Toscana

Parità di genere: perché può essere un valore aggiunto in azienda

Le politiche aziendali orientate alla riduzione del divario di genere offrono numerosi vantaggi alle imprese. Oltre alla crescita delle competenze e alla miglior qualità dei processi, contribuiscono al rafforzamento della reputazione aziendale.

La certificazione della parità di genere può comportare benefici fiscali. Il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha discusso di questi temi al 13° Forum One LAVORO a Modena il 27 febbraio 2024.

La parità di genere può sicuramente rappresentare un valore aggiunto per le imprese. Le politiche aziendali che riducono il divario di genere portano a una crescita delle competenze, migliorando la qualità dei processi e contribuendo alla reputazione aziendale. Oltre a promuovere la giustizia sociale, queste politiche possono garantire benefici concreti come la certificazione della parità di genere, che offre sgravi contributivi e può stimolare azioni socialmente responsabili, come politiche per la conciliazione dei tempi lavorativi con la vita privata.

Il quinto obiettivo dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite è l'uguaglianza di genere, contrastando gli stereotipi che limitano le opportunità delle donne, specialmente nei settori STEM. Il persistere di tali stereotipi ostacola non solo le lavoratrici, ma anche il successo complessivo dell'organizzazione.

Il legislatore può intervenire ulteriormente per ridurre il gender pay gap. Ad esempio, può orientare la contrattazione affinché non si basi esclusivamente sulla presenza al lavoro, ma consideri anche il raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, può incentivare politiche di lavoro flessibile e trasparenti, evitando discriminazioni nelle retribuzioni basate su premi di produttività. Leggi come quella del 2016 possono essere applicate per includere il periodo di congedo di maternità nel calcolo dei premi di produttività, evitando pratiche discriminatorie.

Per invertire il trend di aumento delle lavoratrici madri che lasciano il lavoro, è necessario promuovere un'equa distribuzione del lavoro di cura. Ciò richiede una legislazione che valorizzi il congedo di paternità e si spinga verso un congedo di genitorialità equo. La trasparenza e la rendicontazione delle politiche di genere nei contesti aziendali sono fondamentali per identificare e affrontare le criticità che contribuiscono al gender pay gap.

Inoltre, è importante che la pubblica amministrazione presenti un "bilancio di genere", riflettendo l'impegno verso politiche di inclusione sociale e parità di genere. Questi sforzi sono raccomandati dall'Unione Europea e rappresentano un passo significativo verso politiche nazionali più inclusive.

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Ven 01 Mar, 2024

Come "costruire" i ricavi nelle pizzerie

Alcuni interventi della Corte di Cassazione, che in forza di alcuni indicatori spie, hanno più volte legittimato la ricostruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione sulla base di una serie di elementi che investono l’attività stessi

La costruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione può essere fatta sulla base del consumo di materie prime, quando queste costituiscano gli ingredienti fondamentali, se non addirittura indispensabili ai fini della preparazione degli alimenti offerti, o del servizio che si accompagna alla consumazione effettuata. Ad esempio valorizzando il consumo di farina e di mozzarella per le pizze, e ricavando, con valore ponderato, il numero di pizze, che moltiplicato a un prezzo medio, assolutamente conforme al mercato, evidenzia ricavi.

Gli indicatori spie nei ristoranti

Alcuni interventi della Corte di Cassazione, che in forza di alcuni indicatori spie, hanno più volte legittimato la ricostruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione sulla base di una serie di elementi che investono l’attività stessa:

  • tovaglioli: con la sentenza n. 9884/2002 la Corte ha ritenuto corretto “l’accertamento che ricostruisca i ricavi di un’impresa di ristorazione sulla base del consumo unitario dei tovaglioli utilizzati, costituendo dato assolutamente normale quello secondo cui, per ciascun pasto, ogni cliente adoperi un solo tovagliolo e rappresentando, quindi, il numero di questi un fatto noto capace, anche di per sé solo, di lasciare ragionevolmente e verosimilmente presumere il numero dei pasti effettivamente consumati (pur dovendosi, del pari ragionevolmente, sottrarre dal totale i tovaglioli normalmente utilizzati per altri scopi, quali i pasti dei soci e dei dipendenti, l’uso da parte dei camerieri e simili)”. Le specifiche regole dettate dalla Corte di Cassazione sono presenti anche in ulteriori pronunce: si veda la sentenza n. 16048/2005 e la sentenza n. 8643/2007, che hanno legittimato il metodo induttivo utilizzato per la ricostruzione dei ricavi, partendo da un solo dato certo costituito dal numero di tovaglioli lavati, corroborato da altri riscontri, quali la quantità di vino e di altri alimenti consumati. E ancora Cassazione, sentenze n. 8869/2007 e n. 12438/2007;

