abbigliamento e pelletteria, si ridimensionano, nonostante qualche segno di recupero.

I principali partner commerciali dell’Italia (Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Russia e Cina) concentrano nel complesso circa la metà dei flussi di esportazioni della manifattura.

Germania, Francia e Stati Uniti sono i tre principali mercati di sbocco per i prodotti di tipo più tradizionale, connessi con l’abbigliamento e l’arredamento. Nel 2022, il 46% delle esportazioni delle bevande è stato destinato a Stati Uniti, Germania e Regno Unito.

La Francia continua a rappresentare il principale mercato di sbocco per abbigliamento, pelletteria e arredamento.

Le quote dell’abbigliamento verso Cina e Spagna sono significative. Rispetto al 2019, le prime sono in aumento e le seconde sostanzialmente invariate.

Fonte: Rapporto annuale Istat 2023

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Gio 03 Ago, 2023

Parlamento europeo delle imprese: Entrepreneurial voices, European choices - Bruxelles, 14 Novembre 2023

Il Parlamento europeo delle imprese™ (EPE) è il più grande evento a livello europeo che dà la parola direttamente agli imprenditori. Organizzato da Eurochambres in collaborazione con il Parlamento Europeo e promosso da Unioncamere Europa, giunto alla sua VI edizione, l’evento offre l’opportunità alle imprese di confrontarsi su temi cruciali come l’energia, lo sviluppo delle competenze e il commercio internazionale.

L'evento

In occasione dei 30 anni del Mercato Unico, oltre 705 imprenditori europei appartenenti ai 27 sistemi camerali europei, di cui 76 dall’Italia, avranno l’opportunità di discutere e di votare i temi discussi presso il Parlamento europeo. L’evento si terrà a Bruxelles il 14 Novembre 2023.

Promos Italia, anche nel quadro delle attività dell’Enterprise Europe Network (EEN), promuove la partecipazione delle imprese italiane all’evento e potrà essere di supporto per la preparazione e il follow-up e per l’eventuale assistenza sugli strumenti finanziari europei.

Come partecipare

La partecipazione è gratuita, restano a carico dei partecipanti i costi di trasferta a Bruxelles.
Le adesioni saranno confermate in base all’ordine di ricezione delle candidature. Per aderire vi invitiamo a manifestare il vostro interesse a questo link e poi compilare il modulo che vi verrà inviato contestualmente.

Per informazioni

euprojects@promositalia.camcom.it
www.parliament-of-enterprises.eu

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Gio 03 Ago, 2023

INCUBATORE TORRICELLI

L’Incubatore di Impresa Torricelli supporta la nascita e la crescita di nuove idee imprenditoriali e startup innovative attraverso un’offerta strutturata di spazi, infrastrutture, servizi, consulenza ad alto valore aggiunto.

Uno spazio per lo sviluppo dell’eccellenza

L’Incubatore di Impresa Torricelli nasce con lo scopo di favorire la crescita di nuove idee imprenditoriali e startup innovative attraverso un’offerta strutturata di spazi, infrastrutture, servizi, consulenza e sinergie con le altre realtà presenti nel distretto della Ricerca e dell’Innovazione di Faenza: CNR, ENEA, Università, Alta Formazione, Spin-off della ricerca, altre aziende incubate.

Realizzato su iniziativa del Comune di Faenza e della Fondazione Amleto Bertoni, co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, l’incubatore è gestito da Romagna Tech.

Grazie alla sua modularità, l’incubatore – un edificio moderno, costruito con materiali e soluzioni ecosostenibili – si configura come una struttura eclettica che ben si presta ad accogliere sia startup in ambito digitale, dei servizi e dell’economia della conoscenza, sia fablab, artigiani digitali e laboratorl. Si articola in tre moduli di oltre 2.300 mq che ospitano neoimprese, uffici, laboratori e ambienti per attività didattica e divulgativa, per un totale di undici uffici, quindici laboratori, una sala riunioni multimediale, tre locali server e un deposito.

Per informazioni:

http://www.romagnatech.eu
dario.monti@romagnatech.eu 
Tel. 3480130923

 

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Gio 03 Ago, 2023

Smart&Start Italia

E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero delle Imprese che rifinanzia con 108 milioni di euro “Smart&Start Italia”. L'incentivo sostiene la nascita e la crescita di startup innovative nel settore dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things.

L’incentivo è rivolto a startup innovative costituite da non più di 60 mesi, gruppi di persone che vogliono costituire una startup innovativa e imprese straniere che desiderano aprire una sede in Italia.

Candidature sulla piattaforma di Invitalia

Per ulteriori informazioni vai alla pagina del bando

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Mer 26 Lug, 2023

32 milioni di euro per i nuovi bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+

Ha preso avvio, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto di programmazione delle risorse per il 2023, il percorso per la riapertura dei bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+, così come previsto dalle Linee di intervento strategiche sulla proprietà industriale per il triennio 2021-2023.

La dotazione finanziaria complessiva è di 32 milioni di euro. I contributi, da destinare alle PMI (piccole e medie imprese) sono così ripartiti:

  • 20 milioni per Brevetti+
  • 10 milioni per Disegni+
  • 2 milioni per Marchi+.

A seguito dell’emanazione dei bandi (probabilmente tra la fine del mese di luglio e l’inizio di agosto) saranno fissati i termini di presentazione delle domande di contributo, presumibilmente a partire dal mese di ottobre.

Fonte: Sito Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)

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Mer 26 Lug, 2023