  • acqua minerale: con la sentenza n. 17408/2010, i supremi giudici hanno legittimato la ricostruzione indiretta effettuata sulla base del consumo dell’acqua minerale, che “deve ritenersi un ingrediente fondamentale, se non addirittura indispensabile, nelle consumazioni effettuate sia nel settore del ristorante che della pizzeria, più degli altri elementi indicati dalla parte ricorrente – gas, elettricità, tovaglie e tovaglioli o dal numero di coperti disponibili, dal personale dipendente e dai prezzi praticati –”; sentenza peraltro confermata dalla successiva pronuncia della Cassazione n. 11622/2013, secondo cui “è legittima la ricostruzione dei ricavi di un’impresa di ristorazione anche sulla base del solo consumo di acqua minerale, costituendo lo stesso un ingrediente fondamentale, se non addirittura indispensabile, nelle consumazioni effettuate – Sez. 5, sentenza 17408 del 23/07/2010, Rv. 614681)” e dalla sentenza n. 25129/2016;

  • materie prime: sentenza n. 6361/2014, con cui la Corte di Cassazione ha riconosciuto valido l’accertamento presuntivo, effettuato nei confronti di un ristorante, partendo proprio dall’acquisto delle materie prime;

  • caffè: con l’ordinanza n. 21130/2018 la Corte di Cassazione ha legittimato il caffè corretto fiscalmente

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Ven 01 Mar, 2024
Bando innovazione digitale

Bando Innovazione digitale 4.0 - Anno 2024

Contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 5.000 euro, per l'acquisto di tecnologie abilitanti 4.0.

La Camera di commercio Maremma e Tirreno intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione dei processi aziendali, anche finalizzate ad approcci green oriented volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo. Il bando Innovazione digitale 4.0 prevede un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 5.000 euro, per l'acquisto di tecnologie abilitanti 4.0.

La dotazione finanziaria a disposizione dei soggetti beneficiari ammonta a € 100.000.

https://www.lg.camcom.it/bandi/bando-innovazione-digitale-40-anno-2024

SCADENZA: 29/11/2024 salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse

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Ven 01 Mar, 2024

I dieci passi (obbligatori) per creare un’impresa

pianificazione, perseveranza, capacità di previsione e coraggio

Aprire un'impresa è un'avventura emozionante che sicuramente ha dei vantaggi a livello personale che vanno dalla prospettiva del profitto, alla liberta e all’autonomia nella gestione del proprio tempo fino anche alla possibilità di incidere realmente sul benessere della società.

Tuttavia l’attività di impresa richiede pianificazione, perseveranza, capacità di previsione e coraggio. 

In Italia poi il percorso non è affatto facilitato e anzi spesso può risultare un vero e proprio gioco dell’oca a seconda del settore e dell’attività che s’intente avviare. 

Ecco un vademecum sintetico sui dieci passi più importanti da tenere a mente.

 

1. Il progetto

Spesso tutto inizia da un’idea
Affinché l’idea non rimanga un sogno ma si concretizzi in un vero e proprio progetto occorre definire con attenzione obiettivi misurabili, sia intermedi che di lungo periodo, e soprattutto assegnare scadenze e rispettarle! In questa fase è bene definire quali possono essere risorse, partner e attività chiave, generando un’idea di chi farà cosa.

 

2. L'indagine di mercato

L'indagine di mercato è essenziale per comprendere il contesto in cui opererà l’impresa. 
Si devono analizzare i bisogni e le preferenze dei potenziali clienti, valutare la concorrenza esistente e identificare le opportunità di mercato che potrebbero essere sfruttate. In questa fase può essere utile mettere su carta una “matrice” forze, debolezze, rischi, opportunità e per ognuna studiare le azioni più congeniali per attenuare gli aspetti negativi ed esaltare quelli positivi.

 

3. Il piano d'impresa

Dalla teoria occorre passare alla pratica, o quasi. 
Al di là delle altisonanti sezioni che lo possono comporre, si tratta di fare una previsione delle possibili entrare ed uscite che la nostra impresa potrà generare
Necessità (e preventivi) alla mano potremo definire il piano uscite, molto più difficile sarà prevedere il piano entrate perché nessuno ha la sfera di cristallo; tuttavia è un’operazione necessaria perché ci obbliga a fissare obiettivi intermedi e azioni necessarie per raggiungerli

 

4. La scelta della società

Si dovrà poi decidere la struttura legale più adatta per l’impresa. 
Questa scelta influenzerà diversi aspetti, tra cui la responsabilità legale, la tassazione, le modalità di gestione ed i costi correlati. È importante valutare attentamente le opzioni disponibili e scegliere quella che meglio si adatta alle nostre esigenze e ai nostri obiettivi. In questa fase sarà importante prevedere anche la tipologia di spese e di azioni prevalenti. 

 

5. La procedura amministrativa

Avviare un'impresa comporta una serie di adempimenti amministrativi e burocratici. 
L’iscrizione al registro delle imprese competente basterà per dare comunicazione dell’avvio anche a INPS, INAIL e Agenzia dell’Entrate.
A seconda poi della tipologia e della sede di localizzazione sarà necessario interfacciarsi anche con il comune e altri enti quali ad esempio l’ASL
Questo percorso, spesso irto di ostacoli e rimandi nel tempo, può essere frustrante e potrebbe essere opportuno farsi affiancare da figure specializzate, soprattutto per ottenere le autorizzazioni e le licenze necessarie per operare nel rispetto della legge.

 

6. L'organizzazione produttiva

Si parte! Una volta definito il contesto e poste le basi legali e concettuali, si può davvero iniziare a fare l’imprenditore/imprenditrice ossia ad organizzare i fattori della produzione siano questi macchinari, personale, risorse materiali o finanziarie. 
E’ la fase in cui si decide chi fa cosa e di quali strumenti dotarsi. E’ la fase delle scelte e degli investimenti. Sarà molto importante considerare la variabile finanziaria! Le uscite partiranno immediatamente a fronte di entrate incerte nel tempo della riscossione. E la fase in cui si deve tener duro!

 

7. La scelta dei collaboratori esterni

Se abbiamo lavorato bene nelle fasi precedenti avremo adesso una visione chiara dei nostri partner chiave, di cosa possiamo fare noi direttamente e di quali attività delegare. 
Saper fare e saper delegare diventano azioni fondamentali. Se decidiamo di gestire in proprio azioni strategiche dovremo quantificare tempi e oneri e soprattutto prevedere quelle azioni che noi non potremmo svolgere direttamente. La delega impone dei rapporti di fiducia e un bagaglio di competenze. 
In ogni caso commercialisti, avvocati, consulenti, digital strategist e collaboratori esterni possono essere una risorsa ma saranno anche sicuramente un costo che va preventivato. 

 

8. La presenza digitale

Google ergo sum. E’ inutile essere i migliori produttori di qualcosa se nessun sa che esisti. 
La presenza digitale è essenziale non soltanto per farsi trovare ma per costruire una propria riconoscibilità del brand e per condividere informazioni e materiali. Questo implica la scelta degli strumenti, dai social più idonei ai tools di efficienza organizzativa. La comunicazione poi impone di targettizzare i nostri interventi a seconda del pubblico che vogliamo intercettare e soprattutto di scegliere il tono di voce giusto per farlo.

 

9. Gli investimenti di marketing

Non basterà forse definire i canali on line che si intende presidiare. Sarà necessario assegnare ad ognuno o quasi un relativo budget per azioni di marketing digitale che possono includere il ricorso a figure specializzate e ulteriore budget per campagne a pagamento sulle varie piattaforme. 
Esiste poi ancora la componente off line (fiere, eventi…) che potrebbero richiedere azioni leggermente diverse e oneri in più. 

 

10. Il monitoraggio dei risultati

Infine, è fondamentale monitorare costantemente le prestazioni e i risultati dell’attività di impresa. Questo permetterà di valutare l'efficacia delle strategie adottate, di identificare eventuali problemi o opportunità di miglioramento e di prendere le decisioni necessarie per garantire il successo a lungo termine della tua impresa.

 

Seguire questi 10 passi aiuterà a pianificare ed avviare l’impresa in modo efficace e a massimizzare le possibilità di successo nel mercato competitivo di oggi. 


La Camera di Commercio assiste e accompagna gli aspiranti imprenditori e le aspiranti imprenditrici con servizi di formazione, orientamento e consulenza specialistica. 

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Gio 29 Feb, 2024

Autoimprenditorialità.. e AGEVOLAZIONI: istruzioni per l'uso

Ho sentito dire che... finanziamenti europei.. fondo perduto.. giovani.. donne..

Ho sentito dire che ci sono finanziamenti europei, contributi a fondo perduto per giovani, donne, disoccupati, invalidi…. 

Queste sono alcune delle frasi più comuni che come front office del servizio nuove imprese ci sentiamo spesso ripetere da aspiranti imprenditori e, a volte, dai loro genitori che li accompagnano.

Il sistema delle agevolazioni pubbliche è molto complesso e in continuo mutamento, prova ne sia che ci sono figure professionali specializzate che si muovono tra un bando e l’altro per offrire ai loro clienti le opportunità più in target con la loro attività. 

Bisognerebbe fare premesse molto difficili sulle differenze tra i vari tipi di agevolazioni: ci sono quelle provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione Europea, agevolazioni statali e regionali, agevolazioni locali; ancora, vari strumenti i cui nomi sono noti ma il cui funzionamento non altrettanto, come ad esempio contributi in conto interesse, contributi a fondo perduto, garanzie, fidejussioni, credito d’imposta.

 

In genere il settore pubblico non agevola l'idea! È il crowdfunding che si rivolge ad un pubblico vasto e chiede di finanziare un’idea progettuale che può o meno riscontrare il consenso, sia questo culturale, morale, solidaristico o semplicemente utilitaristico. 

Lo stato, il settore pubblico ragiona piuttosto per settori ritenuti sensibili, fasce di popolazione ritenute deboli, territori ritenuti svantaggiati

Su questo ragionamento basa poi azioni precise e destinazioni delle risorse

  •     nuove imprese

  •     ampliamento produttivo

  •     innovazione

  •     assunzione di nuovo personale

  •     sicurezza sul lavoro

  •     protezione dell’ambiente

  •     formazione

  •     internazionalizzazione

Queste sono solo alcune delle tematiche che possono essere agevolate.

 

Diventa allora fondamentale saper leggere un bando ossia un documento redatto dal soggetto che eroga l’agevolazione (donor) in cui si specificano:

  •     i beneficiari ossia i destinatari dell’intervento

  •     le spese ammissibili

  •     i settori ammessi

  •     la tipologia di agevolazione

  •     le scadenze da rispettare

  •     la documentazione da presentare 

  •     la procedura da rispettare

In genere il donor, che sia un ente pubblico o una bancaprima di finanziare un progetto chiede sempre un piano d’impresa in cui si richiede di fare una previsione delle entrate e dei costi connessi all’attività d’impresa e sebbene questo venga visto con estrema diffidenza dagli aspiranti imprenditori che si rivolgono al nostro sportello, è piuttosto comprensibile se si pensa che il donor è in fondo il nostro socio in affari e diventa quindi plausibile che voglia conoscere come intendiamo investire i soldi che ci darà e soprattutto se sarà possibile riaverli in base anche soltanto alle nostre previsioni. 

Il piano d’impresa ha lo scopo di convincere il nostro finanziatore della fattibilità tecnica ed economica del progetto e per questo dovrà essere credibile, esauriente e comprensibile anche a non esperti.

FAI LA TUA RICERCA.. ACCEDI alla Banca Dati delle Agevolazioni della Camera di Commercio di Pistoia-Prato

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Gio 29 Feb, 2024

Agevolazioni e incentivi per le imprese del settore turismo

6 marzo 2024, ore 15, presso la Sala del Consiglio Comunale di Castiglione della Pescaia (GR),

Marika Capezzali, Responsabile dello Sportello Punto Impresa della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, farà un focus sulle opportunità di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto diretti alle imprese del settore turismo.

La partecipazione è gratuita.

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Gio 29 Feb, 2024

La chimica nascosta nei prodotti: il regolamento REACH e la Plastica

Giovedì 28 marzo 2024 dalle 9.30 alle 12.30

Il focus si rivolge a imprese che vendono prodotti colorati, morbidi e che odorino, soprattutto se costituiti di plastica. Il rilascino potenzialmente di tracce di sostanze chimiche comporta i limiti, gli obblighi e le responsabilità definite nei regolamenti REACH e CLP. Particolarmente consigliata è la partecipazione di PMI che vendono prodotti sotto il proprio nome o marchio. 

Programma 

9:30 Apertura dei lavori e saluti istituzionali Salvatore Capozzolo, Laboratorio Chimico Camera di commercio Torino Lukas Pichler, Camera di commercio di Bolzano 

9:45 Il ruolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy Francesco Virtuani, Ministero delle Imprese e del Made in Italy 

10:00 Inquadramento e stato dell’arte Francesco Gregorini, Cepra srl Fabrizio Demattè, Ordine Regionale dei Chimici e dei Fisici Trentino-Alto Adige 

10:30 Il Regolamento REACH: focus sulle restrizioni riguardanti la plastica Luigia Scimonelli, Ministero della Salute 

11:00 L’esperienza dell’Helpdesk nazionale REACH Francesca Carfì, Sabrina Moro Iacopini, ENEA 

11:30 La responsabilità delle imprese Giovanna Landi, Studio Legale Landilex 

12:00 L’esperienza aziendale: gestione REACH nella PMI Christine Eschgfeller, Eschgfeller snc 

12:15 Q&A e conclusioni 

Note Organizzative: 

La partecipazione al webinar tramite la piattaforma Microsoft Teams, è gratuita previa iscrizione al seguente link entro il 27 marzo 2024: http://labto.camcom.it/moduli/181/Focus-nazionale-la-chimica-nascosta-neiprodotti/ 

Il giorno prima del webinar gli iscritti riceveranno via mail tutte le indicazioni necessarie per partecipare all’evento online.

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Gio 29 Feb, 2024

Comunità Energetiche Rinnovabili: Guida al Decreto CER

L’evento si svolgerà mercoledì 20 marzo dalle ore 10:00 presso l'Auditorium della Camera di Commercio di Firenze.

La Camera di Commercio di Firenze, insieme alla propria Azienda Speciale PromoFirenze e in collaborazione con Unioncamere Toscana, Fondazione ISI e DINTEC, nell’ambito del Progetto Transizione Energetica 2023 organizza la tappa locale del ciclo di eventi Comunità Energetiche Rinnovabili: Guida al Decreto CER - Novità, Incentivi e Prospettive, l’iniziativa del sistema camerale toscano dedicata alla presentazione del nuovo decreto del Ministero dell’Ambiente per le Comunità Energetiche.

L’evento si svolgerà mercoledì 20 marzo dalle ore 10:00 presso l'Auditorium della Camera di Commercio di Firenze (ingresso da Piazza Mentana 1 - Firenze).

Nel corso dell’incontro saranno approfonditi i contenuti del nuovo decreto del MASE, che ha posto fine al regime transitorio e dato il via al nuovo quadro regolatorio sulle Comunità Energetica Rinnovabili. Grazie ai contributi del Gestore dei Servizi Energetici, dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse e di altri esperti del mondo dell’energia saranno analizzate le novità più rilevanti rispetto alla precedente normativa, fornendo le prime anticipazioni sulle regole operative per la registrazione delle Comunità Energetiche presso il GSE.

Saranno inoltre discusse le prospettive di sviluppo del modello CER nel prossimo futuro, alla luce delle disposizioni normative e delle prescrizioni relative alla gestione dell’incentivo per la condivisione dell’energia, che dovrà essere obbligatoriamente dedicato per una parte consistente (almeno il 45%) ai soli consumatori diversi dalle imprese e/o utilizzato per finalità sociali.

 

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi al seguente link. 

maggiori informazioni a questo link: https://www.fi.camcom.gov.it/comunit%C3%A0-energetiche-rinnovabili%C2%A0-guida-al-decreto-cer

 

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Mer 28 Feb, 2024

La domanda turistica nelle province di Grosseto e Livorno. Indagine ISNART estate 2023

Il Centro Studi e Servizi ha redatto un report sulla base di tutti i dati raccolti e forniti da ISNART relativamente alle province di Livorno e Grosseto, al fine di delineare le tipologie di turisti che da noi soggiornano, nonché di sottolineare le eventuali differenze fra le due province.

Maggiori informazioni

/servizi/informazione-economica-prezzi/studi-ricerche

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Mer 28 Feb, 2024

Social full immersion: messaggistica istantanea per le imprese

Social full immersion un ciclo di brevi video sulle novità dei principali social network e le tendenze del momento, realizzati da Fondazione ISI

Quando si tratta di promozione online, spesso ci focalizziamo sui canali più noti come i social network e il sito aziendale. Tuttavia, esistono altri strumenti altrettanto potenti che possono essere sfruttati per promuovere un brand o un’azienda in modo efficace.

Tra questi strumenti, vanno considerate le app di messaggistica, come WhatsApp e Telegram, che rappresentano risorse preziose per aumentare la brand awareness e migliorare la comunicazione sia interna che esterna all’azienda.

In questa guida, esploreremo le caratteristiche distintive di Telegram e tutte le funzionalità che lo rendono un canale completo e prezioso per la promozione aziendale. Vedremo come Telegram possa essere utilizzato strategicamente per raggiungere obiettivi di marketing, migliorare l'engagement dei clienti e ottimizzare la comunicazione aziendale.

https://www.fondazioneisi.org/attivita/digital-tools/505-telegram

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Mer 20 Mar, 2024